mercoledì 10 giugno 2020

QUANDO SARO' GRANDE

Ti hanno iscritto
A un gioco grande
Se non comprendi
E se fai domande
Chi ti risponde
Ti dice "è presto"
Quando sarai grande
Allora saprai tutto
Saprai perché
Saprai perché
Quando sarai grande
Saprai perché..
(Edoardo Bennato, 1977)


Il testo che ho scelto per questo mio scritto settimanale è tratto da una canzone contenuta nell'album di E. Bennato “Burattino senza fili” che, come facilmente si intuisce, rimanda al Pinocchio di Collodi. Libro che, se non l’avete mai letto, vi consiglio caldamente, anche se è tutto tranne che una innocente favola per bambini; anzi è molto cupo e contiene allegorie sulla vita che fanno assai riflettere. 

Adoravo Bennato e in particolare l’album che ho citato. All'epoca ero una quasi adolescente con grandi sogni e aspettative per la mia vita futura. A quell'età non si vede l’ora di diventare grandi, per capire, per sapere. Succede poi che di colpo ti ritrovi non solo grande, ma di più, e sai che la tua vita ha da un pezzo doppiato la metà. 

Nella mia vita, escludendo gli anni della vera e propria infanzia che mi sento di definire in modo assoluto davvero felici (sono stata una bambina fortunata) ho vissuto traversie di tutti i generi: sentimentali, lavorative, drammi famigliari, traumi, perdite, lutti. Ho sempre cercato di far fronte a tutto, con forza, tenacia, fantasia, e a volte anche improvvisazione. Mi sono reinventata la vita, ho fatto nascere la mia attività, attività che ora condivido con Ilaria, coronando il sogno che avevo da piccola di diventare pasticcere. 
Ammetto però che lo stop che, insieme a voi tutti, mi sono ritrovata a vivere in questi mesi (una pandemia, niente di meno!) mi sta mettendo a dura prova. Ormai sono grande, oramai so perché, ormai so quel che devo fare, ma vi assicuro, e sono certa che la stessa sensazione la stiamo provando in tanti, che la voglia di fuggire, mollare tutto, urlare “stavolta non ce la posso fare!!” è davvero tanta. 
Mi è capitato in questi giorni di soffermarmi a pensare su cosa potrei fare di diverso, qualcosa che mi piaccia e che mi permetta di vivere, un nuovo cambio di rotta, cambio di programma. 
So benissimo di cadere nella banalità dicendo che mi piacerebbe scrivere un libro, un libro che mi permetta di diventare ricca e famosa! Ci sono diverse persone che hanno iniziato a scrivere tardi ottenendo un enorme successo, forse potrebbe accadere anche a me! 

Vi confesso che sono un po’ affranta ora, per i danni subiti, le difficoltà, le nostre ragazze che non ci sono e mi mancano, la fatica e i troppi pensieri, l’incertezza del futuro, l’impossibilità di programmare, il sapere che tutte le numerose idee che avevamo in testa ad inizio anno non le possiamo realizzare ora. 
Io e Ilaria, come credo la maggior parte dei piccoli imprenditori come noi, ci sentiamo un po’ abbandonati a noi stessi, dopo tante parole, tante promesse, tanti pomeriggi a leggere decine di mail di aggiornamenti, ora sembra che tutto si sia fermato. Le attività hanno riaperto e ci dobbiamo arrangiare da sole. Quindi capirete il desiderio di poter cambiare, il desiderio di essere ancora ai tempi in cui cantavo a squarciagola “quando sarò grande” e avevo ancora parecchia vita, e tempo per sapere perché. 

La verità però è che il mio lavoro mi piace tanto, e Pasticceria Su Misura è il fiore all'occhiello della mia vita, e i vostri sorrisi quando venite da noi per la colazione, un caffè, un dolce, le risate che salgono al mio laboratorio dalla caffetteria, le chiacchiere, l’amicizia, le soddisfazioni che mi date, sono tutte piccole schegge di un mondo che, anche se sembra impazzito, è sempre il mio mondo e io ci voglio restare, con tutto il cuore. 

E per restare nel mio mondo, vi do pillole di pasticceria! 
La ricetta che ho scelto questa settimana è qualcosa che mi piace moltissimo a partire dal nome: 


LINGUE DI GATTO (Langue de Chat) 
Gr 180 burro pomata 
Gr 180 zucchero 
Gr 180 farina 
Gr 180 albumi (circa 6, a temperatura ambiente) 

Mettete il burro in una terrina e lavoratelo fino a renderlo spumoso; aggiungete lo zucchero e, a più riprese, gli albumi non sbattuti. Quando l’impasto risulta omogeneo e filante aggiungete la farina setacciata continuando a lavorare con la spatola. Se disponete di una piccola planetaria potete avvalervi di questa utilizzando la foglia. 
Con l’aiuto di una sac a poche e di una bocchetta medio/piccola, stendete l’impasto su teglie con carta da forno, formando tanti bastoncini equidistanti. Tenderanno un pochino ad allargarsi. 
Fate cuocere in forno preriscaldato a 200°C per 5-6 minuti. 
Sono pronte quando i bordi sono di un bel color caramello e il centro resta più chiaro. 
Ottime da sole, con la panna montata, con il gelato, con i frutti di bosco… a voi la scelta!

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