tag:blogger.com,1999:blog-45607947674333166512024-03-16T02:10:54.904+01:00PasticceriaSuMisuraLaboratorio di pasticceria artigianale e piccola caffetteria in centro Leccopasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.comBlogger249125tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-7787194745317848912024-03-14T12:30:00.011+01:002024-03-14T12:30:00.133+01:00LUOGHI DEL CUORE. MILANO, QUARTIERE GIAMBELLINO<div style="text-align: justify;"><span style="color: #e06666;"><b>MILANO, QUARTIERE GIAMBELLINO</b></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>Giambellino nasce nella prima metà del Novecento dall’estensione della zona industriale di porta Genova, dovuta alla vicinanza del Naviglio Grande e della Ferrovia Milano-Mortara. Le prime case sono popolari, con una forte matrice operaia. Mentre Milano si popola di immigrati provenienti da zone sempre più lontane, la fabbrica è l’esperienza intorno alla quale si sviluppa l’identità del Quartiere, fatta di orgoglio professionale e solidarietà. Il quartiere si sviluppa con direttrici sud-nord e est-ovest, a partire dal centro città e dalle vie di comunicazione sulle quali sono nate le fabbriche, fino a raggiungere una densità considerevole, conservando una quota estremamente rilevante di patrimonio abitativo pubblico, a rinnovare l’identità storica del quartiere nonostante la grande ondata migratoria dal sud. Nel quartiere, povero e gravato di problemi, nascono le prime sperimentazioni di frontiera su temi di grande impatto sociale: il Giambellino rappresenta in questi anni un esempio virtuoso di integrazione e promozione sociale.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi vi riporto a Milano, nel quartiere Giambellino (dalla via omonima intitolata al pittore italiano del XV secolo Giovanni Bellini detto il Giambellino) ad un indirizzo preciso: <i>via Odazio 6</i>.</div><div style="text-align: justify;">A questo indirizzo hanno abitato i miei nonni, mio papà fino al suo matrimonio con mia mamma e la zia Lina fino ad una quindicina di anni fa.</div><div style="text-align: justify;">Mia nonna, mamma del mio papà, si chiamava Charlotte Regina Thomas. Era nata nel 1906 vicino a Strasburgo ed era arrivata a Milano con la famiglia, così come tanti altri migranti francesi, agli inizi degli anni quaranta, all’infuriare della seconda guerra mondiale.</div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #f4cccc;">Nonna Charlotte, operaia alla Borletti, era soprattutto una partigiana, combatteva nella Resistenza, fu promotrice dei grandi scioperi del marzo del 1944 e per questo fu deportata e morì a Bergen Belsen pochi giorni prima della liberazione. Nonna Charlotte lottava per “il pane, la pace e la libertà”.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #e06666;">Giovedì 7 marzo 2024, in Via Odazio 6 è stata posta una pietra d’inciampo in memoria di mia nonna</span></b>: una cerimonia affollata e commossa alla quale ho partecipato con mio fratello Federico, mia sorella Gabriella e Laura, la più piccola delle mie cugine (per lei nonna Charlotte è la bisnonna).</div><div style="text-align: justify;">Ho conosciuto tante persone che animano il quartiere e che agiscono perché la memoria delle persone come mia nonna non vada persa, perché il quartiere possa continuare a vivere, perché le disuguaglianze e le difficoltà si possano arginare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In questi giorni di commozione e di orgoglio ho pensato tanto al mio papà, a quanto deve aver sofferto; lui non mi ha mai parlato della sua mamma partigiana. Forse il mio papà avrebbe preferito una mamma meno forte e più vicina, una mamma che non sacrificasse la propria vita per la libertà di tutti. Anche della nostra oggi.</div><div style="text-align: justify;">Penso al mio papà con affetto e con nostalgia, a quel caseggiato di via Odazio dove andavamo a trovare la zia Lina. Ho rivisto quei luoghi a distanza di decenni, un caseggiato identico a come me lo ricordavo da bambina ma che mostra tutti i segni del tempo. Penso al mio papà, rimasto senza mamma, con la zia a fargli da mamma.</div><div style="text-align: justify;">Mi manca molto. Mi piacerebbe incontrarlo di nuovo e parlare con lui, e chiedere a lui della nonna Charlotte.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Martedì prossimo, 19 marzo, festeggeremo tutti i nostri papà. <span style="background-color: #f4cccc;">Io sono molto felice di avere avuto un papà come il mio, sono orgogliosa della nostra vicenda famigliare. E so che anche lui, ovunque si trovi, è orgoglioso di me.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #f4cccc;"><br /></span></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvmF51zLp3NDOvKcz6uxxZyczMWCOl1v01UU7LMQ2kNkKzYEjgPiGkK9TDe7PQZ7FZ4N9sOn12NC9BV0cw-TtrrqQ444TR6RsF1_HXBshtyoT9lK7CQnh5cgVAfja4lDd-1mxfz7EOxVr6rngGSC2p_YMtECUsUXJhsxEr2TFCX2oz0xlmzD9gnG-40606/s2048/Nonna%20Charlotte.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1790" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvmF51zLp3NDOvKcz6uxxZyczMWCOl1v01UU7LMQ2kNkKzYEjgPiGkK9TDe7PQZ7FZ4N9sOn12NC9BV0cw-TtrrqQ444TR6RsF1_HXBshtyoT9lK7CQnh5cgVAfja4lDd-1mxfz7EOxVr6rngGSC2p_YMtECUsUXJhsxEr2TFCX2oz0xlmzD9gnG-40606/w350-h400/Nonna%20Charlotte.jpg" width="350" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #e06666;">Nonna Charlotte</span></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitRUw-T92ZVIkW86csllB-SReHIhfSPzJQt3cVN0xfnyRPGd1tjV1g16VlkLkemGGiUHC63kTK_XPzfRSp7g6Tz4TJE8ObDUpubexzt964j3D0KC45EtKqj95hGVO0TJPop8R7iYmB86qAVhCzxjmDBmxIsZXVLcWEXCeTdz8fFTaWc3Fb62lSZqQ9vTsR/s1021/Pietra%20d'inciampo%20nonna%20Charlotte.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1021" data-original-width="1021" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitRUw-T92ZVIkW86csllB-SReHIhfSPzJQt3cVN0xfnyRPGd1tjV1g16VlkLkemGGiUHC63kTK_XPzfRSp7g6Tz4TJE8ObDUpubexzt964j3D0KC45EtKqj95hGVO0TJPop8R7iYmB86qAVhCzxjmDBmxIsZXVLcWEXCeTdz8fFTaWc3Fb62lSZqQ9vTsR/w400-h400/Pietra%20d'inciampo%20nonna%20Charlotte.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #e06666;">Pietra d'inciampo nonna Charlotte</span></td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #f4cccc;"><br /></span></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com1Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-9636725745654419582024-03-07T12:30:00.003+01:002024-03-07T12:30:00.131+01:00LUOGHI DEL CUORE. SORRENTO<div style="text-align: justify;"><span style="color: #e06666;"><b>SORRENTO</b></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>Sorrento è una cittadina costiera della Penisola sorrentina che si trova di fronte alla baia di Napoli, nella parte sud-occidentale dell'Italia. Piccola ma assolutamente imperdibile, Sorrento è celebre per gli agrumeti e le viste panoramiche sul mare, per non parlare degli edifici color pastello che si trovano sulla scogliera. Non a caso, le attività principali ruotano intorno alla vita costiera: immersioni, pesca, crociere in barca e Marina Grande. A pochi passi dalla costa vi sono molte altre attrazioni, come Piazza Tasso, la vivace piazza cittadina con caffetterie caratteristiche e negozi a conduzione familiare. Da visitare la chiesa di San Francesco, che risale al XIV secolo, come anche i giardini pubblici incontaminati del vicino parco della Villa Comunale, con vista sul golfo di Napoli.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Correva l’anno 1980 e i miei genitori, evidentemente presi da desiderio di avventura, decisero di noleggiare un camper per una vacanza con destinazione Sorrento, la costiera Amalfitana, Pompei ed Ercolano. La vacanza aveva anche l’obiettivo di soddisfare il piccolo archeologo che allora alloggiava nell’animo di mio fratello. Tenuto conto che i miei non erano usi alla vita “on the road” la scelta mi parve quantomeno azzardata. Ciò nonostante mi accodai volentieri, intrigata dalle bellezze che avremmo visitato.</div><div style="text-align: justify;">Fu una settimana movimentata, ricca di colpi di scena, con qualche momento di tensione tra mamma e papà come quando, forse per una curva presa male, l’intera bottiglia di sciroppo di menta si rovesciò nell’armadietto con le conseguenze facili da immaginare. In ogni caso fu una vacanza molto bella e della quale conservo moltissimi ricordi. Ora che ne sto scrivendo,<span style="background-color: #f4cccc;"> mi affiorano alla mente le immagini della costiera con i suoi magnifici scorci, lo scintillio del mare, il profumo di limoni e soprattutto il colore dei limoni: il giallo!</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il giallo dei limoni di Sorrento mi porta al giallo delle mimose che ormai sono esplose nella loro fioritura e da lì al giallo simbolo di un giorno preciso: <span style="color: #ea9999;"><b>domani 8 marzo, festa della donna</b></span>.</div><div style="text-align: justify;">Pasticceria Su Misura ha iniziato a tingersi di giallo: <span style="background-color: #f4cccc;">le scatolette di macaron gialli al limone, le tortine con crema al limone e i piccoli semifreddi di cioccolato bianco e zest di limone. E domani sarà un tripudio di questo colore.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’8 marzo è una festività e come tale è quindi una bella occasione per proporre dolci a tema, per fare festa. È pur anche vero che ho spesso guardato con un filo di sospetto questo giorno: dedicare una giornata alle donne come fossero un mondo a parte mi è sempre parso un modo per sottolineare che le donne, in quanto tali, hanno bisogno di una festività per elevarle di livello, per riconoscerne l’intrinseco e immenso valore. Purtroppo però il nostro non è un mondo ideale e sono sempre troppe le donne che subiscono la violenza degli uomini, troppe le donne uccise il più delle volte da coloro che sostengono di amarle, troppe le donne prive di libertà, di autonomia, di uno stipendio adeguato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #f4cccc;">E allora ben venga un giorno che, più di tutti gli altri, sottolinei il valore, l’importanza di tutte le donne.</span></div><div style="text-align: justify;">Buon 8 marzo a tutte.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjveFNssnDJtWRYM9z6J1AygHKQnAJ6NnAd60FKq_WHuqZ0lZHkvg-8qFzea42J44X4D3YUI_Z3phcIJv5Rc0oYZRByy2DyLdT7coB_TzHY2hPk3fPR39qEBakA3cv7OqUkyTJ0FAnR5-HSG40zm0a4MQCii0DuqY99qCIrL0XnWJAD-ZAz5LDrLyuzPhBN/s1637/Festa%20donna%20Psm_2024.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1637" data-original-width="744" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjveFNssnDJtWRYM9z6J1AygHKQnAJ6NnAd60FKq_WHuqZ0lZHkvg-8qFzea42J44X4D3YUI_Z3phcIJv5Rc0oYZRByy2DyLdT7coB_TzHY2hPk3fPR39qEBakA3cv7OqUkyTJ0FAnR5-HSG40zm0a4MQCii0DuqY99qCIrL0XnWJAD-ZAz5LDrLyuzPhBN/w290-h640/Festa%20donna%20Psm_2024.jpeg" width="290" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #e06666;"><i>Cream Tart per la festa della donna</i></span></td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div> pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-21048294895833627612024-02-29T12:30:00.002+01:002024-02-29T12:30:00.145+01:00LUOGHI DEL CUORE. VALTOURNENCHE<div style="text-align: justify;"><span style="color: #e06666;">VALTOURNENCHE</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>La Valtournenche è una valle laterale dominata dal Cervino, montagna che si impone con sua inconfondibile forma piramidale. Questa montagna di 4.478 m, autentica icona delle Alpi, attirò i primi alpinisti, suscitando in alcuni una vera ossessione. La Valtournenche divenne così nell’Ottocento meta ambita da facoltosi viaggiatori stranieri, in prevalenza inglesi, e fu tra le prime località a godere di uno sviluppo turistico.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Ai piedi della Gran Becca – il nome locale del Cervino – si estende l’ampia conca del Breuil che divenne una delle prime stazioni per il turismo invernale grazie alla costruzione di ardite funivie, opera del genio visionario di Dino Lora Totino, già a metà degli anni ’30. Sebbene Cervinia sia la località più nota della vallata, in realtà il Breuil non è che una frazione del comune di Valtournenche che comprende tutta la testata della valle.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Oltre al Breuil e al capoluogo, il comune è formato da numerosi piccoli villaggi che conservano begli esempi di architettura rurale tradizionale.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Complice il freddo di questi ultimi giorni e della pioggia che, poco sopra i nostri sguardi, si è trasformata in neve imbiancando le cime delle montagne intorno a noi, mi è tornata un filo di nostalgia per la mia infanzia. <span style="background-color: #f4cccc;">Valtournenche è stato per molti anni un luogo di vacanza tanto invernale quanto estivo per la mia famiglia. </span>Confesso che d’estate, da bambina, preferivo di gran lunga il mare ma in inverno adoravo questo luogo e adoravo andare a sciare.</div><div style="text-align: justify;">La casa dove trascorrevamo le nostre vacanze era un appartamento vicinissimo alla seggiovia che portava sui campi da sci. I miei genitori affidavano me e mia sorella a una super maestra che ci insegnava lo sci e l’amore per la montagna. Io ero davvero entusiasta mentre mia sorella lo era decisamente meno: al mattino erano pianti e strepiti che lei a sciare proprio non ci voleva andare e a me, sorella piccola, toccava aspettarla, sbuffando.</div><div style="text-align: justify;">La nostra maestra ci portava sui campi da sci ma qualche volta anche nel bosco: un’esperienza magica!</div><div style="text-align: justify;">Le soste previste erano due, e una delle due era (credo) tenuta nascosta a mamma e papà!</div><div style="text-align: justify;">Infatti la maestra qualche volta, o forse è stata una sola volta ma i miei ricordi sono arricchiti dalla fantasia, ci portava da una amica, proprietaria di una piccola baita nel bosco, che ci scaldava con un pochino di vin brûlé.</div><div style="text-align: justify;">Spesso però ci fermavamo in alto alla seggiovia in un rifugio dove potevamo gustare una cioccolata calda davvero meravigliosa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho smesso di sciare tanti anni fa ma i ricordi di quelle vacanze li sento davvero molto vividi.</div><div style="text-align: justify;">Solo il rammarico che da diversi anni ormai i nostri inverni sono sempre più tiepidi ed asciutti, le montagne sono senza o con poca neve, i ghiacciai solo un tenue ricordo.</div><div style="text-align: justify;">E le piste da sci forse ora pure troppe rispetto alle condizioni climatiche e ambientali che, io credo, dovrebbero portare ad un ripensamento di questi sport.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Però <span style="background-color: #f4cccc;">il gusto della buona cioccolata mi è rimasto e per Pasticceria Su Misura prepariamo una polvere con cioccolato, cacao e pochissimo zucchero per una cioccolata da campioni.