giovedì 9 ottobre 2025

CARO DIARIO... "SI PUO' RESTARE UMANI"

Si può restare umani

Siamo solo ad inizio ottobre ma i miei pensieri lavorativi sono già avviati verso l’ultima parte dell’anno quella che è indubbiamente la più impegnativa. In questi giorni mi sto dedicando in particolare alla produzione di confetture che sotto Natale sono sempre molto richieste. Non posso certamente aspettare l’ultimo momento per fare scorta.
Durante l’estate ho fatto arrivare dall’azienda Monteregina lamponi, mirtilli, more di gelso e fichi. Stefania, la titolare, mi recapita la frutta già suddivisa in sacchetti da chilo e opportunamente congelata in modo da preservarne l’integrità e il sapore; questo sistema mi dà la possibilità di lavorare la frutta un po’ alla volta, in sintonia con il resto del lavoro. Una decina di giorni fa ho preparato la confettura di mele e cannella utilizzando le mele che Vanessa e Giulio hanno acquistato per me in Trentino durante la loro vacanza. A breve sarà il turno della frutta invernale, prima fra tutti le clementine.
La produzione di confetture è un lavoro che richiede tempo e pazienza ma che mi piace e mi gratifica. È un lavoro che mi riporta indietro negli anni quando vedevo la mamma alle prese con la medesima attività, limitata ovviamente all’ambito casalingo.

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Tutto questo detto però, mio caro Diario, ti confesso che non mi è facile scriverti ultimamente. Non è facile pensare alle prossime feste, alla vita che continua, alle piccole e grandi incombenze di ogni giorno quando intorno a me vedo un mondo che “sembra fatto di vetro e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio” (cit. “Futura” Lucio Dalla, 1980). Vivo la vita che sto vivendo consapevole che all’esterno c’è tanto dolore, tanta sofferenza. Non riesco a non sentirmi a disagio.

Qualche giorno fa ascoltando come ogni giorno la rassegna stampa a Radio3, ho sentito la giornalista della settimana (Maddalena Oliva, vicedirettrice de “Il Fatto quotidiano”, davvero molto brava) leggere un breve articolo da “L’Avvenire” a commento ai fatti dei giorni scorsi: l’eroica impresa della Global Sumud Flottilla e le manifestazioni di piazza avvenute in Italia e nel mondo, manifestazioni che hanno visto coinvolte milioni di persone. Focus dell’articolo era la ricerca di una risposta alla domanda “cosa posso fare io per Gaza?”.
Già, cosa si può fare? Cosa posso fare io? La risposta mi ha molto colpito: si può pregare, si può fare una donazione a chi cerca di salvare vite umane, si può boicottare i prodotti israeliani, si può fermarsi ed ascoltare, si può continuare a guardare l’altro e ascoltarne la storia e le ragioni fino a mescolarle con le proprie, si può restare umani. Ecco, quel “si può restare umani” mi si è scavato dentro, come una ferita sul cuore.


Le nostre confetture di Mele e Cannella


giovedì 2 ottobre 2025

CARO DIARIO... MIND THE GAP

Mind The Gap

Settimana davvero intensa, quella appena trascorsa!
Ero ancora beatamente in vacanza quando Ilaria mi ha girato un messaggio nel quale si richiedeva la disponibilità di Pasticceria Su Misura a produrre un quantitativo piuttosto consistente di biscotti per un evento che si sarebbe tenuto a Lecco il 27 settembre, sabato scorso.
Per prima cosa, Ilaria ed io, ci siamo informate di cosa si trattasse l’evento in questione: “TEDx – Mind The Gap”.
TED, acronimo di “Tecnolology, Entertainment and Design”, è una conferenza che si svolge ogni anno a Vancouver e si impegna a sostenere idee che cambiano (o vorrebbero cambiare) il mondo attraverso iniziative molteplici, invitando svariati pensatori per condividere interventi.
La piccola x significa “independently organized TED event”, eventi locali non-profit, organizzati e autofinanziati che riuniscono persone per condividere un’esperienza simile a quella di TED. Questo l’evento del 27 settembre. Il tema di quest’anno è stato: Mind The Gap, oltre la distanza.
La distanza, il gap appunto, come soglia, come opportunità: guardare oltre la distanza per vedere il cambiamento, la crescita, il futuro. Argomento interessante.

