mercoledì 29 aprile 2020

LA STORIA

"La Storia siamo noi
Nessuno si senta offeso
Siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo
La Storia siamo noi, attenzione
Nessuno si senta escluso
La Storia siamo noi
Siamo noi queste onde nel mare
Questo rumore che rompe il silenzio
Questo silenzio così dura da raccontare…"
(Francesco De Gregori, 1985) 


La Storia siamo noi, cantava De Gregori nel 1985, e mi chiedo qual è la storia che stiamo scrivendo da qualche settimana a questa parte, da quando un nemico invisibile e cattivo si è infiltrato nelle nostre vite sconvolgendole. 
All'inizio lo abbiamo tutti preso sottogamba, e non mi chiamo fuori. Certo, ci siamo sentiti invincibili, ci siamo sentiti un popolo civile ed evoluto, non mangiamo mica i pipistrelli noi! (solo quantità astronomiche di carne e pesce senza farci nessuna domanda sul come sia possibile produrne così tanta…). Poi ci siamo accorti che la situazione era più seria e abbiamo provato a chiudere tutto, quasi tutto. 

È sentimento comune credere che dalle gravi difficoltà si esca diversi, migliorati. Io me lo auguro tanto. Mi auguro almeno che avremo più rispetto per l’ambiente, piccoli gesti come ad esempio non buttare carta, rifiuti, mozziconi per terra o, anche nei rifiuti ci adeguiamo, guanti e mascherine. Spero che migliorerà il nostro senso civile, il rispetto per gli altri, il rispetto per chi è in difficoltà, tanto più che ora siamo in molti ad essere in difficoltà. 

Durante queste settimane in cui la mia vita, come quella di tutti, è stata stravolta ho cercato in tutti i modi, insieme e grazie al fondamentale supporto comunicativo di Ilaria, di starvi vicini, di cercare di soddisfare i vostri desideri, la voglia di festeggiare un compleanno, un anniversario, una laurea, la gioia di essere presenti per una persona cara facendole recapitare un piccolo dolce, darvi la possibilità di assaporare una colazione con le nostre brioche! 
Non è stato facile, ma ora mi è chiaro che il futuro non sarà propriamente facile. 

Da qualche giorno si ascoltano notizie di “riapertura”, anche le pubblicità, alla radio e in televisione, sono cambiate, finalmente saremo “liberi”…. però quello che mi chiedo è: quale mondo ritroverò? e sinceramente fatico un po’ a darmi risposte. 

Come riapriremo la nostra bella Pasticceria e Caffetteria? Non lo so! Noi ci stiamo ovviamente attrezzando con tutti i dispositivi e gli accorgimenti che verranno richiesti per continuare a mantenere comportamenti tali che non ci facciano ritornare nell'emergenza. E sono sicura che tutti voi non vedete l’ora di tornare da noi e sono altrettanto sicura che ci aiuterete rispettando le regole che, ci piaccia o meno, verranno ancora per un po’ di tempo imposte. 

Io non vedo l’ora! Non vedo l’ora di osservare dalle finestre del mio laboratorio la corte con i tavolini apparecchiati e voi che fate colazione, le voci, le risa, il profumo del caffè…. Forse sto solo sognando? Non lo so, però ci conto! 

E per continuare a starvi vicini, vi lascio anche oggi una nostra ricetta: 


BROWNIES 
Gr 400 uova 
Gr 200 cacao 
Gr 250 farina bianca (oppure potete utilizzare la farina di riso) 
Gr 350 zucchero 
Gr 250 burro 

Fate sciogliere il burro in microonde (deve sciogliere, non friggere!) e aggiungete il cacao setacciato. Mescolate con l’ausilio di una frusta le uova con lo zucchero. Aggiungete alle uova il composto di burro e cacao, mescolate sempre con la frusta e per ultima aggiungete la farina. 
Versate il composto in una teglia quadrata o rettangolare (20/24 cm per lato) precedentemente unta e cuocete in forno preriscaldato a 160°C per 30/35 minuti. 
Quando il dolce si è raffreddato, servitelo tagliandolo a cubotti.

lunedì 20 aprile 2020

DOMENICA

"Domenica ti porterò sul lago 
vedrai sarà più dolce dirsi ti amo 
faremo un giro in barca 
possiamo anche pescare 
e fingere di essere sul mare. 
Sapessi amore mio come mi piace 
partire quando Milano dorme ancora 
vederla sonnecchiare 
e accorgermi che è bella 
prima che cominci a correre e ad urlare. 
Che domenica bestiale 
la domenica con te 
ogni tanto mangio un fiore 
lo confondo col tuo amore 
com'è bella la natura e com'è 
bello il tuo cuore…"
(Fabio Concato, 1982) 

