CANTU’
Cantù è un comune italiano di 40.023 abitanti della provincia di Como in Lombardia. È il secondo comune più popoloso della provincia dopo il capoluogo e il venticinquesimo della Lombardia.
Oltre che per la pallacanestro, Cantù è famosa per essere chiamata la Città del mobile, per la presenza di numerose aziende importanti in tutto il mondo e di musei come quello del Design e dell'arredamento e RIVA1920-Museo del legno.
Ve lo dico subito: il luogo di questa settimana non è veramente un mio luogo del cuore ma più semplicemente il luogo dove mi è capitato di vivere da ragazza con la mia famiglia.
I miei genitori sono entrambi milanesi e vivevano a Milano prima di sposarsi, Cantù però fu il luogo del loro incontro.
La famiglia di mamma vi si era trasferita al seguito dello spostamento dell’azienda dove lavorava il nonno, in qualità di ottico, spostamento dettato dall’infuriare dei bombardamenti su Milano durante la seconda guerra mondiale.
La famiglia di mamma tornò a vivere a Milano solo a metà degli anni ’50; mamma già faceva l’impiegata in una piccola ditta a Cantù e si trovò così a fare la pendolare sul tragitto opposto a quello che avrei fatto io diversi anni dopo.
La mamma lavorava nella ditta di papà, anche se vi confesso che non conosco le ragioni per le quali mio padre aveva aperto la sua attività proprio a Cantù. Nacque l’amore, la decisione di sposarsi, la scelta di vivere vicino al lavoro. E fu così che, nata io a Milano come mia sorella e mio fratello, di fatto ho vissuto i primi 25 anni della mia vita nella cosiddetta “Città del Mobile”. La cittadina in sé non ha molto da offrire, se vi capita di passarci vi consiglio di non perdere la visita alla Basilica di Galliano (leggete il mio articolo dell’11 aprile) e di visitare i musei sopracitati; Cantù è ancora oggi inserita in un’area boschiva abbastanza ampia anche se quando ero ragazzina intono al centro era tutto verde e aperta campagna mentre oggi “là dove c’era l’erba ora c’è una città” (cit.).
Vi parlo di questa cittadina perché è ancora lì che vive la mia famiglia d’origine e conseguentemente è un luogo dove mi reco frequentemente. Nel cimitero cittadino riposano tutti i miei cari, i nonni, le zie e il mio adorato papà: li porto tutti stretti nel mio cuore e li penso accanto a me anche se non li vedo più. Oltre alle persone della mia famiglia, sono diverse le persone amiche che, da più o meno lungo tempo, non sono più accanto a me. La morte di una persona che amiamo è sempre un evento triste, tragico se avviene in età prematura, pur essendo la morte l’evento più naturale della vita umana. Si tratta comunque di un evento che va sempre trattato con rispetto, e il ricordo accolto nel nostro cuore e curato con affetto.
Pasticceria Su Misura già da qualche anno ha scelto di non cavalcare la festa di Halloween per un sentimento di pudore e rispetto nei confronti dei nostri defunti. Non vogliamo sembrare “spocchiose”, anche a noi le feste commerciali fanno comodo ovviamente, ma questa proprio non ci piace. Quindi niente più teschi, scheletri, dita mozzate o dolci spaventosi. Solo dolci buoni, da gustare in famiglia, con gli amici, con la persona amata, ripensando a quanto amore ci è stato donato da chi ora vive solo nei nostri cuori.
Venerdì 01 Novembre saremo aperti con orario ridotto dalle 08.30 alle 12.00,
Sabato 02 Novembre dalle 08.00 alle 12.00 - pomeriggi chiuso
Sabato 02 Novembre dalle 08.00 alle 12.00 - pomeriggi chiuso