Presi gli accordi con il committente, 400 biscotti rossi tondi con la scritta di cioccolato “TEDx” imbustati ad uno ad uno, Giulia e Madi si sono messe prontamente all’opera (senza ovviamente trascurare nulla di tutto il resto del lavoro) e hanno bilanciato la dose per la frolla in modo tale che l’aggiunta del colore rosso (sempre coloranti alimentari Pavoni) non si perdesse in cottura. Stampati e cotti i 400 biscotti, più qualcuno di scorta, le mie pasticcere si sono messe con pazienza certosina a ripetere la scritta, tutte uguali e tutte perfette, su ciascun biscotto: risultato eccellente.
Io, con il supporto di Ilaria, mi sono dedicata al confezionamento: imbusta, pinza, apponi bollino PSM, metti ordinatamente in barella, conta… Lavoro di bassa manovalanza insomma!
È stato un bellissimo lavoro di squadra e sapere che 400 persone, sabato, hanno avuto per le mani il biscotto targato Pasticceria Su Misura mi riempie di orgoglio.
Mi sarebbe molto piaciuto partecipare alla conferenza ma il lavoro mi ha travolto, i biglietti erano esauriti e le mie forze anche!

Ottobre è già iniziato e oggi, 2 ottobre, è la Festa dei Nonni… ricordo i miei nonni che vivono solo nel mio cuore ed anche tutti i nonni che mi sono vicini e in famiglia, ormai ne ho!

Biscotti per evento Tedx Lecco


giovedì 25 settembre 2025

CARO DIARIO... UN ARCOBALENO SENZA TEMPESTA

Un arcobaleno senza tempesta, questa sì che sarebbe una festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra fare la pace prima della guerra.

In tutta sincerità, mi sento davvero sconfortata, preoccupata; sento dentro di me agitarsi i sensi di colpa mescolati ad una forte percezione di impotenza. Il mondo attorno a me brucia, le guerre divampano ovunque. La nostra bandiera della Pace, appesa dal 24 febbraio 2022 giorno dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, non ha più la forza per sventolare. Assisto ogni giorno al crescere della violenza nel mondo, assisto impotente allo sterminio di un popolo che rivendica il diritto alla propria esistenza e alla propria sovranità.

Ogni giorno mi chiedo cosa posso fare, come posso io contribuire alla creazione di un mondo migliore.
Non lo so. Non so cosa fare.
Conduco la mia vita normale, ho fatto anche delle belle vacanze. Sono cosciente di essere una persona estremamente fortunata: ho una casa, una famiglia, un lavoro. Ho una bella piccola azienda che gestisco con Ilaria, al meglio delle nostre capacità, e ne sono appagata.
Ilaria ed io abbiamo creato due posti di lavoro per Giulia e Madi cercando ogni giorno di garantire loro il miglior ambiente lavorativo che si possa desiderare, le migliori soddisfazioni dal loro operato, la stabilità economica per poter programmare la loro vita.
Ma intorno a me vedo un mondo che non mi piace. Oggi abbiamo a disposizione molta tecnologia ma mi pare che, in generale, non se ne faccia un buon uso. Frequento i social (Facebook e Instagram, non vado più in là) principalmente per motivi lavorativi; seguo anche alcuni argomenti relativi alla vita sociale e politica e, a volte, mi soffermo a leggere i commenti: non sono quasi mai commenti edificanti, tutti sembrano pronti a scagliarsi verso tutti. Leggo parole indicibili, cariche di violenza, di arroganza, di menefreghismo.

Caro Diario, il mio stato d’animo in questi giorni è proprio “nivuro”, come lo avrebbe definito Andrea Camilleri, che tanto ci manca (per fortuna restano i suoi libri che di tanto in tanto rileggo libri trovando ogni volta nuovi spunti di riflessione). Probabilmente da sola posso fare poco, nulla, per salvare il mondo da sé stesso e dall’umanità, posso solo continuare a credere che un mondo migliore possa esistere, posso continuare a coltivare la speranza.

Ringrazio Ilaria, che solo pochi giorni fa, ha condiviso sui social di Pasticceria Su Misura, la bellissima poesia di Rodari che mi appunto qui per tenermela stretta al cuore.


Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
"Speranza a buon mercato!"
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.

giovedì 18 settembre 2025

CARO DIARIO... L'ESTATE STA FINENDO

L’estate sta finendo

Diversi anni fa il refrain di una canzone “tormentone dell’estate” diceva proprio così: l’estate sta finendo, un anno se ne va, sto diventando grande e questo non mi va!
Dal mio personale punto di vista è già da un pezzo che ho smesso di “diventare grande” trovandomi in quella fase della vita che si svolge in declino; il fatto che l’estate stia finendo e l’autunno si stia già preannunciando (sto scrivendo in una giornata di pioggia intensa e temperatura frescolina) non mi dispiace affatto. Con gli anni e con l’età ho imparato ad apprezzare tutte le stagioni o almeno quello che delle stagioni resta.