</span> Una bevanda tutta invernale che, qualche volta, con nostra grande sorpresa ci viene chiesta anche fuori stagione. Ma voi sapete come la penso: ogni stagione ha le sue caratteristiche e quindi niente cioccolata calda in estate, ma ora indubbiamente sì.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFazNdREpj6ztafSzPX6gRz9_ACIoHFe2O0MC72T3XigBXYJQkaDVUHJLnjR0mL7CEE9CnKXLFcUdAdjKV8eYLymq6y4wJO8UP7Uc6uB79_ZTSxmg5e0Zet70kAWarld4uy2daR5j3MYCZ0AILWZlEtjeLcgcDX1pZHFYsGYWCAAqngCiEfNiqD4163fIq/s1114/Tavolette%20cioccolato%20PSM.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1114" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFazNdREpj6ztafSzPX6gRz9_ACIoHFe2O0MC72T3XigBXYJQkaDVUHJLnjR0mL7CEE9CnKXLFcUdAdjKV8eYLymq6y4wJO8UP7Uc6uB79_ZTSxmg5e0Zet70kAWarld4uy2daR5j3MYCZ0AILWZlEtjeLcgcDX1pZHFYsGYWCAAqngCiEfNiqD4163fIq/w388-h400/Tavolette%20cioccolato%20PSM.webp" width="388" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-72609839733226871482024-02-22T12:30:00.003+01:002024-02-22T12:30:00.141+01:00LUOGHI DEL CUORE. MANTOVA<div style="text-align: justify;">MANTOVA</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>Nel XII secolo l'architetto e ingegnere idraulico Alberto Pitentino, su incarico del Comune di Mantova, organizzò un sistema di difesa della città curando la sistemazione del fiume Mincio in modo da circondare completamente il centro abitato con quattro specchi d'acqua, così da formare quattro laghi: Superiore, di Mezzo, Inferiore e Paiolo; Mantova, di fatto, era un'isola.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Alla campagna si accedeva attraverso due ponti, il Ponte dei Mulini e il Ponte di San Giorgio, ancora esistenti.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>In età comunale venne tracciato il Rio, un canale che taglia in due la città, collegando il lago Inferiore a quello Superiore. Altre dighe e chiuse consentirono un'adeguata difesa dalle acque.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Nel XVII secolo una forte inondazione diede inizio a una rapida decadenza: il Mincio, trasportando i materiali solidi, trasformò i laghi in paludi malsane che condizionarono ogni ulteriore sviluppo; fu prosciugato, allora, il lago Paiolo a sud, in modo che la città restasse bagnata dall'acqua solo su tre lati, come una penisola ed oggi ancora si presenta così.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sono stata a Montava diversi anni fa in compagnia del mio bene amato per seguire uno dei suoi concerti e avendo tutta la giornata a disposizione e non grande fretta di rientrare ne approfittammo per fare un po’ i turisti.</div><div style="text-align: justify;">Ho il ricordo di un viaggio lunghissimo, quasi interminabile! In effetti la città dei Gonzaga si trova nell’angolo più a est della nostra regione compreso tra Veneto ed Emilia-Romagna.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mantova è molto particolare, circondata da tre specchi d’acqua artificiali ricavati dall’ansa del fiume Mincio: la sensazione che si sperimenta è davvero magica perché la città sembra nata dall’acqua. I luoghi più noti della città sono indubbiamente Palazzo Ducale e palazzo Te, ma il mio ricordo è proprio legato all’acqua, acqua che circonda, acqua che scorre, acqua che protegge, acqua presente quando meno te lo aspetti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Io ho una vera predilezione per tutti i luoghi accanto all’acqua, che si tratti di fiumi, laghi o mare; infatti anche la casa dove abitiamo da anni è posta su un piccolo lago, il lago di Pusiano, e guarda caso da molti anni svolgo la mia attività in una città lacustre. Forse è questo il motivo che mi fa serbare così dolce ricordo di quella gita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi ho voluto portarvi proprio qui, in questa bella città ricca di storia e ricca anche di buona cucina e ottimi dolci, il più noto dei quali è certamente la <span style="background-color: #f4cccc;"><i>“Sbrisolona”</i>: torta ricca di mandorle, tanto burro e mescola di farina di frumento e farina di mais. Una torta dura ma friabile, dal sapore ricco che va realizzata e servita in pezzi grossolani.</span></div><div style="text-align: justify;">Non sono sicura che quella che vi propongo da noi sia la versione “originale”, sempre che una versione originale di qualsivoglia dolce esista effettivamente, ma a me piace molto: e voi, l’avete assaggiata?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip2g3sl2Xfdy_0fJni1xZG9wzl59MKNC82XYWE0I78bhqGp2c-Pks2wQvLaQHGRhftJViVfOn8Ou-zHtX-trSkjCB6ksNnvb8R7cfjfY0fkDlQgAg82L7ZnGqedUD30-pm4oCSOGHJ-akWL7u3Ht8Z_dMNtdy-afd6s6yHM_CK3z2IQtTzdE5SkRl6fxql/s4624/Sbrisolona%20PSM.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip2g3sl2Xfdy_0fJni1xZG9wzl59MKNC82XYWE0I78bhqGp2c-Pks2wQvLaQHGRhftJViVfOn8Ou-zHtX-trSkjCB6ksNnvb8R7cfjfY0fkDlQgAg82L7ZnGqedUD30-pm4oCSOGHJ-akWL7u3Ht8Z_dMNtdy-afd6s6yHM_CK3z2IQtTzdE5SkRl6fxql/w300-h400/Sbrisolona%20PSM.jpeg" width="300" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #e06666;"><i>La nostra Sbrisolona</i></span></td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-36543715553628581022024-02-15T12:30:00.002+01:002024-02-15T12:30:00.238+01:00LUOGHI DEL CUORE. VENEZIA<div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ea9999;">VENEZIA</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>Venezia è tra le primissime città nel mondo per bellezza ed importanza storica, artistica e culturale. Comprende sia territori insulari sia di terraferma ed è articolato attorno ai due principali centri di Venezia (al centro dell'omonima laguna) e di Mestre (nella terraferma).</i></div><div style="text-align: justify;"><i>La città è stata per 1.100 anni la capitale della Serenissima Repubblica di Venezia ed è conosciuta a questo riguardo come la Serenissima. Per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo, dichiarata, assieme alla sua laguna, patrimonio dell'umanità.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Insieme a Cannes e Berlino, è considerata una delle capitali del cinema europeo, grazie alla Mostra internazionale d'arte cinematografica.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sono stata parecchie volte a Venezia: da bambina andavo con la famiglia al mare a Jesolo e la gita nella città lagunare era una tappa irrinunciabile.</div><div style="text-align: justify;">Da grande sono stata diverse volte a visitare la Serenissima, con amici e amiche a trovare altri amici e amiche, un po’ in tutte le stagioni. Personalmente trovo che, in barba all’umidità, Venezia dia il meglio di sé durante l’inverno, con la bruma che si alza dall’acqua donandole un che di fantastico.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho pensato a questa stupenda città perché mi è parso un buon modo (anche se forse non troppo originale!) per legare i due avvenimenti clou di questa settimana: San Valentino festa degli innamorati, e Venezia è indubbiamente romantica, e il Carnevale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Era forse il mio primo anno di università quando, con due care amiche, organizzammo di andare a Venezia in occasione del Carnevale, diventato ormai famosissimo. Ognuna di noi aveva realizzato il proprio costume; una delle mie due amiche, allieva dell’accademia di belle arti, avrebbe provveduto a dipingere i nostri volti con i nostri personaggi. Io incarnavo un pagliaccio triste, con indosso un enorme costume bianco e fucsia, credo l’unica volta nella mia vita in cui avessi preso in mano ago e filo.</div><div style="text-align: justify;">Fu un viaggio molto avventuroso; ospiti di amici di amici di amici, studenti della facoltà di lingue orientali, non dormimmo per due giorni interi per non perdere neanche un istante dell’atmosfera carnevalesca. Tornammo sfinite ma entusiaste.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In effetti credo proprio che quello fu il mio ultimo Carnevale: gli anni, gli studi, il lavoro, la vita mi hanno fatto perdere l’entusiasmo per questa ricorrenza della quale, oggi come oggi, ne farei anche a meno. Pasticceria Su Misura non ne fa certo a meno, però! E visto i tempi stretti imposti dalla Pasqua alle porte, terminata la pausa post natalizia, vi abbiamo subito proposto chiacchiere e tortelli alla crema.</div><div style="text-align: justify;">Dopo l’ubriacatura di cuori e amore del giorno di San Valentino, siamo però pronte ad archiviare anche i dolci tipici del Carnevale per tuffarci senza indugio nella produzione di uova di cioccolato! </div><div style="text-align: justify;">Ma questa è un’altra storia…</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEissauda8HzHJ2-QpGU4Xoyu4s0CwtIDcedkRXeUMJoAYsTpmHuMI6NBH58Ce8JLuJFKMDynYLw1XldBYVUAvmGdPPmbLqs7otP830W052_x7l-hAxvUmaHKGu8-wW8xhG6QU8-j9npxbQa12NRAqXcdka6rLfLlfCOAKCp9TVXjpZ3iUG7ehvpS9_3YJAg/s1801/Mono%20Sacher%20San%20Valentino%20PSM%202024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1801" data-original-width="1440" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEissauda8HzHJ2-QpGU4Xoyu4s0CwtIDcedkRXeUMJoAYsTpmHuMI6NBH58Ce8JLuJFKMDynYLw1XldBYVUAvmGdPPmbLqs7otP830W052_x7l-hAxvUmaHKGu8-wW8xhG6QU8-j9npxbQa12NRAqXcdka6rLfLlfCOAKCp9TVXjpZ3iUG7ehvpS9_3YJAg/w320-h400/Mono%20Sacher%20San%20Valentino%20PSM%202024.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #ea9999;">Mono Sacher San Valentino</span></td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div> pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-13456976559787441642024-02-08T12:30:00.002+01:002024-02-08T12:30:00.129+01:00LUOGHI DEL CUORE. LECCE<div style="text-align: justify;"><span style="color: #e06666;"><b>LECCE</b></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>Capoluogo dell'omonima provincia della Puglia e principale centro urbano del Salento, Lecce è situata in posizione pressoché centrale della penisola salentina, tra la costa adriatica e quella ionica ed è il capoluogo di provincia più orientale d'Italia.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Le antiche origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana la inseriscono tra le città d'arte d'Italia, tanto da essere denominata la "Signora del Barocco”. La città, infatti, si distingue per la ricchezza e l'esuberanza del barocco tipicamente seicentesco delle chiese e dei palazzi del centro, costruiti nella locale pietra leccese, calcare molto adatto alla lavorazione con lo scalpello. Lo sviluppo architettonico e l'arricchimento decorativo delle facciate furono particolarmente curati durante il Regno di Napoli e caratterizza la città in modo talmente originale da dar luogo alla definizione di barocco leccese.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>È sede dell'Università del Salento, già Università di Lecce, ed è stata capitale italiana della cultura nel 2015.</i></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il mio primo ricordo di Lecce risale a parecchio tempo fa, quasi agli albori della mia vita lavorativa. Avevo allora, infatti, un collega che quasi ogni giorno, per un motivo o per un altro, decantava le meraviglie di Lecce tanto da sostenere che avrebbe molto desiderato andarci a vivere.</div><div style="text-align: justify;">La prima volta che visitai Lecce, nel corso di una vacanza in Salento in compagnia di carissimi amici, rimasi a bocca aperta: lo stupore fu immenso! Tutti i palazzi sembrano ricamati a mano, pizzi e merletti ovunque si posasse il mio sguardo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tornai nuovamente in Salento con il mio bene amato quando, con Pasticceria Su Misura ben avviata, ebbi la possibilità di ritagliarmi una settimana di vacanza nel mese di giugno, il mese da me preferito (per inciso, un paio d’anni prima del 2020! La parentesi di giugno durò pochissimo, ça va sans dire).</div><div style="text-align: justify;">Una settimana perfetta, agriturismo pressoché a nostra completa disposizione, poca gente, mare incantevole e clima idilliaco.</div><div style="text-align: justify;">Rispetto alla mia precedente vacanza la differenza era proprio Pasticceria Su Misura! <span style="background-color: #f4cccc;">La mia curiosità era attratta in particolare dalle vetrine delle numerose pasticcerie presenti nei grandi centri, Lecce in primis, come nei paesini più sperduti.</span></div><div style="text-align: justify;">Ovviamente durante quella settimana assaggiammo ovunque il famoso pasticciotto e al ritorno decisi che lo avrei proposto anche io in Pasticceria, pur non essendo riuscita ad estorcere alla proprietaria dell’agriturismo uno straccio di ricetta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È così che <span style="background-color: #f4cccc;">nel 2018 nasce il pasticciotto “lecc(h)ese” che ormai è una presenza irrinunciabile nel nostro banco nella doppia versione: solo crema o crema con amarene.</span></div><div style="text-align: justify;">Certamente a Lecce e un po’ in tutto il Salento si trovano pasticciotti di mille tipi diversi, ma noi preferiamo concentrarci su queste due tipologie, entrambe molto apprezzate.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La scorsa estate, dopo qualche anno di sola montagna, anche <i>Ilaria</i> ha trascorso una bella vacanza in Salento e al suo ritorno mi ha confidato che il nostro pasticciotto è molto più buono di quelli assaggiati sul posto.</div><div style="text-align: justify;">Che non lo avete assaggiato non ci credo!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjghx8JLSuIeBlxADJlfemvF5RfP1dzImjKGPMUI8yEDA_V6iEqYzZZBBGs5D95bjfjG9wN4WwCM4YQinAra3aVLXTxJOVUfOP-wxA5A8bh05OFf-idgI8mvJg5F7f_u5GesZlyam2uXUmjmc_RANu7u2sf8foM1uj4SQEB4wuTAiFda-YE10ZrQq8SIMxe/s3811/Pasticciotti%20PSM.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3811" data-original-width="3435" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjghx8JLSuIeBlxADJlfemvF5RfP1dzImjKGPMUI8yEDA_V6iEqYzZZBBGs5D95bjfjG9wN4WwCM4YQinAra3aVLXTxJOVUfOP-wxA5A8bh05OFf-idgI8mvJg5F7f_u5GesZlyam2uXUmjmc_RANu7u2sf8foM1uj4SQEB4wuTAiFda-YE10ZrQq8SIMxe/w360-h400/Pasticciotti%20PSM.jpeg" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="color: #e06666;">I nostri Pasticciotti</span></i></td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-43808481060803441152024-02-01T12:30:00.002+01:002024-02-01T12:30:00.129+01:00LUOGHI DEL CUORE. NOVARA<div style="text-align: justify;"><b style="background-color: white;"><span style="color: #e06666;">NOVARA</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>L'antico nucleo cittadino di Novara, di forma pressoché pentagonale, è situato su un modesto rilievo collinare e conserva ancora per gran parte, nonostante le pesanti manomissioni in chiave moderna e le molte architetture neoclassiche, l'antico impianto medievale con strade ciottolate e piccole.