SCHEGGINO, UMBRIA
Scheggino, provincia di Perugia, è un paese di meno di 1000 abitanti situato lungo la valle del fiume Nera. La storia è del tutto simile agli altri centri del comprensorio della Valnerina: da citare il più lungo assedio a cui la cittadina fu sottoposta, quello del 1522 ad opera di Picozzo Brancaleoni, che tuttavia fu respinto grazie alla presenza del castello e alle possenti mura che all’epoca circondavano interamente la città. Oggi tale paese gode di un paesaggio veramente singolare, dovuto alla particolare bellezza della vallata del Nera in questa zona. Le splendide Fonti di Valcasana che sgorgano a poca distanza dal paese sono un esempio dello spettacolo che la natura offre in queste zone.
La chiesa di San Nicolò, in pieno centro storico, risale al secolo XIII ma è stata interamente rifatta nel corso del XVI secolo. Pregevoli affreschi si trovano all’interno in corrispondenza dell’abside, attribuibili allo Spagna, molto attivo in questa regione durante gran parte della sua vita. La chiesa di Santa Felicita, pur essendo del pieno periodo romanico, stupisce per il suo stile primitivo che ne fece erroneamente attribuire la datazione al periodo longobardo.
Adalisa amava sfogliare i suoi vecchi album di foto, specie nelle piovose giornate autunnali. Adalisa aveva sempre avuto passione per le foto, passione ereditata dalla mamma. La casa era disseminata di portaritratti, con le foto dei genitori, dei nonni, foto sue e di Giacomo, di amici e ovviamente dei gatti; foto sfuse erano appoggiate a cornici, libri, incastrate nei vetri della madia del nonno. E poi c’erano gli album delle vacanze, conservati gelosamente: dai più vecchi, con le foto attaccate con gli appositi triangolini e le scritte a mano, a quelli più recenti che formavano piccoli, preziosi libri di ricordi.
Le venne per le mani l’album della loro vacanza in Umbria: base a Scheggino ospiti di una coppia stupenda, amici di amici. Ricordava bene, Adalisa, il loro arrivo in questo delizioso paesino che pareva un piccolo presepe e le tante gite alla scoperta di une regione, l’Umbria, davvero meravigliosa (ma quale luogo non è meraviglioso in Italia?).
Adalisa era così assorta nei suoi ricordi e nelle sue foto che non sentì Giacomo materializzarsi accanto a lei.
“Sono le cinque, l’ora del tè, ti va una bella tazza di tè?” chiese Giacomo, con aria complice.
Adalisa si rianimò ma un attimo dopo una piccola nuvola apparse nel suo sguardo, unita ad un leggerissimo senso di colpa. “Ho terminato i biscotti, sai che gli Ungheresi sono i miei preferiti!”.
Un tè senza biscotti, cosa si poteva fare? Giacomo la guardò con affetto, con quel sentimento che li univa immutato e complice da diversi decenni e senza aggiungere nulla prese dalla dispensa non uno ma ben due vasetti di confettura dall’inconfondibile etichetta: “quella di fichi neri e vaniglia è appena arrivata, ma per il tè può andare bene anche quella di lamponi, che ne dici? Le fette biscottate ci sono”.
Da Pasticceria Su Misura le confetture non mancavano mai, erano sempre buone, fatte con frutta di stagione, solo frutta buona di piccoli produttori della zona, e zucchero quanto basta.
Ottime per il tè ma anche per accompagnare i formaggi freschi come la confettura di more di gelso.
Il tè era già pronto, Adalisa guardò Giacomo con infinita tenerezza porgendogli una fetta biscottata ricca di confettura Pasticceria Su Misura.
“Domani però facciamo anche scorta di biscotti!”
Le confetture di Pasticceria Su Misura |
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