Sono diverse settimane che ti trascuro, caro diario, ma le giornate si sono susseguite intense. Il lavoro di agosto è stato frenetico e accanto al lavoro ci sono stati i bellissimi concerti in quel di Craveggia, c’è stato un po’ più di tempo in compagnia della mamma. Ci sono state tante occasioni di convivialità con gli amici anche con un’amica speciale con la quale il legame non si è mai interrotto nonostante le pause di questi anni.
Torno a scriverti sul finire delle mie vacanze, iniziate l’ultimo giorno di agosto.
Accompagnati i nostri quattro adorati micioni da Valentina in quel di Canzo, Rob ed io ci siamo trasferiti a Moneglia. Adoro passare qui le mie vacanze, sempre uguali e sempre belle.
Moneglia è un luogo tranquillo, con un mare stupendo chiuso in un golfo. Fino allo scorso anno l’accesso avveniva tramite le gallerie, quelle dove fino al 1932 passava il treno poi spostato più a monte; il transito era regolato da un semaforo a tempo: il verde ogni 20 minuti ad orari cadenzati.
Nella primavera di quest’anno, per problemi strutturali e di sicurezza, le gallerie sono state chiuse per permettere controlli, verifiche e lavori di sistemazione. Non si sa quando e se questi lavori saranno fatti, già si parla di riapertura “forse” nel 2027. Sembra che manchino le risorse necessarie o forse le risorse ci sarebbero se le stesse non venissero tutte convogliate in opere il cui unico senso pare essere il desiderio di pochi di “passare alla storia”, mah…. Al momento l’unico modo per accedere a Moneglia è seguire l’Aurelia, salire al Bracco e scendere verso il mare. Qualche curva, velocità ridotta, un po’ di perizia nella guida e una volta arrivati qui, macchina posteggiata e per muoversi prevalentemente i piedi e il treno. Per noi villeggianti la chiusura delle gallerie è più un fattore positivo, una protezione dalle folle eccessive che di solito cercano luoghi facilmente accessibili anche se capisco che per coloro che qui vivono e lavorano la chiusura delle gallerie costituisca un inconveniente non trascurabile.

Durante le mie vacanze a Moneglia però ho tenuto con me il computer e il telefono di famiglia per comunicare con le mie fanciulle. Loro, a dir il vero, non hanno avuto per nulla bisogno di me, ma forse sono io che ho sentito il bisogno di stare vicino a loro.
Hanno prodotto tanti dolci meravigliosi, di cui ho ammirato le foto sui nostri canali social, e hanno anche creato una nuova torta già battezzata “Torta Tentazione”, un mix di sapori piuttosto intrigante: frolla al cacao, caramello salato e lamponi! Impossibile resistere (cit. Oscar Wilde).

Torta Tentazione


giovedì 7 agosto 2025

CARO DIARIO... BUONE VACANZE

Buone vacanze

Questi primi giorni di agosto mi hanno regalato grandi soddisfazioni e grande musica.
I due piccoli matrimoni per i quali Pasticceria Su Misura aveva in carico le rispettive torte nuziali sono andati molto bene. Gli sposi ci hanno omaggiato di tanti complimenti, inviandoci anche qualche loro foto.
Le torte, opera delle mani di Madi, erano davvero bellissime (oltre che “delicious”, come mi ha scritto Lisa).
È sempre bello sapere che le nostre torte resteranno nel ricordo, e nelle foto, del giorno più bello della vita di due persone.

Sabato scorso a Craveggia il concerto di inaugurazione della Festival musicale Craveggia In Musica ha visto una chiesa stracolma per l’esecuzione perfetta da parte di Matteo Ruffo, violino, e Cecilia Novarino, pianoforte, di musiche di L. van Beethoven e M. Ravel. Beethoven è un compositore indubbiamente molto conosciuto; M. Ravel (del quale ricorrono quest’anno i 150 anni dalla nascita) è noto per il famosissimo “Bolero” ma poco conosciuto per il resto della sua musica. Io sono stata davvero molto colpita dall’esecuzione di sabato, Sonata per violino e pianoforte e Tzigane per violino e pianoforte, e trovandomi a breve distanza dal violinista ho percepito chiaramente l’enorme difficoltà e il virtuosismo espresso.
Mi dispiace molto non aver mai avuto l’occasione di studiare musica né tantomeno di imparare a suonare uno strumento, ma sono felice di poter avere ora frequenti occasioni di ascoltare musica di altissimo livello.
I nostri musicisti, con un atto che mi ha commosso e che ha riacceso le mie poche speranze per il futuro del nostro mondo, hanno voluto dedicare il bis finale alle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Tale gesto da parte di due giovani che nel 1980 non erano nemmeno nati è stato un segnale forte e importante specie in un momento storico come quello che stiamo vivendo in cui ravviso la volontà di molti di voler cancellare, dimenticare ed anche talvolta distorcere la storia, anche la più recente.