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Anticamente la città era dotata di una cinta muraria avente un perimetro di 2200 metri, innalzata alla fine del I secolo d.C. durante l'età imperiale. Parzialmente distrutte nel 1110 le mura furono successivamente ricostruite ed infine demolite agli inizi del Novecento per permettere lo sviluppo cittadino. Due tratti delle antiche mura romane, tornate alla luce a seguito di scavi archeologici, sono visibili oggi presso largo Cavour e nell'area verde tra via Solaroli e via Dominioni. Esse appaiono realizzate con la tecnica dell'opus mixtum utilizzando ciottoli di fiume legati tra loro con malta, posti di piatto e intervallati da basse fasce orizzontali in mattone. Dopo il loro abbattimento, le mura hanno lasciato posto agli attuali baluardi, grandi viali alberati che circondano il centro storico.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Il monumento più celebre di Novara è la basilica di San Gaudenzio, costruita tra fine Cinquecento ed inizio Seicento, e caratterizzata dall'imponente cupola neoclassica a pinnacolo (alta 121 metri) progettata da Alessandro Antonelli e aggiunta al corpo della chiesa nella seconda metà del XIX secolo, da molti considerata la più alta al mondo in mattoni.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Piccola e deliziosa cittadina piemontese a ridosso della Lombardia, Novara ha per me una forte valenza sentimentale. Ammetto che ai tempi della mia prima vita lavorativa le mie conoscenze di questa città erano limitate all’esistenza della Banca Popolare di Novara, ma all’alba del nuovo millennio la città è entrata a pieno titolo nella mia vita. Ho infatti avuto l’enorme fortuna di incontrare la persona che ha rivoluzionato la mia esistenza sentimentale e lavorativa. Dovete sapere che il mio bene amato ha trascorso lunghi anni di lavoro proprio a Novara, presso il <a href="https://consno.it/" target="_blank">Conservatorio Cantelli</a> che ha sede nel prestigioso Palazzo Gallarini la cui visione, anche solo esterna, vale la gita a Novara: le tegole del palazzo formano un mosaico di stupenda bellezza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Così anche io mi sono spesso trovata a Novara per seguire i concerti del Conservatorio, i concerti in teatro, i concerti in Basilica. Insieme abbiamo visitato bellissime mostre al Castello, abbiamo passeggiato per il centro storico, visitato Piazza delle Erbe, il Broletto con la stupenda sala dell’Arengo, acquistato libri alla libreria Lazzarelli che solo entrarvi riempie di gioia e di stupore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E anche oggi, <span style="background-color: #f4cccc;">giovedì 1^ febbraio, saremo a Novara per il consueto <a href="https://www.comune.novara.it/it/evento/concerto-di-san-gaudenzio-2024/47038" target="_blank">concerto di San Gaudenzio</a>. Infatti il mio bene amato ha creato un’<a href="https://www.facebook.com/orchestrasinfonicacarlococcianovara/?locale=it_IT" target="_blank">Orchestra</a> dove suonano anche molti suoi allievi ed ex allievi; una realtà viva dal 1994 nonostante le difficoltà che tutto ciò che è arte, cultura, musica incontrano al giorno d’oggi.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E Pasticceria Su Misura? Beh, intanto è grazie al “novarese” d’adozione che Pasticceria Su Misura esiste: a lui va il merito di avermi spinto ad iniziare questa stupenda avventura di piccolo imprenditore artigiano del dolce. Poi ci sono dei biscotti che piacciono molto a tutti e che sono una versione dei tipici biscotti di Novara: <span style="background-color: #f4cccc;">i novaresi. Dalla forma allungata, coperti di granella di zucchero, dolci e friabili, questi biscotti da noi sono fatti con farina di riso e si chiamano <i><b>“novarIso”</b></i>, leggeri e sfiziosi, perfetti per un te delle cinque. </span>Sono certa che li conoscete molto bene.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSxDB7dv4CZGzfbCQ7jr7_vQjDBcdCH4WxVtoCy89jCfM6bufBXH8ZI0WFEXFz0MXATSe443pUJnHdiUQRsONUbCf28QMqHSIXe8BigdtqmOhKt14pZ1hTUCbl6ndwzlKclfOsda8j0cssODDAV6JVJQ1C1ZiTBn8UrbFoDXfCRsi7NQqrUd2LHYtJGKJj/s2163/Novariso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2006" data-original-width="2163" height="371" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSxDB7dv4CZGzfbCQ7jr7_vQjDBcdCH4WxVtoCy89jCfM6bufBXH8ZI0WFEXFz0MXATSe443pUJnHdiUQRsONUbCf28QMqHSIXe8BigdtqmOhKt14pZ1hTUCbl6ndwzlKclfOsda8j0cssODDAV6JVJQ1C1ZiTBn8UrbFoDXfCRsi7NQqrUd2LHYtJGKJj/w400-h371/Novariso.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #e06666;">Biscotti Novariso</span></span></td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-7886240319389687192024-01-25T12:30:00.006+01:002024-01-25T12:30:00.126+01:00LUOGHI DEL CUORE. LECCO<div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #e06666;">LECCO</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>"Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutte a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni."</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho iniziato il 2024 con la mia città di nascita, Milano, e proseguo con <span style="background-color: #f4cccc;">la mia città di adozione, Lecco, teatro da quasi dodici anni della nostra piccola e vivace Pasticceria Su Misura.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quasi ogni giorno dell’anno dal lunedì alla domenica, con orari variabili ma facilmente recuperabili sulla rete e sui social, apriamo le porte al mondo di studenti, insegnanti, pendolari, lavoratori pubblici e privati, ferrovieri, turisti italiani e stranieri, clienti affezionati e fedeli e clienti per caso, clienti che se possono ritornano.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando ero ragazza il mio legame con Lecco era limitato alle riunioni alle quali partecipavo in qualità di capo scout. Il gruppo al quale appartenevo faceva infatti riferimento alla “zona” di Lecco (le zone sono suddivisioni delle regioni create dall'AGESCI che variano in dimensioni territoriali e numeriche a seconda dell'area geografica). Ricordo viaggi interminabili verso questa città lontanissima da noi, serate interminabili di discussioni, la scarsa simpatia che nutrivo verso gli scout lecchesi e una città tutto sommato “brutta”.</div><div style="text-align: justify;">Non me ne vogliano i lecchesi doc! Allora Lecco era più che altro una città industriale, sovrastata da montagne che allora come oggi mettevano un po’ in soggezione; una città che, ai miei occhi, perdeva clamorosamente nel confronto con Como, posta al termine dell’altro ramo del lago.</div><div style="text-align: justify;">Con gli anni Lecco ha creato un piccolo centro pedonale, ha migliorato molto tutto il lungo lago, diventando un centro turistico di grande richiamo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vi confesso che all’epoca delle mie serate scout a Lecco se qualcuno mi avesse detto che un giorno quella sarebbe stata la mia città, avrei preso questo qualcuno per pazzo! La vita ha davvero percorsi imprevedibili. Questi anni di attività a Lecco con <i>Ilaria</i> sono stati anni non certamente facili ma indubbiamente di grande soddisfazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sorrido però quando qualche cliente, soprattutto turisti in caccia di souvenir, chiede a noi un dolce tipico di Lecco. Invariabilmente <span style="background-color: #f4cccc;">la nostra risposta è che i nostri dolci sono unici nel loro genere come unica è Pasticceria Su Misura. Provare per credere.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #f4cccc;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy7ao2jMUOmsjsvFLzxAA21DREj1d6y3aGMCJmG0A3fzCRKF3vgQihCYQuiYAn_t5EQlk0NcMDoxh2naacTYgcbWKnePEpwTZuQAnjHC4ELjz2GeJfr4YR07zGBSzAWtpZdz9cKV0Ec6f1iXllLXSBpkgxSqDutkLJFdZH5skw49BWFZbvIk7L3nAqKAWU/s3547/Pasticceria%20Su%20Misura%20-%20Lecco.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3547" data-original-width="2948" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy7ao2jMUOmsjsvFLzxAA21DREj1d6y3aGMCJmG0A3fzCRKF3vgQihCYQuiYAn_t5EQlk0NcMDoxh2naacTYgcbWKnePEpwTZuQAnjHC4ELjz2GeJfr4YR07zGBSzAWtpZdz9cKV0Ec6f1iXllLXSBpkgxSqDutkLJFdZH5skw49BWFZbvIk7L3nAqKAWU/w333-h400/Pasticceria%20Su%20Misura%20-%20Lecco.jpeg" width="333" /></a></div><br /><span style="background-color: #f4cccc;"><br /></span></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-11554523204652506522024-01-18T12:30:00.008+01:002024-01-18T12:30:00.128+01:00LUOGHI DEL CUORE. MILANO<div style="text-align: justify;"><b style="color: #e06666;">MILANO</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Fondata intorno al 590 a.C. da una tribù celtica, fu conquistata dagli antichi Romani nel 222 a.C. Con il passare dei secoli, <i>Mediolanum</i> accrebbe la sua importanza sino a divenire capitale dell'Impero romano d'Occidente.</div><div style="text-align: justify;">Dal XII fino al XVI secolo, Milano fu una delle più grandi città europee e un importante centro commerciale, divenendo così capitale del Ducato di Milano, che fu una delle maggiori forze politiche, artistiche e della moda nel Rinascimento. All'inizio del XVI secolo, però, perse l'indipendenza a favore dell'Impero spagnolo per poi passare, quasi due secoli dopo, sotto la corona austriaca: grazie alle politiche asburgiche, Milano divenne uno dei principali centri dell'illuminismo italiano. Capitale del Regno d'Italia napoleonico, dopo la Restaurazione fu tra i più attivi centri del Risorgimento, fino al suo ingresso nel Regno d'Italia sabaudo.</div><div style="text-align: justify;">Principale centro economico e finanziario della Repubblica Italiana, Milano ne guidò lo sviluppo industriale, costituendo con Torino e Genova il cosiddetto “Triangolo Industriale”, in particolar modo durante gli anni del boom economico, quando la crescita industriale e urbanistica coinvolse anche le città limitrofe, creando la vasta area metropolitana milanese. In ambito culturale, Milano è il principale centro italiano dell'editoria ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala. È, inoltre, tra i principali poli fieristici europei con due esposizioni universali ospitate (Expo 1906 e Expo 2015) e del disegno industriale, ed è considerata una delle capitali mondiali della moda.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ben ritrovati e buon 2024 a voi tutti che leggete i miei pensieri settimanali.</div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #f4cccc;">Subito svelato il fil rouge che ci accompagnerà in questo nuovo anno: i luoghi del, mio, cuore!</span></div><div style="text-align: justify;">Dopo le canzoni, le poesie, i film e i libri, quest’anno ho pensato di condividere con voi i luoghi a me cari.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Inizio con Milano, città dove sono nata. Una città alla quale, pur non avendoci mai vissuto, sono e resto profondamente legata.</div><div style="text-align: justify;">I miei ricordi risalgono ai miei primi anni di vita, prima che nascesse mio fratello, quando era di rigore la gita domenicale dai nonni a Milano. Ricordo viaggi che mi parevano interminabili, il risotto allo zafferano della nonna e la grande sorpresa di ritrovarmi al lunedì mattina nel mio lettino senza sapere come ci ero arrivata (addormentata tra le braccia di papà). Da piccola i miei genitori ci portavano a Milano per qualsiasi cosa: il taglio di capelli, dallo zio Luciano, la visita dal dentista, l’acquisto di scarpe e vestiti, il teatro.</div><div style="text-align: justify;">Dopo la nascita di mio fratello le cose cambiarono un po’: io e mia sorella passavamo le domeniche con il gruppo scout ed era la zia Nella, sorella di mamma, che veniva a trascorrere i fine settimana da noi.</div><div style="text-align: justify;">La mia frequentazione di Milano si fa più rarefatta durante l’adolescenza per poi riprendere con l’inizio dell’Università e continuare, successivamente, con gli anni della mia prima vita lavorativa, quella legata al mondo bancario.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ammetto che in tanti anni di pendolarismo sono sempre stata molto fortunata dal momento che, una volta scesa dal treno, mi bastavano le gambe per raggiungere le aule universitarie e gli uffici dove lavoravo. Ho potuto gustarmi la città di Milano nelle sue zone più belle e più rinomate.</div><div style="text-align: justify;">Per un periodo ho lavorato in <i>Via Borgonuovo, dietro l’Accademia di Brera,</i> che ho così avuto occasione di visitare più di una volta, capitava qualche volta di raggiungere la vicina <i>via Montenapoleone</i> per fare colazione alla <i>Pasticceria Cova</i> che proponeva brioche da favola e poco importava che avessero un prezzo doppio rispetto a qualunque altro posto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #f4cccc;">Oggi come allora quando mi capita di passeggiare per Milano mi lascio attirare dalle vetrine delle pasticcerie, mi piace curiosare, assaggiare e magari trovare qualche spunto da fare mio.</span></div><div style="text-align: justify;">Inutile dire che il dolce più milanese di tutti è indubbiamente il <i>Panettone,</i> ma per quello dovrete aspettare il prossimo Natale, almeno da Pasticceria Su Misura. Ultimamente è di moda proporre il Panettone tutto l’anno, ma io sono convinta che ogni cosa abbia il suo tempo, la sua stagione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ancora ben ritrovati, con l’augurio di un delizioso anno da Pasticceria Su Misura.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ3FT382NNQjsjNeXrnBgAsW4e0EE7dFtbFxPy605i4fttLmaCOjmUwkIjtOQxnPLdDdDr9r7FbMMGdwIjj0heexrWV0YxoGcc70m96TTXI334U368yzNpPg1AZBGt90mJNTb89qede8BrbUxkBhWhHjF6yjeEN6u_k9UkM5QoMKeMaZqK2or7eiSqqay9/s1580/creamtartpistacchiofragole.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1300" data-original-width="1580" height="329" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ3FT382NNQjsjNeXrnBgAsW4e0EE7dFtbFxPy605i4fttLmaCOjmUwkIjtOQxnPLdDdDr9r7FbMMGdwIjj0heexrWV0YxoGcc70m96TTXI334U368yzNpPg1AZBGt90mJNTb89qede8BrbUxkBhWhHjF6yjeEN6u_k9UkM5QoMKeMaZqK2or7eiSqqay9/w400-h329/creamtartpistacchiofragole.jpg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-37249537024841487532023-12-30T12:30:00.002+01:002023-12-30T12:30:00.132+01:00PRIMA DI NOI<div style="text-align: justify;"><a href="https://sellerio.it/it/catalogo/Prima-Noi/Fontana/12243" target="_blank">PRIMA DI NOI</a></div><div style="text-align: justify;">Giorgio Fontana - 2020</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una famiglia del Nord Italia, tra l’inizio di un secolo e l’avvento di un altro, una metamorfosi continua tra esodo e deriva, dalle montagne alla pianura, dal borgo alla periferia, dai campi alle fabbriche. Il tempo che scorre, il passato che tesse il destino, la nebbia che sale dal futuro; in mezzo un presente che sembra durare per sempre e che è l’unico orizzonte visibile, teatro delle possibilità e gabbia dei desideri.