mercoledì 26 maggio 2021

AZZURRO E VERDE

"Dal mio giardino si vedono così e non si possono spiegare
l’accordo dell’azzurro rarefatto e quello del verde
che sale e si fa spazio in certe mattine di maggio
quando il calore viene sulle braccia scoperte
e tocca il tendine d’azzurro e il tendine di verde
che credevamo spenti, nella nostra testa di oggi,
tanti anni fa. In mattine così, la terra si piega
e si anima in cose inanimate come i sassi
nel brulichio nascosto dalle foglie, nel nostro
essere muti e felici di non avere un nome."

Questa primavera piovosa ed anche un po’ freddina ci regala, allo spuntare di giornate soleggiate, colori che lasciano rapiti tanto sono vividi, brillanti, belli. La fortuna di vivere in un’area ricca di monti, laghi, boschi mi permette di godere di bellissimi paesaggi e la poesia di Cappello sembra proprio scritta dalla mia finestra.

I colori, la luce, i raggi del sole, infondono speranza e ottimismo anche in me che per indole tendo un pochino sempre al negativo.

Si sente nell'aria un desiderio di vita, di cose semplici e buone, voglia di ritrovarsi a chiacchierare, scacciar via i cattivi pensieri; con tutte le precauzioni necessarie, vivamente consigliato non abbassare la guardia, stiamo tornando a giornate di lavoro un po' più intense: le colazioni, le pause e la voglia di dolci ci sono tutte.

Naturalmente i numeri non sono quelli a cui eravamo abituati fino a non molto tempo fa, anche se sembra passata un’intera era geologica, ma comunioni, a breve qualche matrimonio, compleanni, quelli di adesso e quelli rinviati da qualche mese, creano occasione di festa. E non c’è festa senza torta.

Una costante fissa delle richieste che riceviamo settimanalmente è la Cream Tart, una torta venuta alla ribalta già qualche da qualche tempo e che ha un po’ soppiantato le torte di pasta di zucchero, venute forse un po’ a noia.

La Cream Tart è una crostata di frutta con un atout in più! Costituita da due strati di frolla sottile, farcita con spumosi e tondeggianti ciuffi di crema chantilly, viene guarnita con frutta, macaron, meringhe e volendo anche qualche fiore, edibile o di pasta di zucchero. Colori che puntano al bianco, rosso, rosa, viola, fucsia per le torte al femminile; bianco, verde, azzurro e blu per la versione maschile.

Ma non è tutto qui! Ogni Cream Tart viene disegnata su richiesta: numeri soprattutto, ma anche iniziali, cuore o ciambella. Sono torte molto belle, molto scenografiche e ovviamente deliziose.

L’ultimissima uscita dal nostro laboratorio è servita a festeggiare, con un paio di mesi di ritardo, il compleanno molto tondo di un caro amico che guarda un po’ è anche il proprietario del nostro ristorante del cuore, il consigliatissimo Ristorante Sottovento a Lierna.
Se ancora non ci siete stati, fateci un salto e dite ad Ignazio che vi mandiamo noi 😉



mercoledì 19 maggio 2021

ERA DI MAGGIO

"Era una notte del mese
di maggio, azzurra e serena.
Sull'azzurro cipresso
il plenilunio brillava,
illuminando la fonte
dove l’acqua zampillava
or sì or no singhiozzando.
Solo la fonte udiva.
Poi d’occulto usignolo
si sentì il motivo.
Ruppe raffica di vento
la curva dello zampillo.
E una dolce melodia
vagò per tutto il giardino:
un musicante tra i mirti
il suo violino suonava."
(Antonio Machado, 1875-1939)
Confesso subito che la poesia che ho scelto non ha attinenza all'argomento di cui vorrei parlarvi oggi, ma l’ho trovata così bella, dolce e calzante, dal momento che siamo ancora nel mese di maggio, che ho deciso di proporvela comunque.

Questa settimana vorrei parlarvi della prima colazione: ho sempre amato molto la prima colazione! Durante tutti i miei anni scolastici, fino alla maturità, la mia mamma mi preparava colazioni fantastiche a base di caffellatte, torte, biscotti, spremuta d’arancia ed anche uova alla coque. Complice la vicinanza della scuola a casa, io me la prendevo comoda e mi gustavo il primo pasto mattutino, pasto che mi avrebbe permesso di arrivare in scioltezza all'ora di pranzo, infischiandomene un pochino del fatto che spesso arrivavo in ritardo in classe: i miei buoni voti mi facevano da parafulmine e i miei professori mi perdonavano.