Caro Diario, oggi ti saluto e ti ripongo nel cassetto, non te la prendere.
Vero che da Pasticceria Su Misura è entrato in vigore l’orario estivo, ma le prossime settimane mi vedranno impegnata con giornate piene. Giornate che inizieranno in laboratorio per le consuete manovre di apertura e termineranno alle 14.00 in caffetteria con le altrettanto consuete manovre di chiusura. Nel mezzo ovviamente ci sarà Giulia alla produzione e a dare una mano a me con i clienti, quando necessario.
Quindi orario breve ma giornate lunghe!
Tornerò a parlare di me, di Pasticceria Su Misura e del mondo che ci circonda tra qualche settimana…


Le wedding cake di questo weekend








giovedì 31 luglio 2025

CARO DIARIO... AGOSTO!!

Agosto!!

Tutti gli anni mi succede esattamente la stessa cosa, arriva il mese di agosto e io già mi sento catapultata a fine anno, a Natale, Capodanno e in un sol colpo pure al mio compleanno! Così facendo mi invecchio anzi tempo e rischio di bruciarmi tutto quello che di bello c’è in questo periodo (che costituisce la metà dell’anno, non proprio poco). Ma siamo solo in agosto!
Cerco quindi di tenere a bada il mio personale precipitare del tempo e rifletto su quante cose bellissime mi riserva il mese di agosto.

Tanto per cominciare, come ogni anno da 20 anni a questa parte, in agosto prende vita il festival musicale Craveggia In Musica, in Val Vigezzo (Domodossola): sabato 2 agosto il concerto di inaugurazione e a seguire concerti per tutti i sabati del mese più due appuntamenti infrasettimanali non di musica classica ma di musica jazz.
Agosto è un mese intenso da ogni punto di vista e quest’anno, per non farci mancare proprio nulla, abbiamo previsto anche i periodici lavori di imbiancatura di casa che sono sempre un’ottima occasione per ripulire, riordinare ed eliminare un po’ di superfluo che inevitabilmente nel corso degli anni si crea.
Nelle nostre case tendiamo tutti, credo, ad accumulare tante cose che alla luce dei fatti non servono a nulla o non servono più, cose che magari vengono sostituite da altre nuove o migliori.
Io ho trovato un bel modo di “alleggerire” senza buttare: riciclo.
I cosiddetti “social” se ben utilizzati si rivelano molto utili e io, già da qualche tempo, sono iscritta al gruppo “il baule del riuso” dove le persone si regalano vicendevolmente proprio quel superfluo a cui accennavo. Niente scambi di denaro, niente compravendite, non sempre è necessario monetizzare; si regala, si riceve e non si butta. Alla base di questo gruppo è proprio la volontà di evitare lo spreco ed è per questo che mi piace molto. Lo consiglio davvero.

Pasticceria Su Misura inizia il mese con due piccoli matrimoni, il primo per una coppia di stranieri che festeggeranno il loro giorno più bello della vita ad Annone Brianza, con una torta che sarà una sorta di via di mezzo tra una crostata di frutta e una cream tart; il secondo avrà proprio una cream tart a forma di cuore come torta nuziale e prevede il ricevimento al Sottovento, ottima scelta. Questo mese si chiuderà anche con un matrimonio: un numero decisamente ridotto di invitati e una torta molto chic. Nel mezzo tanto lavoro, tanti turisti, molti vacanzieri. E di lavoro ce ne sarà tanto anche perché, come ogni anno, ci saranno le vacanze per tutte, a turno. Quelle di noi che resteranno in Pasticceria avranno quindi un bel da fare nonostante l’orario estivo: a partire da domenica 3 agosto e fino al 13 settembre, la domenica sarà giorno di chiusura e dal lunedì al venerdì apertura alle 8.00 e chiusura alle 14.00 (le 12.00 per il sabato).
Pasticceria Su Misura sarà chiusa solo dal 15 al 17 agosto, per il mini ponte di Ferragosto.

Tra Pasticceria, concerti e lavori di casa il mese di agosto mi si prospetta decisamente intenso ma a settembre… vacanza anche per me!