</div><div style="text-align: justify;">È questo il paesaggio in cui vivono e muoiono i personaggi di Giorgio Fontana, i Sartori, da quando il primo di loro fugge dall’esercito dopo la ritirata di Caporetto e incontra una ragazza in un casale di campagna. Poi un figlio perduto in Nordafrica, due uomini sopravvissuti e le loro nuove famiglie, per arrivare ai giorni nostri: quelli di una giovane donna che visita la tomba del bisnonno, quasi a chiudere un cerchio. Quattro generazioni, dal 1917 al 2012, che si spostano dal Friuli rurale alla Milano contemporanea affrontando due guerre mondiali e la ricostruzione, la ricerca del successo personale o il sogno della rivoluzione, la cattedra in una scuola e la scrivania di una multinazionale. È circa un secolo, che mai diventa breve: per i Sartori contiene tutto, la colpa, la vergogna, la rabbia, la frenesia, il viaggio. Sempre lo scontro e quasi mai la calma, o la sensazione definitiva della felicità. Ma i Sartori non ne hanno bisogno, e forse nella felicità neppure credono. Perché se in ogni posto del mondo bisogna battersi e lottare allora è meglio imparare ad accettare le proprie inquietudini, e stare lì dove la vita ci manda.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anche quest’anno volge al termine. Vorrei accomiatarmi da voi lasciandovi questo libro stupefacente e piuttosto corposo. Augurandovi di trascorrere qualche giorno di vacanza, ve ne suggerisco la lettura a completamento dell’excursus librario che il nostro blog 2023 vi ha proposto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anche Pasticceria Su Misura prende una pausa: <span style="background-color: #fff2cc;">saremo chiuse da domenica 31 dicembre a domenica 14 gennaio.</span></div><div style="text-align: justify;">Vi aspettiamo Lunedi 15 gennaio, <i><span style="color: #ffd966;">un nuovo anno insieme, un nuovo blog, un nuovo fil rouge</span></i>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Buon Anno a tutti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOtoRR-Rw9EoFS__f_Dgp6spNB5ksxHWmXoAozJVoG6Em8tH74TNLUjc_kGuWuEnDRMbiuI4nc57C2zn34Y-z1GIOtpJ4eqgUW_NZiD5LtiBhFNC15VqiCxl4GNh-hQ6_6mrfXpbZ9ZDij37Ls5q2E_kpMiRQHVPP4_DtENk_wUXTwUDggopIXM6-f_ttW/s1080/Chiusura%20Dicembre%202023.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOtoRR-Rw9EoFS__f_Dgp6spNB5ksxHWmXoAozJVoG6Em8tH74TNLUjc_kGuWuEnDRMbiuI4nc57C2zn34Y-z1GIOtpJ4eqgUW_NZiD5LtiBhFNC15VqiCxl4GNh-hQ6_6mrfXpbZ9ZDij37Ls5q2E_kpMiRQHVPP4_DtENk_wUXTwUDggopIXM6-f_ttW/w400-h400/Chiusura%20Dicembre%202023.png" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com1Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-65160919570596955952023-12-21T12:30:00.002+01:002023-12-21T12:30:00.128+01:00UNA VITA COME TANTE<div style="text-align: justify;"><a href="https://sellerio.it/it/catalogo/Una-Vita-Come-Tante/Yanagihara/9021" target="_blank">UNA VITA COME TANTE</a></div><div style="text-align: justify;">Hanya Yanagihara - 2016</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In una New York fervida e sontuosa vivono quattro ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l’uno all’altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England, e all’inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall’ambizione. Willem, dall’animo gentile, vuole fare l’attore. JB, scaltro e a volte crudele, insegue un accesso al mondo dell’arte. Malcolm è un architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità.</div><div style="text-align: justify;">Nei suoi riguardi l’affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell’autodistruzione. Intorno a Jude, al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forze e tensioni, lealtà e tradimenti, sogni e disperazione. E la sua storia diventa una disamina, magnifica e perturbante, della crudeltà umana e del potere taumaturgico dell’amicizia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>«Quante volte capita che un romanzo sia inquietante fino alle lacrime eppure così rivelatorio della gentilezza della natura umana da farvi sentire in uno stato di grazia? La seconda stupefacente opera di Hanya Yanagihara scandaglia a fondo le vite intime dei suoi personaggi e il lettore non solo ne prende a cuore il destino ma ha l’impressione di viverle in prima persona. Le sue pagine sono piene di dolore, ma ovunque emerge l’infinita capacità dell’uomo di resistere e di amare» (The San Francisco Chronicle).</i></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Manca poco a Natale e anche quest’anno gli ultimi giorni sono i più faticosi, frenetici, difficili; la fatica si fa sentire, la pressione psicologica tantissima e la luce che inizia ad intravedersi in fondo al tunnel è proprio un lumicino. <span style="background-color: #fff2cc;">La festa per i nostri 11 anni di attività, sabato 16, è stata bellissima e ci ha riempito di gioia. Ho incontrato persone che non vedevo da anni e le fantastiche <a href="https://schienepelose.wordpress.com/" target="_blank">Sara e Roberta</a> ci hanno fatto una cosa specialissima </span>che ora fa bella mostra sulla nostra libreria e dovete assolutamente passare e vedere con i vostri occhi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Io vorrei lasciarvi i miei ultimi pensieri dell’anno proponendovi <i>“Una vita come tante”</i>, un libro che ho adorato, che mi ha fatto piangere, che ho già letto tre volte ma non escludo la quarta, libro di cui ho anche la copia in inglese per non farmi mancare nulla, libro che quando sono arrivata alla fine mi ha fatto provare un moto di nostalgia profondissima per i miei quattro “amici”, libro che ho regalato a destra e manca e che continuo a consigliare, magari accompagnato da una bella scatola delle nostre praline. Vi confesserò che è dallo scorso anno, quando decisi che il fil rouge del blog 2023 sarebbero stati i libri, che cercavo il momento di proporvi questo imponente romanzo. Imponente non solo per numero di pagine ma anche per il contenuto. Io stessa ho impiegato parecchio tempo per affrontarlo dopo averlo ricevuto come cadeau natalizio dal <span style="background-color: #fff2cc;">mio personale consulente in tema di libri, mio fratello, che ringrazio davvero per l’aiuto proficuo che mi ha donato quest’anno di settimana in settimana.</span> E ora mi pare arrivato il momento adatto. Questo è un romanzo che si può amare all’infinto (come faccio io) oppure disprezzare, ma che di certo non lascia indifferenti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il 2023 è stato un anno per me molto impegnativo e molto difficile, costellato da diversi eventi tristi, alcuni drammatici, con tanta fatica. <span style="background-color: #fff2cc;">La mia fortuna è poter vivere la mia vita, una vita come tante, con accanto un uomo meraviglioso, una socia fantastica, delle ragazze in gamba, buoni amici, un fratello colto e disponibile e una persona particolare che mi ha aiutato e continua a farlo con la sua elevatissima professionalità;</span> se non fosse stato per Pasticceria Su Misura forse non l’avrei mai incontrata. E neanche avrei incontrato le tante persone che ci vogliono bene.</div><div style="text-align: justify;">Buon Natale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPydpQ2n-w_q1W0U543udR-TDA9ROj37YElrwx9v1jdDGC39Wnzklib_-kYIzIUWoHtsDFIy09AwuM3dElZebRHWEKwjYdCiV9hlZXDTvoKTNe_hMXx29gvHvaS1cAJx105EMODYebZGbiYrFOz6offjzF1qtWZ7ijsAczVq1HQ3D-J8BG__oVN5nc2hDJ/s871/Tavolette%20Cioccolato%20Natale%20PSM%202023.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="871" data-original-width="697" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPydpQ2n-w_q1W0U543udR-TDA9ROj37YElrwx9v1jdDGC39Wnzklib_-kYIzIUWoHtsDFIy09AwuM3dElZebRHWEKwjYdCiV9hlZXDTvoKTNe_hMXx29gvHvaS1cAJx105EMODYebZGbiYrFOz6offjzF1qtWZ7ijsAczVq1HQ3D-J8BG__oVN5nc2hDJ/w320-h400/Tavolette%20Cioccolato%20Natale%20PSM%202023.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-65479852859025295792023-12-14T12:30:00.002+01:002023-12-14T12:30:00.128+01:00BEETHOVEN. RITRATTO DI UN GENIO RIBELLE<div style="text-align: justify;"><a href="https://www.mondadori.it/libri/beethoven-jan-caeyers/" target="_blank">BEETHOVEN. RITRATTO DI UN GENIO RIBELLE</a></div><div style="text-align: justify;">Jan Caeyers - 2020</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ancora oggi, a quasi due secoli di distanza, la vicenda umana e artistica di Ludwig van Beethoven non finisce di sorprendere. A partire dalla messe di aggettivi iperbolici con cui si è soliti definire il suo straordinario talento musicale e che non sembrano per nulla inappropriati. Geniale, rivoluzionario, visionario: sono queste le parole cui ci affidiamo per spiegare quello che in fondo rimane un enigma. Come è stato possibile che nel giro di pochi decenni il pronipote di un fornaio della provincia fiamminga sia riuscito a diventare una delle eminenti personalità della storia culturale europea? Come è arrivato a conquistare una fama immensa e a rivoluzionare i canoni musicali dell'epoca al punto che dopo di lui niente sarà più come prima? Come ha potuto cogliere appieno lo spirito del tempo, anticipando valori e sentimenti che a lungo innerveranno l'arte e la cultura, la politica e il costume? Basata su una ricerca d'archivio senza precedenti, questa biografia di Beethoven scritta da Jan Caeyers, direttore d'orchestra e musicologo belga, getta una luce nuova sulla vita e l'opera del grande musicista tedesco.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Beethoven nacque a Bonn nel 1770, il 16 dicembre (o forse il 15 dicembre).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non potevo ignorare questa stupenda coincidenza che mi inorgoglisce parecchio. Vi ricordo infatti che <span style="background-color: #fff2cc;">Pasticceria Su Misura, così come la conoscete oggi, ha fatto il suo esordio a Lecco proprio il 15 dicembre e tra pochissimi giorni, sabato 16 dicembre, festeggeremo tutti insieme il nostro undicesimo compleanno.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Beethoven è un compositore noto a tutti, anche a tutti coloro che sono digiuni di musica classica. Perlomeno tutti conosco le note de <i><span style="color: #ffd966;">L’Inno alla Gioia</span></i> che fa parte della Sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125, anche nota come Sinfonia corale, l'ultima sinfonia di Ludwig van Beethoven.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È una delle opere più note ed eseguite di tutto il repertorio classico ed <span style="background-color: #fff2cc;">è considerata uno dei più grandi capolavori della storia della musica, anche in quanto simbolo universale di unità e fratellanza tra gli uomini.</span> Il tema del finale, il famoso Inno alla Gioia, riadattato da Herbert von Karajan, è stato adottato nel 1972 come Inno europeo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ed è con gioia quindi che vi propongo di ascoltare la musica di Beethoven, la musica che unisce, che travalica i confini e non conosce frontiere. In un momento storico sempre più difficile ricordiamo la fratellanza che l’Inno alla Gioia promuove.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Noi, nel nostro piccolo, festeggeremo il nostro compleanno orgogliose della felice coincidenza che ci unisce al genio di Bonn.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;">Vi aspettiamo in corte sabato 16 dicembre dalle ore 15.00 per una merenda dolce e salata, vin brûlé, prosecco e tè caldo.</span> Se siete un po’ in ritardo o a corto di idee per le strenne natalizie, potrebbe essere l’occasione buona per regalare tanta dolcezza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghAHydVFXuZSvL6MIEbw69PHc-Afgsw4aZWEB1Y27IgIoV13-1Ghq8JHWzFbOlCI_K3JxmiCRdpwJwHn-iNgoFpUictOJrnGkedABNyuIKTcuePez8avYW4BjZ12imGgH9QSz_78vf_2jKCKLJoOjrRujvkRxJPPkliv_Qe2LPuDd1KzmOu13F8dwaFJvW/s1748/Invito%20festa%20Psm%202023.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1240" data-original-width="1748" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghAHydVFXuZSvL6MIEbw69PHc-Afgsw4aZWEB1Y27IgIoV13-1Ghq8JHWzFbOlCI_K3JxmiCRdpwJwHn-iNgoFpUictOJrnGkedABNyuIKTcuePez8avYW4BjZ12imGgH9QSz_78vf_2jKCKLJoOjrRujvkRxJPPkliv_Qe2LPuDd1KzmOu13F8dwaFJvW/w400-h284/Invito%20festa%20Psm%202023.png" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-46264969542172594942023-12-07T12:30:00.002+01:002023-12-07T12:30:00.141+01:00IL GATTO CON GLI STIVALI<div style="text-align: justify;">IL GATTO CON GLI STIVALI</div><div style="text-align: justify;">Charles Perrault -1697</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">C'era una volta un vecchio mugnaio che morendo lasciò in eredità ai figli più grandi il mulino e l’asino e al figlio più piccolo un gatto. Quest'ultimo era triste non sapendo che farsene del gatto: essendo molto povero aveva persino pensato di mangiarselo. Il gatto era però un gatto speciale, dotato di parola! Così il micio disse al ragazzo: “Fidati di me, portami un cappello, un paio di stivali, un sacco e farò di te un uomo ricco”.</div><div style="text-align: justify;">Il giovane, che tanto non aveva nulla da perdere, si procurò il necessario. Il gatto indossati stivali e cappello, andò nel bosco, catturò della selvaggina e la portò al re, dicendo che era un dono del suo padrone, il “Marchese di Carabas”. Il gatto continuò a portare doni al re finché un giorno udì di una passeggiata del re con la figlia. Corse allora dal suo padrone e gli disse di spogliarsi e buttarsi nel lago. Quando la carrozza del re passò di lì, il gatto iniziò a gridare dicendo che il Marchese di Carabas era stato derubato e aveva bisogno d'aiuto. Il re ricordandosi di tutti i doni ricevuti, fece fermare la carrozza per aiutare il Marchese. Nel frattempo il gatto con gli stivali corse nel palazzo di un famoso orco, che si diceva fosse in grado di trasformarsi in qualsiasi animale. Traendolo in inganno il gatto lo convinse a trasformarsi in topo e lo divorò, impossessandosi così di tutte le sue ricchezze, ricchezze che donò al giovane che si sposò con la figlia del re della quale era ormai perdutamente innamorato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Adalisa si rigirava tra le mani quel libro di fiabe, riemerso chissà come da un angolo nascosto di una delle tante librerie di casa. Sorridendo andò subito alla sua preferita: “Il gatto con gli stivali”. Quel micio strafottente e furbacchione le era sempre piaciuto molto. Guardò Giacomo, al solito immerso nella lettura in compagnia di un paio dei mici di casa. Forse, pensò Adalisa, era stato proprio per via di quella favola che da adulta aveva sempre avuto la compagnia degli adorati felini e che guarda caso aveva accanto un uomo che amava quelle bestiole tanto quanto lei.