Rush finale
Ci siamo! Mancano esattamente sette giorni al 25 dicembre, passati i quali io sarò a casa con Rob, presa dagli ultimi preparativi per il nostro pranzo di Natale in famiglia.
Ma come dicono a Napoli "adda passà ‘a nuttata" (Eduardo De Filippo, “Napoli milionaria!”) e quindi prima di arrivare al pranzo di Natale c’è da superare questa settimana che indubbiamente è la più difficile, la più faticosa e, per me, la più ansiosa.
Succede che mi guardo attorno nella nostra Pasticceria Su Misura e vedo un tripudio di confezioni, scatolette, biscotti, palline di cioccolato, tavolette, alberelli e pochi attimi dopo sembra che non ci sia più abbastanza di niente. È una corsa contro il tempo per non lasciare scontento nessuno, evadere tutti gli ordini, lasciare una giusta quantità di referenze in bella mostra senza lasciarne troppe, visto che passato Natale non serviranno più.
Bisogna portare una grande pazienza con i ritardatari soprattutto quando sono gli stessi che fanno da noi colazione, e anche parecchie pause, tutti i giorni e che si ricordano solo all’ultimo di dover fare tutta una serie di regali ad amici, colleghi, parenti, al dentista, al commercialista, alla vicina di casa.
Martedì della settimana prossima, il 23 antivigilia di Natale, ho in programma come ogni anno il mio Kugekhopf, il dolce tramandato dalla mia nonna partigiana, la nonna Charlotte, e che da tradizione preparo sin da quando ho memoria. Un dolce lievitato, con uvette e mandorle, il cui profumo è il mio natale.
Lo preparo per me, per la mamma e per le mie fanciulle. E lo preparo pensando a papà.
Sarà una giornata molto lunga martedì, inizierà al solito molto molto presto e mi vedrà impegnata fino a sera, per la chiusura di Pasticceria Su Misura. Infatti Ilaria ed io abbiamo previsto aperture straordinarie: domenica 21 il pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00, lunedì 22 e martedì 23 chiusura alle 19.00 anziché le usuali 14.00.
Sarà Ilaria a fare giornata piena lunedì, mentre martedì toccherà a me. Sarà dura ma ce la farò!
Queste giornate di festa, di fibrillazione, di corsa ai regali, giorni di traffico inteso hanno però anche un lato meno gioioso: per me e per molte persone a cui sono legata, Natale è anche fatica perché non si riesce ad essere felici quando si sperimentano mancanze grandi. Vorrei poter abbracciare tutti.
Buon Natale.
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| Le nostre aperture straordinarie |

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