Il nostro orario estivo


giovedì 24 luglio 2025

CARO DIARIO... LUCI E OMBRE

Luci e ombre

Sono decisamente soddisfatta: il matrimonio di sabato scorso è andato bene, anzi benissimo!
Quel giorno alla guida della Pasticceria sono rimaste Giuli e Madi: sapendo che avrei avuto una serata impegnativa, mi hanno tranquillizzato dicendomi che se la cavano benissimo da sole. Giuli ha aperto alle 8.00 e ha gestito da sola i primi clienti della giornata intanto che Madi, dopo la preparazione delle colazioni e del banco pasticceria, ha provveduto a spatolare di panna, ultima finitura, le tre torte che componevano la torta nuziale. Le torte erano infatti già state farcite il venerdì: la farcitura, in alcuni casi, viene effettuata in anticipo per dare modo a tutti gli elementi di fondersi per creare il connubio perfetto.
Così ho passato un sabato a casa, tra faccende casalinghe e libri, cercando di tenere a bada la mia ansia che saliva con il passare delle ore. Uscire di casa dopo le 19.00 per andare in Pasticceria mi è parso quantomeno bizzarro! Una volta in pasticceria ho sistemato alcune cose in modo da facilitare l’avvio di giornata a Madi e poi, con l’aiuto di Rob, abbiamo caricato sul furgoncino tutte le torte (compresa una piccola torta ai mirtilli senza uova, senza latte, senza glutine, senza… destinata ad un gruppetto di commensali intolleranti), panna montata di scorta, gli attrezzi del mestiere e siamo partiti alla volta del Sottovento dove avevo appuntamento con Valentina, la nostra adorabile fiorista.
È stata una serata piuttosto lunga ma alla fine anche divertente! Essendo arrivati, come mio solito, un po’ in anticipo rispetto alla tabella di marcia, abbiamo messo al fresco torte e panna e ci siamo goduti un’oretta piacevole in riva al lago. Il montaggio della torta è stato anche più semplice del previsto, visto che le tre torte erano già perfette; le sapienti mani di Valentina hanno posizionato i fiori per un decoro semplice, raffinato e molto elegante. Eravamo davvero soddisfatte.
Verso le 23.00, Rob ed io abbiamo trasportato la torta fino al tavolo allestito per il taglio, posizionato sulla piazzetta a livello lago. L’effetto era davvero scenografico! A quel punto il nostro compito era terminato, abbiamo salutato Ignazio e i ragazzi del Sottovento, ci siamo dati appuntamento per un’occasione non lavorativa e siamo andati tutti a casa. Lunedì Noemi e Andrea, i nostri sposi, ci hanno inviato messaggi entusiastici.

Wedding Cake Noemi & Andrea



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Caro Diario, dopo averti raccontato di un bel successo di Pasticceria Su Misura mi ritrovo a scrivere delle ombre che hanno oscurato queste giornate estive. Ombre molto, molto tristi.
Abbiamo perso la nostra piccola mascotte: il nostro amato Teo!
Teo, un simpaticissimo barboncino toy tutto nero, è stato vittima di un brutto incidente che lo ha fatto volare in cielo dopo soli quindici mesi di vita trascorsi con i suoi umani, Vanessa e Giulio.
Era capitato da loro piccolino e in modo abbastanza casuale diventando subito una parte importante della loro famiglia e anche della nostra. Appassionato di biscotti riso&mais gli avevamo preparato un biscotto personalizzato per il suo compleanno, lo scorso 27 aprile.
Ti scrivo con una tristezza infinita per questa perdita, che è per Vanessa e Giulio (e anche per noi) davvero incolmabile. Solo chi ha provato un medesimo dolore può capirne la portata; chi non ama i 4 zampe e non ha mai convissuto con loro potrebbe ritenere “eccessivo” tutto questo ma non è così.

Ciao piccolo Teo! Ci mancherai immensamente.

Il piccolo Teo


giovedì 17 luglio 2025

CARO DIARIO... STAYIN' ALIVE

Stayin’ alive (Bee Gees – 1977)

Eccomi qui! Sopravvissuta alla settimana di giornate extra lunghe, e anche piuttosto movimentate, torno a raccontare un po’ quel che succede nella mia vita e in quella di Pasticceria Su Misura.
Ancor una volta le mie fanciulle pasticcere mi hanno dato molto supporto facendo in modo che all’interno di queste lunghissime giornate io trovassi anche il tempo di fare un bellissimo pranzo con Rob per festeggiare il nostro anniversario. Il 9 luglio abbiamo infatti raggiunto i nostri, primi, vent’anni di vita insieme: grande felicità! Abbiamo pranzato all’Herba Mostrum, birreria artigianale con cucina dove si possono trovare anche interessanti piatti vegetariani e vegani. È un posto che frequento con grande soddisfazione da qualche mese, da quando la mia amica Arianna me lo ha fatto scoprire (le cose carine a Lecco e dintorni).

La sera dopo abbiamo nuovamente festeggiato cenando al Sottovento di Lierna, il nostro posto del cuore; nel corso della serata, in un mix di svago e lavoro, ho preso accordi con Ignazio per la consegna della torta di matrimonio di Noemi e Andrea, sabato prossimo. Sono contenta che il ricevimento sia proprio al Sottovento dove mi sento decisamente di casa. Si tratta infatti di una torta a piani per numerosi invitati e che richiederà la mia presenza nella serata di sabato visto che la consegna dovrà essere effettuata a ridosso del taglio torta; non si tratta, in verità, solo di consegnare la torta ma anche di “allestirla”: porterò i tre piani di torta separati, onde evitare danneggiamenti, e provvederò al montaggio direttamente in loco.
A darmi una mano ci saranno ovviamente Rob, in qualità di driver, e Valentina, titolare del negozio di fiori Nontiscordardime e splendida fiorista oltre che amica, la quale ha in carico il decoro floreale della nostra torta. Tutto questo mi crea quel tanto di ansia che mi fa guardare con grande desiderio alla prossima domenica!! Sono veramente inguaribile.