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">“Ormai siamo prossimi al Natale”, pensava Adalisa con il libro di fiabe in grembo. Un periodo dell’anno che era stato fonte di tanta gioia in passato ma che con l’accumularsi degli anni aveva perso una parte della sua magia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tuttavia Adalisa sapeva come ricreare, per lei e per il suo amato Giacomo, un po’ di quella favola e di quel sapore antico, di cose immutate e di gioia.</div><div style="text-align: justify;">Le bastava fare un passo dalla sua piccola <span style="background-color: #fff2cc;">Pasticceria Su Misura, un luogo dove la magia si trovava tutto l’anno e a Natale ancora di più.</span> Un negozietto piccolo e curato, un mondo dove il sorriso regnava sovrano. <span style="background-color: #fff2cc;">A dicembre poi era tutto un tripudio di meraviglie di cioccolato: alberi, palline, tavolette tutto a tema natalizio. Per non parlare dei biscotti di natale, biscotti di frolla glassati con cioccolato, e ovviamente del panettone rigorosamente classico e rigorosamente delizioso.</span> Entrare da Pasticceria Su Misura era come immergersi in una favola e Adalisa, nonostante i tanti anni, riprovava quell’incanto tipico della sua infanzia.</div><div style="text-align: justify;">Anche quest’anno Giacomo avrebbe avuto il suo panettone, le praline e il suo albero di cioccolato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">C’era una volta Pasticceria Su Misura… e per fortuna c’è ancora, pensò Adalisa soddisfatta e sorniona, proprio come un gatto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhuvDXsHfVExv37SJSl6cNw2bzviTDkUPloWhdvMBVx4ND5-TaQtIBFpmXKtz3v3uezbnnMMXa-NEIogeq7wWyst5zbdACrAJ8xLCcElYFzmUr5bHBHqHHBeaXBe11bIFJxTo4oLOH02Ph5xwuhuEwCSout1RgmM7VosKNJPNGdeAiJla4L_GMBNS6o6Fx/s1440/Natale%20Su%20Misura%202023.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1333" data-original-width="1440" height="370" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhuvDXsHfVExv37SJSl6cNw2bzviTDkUPloWhdvMBVx4ND5-TaQtIBFpmXKtz3v3uezbnnMMXa-NEIogeq7wWyst5zbdACrAJ8xLCcElYFzmUr5bHBHqHHBeaXBe11bIFJxTo4oLOH02Ph5xwuhuEwCSout1RgmM7VosKNJPNGdeAiJla4L_GMBNS6o6Fx/w400-h370/Natale%20Su%20Misura%202023.jpg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-74074059432025788092023-11-23T12:30:00.002+01:002023-11-23T12:30:00.135+01:00STAI ZITTA<div style="text-align: justify;"><a href="https://www.einaudi.it/catalogo-libri/problemi-contemporanei/stai-zitta-michela-murgia-9788806249182/" target="_blank">STAI ZITTA</a></div><div style="text-align: justify;">Michela Murgia – 2021</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;">Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.</span></div><div style="text-align: justify;">Michela Murgia scrittrice, drammaturga, opinionista, critica letteraria, attivista, ha fatto molto per il mondo femminile e i libri che ci ha lasciato posso fare ancora tanto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Qualche giorno fa sono andata al cinema con il mio bene amato a vedere <a href="https://g.co/kgs/rVY2mC" target="_blank">“C’è ancora domani”</a>, film del quale Paola Cortellesi è regista e protagonista.</div><div style="text-align: justify;">Storia ambientata nel 1946 ma che si spalma pericolosamente bene sui giorni odierni.</div><div style="text-align: justify;">Solo pochi giorni fa l’ennesimo femminicidio, una ragazza di 22. Il giorno successivo una signora decisamente più anziana. Ragazze, donne che hanno avuto la vita spezzata, spezzata da uomini. Uomini che dicevano di amarle.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi chiedo e vi chiedo: ma che mondo è il nostro che ha ancora bisogno dei 25 novembre?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sono molto orgogliosa della nostra attività:<span style="background-color: #fff2cc;"> Pasticceria Su Misura è una piccola impresa artigiana tutta al femminile. Da noi si ride, si scherza, ci si scambiano parole anche di conforto e di supporto quando necessario. È un piccolo mondo allegro. </span>Quando dal laboratorio sento la risata squillante di <i>Ilaria</i>, il chiacchiericcio leggero, i saluti, anche i complimenti mi sento davvero felice. E mi sento molto, molto fortunata.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwvqvwJTaUvmMzMDjTq85N75dwMQR-JBTY9EEhXuiDw3jI0DlsJ8o7sVgulCtwtmLg-QQjrqN3cZyyrGv31LMwn-9HfyjOxLTBVestWWGQvogVBwzFQvDuIdJmR4HEg5miAG0tgou0G-rTvlx3CRfk4cuxMdop50vpVhm-oLJ1lt_863lkqNXCqcUGOQPh/s1440/Torta%20quadrata%20PSM_2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1440" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwvqvwJTaUvmMzMDjTq85N75dwMQR-JBTY9EEhXuiDw3jI0DlsJ8o7sVgulCtwtmLg-QQjrqN3cZyyrGv31LMwn-9HfyjOxLTBVestWWGQvogVBwzFQvDuIdJmR4HEg5miAG0tgou0G-rTvlx3CRfk4cuxMdop50vpVhm-oLJ1lt_863lkqNXCqcUGOQPh/w400-h400/Torta%20quadrata%20PSM_2.jpg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-65779770934076570922023-11-17T12:30:00.003+01:002023-11-17T12:30:00.142+01:00CI VEDIAMO PER UN CAFFE’<div style="text-align: justify;"><a href="https://www.garzanti.it/libri/toshikazu-kawaguchi-ci-vediamo-per-un-caffe-9788811008118/" target="_blank">CI VEDIAMO PER UN CAFFE’</a></div><div style="text-align: justify;">Toshikazu Kawaguchi -2023</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tra le montagne del Giappone si nasconde un luogo leggendario. Sono tanti coloro che lo cercano, perché si racconta che chi è abbastanza determinato possa riuscire a trovarvi le risposte di cui ha bisogno. Per raggiungerlo basta seguire l'aroma intenso del caffè, varcare la soglia, sedersi e ordinare una tazza fumante. Ma solo chi non lascerà raffreddare la bevanda potrà rivivere l'istante del suo passato in cui ha preso una scelta alla quale continua a ripensare, in cui è rimasto in silenzio quando avrebbe voluto dire la verità, in cui ha dato la risposta sbagliata.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo confesso: non amo la letteratura giapponese, i pochi autori che ho letto non mi hanno entusiasmato, anzi mi hanno lasciato un filo interdetta. La ricerca del libro della settimana mi ha però fatto incontrare questo titolo che mi è parso assolutamente perfetto per Pasticceria Su Misura: <span style="background-color: #fff2cc;">quanti di voi si danno proprio appuntamento “per un caffè” da noi, per un saluto, per un incontro di lavoro, per un incontro d’amore.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Peraltro il tema affrontato nel libro mi ha molto intrigato (sto quasi pensando di cercarlo e di leggerlo in effetti): la possibilità di correggere gli errori commessi, cambiare il corso della propria vita, aggiustare scelte sbagliate. I diversi personaggi che animano questo romanzo hanno ognuno la loro storia ma tutti hanno lo stesso sguardo rivolto all'indietro, verso il momento in cui avrebbero potuto agire diversamente. Solo chi ha il coraggio di rievocare quell'istante avrà la possibilità di vederlo sotto un'altra luce e vivere con serenità il presente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ripenso a me stessa, alla vita vissuta finora, agli errori commessi, ai cambiamenti che in parte ho dovuto subire ma che in parte ho cercato di utilizzare a mio favore.</div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;">Pasticceria Su Misura è nata da un cambio di vita non previsto e non voluto, ma da tale cambio ho creato la mia vita nuova, non senza commettere errori ma ogni volta trovando il modo, e le persone, per porvi rimedio e continuare sulla mia strada.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A volte mi chiedo se effettivamente non avessi potuto trovare una strada più comoda, un lavoro meno faticoso, un ruolo meno impegnativo di quello del piccolo imprenditore artigiano. Mi guardo indietro e se per alcuni aspetti della mia vita effettivamente so che avrei potuto, anzi, dovuto fare scelte diverse (ma sono errori a cui ho posto rimedio) <span style="background-color: #fff2cc;">per Pasticceria Su Misura, nonostante qualche intoppo iniziale, so di aver fatto la scelta giusta per la mia vita, una scelta di vita che, oltre alla fatica, mi dona ogni giorno tanta gratificazione e un mondo variegato e affettuoso.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci vediamo per un caffè, un tè, una brioche, un dolcetto, una pralina, un marron glacé e… eh no! Su Natale ancora non dico nulla perché l’attesa accresce il desiderio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj63Z-PAVBSbNd0oVIA9vUQ7TQ_gBijRFhjXGbYUqIW4pdjdRsyqkro_km_aZ7X8SXlxBFXAdloH7L61G0FuXChAyCvPbv_t8t-GktA-MySUU3UOTVZIOGp0jH-Un9dfWzL4kdIrTJa1oX0S2Ma3myL_ya3fpChMm1IyhbeMtzxP8P501ONhFs7iZ3BY0Gs/s1338/caff%C3%A8%20psm.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1338" data-original-width="1070" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj63Z-PAVBSbNd0oVIA9vUQ7TQ_gBijRFhjXGbYUqIW4pdjdRsyqkro_km_aZ7X8SXlxBFXAdloH7L61G0FuXChAyCvPbv_t8t-GktA-MySUU3UOTVZIOGp0jH-Un9dfWzL4kdIrTJa1oX0S2Ma3myL_ya3fpChMm1IyhbeMtzxP8P501ONhFs7iZ3BY0Gs/w320-h400/caff%C3%A8%20psm.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-38817953306593963262023-11-09T12:30:00.002+01:002023-11-09T12:30:00.133+01:00MURI. UN’ALTRA STORIA FATTA DAGLI UOMINI<div style="text-align: justify;"><a href="https://g.co/kgs/1RJjga" target="_blank">MURI. UN’ALTRA STORIA FATTA DAGLI UOMINI</a></div><div style="text-align: justify;">Claude Quétel - 2019</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nella storia del mondo le barriere politiche esistono fin dai tempi più antichi, ed è abbastanza eloquente che non siano mai state tanto numerose come ai giorni nostri. Muri imperiali come la Grande Muraglia o il Vallo di Adriano, muri di separazione come quello tra Israele e i Territori e la Striscia di Gaza, muri dei ghetti e di segregazione, muri «di contenimento» come quello che corre lungo il confine del Texas e del Messico, muri di difesa come la Linea Maginot, muri commemorativi, e tantissimi altri. Una lunghissima serie di muri, per controllare, limitare, escludere, proibire, corre e s’interseca senza quasi soluzione di continuità lungo tutta la storia umana, e il libro di Claude Quétel ne ripercorre le origini e talvolta la fine – come dimenticare la notte berlinese del 9 novembre 1989 e le picconate di gioia che iniziarono a scalfire il Muro? –, ne ricostruisce minuziosamente le vicende, ne rileva puntualmente le ferite dolorose e i danni talvolta insanabili, restituendoci con il suo sguardo una originale storia dell’umanità, consapevole che in attesa di un radioso avvenire senza barriere i muri hanno ancora, purtroppo, un brillante futuro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È proprio la caduta del muro di Berlino, di cui ricorre oggi il 34^ anniversario, che mi ha spinto a scegliere questo libro per i miei brevi pensieri settimanali.</div><div style="text-align: justify;">Purtroppo negli ultimi anni abbiamo visto un continuo aumentare di muri, muri che dividono, muri che cercano di dividere i primi dagli ultimi, i ricchi dai poveri, i buoni dai “cattivi”.</div><div style="text-align: justify;">Mi chiedo se mai l’umanità troverà una soluzione che la porti a vivere in pace, in armonia, senza lotte ne prevaricazioni. Senza muri.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per mia natura sono piuttosto pessimista e pertanto fatico a guardare il prossimo futuro con serenità d’animo.</div><div style="text-align: justify;">Spesso però mi chiedo: io personalmente quale contributo posso dare affinché quel futuro possa realizzarsi?</div><div style="text-align: justify;">Non lo so, spesso mi sento impotente e anche un po’ in colpa per la mia mancanza di contributo ad un mondo migliore.</div><div style="text-align: justify;">Sono consapevole del fatto che sto correndo il rischio di autocelebrarmi e di risultare anche un po’ antipatica o saccente o forse un po’ troppo piena di me stessa. Pazienza, penso ne possa valere la pena.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nel mio piccolo, nel mio tran-tran quotidiano, nelle mie sveglie antelucane, anche nella mia incommensurabile fatica che a fine giornata mi fa crollare guardo me stessa, guardo l’attività a cui ho dato vita quasi quindici anni fa e che grazie allo straordinario apporto di Ilaria prosegue; penso alle nostre fanciulle che da noi hanno trovato un lavoro stabile, un lavoro che permette loro di programmare un futuro, un posto di lavoro “vero” insomma ed anche, questo è quello che spero e mi auguro di interpretare anche i loro sentimenti, un ambiente sereno e famigliare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Poi penso alle tante persone che ci frequentano e per le quali Pasticceria Su Misura è diventata luogo d’incontro, di scambio, di amicizia.</div><div style="text-align: justify;">Certo, non abbatto i troppi muri che si stanno innalzando, non faccio smettere le troppe guerre che si stanno combattendo, non riesco a rendere il mondo migliore. Sono però felice di quello faccio e soprattutto di come lo faccio. E se ho tanti pensieri, come naturale che una piccola attività come la nostra produca, penso anche che <span style="background-color: #fff2cc;">sto facendo del mio meglio per fare di quel piccolo mondo che ogni giorno si anima attorno a me qualcosa di bello, dolce, confortevole.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiXyF8Jmn-8Kwx6WbSOqqED0ibJLZ9oGcQ-S9SWkCDssUymWA-xE2ZvJd3_ZI4NT-jld7ZF2tFF0SzfiTKp5XbY2VEiTdQ2KlGbUTbB1ItPkAWffYswiritnFNGy5Y4U7FbUCTiUlqu9Y6VUBrl3wDMJnt3QfqfRS7x7Ho2vgOWHiCWWgcy4aA0rN2fq6b/s960/Pasticcini%20PSM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiXyF8Jmn-8Kwx6WbSOqqED0ibJLZ9oGcQ-S9SWkCDssUymWA-xE2ZvJd3_ZI4NT-jld7ZF2tFF0SzfiTKp5XbY2VEiTdQ2KlGbUTbB1ItPkAWffYswiritnFNGy5Y4U7FbUCTiUlqu9Y6VUBrl3wDMJnt3QfqfRS7x7Ho2vgOWHiCWWgcy4aA0rN2fq6b/s320/Pasticcini%20PSM.jpg" width="256" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div> pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-29802838927959314762023-11-02T12:30:00.002+01:002023-11-02T12:30:00.140+01:00VITE CHE NON SONO LA MIA<div style="text-align: justify;"><a href="https://www.adelphi.it/libro/9788845933950" target="_blank">VITE CHE NON SONO LA MIA</a></div><div style="text-align: justify;">Emmanuel Carrère - 2009</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">«Da sei mesi a questa parte, ogni giorno, di mia spontanea volontà, passo alcune ore davanti al computer a scrivere di ciò che mi fa più paura al mondo: la morte di un figlio per i suoi genitori, quella di una giovane donna per i suoi figli e suo marito. La vita mi ha reso testimone di queste due sciagure, l’una dopo l’altra, e mi ha assegnato il compito, o almeno io ho capito così, di raccontarle». Il caso ha voluto infatti che Emmanuel Carrère fosse in vacanza nello Sri Lanka quando lo tsunami ha devastato le coste del Pacifico, e che si trovasse a sostenere una coppia di connazionali nelle strazianti incombenze burocratiche per rimpatriare il corpo della figlia di quattro anni; e che, solo pochi mesi dopo, gli accadesse di seguire un’altra vicenda dolorosa, quella che avrebbe portato alla morte per cancro la sorella della sua compagna, che era stata «un grande giudice», strenuamente impegnato al fianco delle vittime del sovraindebitamento. In “Vite che non sono la mia”, con una delicatezza avvolgente, Emmanuel Carrère fa proprio il dolore degli altri e se lo cuce addosso, ricordandoci che la cura di ogni ferita risiede nel riconoscimento e nella condivisione empatica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Poco tempo fa il mio amato bene mi regalò il libro <a href="https://www.adelphi.it/libro/9788845935756" target="_blank">“Yoga”</a> di Emmanuel Carrère. Al termine della lettura mi sentivo perdutamente innamorata di questo scrittore scoprendo, per altro, di aver in casa da una decina di anni senza aver mai trovato la voglia e il tempo di leggerlo uno dei suoi più famosi romanzi, <a href="https://www.adelphi.it/libro/9788845927331" target="_blank">“Limonov”</a>. Mi sono così buttata a capofitto nella lettura dei libri di questo straordinario scrittore (non solo scrittore).