mercoledì 10 marzo 2021

PRIMAVERE

"Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera."
(S. Quasimodo -  Ed è subito sera)
Adalisa guardava fuori dalla finestra. I primi giorni di marzo si ripetono uguali ogni anno, si sente l’odore della primavera in arrivo, le giornate si fanno più luminose, più lunghe, l’aria diventa a tratti più morbida con quale guizzo frizzante.

Adalisa oramai aveva 87 primavere. Non avrebbe creduto di arrivare così lontano. Tante volte aveva pensato di andarsene senza avere mai il coraggio di farlo. Non avrebbe mai lasciato solo il suo Giacomo che, nonostante gli acciacchi e quella manciata di anni in più, l’amava più del primo giorno.

Ogni anno, ai primi di marzo, Adalisa non riusciva a non pensare a quel 2020 lontano. Nessuno avrebbe immaginato la violenta pandemia che avrebbe sconvolto il mondo, cambiando la vita di tutti per sempre.

Ripensava ai quei mesi tremendi chiusi in casa, al silenzio innaturale che si udiva, alle speranze di quella stessa estate che avevano dato l’illusione che tutto fosse passato; ripensava alle tre semplici regole che si sarebbero dovute rispettare: una mascherina a proteggere il viso, un’igiene costante delle mani e una distanza fisica dagli altri esseri umani. Regole tanto semplici quanto così poco rispettate. L’anno dopo, nella primavera del 2021, la situazione era quanto meno identica, nonostante l’avvio di una campagna vaccinale che mostrava molti lati deboli.

Adalisa ormai non usciva quasi più di casa, ma ricordava bene, la memoria era sempre stata una sua grande dote e le era fortunatamente rimasta, quegli anni difficili, senza vedere gli amati amici, senza assistere a concerti, senza cinema. Ricordava le visite, diradate, alla sua mamma, che non poteva abbracciare, non poteva baciare, dalla quale stava lontana.

Ricordava bene anche la bella Pasticceria Su Misura di Lecco, un luogo incantevole dove si trovavano dolci meravigliosi e tre ragazze sempre sorridenti, nonostante le difficoltà. Erano state costrette alla chiusura per quasi tre mesi nel 2020, ma in quel periodo si erano date molto da fare con il servizio di consegne a domicilio, servizio che avevano poi continuato ad offrire a chi ne facesse richiesta. Quando avevano potuto riaprire era stata una vera gioia: lei e Giacomo erano tanto golosi, anche se con l’andare degli anni avevano dovuto ridurre i dolci, un po’ come tutto il resto.

Adalisa frequentava volentieri quella piccola Pasticceria perché lì si sentiva al sicuro, nonostante il virus cattivo e subdolo continuasse a circolare; lì sapevano bene l’importanza delle semplici regole che avrebbero aiutato il mondo a risollevarsi e le facevano rispettare con cortese rigore. A un anno dal quel giorno in cui la piccola Pasticceria Su Misura era stata costretta a chiudere al pubblico, era il 10 marzo 2020, le ragazze mantenevano il sorriso nei loro occhi e sfornavano dolci che facevano sentire meno soli.

Tanti anni erano passati, molte cose erano cambiate. Adalisa sentì un fremito di commozione e si voltò verso Giacomo, seduto accanto a lei e gli chiese “Ti va un cioccolatino? Pasticceria Su Misura, si certo… quale altro se no?”



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