giovedì 26 gennaio 2023

L'AMICO RITROVATO

Fred Uhlman - 1971

Hans Schwarz è un ragazzo di famiglia ebraica che vive a Stoccarda, in Germania. Suo padre è un medico decorato in guerra con la Croce di Ferro ed entrambi i suoi genitori vengono descritti come persone gentili incuranti delle proprie origini, che mantengono buoni rapporti sia con cristiani sia con ebrei. Nel mese di febbraio del 1932, alla classe di Hans viene aggregato Konradin von Hohenfels, un ragazzo di famiglia nobile e fra i due nasce un’intensa e profonda amicizia, amicizia che viene però compromessa dall’odio dei genitori di Konradin verso gli ebrei.

Con l'inizio del nuovo anno scolastico e l'avvento del nazismo, la situazione diventa sempre più difficile per Hans. Pochi giorni prima che Adolf Hitler salga al potere, il 19 gennaio 1933, Hans viene persuaso dai genitori ad andare a vivere con dei parenti in America dove resterà per il resto della sua vita.

Molti anni dopo, Hans riceve una lettera con la richiesta di versare dei soldi per la costruzione di un monumento agli ex-alunni del suo liceo di Stoccarda caduti nella seconda guerra mondiale; la lettera contiene l’elenco degli studenti morti per la libertà e Hans trova anche il nome di Konradin, giustiziato perché coinvolto nell'attentato contro Hitler, e questo gli permetterà di ritrovare i sentimenti perduti verso l'amico scomparso.

Il parigino Le Monde scrisse: “Uno dei testi più densi e più puri sugli anni del nazismo in Germania… Tra i romanzi più belli che si possano raccomandare ai lettori.”


Queste brevi righe settimanali sono certamente un buon mezzo per fare pubblicità alla nostra Pasticceria Su Misura, alla nostra attività, alle nostre dolci proposte. Il blog è nato tanti anni fa, quasi contestualmente alla nascita di Pasticceria Su Misura anche se i primi anni, lo ammetto, io stessa non gli ho dato molto spazio e molto peso.

Dal 2020 l’approccio è cambiato, ogni anno il blog ha un fil rouge che ci accompagna diventando un modo per condividere con voi, amici e lettori e non solo clienti, pensieri che vanno al di là della nostra attività ma sconfinano nelle nostre aspirazioni, speranze e anche sogni.

Per questo motivo questa settimana vorrei, proponendovi questo meraviglioso libro che io lessi anni fa, ricordarvi che anche quest’anno come ogni anno il 27 gennaio si celebra LA GIORNATA DELLA MEMORIA.

Sono passati 78 anni dall'ingresso degli alleati nel campo di sterminio di Aushwitz, il giorno in cui il mondo scoprì l’orrore che si nascondeva dietro quel filo spinato, in quei campi di sterminio.

Quasi ottant’anni e il mondo che vedo intorno a me mi pare solo tanto peggiorato e non so se questo dipende dall’aver perso quella spontanea fiducia nell’essere umano e nel futuro che probabilmente avevo anche io quando ero più giovane o dal fatto che proprio ci sia in atto un decadimento profondo.

La memoria è cosa importante, e noi tutti dovremmo mantenere memoria di noi stessi, dei nostri errori così come dei nostri miglioramenti per contribuire a far sì che l’umanità non si corrompa definitivamente.

Io ho l’animo pessimista, lo so io e lo sapete anche voi. Fortunatamente Pasticceria Su Misura è retta da donne certamente più giovani e più ottimiste di me che hanno uno sguardo fiducioso e amorevole verso il futuro che ci aspetta, un futuro mi auguro migliore soprattutto per chi ha da poco iniziato il suo viaggio su questa Terra o per chi, quel viaggio, lo inizierà a breve.






giovedì 19 gennaio 2023

IL CONTE DI MONTECRISTO

Alexander Dumas – 1844

Il libro racconta come, il 24 febbraio 1815, il giorno in cui Napoleone Bonaparte abbandona l'isola d'Elba, Edmond Dantès, un giovane marinaio di diciannove anni, primo ufficiale di bordo della nave commerciale Le Pharaon, sbarca a Marsiglia per fidanzarsi il giorno successivo con Mercedes, una bella donna catalana. Tradito da amici gelosi, egli è denunciato come cospiratore "bonapartista" e rinchiuso in una cella del Castello d'If, al largo di Marsiglia. Dopo quattordici anni, prima ridotto alla solitudine e alla più nera disperazione e poi rigenerato e istruito in segreto da un compagno di prigionia, l'abate Faria, Dantès riesce a evadere e a prendere possesso d'un tesoro nascosto sull'isola di Montecristo, del quale l'abate, prima di morire, gli aveva rivelato l'esistenza. Ormai ricco e potente, Dantès si fa passare per diversi personaggi vendicandosi dei torti subiti e ricompensando coloro che gli sono rimasti amici.


Dopo una partenza sicuramente impegnativa, la scorsa settimana, ho pensato di alleggerirvi gli impegni di lettura proponendovi un romanzo con un numero di pagine certamente consistente (d’altronde sappiamo bene che Dumas veniva pagato a “cartelle” e quindi in qualche modo si trovava a dover allungare il brodo…) ma certamente di più facile lettura tanto è vero che spesso “Il conte di Montecristo” fa parte delle librerie non dico dell’infanzia ma quantomeno dell’adolescenza.