È di nuovo domenica. Ieri sera prima di andare a dormire ho fatto il conto che questa è la sesta domenica che sto a casa. 
Niente caffetteria in compagnia di Giulia, niente clienti domenicali, diversi dagli abituali della settimana che peraltro io e Giulia conosciamo poco dal momento che stiamo in laboratorio. 
Il cliente domenicale è più rilassato, non ha fretta, non corre, ha voglia di una buona colazione e di chiacchiere, seduto fuori in corte al sole, di questa stagione. Poi con calma andrà a fare la sua passeggiata e, come canta Concato (sì, ve l’ho già proposto ma perdonerete il debole che ho per lui e le sue vecchie canzoni), proporrà una gita al lago… 

Da quando abbiamo dovuto chiudere al pubblico la nostra Pasticceria (il 10 marzo… pare un secolo) abbiamo da subito attivato la consegna a domicilio. Con il passare delle settimane, e anche a seguito di decreti emanati che permettono questa attività a quasi tutte le attività commerciali, in tanti hanno attutato questa modalità di vendita che al momento resta l’unica praticabile

Una modalità, almeno per me, faticosa che prevede di gestire gli ordini (con il supporto di Ilaria, che se non ci fosse lei sarebbe già tutto finito!), di produrre dolci per cercare di accontentare il più possibile le vostre richieste (e capisco la vostra voglia di frutta fresca, ma questa resta la cosa più difficile da reperire non potendo fare gli usuali acquisti a cassette bisettimanali dal nostro fornitore, mi tocca per forza e con fatica acquistare quando serve, solo quel che serve, sennò poi si butta), una produzione che si scontra con la mancata continuità di vendita che la caffetteria aperta ci ha sempre garantito. 
Un conto è avere un flusso costante di pubblico, altra cosa evadere ordini necessariamente piccoli (siamo tutti in casa, quelli in tanti arrivano a 5/6 persone). Fatta la produzione, restano confezionamento e consegna. Ormai conosco Lecco meglio dei lecchesi. 
Dalle nostre pagine Social diamo di volta in volta indicazione sulle date previste per le consegne. Capisco benissimo che se il compleanno della persona a voi cara capita di Mercoledì, vorreste farle avere il dolce proprio quel giorno; ma vi chiedo di aiutarmi in questo lavoro: se vi propongo il giorno prima, sul quale magari ho altre consegne, lo faccio sia per cercare di limitare gli spostamenti (per questioni abitative, per venire a Lecco cambio sia comune che provincia) ma anche per cercare di mantenere sotto controllo i costi delle consegne. 
Il lavoro che stiamo facendo ora, e vi ringraziamo tantissimo per i vostri ordini, da un punto di vista economico è davvero una piccola goccia nel mare. Invece, da un punto di vista emotivo e psicologico è fondamentale: ci fa sentire vive, vicino a voi, in contatto con il mondo mantenendo viva la speranza che quando si potrà riaprire, nonostante distanze, mascherine, guanti e sistemi di rilevazione della temperatura corporea, noi potremo davvero riprendere la nostra attività. E le nostre ragazze con noi. 

E le nostre Domeniche torneranno ad essere “domeniche bestiali”, con la sveglia presto, il lavoro, gli ordini, voi, il Sig. Mario e il suo americano con acqua calda a parte e il babà, Filippo con il suo caffettino e l’aria galante, i mitici Ale&Elena con le loro super colazioni, Ilaria&Dennis con il decaffeinato macchiato, il cappuccio, brio alla cannella e kranzella, la Signora Enrica con il cappuccio senza schiuma e la girella al cioccolato, la Bea con Oliver, un caffè e due chiacchiere, la Signora Franca e Amira con il macchiattone deca e tanti tanti altri.. e scusate se non vi nomino tutti. Ma vi ho tutti nel cuore! 
E mi mancate tanto…. 

Per continuare a restare nei vostri cuori, stiamo promuovendo iniziative dai nostri Social che vi piaceranno molto per cui vi consiglio di stare sempre ben sintonizzati! 

Io da queste pagine vi lascio una ricetta facile facile per una torta di sicuro impatto (e il fatto che sia “vegana” potete dirlo o non dirlo a vostra scelta, e se lo dite dopo averla fatta assaggiare avrete la soddisfazione di una bella carrellata di espressioni felicemente sorprese) 



TORTA MORBIDA AL CIOCCOLATO 
gr 250 farina bianca 
gr 150 zucchero 
gr 30 cacao 
gr 15 polvere lievitante 
gr 75 olio di semi di arachide (io uso quello perché trovo sia il migliore, evitate comunque i semi vari) 
gr 300 bevanda di soia 

In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti secchi, ricordatevi di setacciare il cacao, tranne le gocce di cioccolato. Versate con l’utilizzo di un bricco olio e soia, che avrete mescolato pesandoli, e infine aggiungete le gocce di cioccolato. Avrete un impasto abbastanza fluido. 
Versate in una tortiera del diametro di 24 cm, precedentemente unta con l’olio, e mettete a cuocere in forno preriscaldato a 180°c per 20/25 minuti. Valgono sempre le regole che vi ho già indicato: ogni forno è un piccolo mondo quindi, evitate di aprire il forno per i primi 15 minuti, poi controllate la cottura a vista, e quando la torta ha fatto una bella crosticina è pronta. Fate attenzione che la temperatura del forno non salga troppo: ricordate che il cioccolato ha la pessima tendenza a bruciare facilmente. 

