giovedì 16 marzo 2023

GLI SDRAIATI

GLI SDRAIATI
Michele Serra - 2013

Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, ma soprattutto niente ai padri. Racconta l’estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare di un’ostilità che nessuna saggezza riesce a placare. Quando è successo? Come è successo? Dove ci siamo persi? E basterà, per ritrovarci, il disperato, patetico invito che il padre reitera al figlio per una passeggiata in montagna? Fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei padri. Gli sdraiati è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia.

Francesca Archibugi, nel 2017, ha tratto un film da questo romanzo.


La settimana in corso termina domenica 19 marzo, Festa del Papà. Il libro che vi propongo questa settimana è certamente dedicato agli adolescenti, gli sdraiati del titolo, ma molto parla dei padri ed è a loro che vorrei dedicare queste brevi note e vorrei farlo parlandovi, certamente non per la prima volta, del mio papà che è stretto nel mio cuore.

Il mio papà, uomo nato negli anni venti del secolo scorso, era un uomo del suo tempo, piuttosto rigoroso se non addirittura rigido; gran lavoratore e con alle spalle un’infanzia e un’adolescenza indubbiamente faticose. Ricordo i tanti scontri avuti con lui, ricordo con fastidio quando mi trascinava in bottega perché “aveva bisogno di una mano” togliendomi ai miei pomeriggi di compiti, merende, riposo. Se non fosse stato per la mia mamma, donna di ampie vedute e con la sana tendenza a lasciare andare la prole sulla propria strada, mia sorella ed io non avremmo mai fatto tante belle esperienze fuori casa, dalle domeniche in bici nel gruppo scout alle vacanze all’estero, alle uscite serali. Mio padre aveva una visione piuttosto ottocentesca dell’educazione delle figlie femmine! Per mio fratello i parametri erano differenti anche se, neanche a dirlo, mio fratello, l’uomo intelligente della famiglia, alle uscite serali, alle moto, alle macchine preferiva di gran lunga, ora come allora, i suoi amati libri.

Mio padre era un uomo buono ed estremamente generoso, un liberale nel senso più positivo del termine e che si è sempre fatto in quattro per la sua famiglia, non mancando mai di far avere il suo sostegno a mia mamma o a noi. Nemmeno nei momenti difficili.

Ricordo la sua amarezza di fronte al fallimento del mio primo matrimonio ma anche in quell’occasione lui mi fu accanto, non ebbe mai parole di biasimo e, senza che nemmeno glielo chiedessi, mi diede una mano a sistemare la mia nuova casa.

Ora che, come lui, anche io sono una piccola imprenditrice artigiana, tengo caro il suo insegnamento di onestà, correttezza, perseveranza. Adesso so che mi portava con lui non perché “avesse bisogno di una mano” ma perché quello era il suo modo di starmi vicino ed insegnarmi la vita.

Tanti auguri a tutti i papà! Pasticceria Su Misura come ogni anno vi farà trovare dolci pensieri dedicati a questi uomini, alle volte un pochino trascurati.



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