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il libro che vi propongo oggi mi colpì moltissimo, sin dalle prime pagine la lettura provocò in me un fortissimo coinvolgimento emotivo. Mi accorsi, leggendo, di avere le lacrime agli occhi.</div><div style="text-align: justify;">La morte è parte della vita e nella giornata di oggi ricordiamo tutte le persone che non ci sono più accanto.</div><div style="text-align: justify;">Quando gli anni passano, le assenze si fanno numerose e sono difficili da sostenere pur nella loro “naturalezza”. Tanto più difficili quando le assenze sono provocate da eventi improvvisi e tragici o da malattie.</div><div style="text-align: justify;">Non voglio intristirvi ma condividere con voi i miei stati d’animo; sì, questo è quello che voglio fare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ormai da diversi anni <span style="color: #ffe599;">Pasticceria Su Misura</span> non si cimenta più con proposte legate all’evento <i>“halloween”</i>. Non per spocchia, personalmente questa occasione non mi ha mai entusiasmato. Vero che nel passato, specie nei primi anni dell’avventura “Pasticceria Su Misura” i miei dolci avevano aderito alle richieste del mercato, ma oggi come oggi, con quanto tutti abbiamo vissuto nel recente passato, con tutto quanto vediamo compiersi ogni giorno nel mondo, quello della morte è un tema su cui non amiamo scherzare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quest’ultimo anno è stato per me caratterizzato da tante perdite, umane e feline, e preferisco soppesare il mio dolore, la mia nostalgia, le mie assenze evitando “carnevalate”.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;">Preferisco di molto produrre praline, tavolette di cioccolato, dolci belli e buoni e a brevissimo iniziare con la produzione natalizia.</span> Il mese di novembre appena iniziato sarà denso e intenso e ci avvicina al momento più importante per la nostra attività. Ci metteremo come sempre tutto il nostro impegno e il nostro cuore, il mio cuore che racchiude tutte quelle anime che tanto ho amato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFcmGVK-P6S_sVKYEf5J-L0SVi9xUC3CVG-0CWnlF_aTlo_Bi1h7oSJtLQOnm4kCg9I3dq1Lrcd_PlPQEuzHQ5UhairAxlBQjGQUIN7BwNXbkdNiIhV1u63qEG0J-r7yE4O3YArMu3DF24u-HoKWWPRsfzZPWjrS4FfDFF6-nGFhWdXTDKuY_lzKjhtGvw/s3468/Torta%20quadrata%20PSM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3401" data-original-width="3468" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFcmGVK-P6S_sVKYEf5J-L0SVi9xUC3CVG-0CWnlF_aTlo_Bi1h7oSJtLQOnm4kCg9I3dq1Lrcd_PlPQEuzHQ5UhairAxlBQjGQUIN7BwNXbkdNiIhV1u63qEG0J-r7yE4O3YArMu3DF24u-HoKWWPRsfzZPWjrS4FfDFF6-nGFhWdXTDKuY_lzKjhtGvw/s320/Torta%20quadrata%20PSM.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-31772752536764097082023-10-26T12:30:00.002+02:002023-10-26T12:30:00.146+02:00IL BARONE RAMPANTE<div style="text-align: justify;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_barone_rampante" target="_blank">IL BARONE RAMPANTE</a></div><div style="text-align: justify;">Italo Calvino - 1957</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il barone rampante è un romanzo di Italo Calvino scritto nel 1957, secondo capitolo della trilogia araldica I nostri antenati, formata inoltre da Il visconte dimezzato (1952) e Il cavaliere inesistente (1959).</div><div style="text-align: justify;">La storia è ambientata nel Settecento ed è narrata da Biagio, fratello minore del protagonista, Cosimo Piovasco di Rondò. Il giovane, rampollo di una famiglia nobile ligure di Ombrosa, all’età di dodici anni, in seguito a un litigio con i genitori per un piatto di lumache, si arrampica su un albero del giardino di casa dichiarando di non volerne più discendere per il resto della vita. Cosimo dimostra ben presto che il suo non è solo un capriccio, spostandosi solo attraverso boschi e foreste e costruendosi a poco a poco una dimensione quotidiana anche sugli alberi.</div><div style="text-align: justify;">Il 15 ottobre 2023 è stato celebrato il centenario dalla nascita di Italo Calvino.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Adalisa si avvicinò piano a Giacomo, seduto in poltrona. Tra le mani aveva un libro e accoccolato sulle ginocchia uno dei mici di casa. Giacomo aveva la strana abitudine, incomprensibile per Adalisa, di iniziare più libri contemporaneamente leggendo un po’ qua e un po’ là in una sorta di “zapping” letterario. Una cosa inconcepibile per lei.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">“Cosa stai leggendo d’interessante ora?”.</div><div style="text-align: justify;">Nessuna risposta. Adalisa si chinò per cercare di vedere la copertina: Il barone rampante, di Italo Calvino.</div><div style="text-align: justify;">Aveva letto quel libro da ragazza: la straordinaria avventura di Cosimo che salito un giorno sugli alberi dichiarò “io non scenderò mai più” tenendo fede alla promessa per tutta la vita.</div><div style="text-align: justify;">Sarebbe stato bello potersi estraniare dal mondo, guardandolo da lontano.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Adalisa pungolò nuovamente Giacomo che pareva così assorto nella lettura da non accorgersi della sua presenza a poca distanza.</div><div style="text-align: justify;">Adalisa sapeva però come attirare l’attenzione del suo amato: era molto goloso, amava i dolci buoni ma non si accontentava facilmente, non era certamente il tipo che si faceva andare bene tutto, anzi!</div><div style="text-align: justify;">Con aria distratta Adalisa porse a Giacomo un piattino su cui erano posate delle <span style="color: #ffe599;">piccole praline</span>, belle da vedere e sicuramente buone. Giacomo alzò immediatamente gli occhi dal libro in cui pareva perso e domandò a bruciapelo: <i>“Pasticceria Su Misura naturalmente?”</i>.</div><div style="text-align: justify;">Adalisa scoppiò in una risata cristallina: nonostante gli anni quando rideva sembrava ancora una ragazzina e quello che forse amava di più in Giacomo era proprio la sua capacità di farla ridere.</div><div style="text-align: justify;">“Ovviamente Pasticceria Su Misura! Sono stata dalle ragazze questa mattina. Hanno appena iniziato la nuova produzione di praline, ora che finalmente non fa più caldo e meno male, siamo a fine ottobre. Guarda ci sono i tuoi preferiti: <span style="background-color: #fff2cc;">chianti speziato e croccantino fondente</span>. Le ragazze si stanno dando un gran da fare e un po’ alla volta l’assortimento sarà completo. So bene la fatica che si fa, queste praline sono fatte ad una ad una”.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Giacomo guardò Adalisa con occhi pieni di riconoscenza, prese le due praline, e si rituffò nella lettura del suo libro. Aveva l’aria decisamente soddisfatta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvJKylk-ISLsE4MCWmRke9PD9cEb7ydO5H6qTrrztbhLhwGYy21I7ycXqOPr5N-Fk4HTYZUT2WU6cN-VIc3ImlqPfegIc_p6YO_zv_nrYk9tTWNhlg9SA7PJi16triPQsYjMHi9OPC5IQ2srARgpnzYGKCgDXBWOtnK3EBXedaTwyvsF4GhTpXM7TvCKMu/s1205/Praline%20PSM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1205" data-original-width="1205" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvJKylk-ISLsE4MCWmRke9PD9cEb7ydO5H6qTrrztbhLhwGYy21I7ycXqOPr5N-Fk4HTYZUT2WU6cN-VIc3ImlqPfegIc_p6YO_zv_nrYk9tTWNhlg9SA7PJi16triPQsYjMHi9OPC5IQ2srARgpnzYGKCgDXBWOtnK3EBXedaTwyvsF4GhTpXM7TvCKMu/s320/Praline%20PSM.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div> pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com1Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-83926213815061565802023-10-19T12:30:00.015+02:002023-10-19T12:30:00.139+02:00GLI ANNI<div style="text-align: justify;"><a href="https://www.lormaeditore.it/libro/9788898038169" target="_blank">GLI ANNI</a></div><div style="text-align: justify;">Annie Ernaux - 2015</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Come accade che il tempo che abbiamo vissuto diviene la nostra vita? È questo il nodo affrontato da Gli anni, affresco autobiografico e al contempo cronaca collettiva del nostro mondo dal dopoguerra a oggi, nodo sciolto in un canto indissolubile attraverso la magistrale fusione della voce individuale con il coro della Storia. Annie Ernaux convoca la Liberazione, l’Algeria, la maternità, de Gaulle, il ’68, l’emancipazione femminile, Mitterrand; e ancora l’avanzata della merce, le tentazioni del conformismo, l’avvento di Internet, l’undici settembre, la riscoperta del desiderio.</div><div style="text-align: justify;">Scandita dalla descrizione di fotografie e pranzi dei giorni di festa, questa «autobiografia impersonale» immerge anche la nostra esistenza nel flusso di un’inedita pratica della memoria che, spronata da una lingua tersa e affilatissima, riesce nel prodigio di «salvare» la storia di generazioni coniugando vita e morte nella luce abbagliante della bellezza del mondo.</div><div style="text-align: justify;">Annie Ernaux è stata insignita del Premio Nobel per la letteratura nel 2022.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho da poco terminato di leggere il libro che vi propongo oggi. Cari amici me ne hanno fatto dono per il mio ultimo compleanno insieme ad un altro titolo della stessa scrittrice, “L’evento”.</div><div style="text-align: justify;">Annie Ernaux propone una scrittura limpida, cristallina, soave come un soffio di vento, toccante e profonda.</div><div style="text-align: justify;">Io, che di anni ne ho accumulati ormai parecchi, mi sono in parte ritrovata nella narrazione di questa “autobiografia impersonale”.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli anni corrono in fretta, sembra ieri che Pasticceria Su Misura festeggiava il traguardo dei 10 anni di apertura a Lecco, Natale è alle porte (ebbene sì), il rientro di Giulia fortunatamente si avvicina, la nostra piccola Alice ha già compiuto sei mesi, Madi lavora con noi da un anno abbondante (e intenso).</div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;">Un flusso continuo di vita, mattina dopo mattina, colazioni e brioche, pause caffè e pause pranzo, matrimoni, ricorrenze e compleanni. </span>Un turbine che a volte mi galvanizza ma a volte, un po’ più spesso con il trascorrere degli anni, mi affatica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Guardo alla nostra piccola Pasticceria Su Misura con tanta soddisfazione, tanti anni dalla prima apertura fuori Lecco (2009), tante difficoltà superate, tante dimostrazioni d’affetto sincero.</div><div style="text-align: justify;">Un lavoro nel quale Ilaria, io e le nostre fanciulle mettiamo davvero il cuore: soddisfare i desideri a volte è davvero impossibile, rispondere sempre con educazione non è sempre immediato, affrontare con calma i commenti sgradevoli di chi magari ha solo dovuto aspettare il proprio turno richiede autocontrollo. E se a volte sembriamo “scortesi” pensate che probabilmente siamo solo tanto indaffarate, magari un po’ stanche per le tante ore in piedi e per colpa di sveglie antelucane. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vi chiedo scusa, mi rendo conto che sto diventando un filo lamentosa, ma confesso che sto facendo un pochino fatica a reggere la mancanza di rispetto per il nostro lavoro e per il nostro impegno che qualche volta subiamo; forse sono gli anni, i miei che iniziano ad essere tanti che mi fanno faticare di più.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non tutta l’umanità con cui ogni giorno veniamo a contatto è faticosa, anzi, e a questo proposito mi piace qui nominare <span style="background-color: white;"><i><span style="color: #ffd966;">Sara e Roberta</span> [<a href="https://schienepelose.wordpress.com/" target="_blank">Schiene Pelose</a>] </i>c</span>he <span style="background-color: #fff2cc;">ci hanno regalato pochi giorni fa la gioia di partecipare con la nostra bavarese al prosecco e inserto di agrumi alla loro festa di matrimonio.</span> Il giorno dopo la cerimonia sono subito venute da noi per una mega colazione, ringraziamenti e complimenti a non finire. La loro felicità è la nostra ricompensa, quella che, parlo per me sola in questo caso data la giovane età delle fanciulle che mi affiancano, mi permette di sopportare <i><a href="https://g.co/kgs/Pffuz3" target="_blank">“l’ingiuria degli anni” (F. Guccini, Il vecchio e il bambino).</a></i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxbjKdFPfOyI_vUB4JAXyj6to1WUzx6Yj8nDp5RYvHkdjz1oKxIdKJtMxqAKf8cqSTr-CjoCJvz3pyhV7YFtgp-8x2V00MEzHGowCWGpouqrcOsCpGDjHqI5EB9Vk8Sz6ujjMTw_uVxGUhd67fa6OJEESP6ZwWIjIUL7yMi2gzqFpzsf2SxBU4epfW5ati/s1636/Sara%20&%20Roberta%20PSM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1636" data-original-width="1356" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxbjKdFPfOyI_vUB4JAXyj6to1WUzx6Yj8nDp5RYvHkdjz1oKxIdKJtMxqAKf8cqSTr-CjoCJvz3pyhV7YFtgp-8x2V00MEzHGowCWGpouqrcOsCpGDjHqI5EB9Vk8Sz6ujjMTw_uVxGUhd67fa6OJEESP6ZwWIjIUL7yMi2gzqFpzsf2SxBU4epfW5ati/w331-h400/Sara%20&%20Roberta%20PSM.jpg" width="331" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #ffd966;">Sara & Roberta @PSM</span></td></tr></tbody></table><br />pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-82093700163822771272023-10-12T12:30:00.004+02:002023-10-12T12:30:00.138+02:00L'ULTIMO DEI MOHICANI<div style="text-align: justify;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/L%27ultimo_dei_Mohicani" target="_blank">L’ULTIMO DEI MOHICANI</a></div><div style="text-align: justify;">James Fenimore Cooper - 1826</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il romanzo è ambientato durante la guerra franco-indiana, teatro nordamericano della Guerra dei sette anni, nel 1757, nello Stato di New York. La storia ha come sfondo sia le frequenti battaglie tra Francesi e Inglesi sia le battaglie tra Uroni (alleati con i francesi) e Mohicani (alleati con gli inglesi). Narra le diverse vicende di Natty Bumppo, un cacciatore bianco soprannominato Occhio di Falco, Uncas e suo padre Chingachgook. I tre si troveranno a dover aiutare le due figlie del colonnello inglese Munro, Alice e Cora, rapite dal nemico comune Magua, capo di un gruppo Urone e alleato con i francesi. Cora è una ragazza fiera e determinata ed è lei ad incoraggiare spesso la sorella, più delicata e inesperta. Nella vicenda interviene anche il giovane Duncan, ufficiale inglese innamorato di Alice. Magua un tempo combatteva per gli inglesi, ma un giorno, ubriaco, straparlò e il colonnello lo fece frustare; Magua si offese a morte per l'oltraggio e per le cicatrici rimastegli, e alleatosi ai francesi nemici degli inglesi, organizza la vendetta. Magua vuole Cora in moglie e più volte le offre la scelta fra il "matrimonio" e la morte, ma ella rifiuterà sempre sdegnata. Il lungo inseguimento di Magua si concluderà con la morte di Cora, Uncas e dello stesso Magua, ucciso da Occhio di Falco.