#iorestoacasa per abbracciarvi il prima possibile

martedì 14 aprile 2020

DOMANI E' UN ALTRO GIORNO

"È uno di quei giorni che 
Ti prende la malinconia 
Che fino a sera non ti lascia più 
La mia fede è troppo scossa ormai 
Ma prego e penso fra di me 
Proviamo anche con dio, non si sa mai 
E non c'è niente di più triste 
In giornate come queste 
Che ricordare la felicità 
Sapendo già che è inutile 
Ripetere "chissà? 
Domani è un altro giorno, si vedrà" 

Ornella Vanoni cantava questa splendida canzone "Domani è un altro giorno", scritta nel 1971 da Giorgio Calabrese e Jerry Chesnut, e devo ringraziare un caro amico d’infanzia che nel giorno di Pasqua, ha pubblicato nella sua storia FB proprio i versi che vi ho riportato. 

L’ultima settimana è stata per me super intensa, la produzione di uova di cioccolato e di pastiere sembrava non avere mai fine! Venerdì di Pasqua ho dovuto dire a Ilaria che non riuscivamo più a inserire ordine, anche se poi qualcosa è arrivato lo stesso. 

La produzione delle uova di cioccolato è un lavoro che mi dà una soddisfazione enorme e i nuovi stampi FIORE e PICASSO, che come di consueto abbiamo acquistato dalla ditta Pavoni (quando guardo i loro cataloghi trovo difficilissimo scegliere perché vorrei tutto!), hanno avuto un enorme successo. Lo stesso posso dire per la mitica pastiera con la ricetta che la signora Anna mi ha gentilmente fornito (e questa non la posso diffondere, ognuno dovrà usare la propria!). 

Con il mio furgoncino rosso e il mio carico prezioso ho percorso Lecco in tutte le direzioni, scoprendo angoli magnifici, di una bellezza e di una poesia incantevoli tanto che mi è tornata la voglia di rileggere “I Promessi Sposi”, cosa che, al di là delle letture scolastiche, vi consiglio caldamente di fare. 

E poi è arrivata Pasqua, una giornata di salutare riposo, con un pranzo leggero a base di torte di verdure e pastiera (ovvio!), una buona bottiglia di bianco fresco e la mente miracolosamente sgombra di pensieri. 
Ed è arrivata anche la sera di Pasqua, e mi è piombata addosso quella malinconia che la Vanoni ha saputo cantare così bene: malinconia per voi che affollate la nostra piccola Pasticceria e la corte con i tavolini sempre a disposizione, copertine in inverno e l’ombrellone aperto in estate, e solo la pioggia ci crea qualche intralcio. Quello che in parte sembrava dimenticato il giorno di Pasqua è tornato ad affacciarsi alla mente, la felicità del tempo passato e l’incertezza del futuro. 
Noi ce la stiamo mettendo tutta per continuare a lavorare per starvi vicini, e se anche non sappiamo quando potremo riaprire e come potremo riaprire, se anche pensiamo che con tutta probabilità dovremo almeno in parte modificare il nostro modo di lavorare, noi ci saremo e se anche “domani è un altro giorno, e si vedrà” noi siamo certe che saranno giorni in cui non mancheranno i nostri dolci, fatti con amore e passione. 

La ricetta che vi lascio oggi è quella del Pan di Spagna. Il pan di spagna è la base classica delle torte CHANTILLY, le torte alla panna, "le torte-torte" insomma! (cit.). A breve troverete un video sulla nostra pagina FB per vedere come usare la base che avrete preparato seguendo la dose: 

 

PAN DI SPAGNA 
n. 5 uova a temperatura ambiente 
gr 130 di tuorlo (dovete rompere circa 6 uova, utilizzando solo il tuorlo; potete tenere l’albume in frigo) 
gr 250 zucchero 
gr 150 farina bianca 
gr 100 fecola 
1 cucchiaino miele 