Ho continuato a far colazione a casa durante gli anni universitari e durante i successivi anni di lavoro a Milano, con meno calma dato che i treni non aspettavano certo i miei comodi. Per un periodo ho lavorato in zona Brera, e ogni tanto mi permettevo una colazione da Cova: le brioche costavano quasi il doppio che in qualunque altro posto, ma erano di una squisitezza infinita.

Oggi esiste Pasticceria Su Misura e sono io, con Giulia, che preparo la colazione a tantissimi di voi producendo brioches di tanti tipi diversi, brioches grandi e brioches piccole, classiche, al pistacchio, al cacao, multi cereali ed anche vegane; lisce, farcite con marmellate, crema, crema al cioccolato, crema al caffè, al pistacchio, crema gianduia.

Qualcuno ama aver sempre la sua brioche, sempre la stessa e per essere proprio certo di trovarla la prenota; altri amano cambiare e sperimentare ogni giorno un gusto nuovo. Ora che andiamo verso giornate più calde e più luminose, che i nostri tavolini possono ospitarvi nella nostra bella corte e che l’atmosfera pare essere, speriamo, un po’ più rilassata, il via vai per le colazioni va aumentando di giorno in giorno e con esso il consumo di brioches e di conseguenza la nostra produzione.

Partiamo da farina, latte intero, uova, lievito, burro di elevata qualità, olio extravergine di oliva per le nostre vegane, con l’aggiunta di vaniglia naturale e senza eccedere nello zucchero per garantirvi brioches che, io ne sono convinta, lasciano un segno positivo sul vostro palato e anche nel vostro cuore.

Buona colazione!





mercoledì 12 maggio 2021

MAGGIO

"Al bel tempo di maggio le serate
si fanno lunghe; e all'odore del fieno
che la strada, dal fondo, scalda in pieno
lume di luna, le allegre cantate
dall’osterie lontane, e le risate
dei giovani in amore, ad un sereno
spazio aprono porte e petto. Ameno
mese di maggio! E come alle folate
calde dall'erba risollevi i prati
ilari di chiarore, alle briose
tue arie, sopra i volti illuminati
a nuovo, una speranza di grandiose
notti più umane scalda i delicati
occhi, ed il sangue, alle giovani spose."
Questa toccante poesia di Giorgio Caproni descrive il mese che stiamo vivendo, mese dolce e tenero, cuore del periodo primaverile, ricco di speranze e di attese.

È in questo mese che si celebra la festa della mamma, l’8 di maggio, festa che, per consuetudine, viene spostata alla prima domenica successiva, quest’anno il 9 maggio.

Questa data ha per noi un valore fortemente simbolico: esattamente il 9 maggio 2020 riaprivamo le porte della nostra Pasticceria Su Misura, dopo due lunghi mesi di chiusura totale; ci penso e ho la sensazione di un evento lontano e vicinissimo.

Ripenso a quel giorno e a come lo avessi definito, dalle stesse pagine di questo blog, una nuova partenza.

Ilaria ed io eravamo emozionate, felici ma spaventate, con un futuro incerto e un orizzonte indefinito di fronte a noi. La riapertura prevedeva solo l’attività di asporto, poi con l’allargarsi della bella stagione e il migliorare della situazione pandemica siamo tornate ad avere i nostri tavolini in corte e una attività più fluida, graduale ampliamento degli orari di apertura e, con mia assoluta gioia, il rientro di Giulia in laboratorio. Si paventava una seconda ondata di questo virus ignoto e cattivo, ma nessuno ci credeva davvero; tutto sommato di trattava di indossare una mascherina, lavarsi le mani, tenere le distanze. Nel pieno dell’estate il pericolo sembrava quasi del tutto superato. Certamente faceva strano dover limitare il numero delle persone in negozio e chiedere con ferma gentilezza di igienizzarsi le mani all'ingresso; era un po’ difficile non lasciarsi andare a lunghe chiacchiere con gli amici di sempre, dovendo evitare soste troppo prolungate all'interno per dar modo a tutti di accedere.

