giovedì 3 ottobre 2024

LUOGHI DEL CUORE. FERRARA

FERRARA

Prima città moderna e tra le signorie più importanti e culturalmente fondanti del rinascimento italiano, Ferrara fu una delle capitali europee della cultura, dell’arte, della politica, della gastronomia, nonché punto di riferimento per artisti, poeti e cantori. La dinastia estense, grande famiglia di mecenati eccentrici e colti, fu capace di trasformare in tre secoli un centro rurale in un capolavoro del rinascimento. Sotto il dominio degli Este, infatti, Ferrara conobbe i suoi secoli di maggiore fioritura, ospitando le più importanti personalità dell’epoca in campo artistico e letterario e rivestendo un ruolo di primissimo piano in molti campi. Annoverata dal 1995 tra i luoghi patrimonio dell’umanità Unesco, la città di Ferrara prese forma tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500 sulla base di un disegno urbanistico di nuovissima concezione progettato da Biagio Rossetti. Dal quartiere medievale, nucleo originario della città, con le sue strade strette e caratteristiche e la splendida Cattedrale, si passa alle spaziose architetture rinascimentali, massima espressione della rivoluzione estense, dove sorgono meravigliosi palazzi costruiti come residenze dei signori e oggi intatti nel loro raccontare. Al centro dell’Addizione Erculea e noto per le oltre 8000 bugne, a forma di piramide o di “diamante”, in marmo bianco e rosa, che ne coprono le due facciate dandogli il nome, lo splendido Palazzo dei Diamanti ospita oggi importanti e prestigiose mostre temporanee.


Era il 2005 quando il mio bene amato mi propose una gita a Ferrara con lo scopo preciso di andare a Palazzo dei Diamanti dove era in corso la mostra “Natura, emozione, ricordo” del pittore Jean Baptiste Camille Corot, (Parigi, 1796-1875) considerato uno dei più sensibili paesaggisti dell’ottocento. La gita a Ferrara è stata una delle prime, bellissime, cose che abbiamo fatto insieme; ero molto felice che mi avesse proposto la visita alla mostra, stupenda, dato che anche io ho sempre amato molto la pittura tanto che il mio sogno da piccola, in alternativa a quello della pasticceria, era proprio quello di dipingere.
Quella rappresentata da Corot è una natura molto bella, molto coinvolgente; osservare i suoi quadri è come immergersi nel paesaggio, fare una passeggiata all’aria aperta, si sentono i profumi e i rumori di quello che si ammira. La bellezza è qualcosa che riempie di gioia, appaga gli occhi e il cuore.

Non sono diventata la grande pittrice che sognavo da piccola e per una parte della mia vita il mio lavoro è stato assai lontano da quei sogni. Oggi però mi sento un po’ come se avessi chiuso il cerchio dei miei desideri.
Sono riuscita, all’inizio da sola e poi con Ilaria, a creare una piccola azienda che funziona bene, produce bontà e bellezza. In pasticceria contano entrambi gli aspetti, quelli che stuzzicano i nostri sensi: vista e palato. Certamente penso che un dolce debba essere principalmente buono ma l’aspetto esteriore è comunque importante. Non bisogna però cadere nell’errore di salvaguardare solo l’aspetto estetico, cosa che a mio parere si è vista spesso specie con la moda del “cake design”: torte super scenografiche ma senza sostanza. Sarò io un tipo difficile ma vi confesso che mi urta abbastanza anche la più recente usanza di proporre torte brutte, pacchiane, dai colori chiassosi e con scritte poco eleganti: quest’ultima moda pare nascere dalla necessità di contrastare la perfezione ad ogni costo ma trovo questa cosa totalmente fuori dal mio pensiero.
Io credo che sia giusto bilanciare i due aspetti: bontà, che comunque prevale, e estetica che però non deve mai essere eccessiva.
Fortunatamente in laboratorio con me, ma ormai sempre più “invece di me”, ci sono Giulia e Madi: due pasticcere molto brave, capaci di coniugare questi aspetti perfettamente, esattamente come ho sempre fatto anche io. E sono molto soddisfatta di vedere che il mio approccio al dolce viene portato avanti lungo il solco del sentiero che ho iniziato e che si arricchisce di giovane creatività. Lo stile di Pasticceria Su Misura resta così inconfondibile.

Torta Chantilly con macaron e scritta personalizzata


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