La settimana passata si è conclusa con una domenica abbastanza movimenta e un episodio che mi ha lasciata un attimo sorpresa perché sintomatico di quanto ancora oggi, nel 2025, resistano dei pregiudizi nei confronti delle donne.
Eravamo in chiusura quando è arrivato un signore, mai visto prima e credo non fosse di Lecco, che ha acquistato una bella torta e dei pasticcini. Un signore chiacchierone e che, ho avuto questa impressione, volesse fare un po’ il simpatico. Mi ha chiesto se la pasticceria fosse mia e alla mia risposta affermativa se ne è uscito con “allora suo marito è il pasticcere!”. Al di là che non sta scritto da nessuna parte che una donna abbia necessariamente un marito, ma ancora di più mi è sembrato veramente fuori dai tempi che escludesse a priori che la pasticcera fossi io. Non che me la sia presa, ci mancherebbe, però trovo certi stereotipi davvero duri a morire. Io sono molto felice della piccola azienda che ho creato insieme ad Ilaria e anche orgogliosa che Pasticceria Su Misura sia una azienda tutta al femminile.

Caro Diario, la prossima settimana, passate le ansie da prestazione, ti racconterò della torta di matrimonio.

Ps. Da ragazzina adoravo i Bee Gees!!

Un'altra Wedding Cake, in attesa di quella di sabato


giovedì 3 luglio 2025

CARO DIARIO... FRUTTA DI STAGIONE

Frutta di stagione

Non sono una grande mangiatrice di frutta: non amo mangiarla dopo pasto, ottima regola, e quella del periodo autunno-inverno mi annoia. Ma la frutta di questa stagione, la frutta estiva mi piace da morire.
Ho una vera passione specialmente per le albicocche e l’anguria, proprio non riesco a resistere!

Frutta per me significa anche confetture: ne produco per la mia Pasticceria Su Misura tutto l’anno, a Natale la nostra scorta non basta mai, ma è l’estate che mi regala maggiori soddisfazioni.
Uno dei miei maestri di pasticceria, l’indimenticabile Eliseo Tonti, mi insegnò a fare confetture, a raccogliere i frutti estivi, conservarli al freddo e utilizzarli quando serve.
Pochi giorni fa Stefy, dell’azienda Monteregina di Valgreghentino, mi ha consegnato la quantità per tempo prenotata di more di gelso e a breve ne metterò una parte in lavorazione conservando il resto per future produzioni; tra poco arriveranno anche i mirtilli mentre a settembre ci saranno i fichi.
Così faccio la scorta di frutta, la conservo e poco alla volta la trasformo in vasetti.
Ma se trovo frutta che mi intriga non me la lascio sfuggire: lo scorso fine settimana eravamo in quel di Moneglia e ho trovato al nostro banchetto di fiducia nel mercato domenicale albicocche squisite: si poteva soprassedere? Certamente no! Ne ho acquistato una piccola quantità: le avrei mangiate tutte in una volta ma ho resistito! E adesso i miei vasetti fanno bella mostra in vetrina.

Il fine settimana al mare è stato un vero toccasana in vista di questo mese di luglio che parte impegnativo: questa settimana Giulia è in vacanza mentre Ilaria sarà in vacanza la settimana prossima.
L’assenza di Ilaria significa per me comprimere ulteriormente il mio tempo in laboratorio a favore della caffetteria e fare giornate extra lunghe; sarà un po’ faticoso ma io ho già avuto il mio primo giro di vacanza ed è stata Ilaria a sobbarcarsi la caffetteria dall’apertura alla chiusura. Fortunatamente le nostre fanciulle sono flessibili e ci danno modo di fare piccole pause nel corso di queste lunghe giornate.

Caro Diario, la prossima settimana non avrò proprio tempo da dedicarti. Tornerò a metà mese e ti racconterò come è andata e come sono sopravvissuta; e ti racconterò dei preparativi per i matrimoni per i quali abbiamo il compito di preparare magnifiche torte.

Confettura di albicocche pronta e invasettata


giovedì 26 giugno 2025

CARO DIARIO...MIA CARA ESTATE, TI ODIO E TI AMO (O VICEVERSA?)

Mia cara estate, ti odio e ti amo (o viceversa?)