La nostra voglia di superare il brutto periodo è sempre stata davvero tanta, e ci abbiamo messo da subito il massimo impegno per lavorare bene e in sicurezza, nostra e vostra. In autunno però quello che sembrava essere solo uno spauracchio si è verificato veramente: una seconda e anche una terza ondata di contagi. La nostra attività ha proseguito a singhiozzo, senza più chiusure totali, vero, ma con cambi continui di gestione dell’attività che hanno messo a dura prova la tenuta fisica e psicologica di tutti.

Un anno davvero molto difficile, un anno che lascerà profonde cicatrici su tutti noi. La differenza oggi è certamente nell'esperienza di ciò che un anno fa era del tutto ignoto e nella disponibilità dei vaccini, che non saranno perfetti ma certamente ci aiuteranno a uscire da questo tunnel infinito.

Noi continuiamo a lavorare seriamente e con coscienza, nel rispetto delle semplici regole che, io credo, ci accompagneranno ancora per diverso tempo. Un anno difficile, dunque, durante il quale voi tutti siete stati la nostra forza e il nostro coraggio: è grazie a tutti voi, al vostro apprezzamento e al vostro affetto che noi abbiamo trovato le energie per andare avanti, è grazie a tutti i caffè, pasticcini, torte, brioche, biscotti, macaron, semifreddi che avete continuato ad acquistare che noi oggi siamo ancora con voi.

E contiamo di essere con voi e per voi a lungo. Grazie davvero di cuore, perché non ci lasciate mai sole.

Un anno fa alla nostra riapertura del 09 maggio


giovedì 6 maggio 2021

MAMMA

"È difficile dire
con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco
assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che
sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima
d’ogni altro amore."
(Pier Paolo Pasolini, 1962)
Vorrei parlarvi della mia mamma, una donna avanti, all'avanguardia, moderna da sempre.
Mia mamma si sposò dieci giorni prima di diventare maggiorenne, correva l’anno 1960. All'epoca le donne si sposavano, acquisivano il cognome del marito e con esso uno status sociale, mettevano al mondo figli. Le donne erano destinate ad essere mogli e madri, difficilmente avevano un lavoro ed una indipendenza economica. La mia mamma lavorava con mio papà, occupandosi della contabilità della nostra piccola azienda artigiana. La mia mamma ha sempre lavorato, continuò a lavorare anche quando nacque mio fratello: trasferì il suo ufficio in casa, occupandosi di contabilità nelle ore serali o forse anche notturne e facendo la mamma e la casalinga durante il giorno, non trascurando di tenere alcuni spazi solo per se stessa.

Penso alla mia mamma e la ringrazio per aver sempre difeso le scelte e le conquiste delle sue figlie femmine a fronte delle idee decisamente un po’ antiquate del papà; ammetto però che quando penso a mia mamma non mi viene in mente una figura materna, dolce e accogliente. Posso dire che se l’avessi avuta per amica non mi sarei aspettata da lei che mettesse al mondo tre figli. Lei non era mamma da lasciarsi andare a troppe coccole, a grandi momenti di tenerezza, a consolare quando qualcosa andava storto. La mia mamma ci ha sempre spinto fuori dalla calda sicurezza delle pareti domestiche, ha sempre cercato di renderci indipendenti, ha fermamente voluto, a fronte di grandi sacrifici, affinché tutti e tre, mia sorella, mio fratello ed io, frequentassimo l’università e ci laureassimo. Quando mia sorella decise di sposarsi a metà del corso di medicina mia mamma ci restò decisamente male, temeva che gli studi si interrompessero. Mia sorella terminò brillantemente il suo percorso di studi, anche grazie al generoso aiuto che la nostra mamma le concesse in barba alle sue ferme dichiarazioni di non voler fare la nonna a tempo pieno.

Mia mamma ha dato prova di grande coraggio, di grande forza d’animo a fronte delle molteplici e pesanti avversità che la vita le ha messo sul cammino; ha saputo a volte essere davvero dura, e mi è capitato di non comprendere a fondo le sue ragioni e le sue reazioni. Riconosco però che lei per noi c’è stata sempre, disposta ad aiutare, a spronare senza mai compiangere, esprimendo sempre la sua ferma opinione anche quando poteva far male. Una mamma un po’ impegnativa, che a volte, ancora oggi, mi fa sentire inadeguata, dalla quale avrei desiderato qualche carezza in più e qualche giudizio in meno ma senza la quale io non sarei dove mi trovo e non avrei la chance di confessare a tutti voi quanto le voglio bene.

Buona Festa della Mamma