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">12 ottobre è il Columbus Day, ricorrenza che commemora l’arrivo di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo. L’evento mi ha fatto tornare in mente il romanzo che vi propongo oggi che era in assoluto il mio preferito quando ero bambina. Ricordo ancora che la mia copia del libro aveva la copertina gialla e l’immagine in bianco e nero di un fiero indiano. “L’ultimo dei Mohicani” fu il romanzo più letto al suo tempo tra quelli di Cooper e ancora oggi è considerato il suo romanzo migliore. Certamente gli europei non si comportarono proprio bene nelle terre del Nuovo Mondo, un mondo abitato non una landa deserta. Arraffarono tutto quello che poterono e sterminarono gran parte delle popolazioni del luogo che cercarono in qualche modo di salvarsi alleandosi ora con gli uni ora con gli altri. E mi duole constatare che a distanza di secoli le cose umane non sono cambiate.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In ogni caso dal Nuovo Mondo arrivarono in Europa molte nuove materie prime e molte nuove spezie e soprattutto arrivò il <i style="background-color: #fff2cc;">cacao</i>. All’inizio bevanda riservata alla corti reali, si diffuse rapidamente nel Vecchio Continente anche grazie a Rudolph Lindt che nel 1879 inventò il processo chiamato “concaggio” che ci permette oggi di godere di tutta la morbida piacevolezza del cioccolato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Pasticceria Su Misura ha da sempre una forte propensione verso il cioccolato, ingrediente che si trova in molteplici prodotti, biscotti, pasticcini, brioche, ma che trova la sua migliore veste nelle tanto amate praline. Già diversi di voi ci hanno chiesto i nostri cioccolatini ed in effetti, e me ne scuso, siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia.</div><div style="text-align: justify;">Colpa delle giornate ancora decisamente estive! Ma non preoccupatevi perché <span style="background-color: #fff2cc;">l’attesa sta per finire.</span> Grazie anche all’arrivo di Mara in caffetteria, io e Madi potremo dedicarci quasi completamente al laboratorio. <span style="background-color: #fff2cc;">Le prime tavolette sono arrivate sul nostro banco e a breve inizieranno a far bella mostra anche le nostre amate praline.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGFuv9UoEod7VsvKnSbczaQ1DJSjyFlVaNX1ztVSn4krZ7PUgyakgRtyoCXdq4Q0_VO-yDFLCoKhKWkHLjV9UxzgAAAE3iBtHHImlkUpilDoL5Zvay_vVoKDJ8QQYgreLLQ_7ljP7b82gEWhOWDVpl3a8hS0XFgz1epM-Kh-MhKVxMIgM4BDEaBkXuKkLo/s1800/Tavolette%20PSM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1800" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGFuv9UoEod7VsvKnSbczaQ1DJSjyFlVaNX1ztVSn4krZ7PUgyakgRtyoCXdq4Q0_VO-yDFLCoKhKWkHLjV9UxzgAAAE3iBtHHImlkUpilDoL5Zvay_vVoKDJ8QQYgreLLQ_7ljP7b82gEWhOWDVpl3a8hS0XFgz1epM-Kh-MhKVxMIgM4BDEaBkXuKkLo/s320/Tavolette%20PSM.jpg" width="256" /></a></div><br /><span style="background-color: #fff2cc;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;"><br /></span></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-6113169424557337562023-10-05T12:30:00.002+02:002023-10-05T12:30:00.157+02:00CUORE<div style="text-align: justify;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Cuore_(romanzo)" target="_blank">CUORE</a></div><div style="text-align: justify;">Edmondo De Amicis - 1886</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il libro è strutturato in tre filoni: il diario di un ragazzo di famiglia borghese, Enrico Bottini, che riporta sulla pagina in prima persona episodi e personaggi della sua classe scolastica durante un anno in terza elementare; il filone epistolare, cioè le lettere che il padre scrive a Enrico, il protagonista; infine il filone narrativo, coi famosi «racconti mensili» del maestro elementare su varie storie, sempre interpretate da fanciulli. L'unità dei tre filoni è assicurata da un sentimento profondo, che anima la tensione educativa e morale della storia, davvero nata col cuore, al quale il titolo celeberrimo del libro aderisce.</div><div style="text-align: justify;">L'ambientazione generale è la Torino dell'Unità d'Italia, nel periodo tra il 1878 (anno d'incoronazione del re Umberto I) e il 1886 (anno della pubblicazione del libro); più precisamente, gli eventi narrati sono ambientati fra il 17 ottobre 1881 e il 10 luglio 1882. Il chiaro intento pedagogico di De Amicis è ispirare ai giovani cittadini del Regno le virtù civili, ossia l'amore per la patria, il rispetto per l'autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l'eroismo, la carità e la pietà per gli umili e gli infelici.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il libro “Cuore” è un libro che ha la fama di libro triste e pesante, ma la cui idea di fondo è davvero parecchio moderna: la scuola come luogo in cui si imparano le virtù del cittadino e l’arte della concordia tra persone diverse. Sembrano questioni ormai avulse dalla realtà; io credo che richiedano invece un'attenta riflessione. Il mio consulente di fiducia mi ha consigliato vivamente la proposta di questo libro con le implicazioni che esso contiene. È stato proprio il legame con la scuola, iniziata ormai da diverse settimane, che mi ha convinto a mettere in pratica i preziosi consigli.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I primi giorni di ottobre hanno fatto riaffiorare alla mente i miei ricordi d’infanzia quando il 4 ottobre, San Francesco e patrono d’Italia, era un giorno di festa e poteva anche capitare che la scuola prendesse avvio proprio dopo questa festività rimandando il ritorno in classe fino al cinque o anche al sei del mese.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ora la scuola inizia molto prima e con il ritorno in classe la nostra piccola Pasticceria Su Misura è presa d’assalto da studenti, insegnanti, genitori che accompagnano i figli: alle 8 del mattino<span style="background-color: #fff2cc;"> si fa la fila per conquistare la brioche del cuore.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando ero piccola era la mia mamma che preparava per tutta la famiglia una super colazione: caffellatte, torta, biscotti, spremuta d’arancia e, per me, anche un uovo alla coque. Avevo la scuola molto vicino a casa, io e mia sorella siamo sempre andate da sole a piedi sin dalle elementari. Fino all’ultimo anno delle superiori mi sono concessa queste super colazioni casalinghe a costo di arrivare spesso in ritardo in aula. Poi sono iniziati i viaggi verso l’Università di Milano e anche le mie colazioni ne hanno un po’ risentito.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Bisogna dire che io non avevo Pasticceria Su Misura dove fare tappa prima di iniziare le lezioni!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I tempi cambiano, oggi tutti i genitori lavorano e non resta il tempo per preparare la colazione a casa. <span style="background-color: #fff2cc;">Sono quindi molto contenta di sfornare ogni mattina tante e differenti brioche (e non solo) e preparare colazioni per tutti voi, con lo stesso amore che una volta aveva la mia mamma per me e per la mia famiglia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinQbPYtVnPGkjGzi0QuWp6rpjJn1U5_HwLPN9AaQaAXrAVbs-jCPquyaJ9_LpeGoSB2LWIieVog0h18xtgllTSBK5x5GJe0Dtl5SsMXdNKYQ19nNsdqSqYgE_CbaYfWDtsxgUKUV_MrQZgcVJjpRLZ4jWptBwiB2UVLXB4X3RyPNpeksqZakc7CNmssVUi/s1800/Brio%20PSM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1800" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinQbPYtVnPGkjGzi0QuWp6rpjJn1U5_HwLPN9AaQaAXrAVbs-jCPquyaJ9_LpeGoSB2LWIieVog0h18xtgllTSBK5x5GJe0Dtl5SsMXdNKYQ19nNsdqSqYgE_CbaYfWDtsxgUKUV_MrQZgcVJjpRLZ4jWptBwiB2UVLXB4X3RyPNpeksqZakc7CNmssVUi/s320/Brio%20PSM.jpg" width="256" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #f6b26b;">Le nostre brioche prima della cottura </span></td></tr></tbody></table><br /><span style="background-color: #fff2cc;"><br /></span></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-80208349610956229222023-09-28T12:30:00.019+02:002023-09-28T12:30:00.146+02:00ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE<div style="text-align: justify;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Le_avventure_di_Alice_nel_Paese_delle_Meraviglie" target="_blank">ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE</a></div><div style="text-align: justify;">Lewis Carroll (pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson) – 1865</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice's Adventures in Wonderland), comunemente abbreviato in Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice in Wonderland), è un romanzo del 1865 scritto da Charles Lutwidge Dodgson sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll. Racconta di una ragazza di nome Alice che cade attraverso una tana di coniglio in un mondo fantastico popolato da strane creature antropomorfe. Il racconto gioca con la logica, dando alla storia una popolarità duratura sia negli adulti che nei bambini. È considerato uno dei migliori esempi del genere letterario nonsenso. Il suo corso narrativo, struttura, personaggi e immagini sono stati enormemente influenti sia nella cultura popolare che nella letteratura, specialmente nel genere fantasy.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questa settimana la scelta del libro da proporvi è stata proprio facile, forse addirittura scontata, ma avrei mai potuto optare per altro titolo? Assolutamente no, perché è della nostra piccola Alice che vorrei parlare e soprattutto della dolce “sfida” che la nostra Giulia ci ha lanciato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dopo averci comunicato che la nostra tenera nipotina, Pasticceria Su Misura è pur sempre una piccola famiglia, sarebbe stata battezzata domenica 24 settembre, si trattava di scegliere la torta, indispensabile per festeggiare l’evento.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sapete che ogni settimana abbiamo una o più <span style="background-color: white;"><span style="color: #ffe599;"><i>Cream Tart</i> </span>i</span>n ordine: doppio strato di frolla sottile, in forma di numero, lettera, cuore o anche tonda, crema chantilly, decoro frutta, con aggiunta di macaron e piccole meringhe nei colori legati all’evento o alla persona festeggiata. È successo di aggiungere fiocchi di neve di pasta di zucchero, cuoricini, biscottini. Sono torte molto buone, molto belle e di grande successo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Giulia mi ha proposto di fare non una, ma cinque Cream Tart, una per ogni lettera del nome Alice ed io ho sposato immediatamente l’idea (con un nome lungo forse ci avrei pensato...).</div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;">Compito di Giulia è stato preparare le dime di carta, Madi con una elevata dose di pazienza e precisione ha preparato con le dime le basi di pasta frolla ed io mi sono riservata l’assemblaggio e la guarnizione delle torte</span>, diciamo la parte del lavoro più gratificante e di maggior soddisfazione. Il lavoro di squadra ha, come sempre, dato ottimi risultati e la torta era davvero stupenda, scenografica, unica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ovviamente queste non sono state le uniche Cream Tart del fine settimana, quando mai?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anche la piccola Alessandra ha festeggiato il suo primo compleanno con una bella Cream Tart a forma di 1 e dal momento che ha scelto per nascere il giorno del compleanno del papà Marco, per lui una Cream Tart a forma di M, decorata con macaron, meringhe e biscotti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;">È gratificante poter partecipare con i nostri dolci ai momenti importanti (e non) delle vostre vite ed è questo che dà un sapore speciale al nostro mestiere.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiN97f4J649w5-l4xSKtsmKBrZicLtGVA2vO4GP13SVr295v2IJD8DcQLlhh-owqdRKc4VaUCkEhREsogvsbTl7-MtQW-Nw9470GBg_b9hg_hfyLyyBs_b9HXEhrM5fY3GiDcIaoiUCvl9cEPYEpcdpVzfkaLFyjQnx6w0j_9D4lp59ldpS91oFJgdghTy/s1600/Cream%20Tart%20Battesimo%20Alice%20PSM.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="576" data-original-width="1600" height="115" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiN97f4J649w5-l4xSKtsmKBrZicLtGVA2vO4GP13SVr295v2IJD8DcQLlhh-owqdRKc4VaUCkEhREsogvsbTl7-MtQW-Nw9470GBg_b9hg_hfyLyyBs_b9HXEhrM5fY3GiDcIaoiUCvl9cEPYEpcdpVzfkaLFyjQnx6w0j_9D4lp59ldpS91oFJgdghTy/s320/Cream%20Tart%20Battesimo%20Alice%20PSM.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEUIoMUmhvQVies7EIyRb32PsaQfJeZLHottD5K2q3eM-fi46jZbWN7T_VzbENA9EivjS-LQz6Cljr5eaXQvjwcRBAFHlUp0xJZ1DzbTrGzq0ZriVrTKfVYKoytApl2XZtK6Y6DlA118349QJAmEkxmNjXLcmVTskGRdihJ_VIM384NSa5kAw5gbf6PlVU/s1440/Cream%20Tart%20Battesimo%20Alice%20PSM_2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1346" data-original-width="1440" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEUIoMUmhvQVies7EIyRb32PsaQfJeZLHottD5K2q3eM-fi46jZbWN7T_VzbENA9EivjS-LQz6Cljr5eaXQvjwcRBAFHlUp0xJZ1DzbTrGzq0ZriVrTKfVYKoytApl2XZtK6Y6DlA118349QJAmEkxmNjXLcmVTskGRdihJ_VIM384NSa5kAw5gbf6PlVU/s320/Cream%20Tart%20Battesimo%20Alice%20PSM_2.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNh9SYuzRWg4ouREtzxp56OoVZu3jWq6tA11EVlyvPnJt3dbrjZZyQq3De25wzc2YmusGUwfX3lhcaCGmuIO1VMQyn15u80_P1kxr0E1prF2rmxtI38jYb6rsIGXEGh44rZdmE0uIqX5BchqUoch9oWSxjMBu-bo6OCg-hikR84LEcoDSWzt84lxlBAJ7J/s1819/Cream%20Tart%20Battesimo%20Alice%20PSM_3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="604" data-original-width="1819" height="106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNh9SYuzRWg4ouREtzxp56OoVZu3jWq6tA11EVlyvPnJt3dbrjZZyQq3De25wzc2YmusGUwfX3lhcaCGmuIO1VMQyn15u80_P1kxr0E1prF2rmxtI38jYb6rsIGXEGh44rZdmE0uIqX5BchqUoch9oWSxjMBu-bo6OCg-hikR84LEcoDSWzt84lxlBAJ7J/s320/Cream%20Tart%20Battesimo%20Alice%20PSM_3.