Tanto per contraddirmi subito, ammetto che la mia lettura di questo meraviglioso romanzo è avvenuta in età già ampiamente adulta, lettura che fu abbastanza particolare e per certi versi anche impegnativa. Avevo acquistato il libro alla fine di agosto del 2006 con il preciso intento di leggerlo durante le vacanze. In effetti fu così, lo lessi durante le vacanze ma “ad alta voce” (questo è un chiaro riferimento alla rubrica compresa nel programma dedicato ai libri “Fahrenheit”, in onda tutti i pomeriggi sulla mia radio preferita, Radio3). Il mio bene amato aveva già più volte letto il famoso romanzo ma quell’estate se lo gustò gongolando, la testa appoggiata sulle mie gambe e l’aria soddisfatta.

Fu un’esperienza molto bella, di grande condivisione. Il ricordo di questa modalità di lettura che io vissi come un vero e proprio gesto d’amore, la forte carica di passione che ritroviamo nelle pagine di Dumas mi hanno suggerito di proporvi questo romanzo. Immagino che tanti di voi lo abbiano letto ma è ampiamente consigliato per chi ne fosse digiuno.

Io trovo questo romanzo un inno alla vita, all’amore, all’amicizia, alla sete di conoscenza (tutti vorremo incontrare un Abate Faria nella vita), un incitamento alla passione, alla perseveranza, alla tenacia, alla resistenza.

Io metto tutto questo anche nel mio lavoro, lavoro che amo anche se mi distrugge fisicamente (segno degli anni che passano). Un lavoro che si mi sono “inventata” assumendo nuove vesti ma per il quale le conoscenze, la disciplina, lo studio, l’aggiornamento, la curiosità sono state e sono indispensabili.

E allora cerco ogni giorno di vivere il mio lavoro come una avventura, con sfide sempre nuove da vincere e con il coraggio di non lasciarsi mai abbattere dalla stanchezza, dalle delusioni o dagli eventuali insuccessi.

Non è sempre facile ma io ho un buon equipaggio che mi sostiene.



giovedì 12 gennaio 2023

GUERRA E PACE

Lev Tolstoj, 1863 – 1869

“Guerra e Pace” riguarda principalmente la storia di due famiglie, i Bolkonskij e i Rostov, tra le guerre napoleoniche, la campagna napoleonica in Russia del 1812 e la fondazione delle prime società segrete russe. Tolstoj paragonava la sua opera alle grandi creazioni omeriche, e nella sua immensità “Guerra e pace” si potrebbe dire un romanzo infinito, in cui l'autore sembra essere riuscito a trovare la forma perfetta con cui descrivere in letteratura l'uomo nel tempo. Denso di riferimenti filosofici, scientifici e storici, il racconto unisce la forza della storicità e la precisione drammaturgica ad un potente e lucido sguardo che domina il grande flusso degli eventi, da quelli colossali, come la battaglia di Austerlitz e la battaglia di Borodino, a quelli più intimi.


Ho scelto di iniziare questo nuovo anno di conversazioni con voi con un’opera davvero meravigliosa. Lessi “Guerra e pace” nel corso di una vacanza in Grecia nel 2006 dopo anni che desideravo farlo senza mai trovare il coraggio necessario. Lettura molto impegnativa non solo per la mole, più di 1500 pagine, ma anche per la fatica degli intrecci, per le descrizioni lunghissime che fanno sentire come in apnea, per le tante citazioni in francese, per i numerosi personaggi. Lettura che lascia sfiniti, esausti e sbalorditi.

Il 2022 è stato un anno impegnativo, iniziato con il rinnovo dei locali di Pasticceria Su Misura che si è così presentata a voi con un nuovo aspetto fresco e spazioso. Tanto lavoro, tanto impegno, tante emozioni, tanta fatica, tante torte, tanti sorrisi, tanto di voi.

Purtroppo se allargo lo sguardo non riesco, non posso, non voglio dimenticare che il 2022 passerà alla storia come l’anno della guerra in Ucraina. Una guerra in più, che si è aggiunta alle troppe guerre in corso in troppi luoghi della Terra, da troppo tempo.

Gli avvenimenti dello scorso anno mi hanno davvero lasciata attonita, ma ancora di più mi ha segnato il cuore il dividersi della nostra opinione pubblica in fazioni pro e contro la Russia, pro e contro l’Ucraina, il lamentare i danni a nostro carico dimenticando chi stava e sta ancora in un Paese distrutto, la speculazione sui prezzi e, questa la mia personale opinione, il quasi nulla fatto per mettere fine a questo orrore. E il senso di impotenza, di nullità.

Vorrei che questo nuovo anno, questo 2023 appena iniziato potesse essere ricordato nei libri di storia come l’anno della pace. Capisco che è difficile che ciò avvenga ma io me lo auguro e lo auguro al mondo intero.

Non so bene personalmente cosa fare perché questo avvenga, so solo che io, Ilaria e le nostre ragazze continueremo a svolgere il nostro lavoro con amore, correttezza, onestà, attenzione, rispetto: tutte queste cose insieme non risolvono i problemi del mondo né tantomeno creano per incanto la pace ma sono attitudini che moltiplicate all’infinito possono fare la differenza.

Buon anno nuovo a tutti voi.

Ps: avete capito bene, il fil rouge di questo nuovo anno saranno i libri!