Quest’anno l’estate si è presentata con gran rumore e rullo di tamburi. Sabato scorso, 21 giugno, la giornata si era aperta con un cielo bianchiccio, l’aria lattiginosa carica di afa non prometteva bene. Dopo una parziale quanto breve schiarita, nel tardo pomeriggio abbiamo assistito all’abbattersi su tutta la nostra zona di una tromba d’aria.
Noi eravamo di casa e velocemente abbiamo messo in salvo le piante e serrato le finestre: i gatti avevano percepito in anticipo quanto stava succedendo e si erano rifugiati sotto il letto.
La cosa mi ha molto impressionato: il vento faceva davvero paura e sembrava volesse sradicare gli alberi del giardino. Veloce come arrivato, il turbinio d’aria è cessato di colpo lasciando il prato fuori casa cosparso di foglie che, non fosse stato per il colore verde, sarebbe parso autunno.

Ci sono altri aspetti di questa stagione che non amo: la gente che si veste in città come se fosse in spiaggia, il volume eccessivo della musica e delle parole che a finestre aperte invadono casa e tranquillità, la maleducazione che sembra aumentare con l’aumentare delle temperature.
Non amo le difficoltà che le temperature elevate creano alla nostra attività in Pasticceria: lavorare sui cibi è indubbiamente più difficile d’estate rispetto alle altre stagioni, la produzione è più faticosa e la conservazione più complicata. Siamo costrette ad abbandonare quasi del tutto il cioccolato e ci troviamo a spiegare, più spesso di quanto non si immagini, che “no, non può lasciare i pasticcini che ha appena acquistato in macchina per un’ora e mezzo prima di metterli in frigorifero” e che “sì, la torta chantilly panna e fragole va tenuta in frigorifero”.

Sto cercando di indagare dentro me stessa alla ricerca degli aspetti piacevoli di questa stagione che dovranno pur esserci, mi dico, e in effetti ci sono! La luce è indubbiamente un forte stimolo che mi spinge fuori dalle mura domestiche anche dopo cena, la voglia di fare, vedere amici, organizzare pranzi e anche cene è maggiore rispetto alla stagione invernale quando fa buio presto e il tepore casalingo mi spinge inesorabilmente verso il divano.
Dal punto di vista lavorativo l’estate è caratterizzata da un ritmo di lavoro leggermente meno serrato rispetto al resto dell’anno: non ci sono festività particolari e anche i matrimoni sono eventi programmati e agevolmente gestibili. Da questo deriva la possibilità per tutte noi di fare già ora brevi periodi di vacanze che si ripeteranno, un pochino più consistenti, nel mese di agosto e per me nel mese di settembre.

A proposito di matrimoni il nostro debutto 2025 è stato molto soddisfacente! Mi ha fatto molto piacere lavorare con Giorgio Giorgetti, chef a domicilio, che ha curato l’allestimento del ricevimento che ha avuto luogo presso Villa Gnecchi Garlate. Giorgio mi ha contattato ad inizio marzo e in questo periodo abbiamo avuto un fitto scambio di messaggi e telefonate. Devo dire che ci siamo sentiti subito sulla stessa lunghezza d’onda ed è stato un modo di lavorare piacevole e soddisfacente. E i complimenti che ci sono arrivati da parte sua e degli sposi ci gratificano molto. Speriamo di avere in futuro altre occasioni per collaborare.

Wedding Cake


giovedì 19 giugno 2025

CARO DIARIO... L'estate sta arrivando, 21 giugno

L’estate sta arrivando, 21 giugno

L’estate sta arrivando e forse sarebbe meglio dire che è già arrivata viste le temperature improvvisamente torride che mettono a dura prova un po’ tutto e tutti. Risulto a me stessa addirittura banale ma mi è inevitabile parlare del caldo, del meteo, del clima che è cambiato anche se qualcuno cerca di sostenere che non è vero.
In Pasticceria c’è stata qualche giornata difficile per il troppo caldo in laboratorio, nonostante condizionatore e il nostro amico ventilatore. Gli interventi dei nostri manutentori hanno però messo tutto a posto così che noi possiamo proseguire il nostro lavoro senza soffrire eccessivamente.
Mi pare che ogni anno il caldo e le difficoltà sembrano peggio dell’anno precedente; per quanto mi riguarda ho ben capito che le mie aumentate difficoltà sono da imputarsi agli anni che passano. Ricordo benissimo quanto amavo l’estate e il caldo, quanto mi piacesse stare al sole. Comunque inutile lamentarsi! Prendo il bello di ogni stagione e non me ne faccio un cruccio. Tutto sommato sabato sarà il 21 giugno, solstizio d’estate, il giorno più luminoso dell’anno, ma anche il giorno dopo il quale le giornate iniziano pian piano ad accorciarsi.