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><span style="background-color: #fff2cc;"><br /></span></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-15388674284981687012023-09-21T12:30:00.002+02:002023-09-21T12:30:00.136+02:00LA LENTEZZA<div style="text-align: justify;"><a href="https://www.adelphi.it/libro/9788845911200" target="_blank">LA LENTEZZA</a></div><div style="text-align: justify;">Milan Kundera -1995</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In un castello francese adibito ad hotel viene ospitato un convegno di entomologia. La trama intreccia le vicende di alcuni fra gli ospiti: personaggi di varia umanità che incarnano i vizi e vezzi umani quotidiani.</div><div style="text-align: justify;">Non c'è un unico tema centrale nel libro, nonostante il titolo suggerisca come tema trainante la velocità della vita moderna, che è all'origine degli avvenimenti narrati nel romanzo.</div><div style="text-align: justify;">Kundera collega la lentezza al ricordare, e la velocità al dimenticare. Quando vogliamo ricordare o preservare il momento, ci muoviamo e agiamo lentamente, invece, si corre veloci per dimenticare un'esperienza passata.</div><div style="text-align: justify;">Tra le righe sembra anche trasparire che la velocità generi volgarità, come suggerito dalle diverse relazioni amorose che si intrecciano nel castello.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Siamo ormai alle soglie dell’autunno, fa ancora piuttosto caldo ma le giornate sono decisamente più brevi: la luce arriva tardi al mattino e se ne va poco prima dell’ora di cena.</div><div style="text-align: justify;">Le mie giornate, le nostre giornate, sono al contrario sempre molto lunghe e molto in corsa date le tantissime cose da fare, le colazioni affollatissime, gli ordini che piovono da ogni parte, battesimi, matrimoni e ricorrenze in vista.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché vi propongo questo libro se sono sempre di corsa? Forse perché esprime un mio desiderio ma anche perché, <span style="background-color: #fff2cc;">nonostante il ritmo serrato, una certa lentezza è fondamentale per produrre i nostri dolci.</span></div><div style="text-align: justify;">La maggior parte delle produzioni di pasticceria richiedono il rispetto di tempi precisi e a volte anche un po’ lenti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Prepariamo le <i>brioche</i> per le colazioni in cella di lievitazione in chiusura di laboratorio, oggi per domani. Le lasciamo riposare e lievitare nottetempo per poterle cuocere al mattino presto. Ogni giorno è una bella sfida indovinare quante brioche servono: se finiscono possiamo sopperire con ciambellone, mini strudel, biscotti, pasticciotti e pasticcini, ma non con brioche, non avendo più il tempo lento della lievitazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La <i>pasta sfoglia</i> chiede di riposare stesa almeno una notte per dare vita a una fragrante millefoglie; i cannoncini vengono preparati da Madi il lunedì e cotti da me la mattina dopo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anche il semplice <i>pan di spagna</i> ha i suoi tempi e i suoi ritmi: è necessario mescolare la farina alla montata di uova e zucchero con cautela e lentamente per ottenere un prodotto leggero e soffice.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una <i>torta chantilly</i> ha bisogno di essere preparata con anticipo per dare modo a pan di spagna, sciroppo di vaniglia e crema di mescolarsi adeguatamente per creare morsi morbidi e di sicuro effetto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A dir il vero anche <i>caffè e cappuccino</i> richiedono il loro tempo che non si può abbreviare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutti abbiamo bisogno, nell’oggi del “tutto e subito”, di un po’ di lentezza, avere la pazienza per aspettare. <span style="background-color: #fff2cc;">Proviamo a rallentare soltanto un pochino per avere il piacere di assaporare il momento vissuto e il dolce assaggiato, lentamente.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicoCb2yePWHSGHXEQefbJGF2s2L903WIb4DpR43cTnaIJ7lDYDja6hVl_Ju8ebnD6fgR7p_36K4uAjNAmK8sWD73NCMx3rufMJ0FOm-deLibgGTq4rZLhyXdsi0Coq9I_gxsBC-VxeDUEexDqjGDES26Ed3E9rdbQXbdfo1eVgXlijHplp-aceHFTcJF_J/s3051/Brioche%20vegane%20PSM.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3051" data-original-width="2118" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicoCb2yePWHSGHXEQefbJGF2s2L903WIb4DpR43cTnaIJ7lDYDja6hVl_Ju8ebnD6fgR7p_36K4uAjNAmK8sWD73NCMx3rufMJ0FOm-deLibgGTq4rZLhyXdsi0Coq9I_gxsBC-VxeDUEexDqjGDES26Ed3E9rdbQXbdfo1eVgXlijHplp-aceHFTcJF_J/s320/Brioche%20vegane%20PSM.jpeg" width="222" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="color: #f9cb9c;">Le nostre brioche vegane</span></i></td></tr></tbody></table><br /><span style="background-color: #fff2cc;"><br /></span></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-67946026216498117272023-09-14T12:30:00.006+02:002023-09-14T12:30:00.155+02:00NOI CHE CI VOGLIAMO COSì BENE<div style="text-align: justify;"><a href="https://www.feltrinellieditore.it/opera/noi-che-ci-vogliamo-cosi-bene-1-2/" target="_blank">NOI CHE CI VOGLIAMO COSI BENE</a></div><div style="text-align: justify;">Marcela Serano - 2013</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ana, Maria, Isabel e Sara si prendono una vacanza da figli, mariti, lavoro e raccontano, si raccontano. E sono storie di resistenza, come quella della combattuta e combattiva Maria; di rinuncia, come quella di Sara che ha escluso di vivere con un uomo; di vuoto di ogni passione, come per Ana; o della schiavitù di marito e figli di Isabel. Ed è la storia anche di un Cile politicamente inquieto, tra la dittatura di Pinochet e la transizione ai tempi moderni. E fra rabbia e ironia, pena e amore, le quattro donne rinvengono quella forza magicamente femminile che le unisce tra loro e alla Storia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho scritto l’ultima volta negli ultimi giorni di permanenza nella mia adorata Moneglia. Poi gli eventi mi hanno fatto lo sgambetto e torno di nuovo a voi già nel pieno dell’attività lavorativa e nel pieno dei pensieri.</div><div style="text-align: justify;">Gli ultimi sono stati mesi davvero intensi, con un ritmo di lavoro molto superiore alle aspettative estive e alla relativa organizzazione dei turni di vacanze. Ora le cose da fare e da recuperare sono davvero moltissime e nel dirvi che come sempre riusciremo a fare tutto e farlo al meglio, dentro di me sento una sorta d'ansia.</div><div style="text-align: justify;">Mesi un pochino difficili anche per le mie vicende personali e famigliari. Riflettendo su queste parole mi accorgo che nella mia vita l’intreccio tra personale, famigliare e lavorativo è un intreccio indissolubile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho pensato a questo libro della Serrano, autrice che amo molto, perché le protagoniste sono quattro donne come quattro sono le donne che animano la nostra Pasticceria Su Misura (cinque, contando la piccola Alice) e perché il nostro pubblico ha una forte prevalenza femminile, senza nulla togliere ai signori uomini.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;">Le relazioni che sono nate in questi tanti anni di attività sono davvero tante </span>e se la parola “amicizia” va utilizzata con molta parsimonia, non nego che la mia vita si è arricchita di alcune amicizie che mi riempiono il cuore di gioia.</div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #fff2cc;">Qualche persona è entrata da noi quasi per caso, distrattamente, per una breve pausa e poi ha continuato a venire, sentendosi un po’ a casa. Con alcune persone ho provato quella leggera scossa, come di elettricità, che ha smosso i miei sentimenti e fatto provare una vicinanza, una affinità elettiva.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>Noi che ci vogliamo così bene…. </i>Mi pare così calzante per me. <br />Superfluo aggiungere che al di là del piacere di vedere ogni giorno ciascuno di voi, salutarvi per nome, conoscere i vostri gusti, sapere quale è la vostra torta preferita, non nascondo che con alcune persone l’empatia vola alto.</div><div style="text-align: justify;">Una di queste persone è una persona che purtroppo non vedrò più, con la quale avevo in programma un pranzetto per trovare il tempo di raccontare l’un l’altra noi stesse, spinte dal desiderio e dalla consapevolezza di sentirci vicine nello spirito, pur diverse nel carattere. Ci siamo salutate ai primi di agosto ripromettendoci il pranzo appena rientrate dalle vacanze.<i> “Ci tengo… anche io”.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i style="background-color: white;"><span style="color: #ffa400;">Ciao Veronica, grazie per la breve amicizia. Lo faremo quel pranzo vedrai…</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLoCf35ozbqpUJMnCHkz0biOdMZLIEOfHDC_f8L9xlLK5hx6wRONE2ZC7KcXzBCJss_TxCQQJv6LEQPEKmj8iKOBR-VyBya-CukNVF07RCo6FSedH8bLuffMeBB5xWGstLjdCbHakzQOOK26BVMJuEcrc_l9pVN-V8pVjM2vLFN7-xlZepsENSdYtDZply/s1802/Semifreddo%20Principessa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1802" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLoCf35ozbqpUJMnCHkz0biOdMZLIEOfHDC_f8L9xlLK5hx6wRONE2ZC7KcXzBCJss_TxCQQJv6LEQPEKmj8iKOBR-VyBya-CukNVF07RCo6FSedH8bLuffMeBB5xWGstLjdCbHakzQOOK26BVMJuEcrc_l9pVN-V8pVjM2vLFN7-xlZepsENSdYtDZply/s320/Semifreddo%20Principessa.jpg" width="256" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #ffa400;">Semifreddo Principessa, uno dei suoi dolci preferiti</span></td></tr></tbody></table><br /><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div> pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com1Via Camillo Benso Conte di Cavour, 85, 23900 Lecco LC, Italia45.8553591 9.392172417.545125263821156 -25.7640776 74.165592936178854 44.5484224tag:blogger.com,1999:blog-4560794767433316651.post-51096407439357308102023-08-31T12:30:00.001+02:002023-08-31T12:30:00.147+02:00FERIA D'AGOSTO<div style="text-align: justify;"><a href="https://g.co/kgs/yCuHxw" target="_blank">FERIA D’AGOSTO</a></div><div style="text-align: justify;">Cesare Pavese – 1946</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Feria d'agosto è un'opera eterogenea dello scrittore Cesare Pavese, pubblicata nel 1946 composta da racconti, capitoli e prose di riflessione che enunciano la poetica dell'autore.</div><div style="text-align: justify;">In Feria d'agosto lo scrittore approfondisce, soprattutto nei saggi raccolti nell'ultima sezione dell'opera la sua teoria del mito. Le sensazioni provate nel periodo dell'infanzia, che creano un'atmosfera sfumata dal ricordo, sono evidenti nelle brevi prose che si situano tra i saggi puramente teorici e i racconti veri e propri facendo così da filo conduttore a questa raccolta tanto diversificata e garantendone la continuità tematica.</div><div style="text-align: justify;">Nei racconti di Feria d'agosto lo scrittore cerca di fare ritorno all'infanzia non per fuggire alla realtà in una ricerca idillica di un passato consolatorio, ma per "rintracciare nell'infanzia i segni dell'orrore adulto".</div><div style="text-align: justify;">Pavese ritiene che dalle prime inconsapevoli esperienze derivi il nostro modo di essere futuro e la conoscenza del mondo.</div><div style="text-align: justify;"><i>«Una volta, quando veniva l'estate, andavamo in barca. La si prendeva al ponte, ci si metteva in mutandine, e si arrivava fino ai boschi. Ci stavamo tutto il pomeriggio.»</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Carissimi, torno da voi sul finire della mia <i>feria d’agosto</i> con questo titolo di <a href="https://g.co/kgs/ZLBN14" target="_blank">Cesare Pavese</a>, che io ammetto di conoscere poco, mentre in casa ne ho un vero e proprio estimatore, che mi ha colpito ovviamente per l’assonanza del titolo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ferie davvero sudate quest’anno, non tanto per le elevate temperature del clima quanto per l’immensa fatica che il tanto lavoro ha portato. Nessuna lamentale per carità, anzi, ben venga il lavoro ma è anche vero che il periodo tra fine luglio e i primi di settembre è quello in cui incastriamo, a rotazione le nostre vacanze; pertanto ad un livello di lavoro impegnativo ha fatto da contraltare il nostro staff in versione ridotta.</div><div style="text-align: justify;">Versione che è stata ridottissima per la settimana di ferragosto fortunatamente di soli quattro giorni, settimana che ho gestito in solitaria correndo tra laboratorio e negozio con orari complessivamente non troppo lontani da quelli autunnali, ritmo serrato insomma.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un’estate con Lecco invasa di turisti, villeggiamenti, cittadini e foresti come non avevo mai visto prima.</div><div style="text-align: justify;">Questa è anche la prima estate senza Giulia, a casa con la piccola Alice, e la prima estate per Madi al comando del laboratorio per il periodo di mia assenza: un vero banco di prova, che si sta svolgendo con successo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Io, vi confesso, sono arrivata alla mia “feria d’agosto” davvero provata dalla fatica, fisica e mentale.</div><div style="text-align: justify;">Alcune assenze e qualche pensiero famigliare hanno contribuito ad appesantire un filo il mio approccio vacanziero. Ciononostante, scrivo queste brevi note di saluto e di ben tornati nell’ultimo scampolo di giornate marittime nella adorata Moneglia, giornate fatte di nulla: mare al mattino presto, tanta lettura, riposo e focaccia. E<span style="background-color: #fff2cc;"> il ricordo di quando bambina salutare il mare a fine agosto significava la certezza di non rivederlo per un anno intero. Ora il lavoro mi ricorda che non avrò tante chance di rivedere il mare presto, ma qualche spazio c’è e cullo questa speranza come un piccolo dono.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tornerò da voi con un po’ di riposo e rinnovate energie, è una promessa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2YJA31jKk0AVj5n3f-Ov_4WEPxjvj5AiDaZyz0VQAUX5XSifI-vYhZ9FS5BU3H4Tp7BJdkUL8aNTedLVZSHSJwE8u7feG5Jjz_sCjqotGltGtCUD7QRJMxsJgNEHVYXSTnYq57q4_Sd-NS4eg1aP78-gx42I3eWyjbZkFxa6Z3a0KDM89LdhsDwyrlfA9/s1716/Rubino%20PSM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1716" data-original-width="1373" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2YJA31jKk0AVj5n3f-Ov_4WEPxjvj5AiDaZyz0VQAUX5XSifI-vYhZ9FS5BU3H4Tp7BJdkUL8aNTedLVZSHSJwE8u7feG5Jjz_sCjqotGltGtCUD7QRJMxsJgNEHVYXSTnYq57q4_Sd-NS4eg1aP78-gx42I3eWyjbZkFxa6Z3a0KDM89LdhsDwyrlfA9/s320/Rubino%20PSM.jpg" width="256" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #ffd966;"><i>Torta Rubino</i></span></td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>pasticceriasumisurahttp://www.blogger.com/profile/10709340439349094917noreply@blogger.com0