Mettete le uova e i tuorli in una bacinella, precedentemente scaldata con un po’ di acqua calda, (importante che la bacinella non sia fredda), e date una prima sbattuta utilizzando fruste elettriche (se non disponete di una piccola planetaria). Aggiungete lo zucchero e il miele e montate fino a quando la massa diventa quasi bianca e spumosa, le fruste devono “scrivere” sulla massa cioè lasciare un segno rapido. 
A questo punto aggiungete le farine setacciate versandole a pioggia nella massa di uova montate e mescolate a mano o con una spatola molto delicatamente con un movimento dal basso verso l’alto. Questo ultimo passaggio è molto delicato perché si rischia di smontare il tutto con risultati poco piacevoli. 
Versate in uno stampo del diametro di 28 cm, imburrato e infarinato, e ponete in forno preriscaldato a 180°C per 20/25 minuti. Come vi ho già detto ogni forno è un piccolo mondo, quindi non posso essere precisa sui tempi di cottura. Cosa importante è non aprire il forno per i primi quindici minuti altrimenti il pan di spagna si siede. Per controllare che sia pronto potete provare ad appoggiare piano sul pan di spagna la mano e se la superficie risulta elastica il vostro pan di spagna è pronto. 

#iorestoacasa per abbracciarvi il prima possibile

giovedì 2 aprile 2020

UNA REGOLA, NON ARRENDERSI


"Una regola non arrendersi
Nei momenti di dolore
Una regola è resistere

Una regola non pretendere
Una regola forse l'unica
È di amarsi un po' per sempre

Io ci sarò tu ci sarai
Hai quello che non ho
Bisogna vivere così
Con I pregi e con I limiti"


Ho saccheggiato il testo di una canzone a me totalmente sconosciuta cosi come il suo autore (Paolo Meneguzzi) perché questi versi mi parevano aderenti al titolo del mio articolo e al momento storico che stiamo vivendo.
È un momento difficile, innegabile, e non si vede nessuna lucina in fondo al tunnel. Quello che possiamo fare è non arrendersi, è resistere, non pretendere e continuare a volerci bene e soprattutto continuare a seguire le regole che ci vengono imposte, senza mugugnare e con senso etico. Attraversare questo inferno per poter al fine uscire a riveder le stelle, non sarà cosa semplice, non abbiamo neanche Virgilio che ci accompagna, ma ce la faremo.

Tutti noi, o quasi, siamo chiusi in casa da settimane; molti lavorano più di prima in smart working, insegnanti e allievi hanno un gran da fare con le lezioni online, i genitori si trovano ad affrontare la gestione del proprio lavoro e soprattutto di bambini e adolescenti. Ma tante persone si trovano a casa, senza lavoro, magari senza compagnia, con troppo tempo libero da riempire.

Allora mi permetto di suggerirvi un trucco (poi magari scopro che è la classica “acqua calda” e già tutti fate cosi!) di dare un ritmo alla vostra settimana. Allora vi racconto un po’ la mia:
Lunedì e Martedì: pulizie di casa, diciamo approfondite (anche se avendo tre gatti più un ospite, aspirapolvere e swiffer tutti i giorni!);
Mercoledì: giorno dedicato alle librerie, riordino, spolvero e scoperta di testi che neanche ricordavo avere;
Giovedì: digiuno controllato, che fa bene al fisico e anche alla disciplina; sono ammessi solo liquidi come acqua, caffè, (poco) spremute, te e tisane (ovviamente nessun liquido alcolico!);
Sabato: è il giorno in cui preparo la videoricetta che Ilaria provvederà a pubblicare; a voi il compito di seguirla attentamente e mettere in pratica. Sfornato il prodotto, va fotografato e pubblicato sui social taggando Pasticceria Su Misura.
Domenica: è il giorno del riposo! Leggo, guardo un film, una serie tv, un documentario, coccolo i micioni e cerco di non pensare al lavoro e ai problemi connessi.

Ovviamente ogni giorno deve prevedere almeno mezz’ora di esercizio fisico (io faccio le scale di casa avanti e indietro, oggi sono arrivata a 50 serie) e la videochiamata alla mamma, agli anziani della famiglia, agli  amici.
La mia organizzazione è interrotta solo dalle uscite di casa necessarie per andare in lab, controllare che tutto sia a posto, preparare i vostri ordini da consegnarvi a domicilio in tutta sicurezza.
Vi chiederete quando facciamo la spesa! Di rado, non più di una volta ogni 15 gg che poi l’importante è che vi sia pappa abbastanza per i nostri pelosoni!


Non dimentico la ricetta da lasciarvi!
Vi dò le dosi minime poi potete aumentarle a vostra necessità, per la fare la PASTA SFOGLIA:
-       250  gr burro
-         75  gr farina
-       175  gr farina
-         10  gr sale
-         10  gr aceto bianco.

Non di dico altro e non aggiungo spiegazioni perché a breve troverete il video con la produzione della sfoglia in diretta. Stay tuned!

#iorestoacasa per abbracciarvi il prima possibile