Il 21 giugno è anche la Festa Internazionale della Musica che si tiene in 120 Paesi nel mondo. La Festa della Musica nasce nel 1982 grazie all'iniziativa del Ministero della Cultura francese come segno di una nuova politica musicale nel paese. In origine il nome usato in Francia per l'evento era in realtà "Faites de la Musique" in cui "faites" significa "fate" (voce del verbo fare) ma si pronuncia come "fête" ovvero "festa", giocando quindi sull'assonanza dei due termini. Il 21 giugno la musica si diffonde su strade, piazze, cortili, chiostri e anche luoghi solitamente non adibiti allo spettacolo, in una celebrazione di ogni genere musicale, moderno o classico, che mobilita scuole di musica, conservatori, associazioni, orchestre, corali, bande.

E noi, che non vogliamo perdere l’occasione di celebrare questa giornata, abbiamo in programma ben tre serate musicali, una in fila all’altra.
Questa sera infatti saremo niente meno che a Calolziocorte (proprio vicino a Lecco, e mi viene da sorridere perché ormai frequento luoghi che nel mio passato remoto mi erano oscuri; ne conoscevo i nomi solo perché li nominava papà che, per via del suo lavoro di artigiano dell’ottone, aveva in tali posti dei clienti): una serata che si preannuncia simpatica in compagnia di un chitarrista con al seguito le sue numerose e preziose chitarre, una violinista e il musicologo “di fama internazionale” Iacob Ringschafer (il nostro istrionico amico Francesco Biraghi) che inframezzerà la musica di chitarra e violino con dotte citazioni imperniate sul multiforme ingegno di Nicolò Paganini.

Domani sera saremo a Ponte Lambro dove, nella magnifica cornice del giardino di Villa Guaita, si esibiranno i Voxa, gruppo vocale che fu anche ospite della corte di Pasticceria Su Misura una decina di anni fa.

Per concludere, sabato, ascolteremo un concerto a Civate dedicato espressamente alla Festa della Musica.

Giorni impegnativi quindi!
D’altronde approfitto delle giornate lunghissime e della carica emotiva dell’estate che sta iniziando per fare vita serale, cosa che nel resto dell’anno mi riesce pochissimo (anche per mia indole).

In mezzo a tutta questa musica l’attività in Pasticceria prosegue alacremente e dopo l’ultimo fine settimana che ha visto la creatività e la maestria delle mie giovani pasticcere produrre veri e propri capolavori, inizia la stagione dei matrimoni, il primo dei quali sarà martedì prossimo: una coppia di sposi stranieri, un matrimonio piuttosto intimo e una romantica torta a forma di cuore.
La caffetteria, dal canto suo, è presa d’assalto dai tanti turisti presenti a Lecco che, credo anche a causa della sospensione dei treni che collegano Lecco con Tirano per non più rinviabili lavori di manutenzione, si fermano in città.
Ben venga, prevedo un’estate decisamente frenetica!



giovedì 12 giugno 2025

CARO DIARIO... LA BELLEZZA, LA BONTA'

La bellezza, la bontà

Eccomi, caro diario! Sono tornata carica, entusiasta, con gli occhi colmi di bellezza inaudita e forse, temo, qualche etto in più che provvederò ad eliminare con dieta e lavoro.

L’Italia è il Paese più bello del mondo, il Sud dell’Italia forse un po’ di più, la Sicilia è la terra di cui mi sono innamorata definitivamente dopo gli ultimi giorni.
Una settimana con lo sguardo perso sul mare, sulle saline di Marsala, sulle acque rosa, sui mulini a vento, sui tramonti così terribilmente belli da sciogliere il cuore.
Abbiamo girato le città, le isole, i lungomari, i siti archeologici antichi e anche nuovi.
Siamo andati per cantine, degustando i vini di questa terra.
Abbiamo assaggiato il cibo, buono e ogni volta diverso pur nella limitata varietà imposta dalla nostra scelta di non mangiare animali: busiate al pesto trapanese, parmigiana di melanzane, caponatine, arancine alle melanzane.
E abbiamo assaggiato i dolci: la genovese di Maria Grammatico ad Erice, le spagnolette a Marsala, i cannoli ovunque… che bontà!

E sui cannoli non posso che soffermarmi, dal momento che da qualche tempo anche Pasticceria Su Misura propone ai propri clienti i cannoli, solo al venerdì e al sabato (ho questa piccola mania dei giorni fissi…).
I cannoli che abbiamo assaggiato la scorsa settimana erano ripieni di ricotta con l’aggiunta di poco zucchero e null’altro; solo a Trapani li abbiamo trovati con ricotta di pecora mentre tutti gli altri erano con ricotta vaccina. Ho trovato quelli con ricotta di pecora buoni, ma un po’ pesanti: il formaggio di pecora ha un gusto molto forte, deciso e anche se addolcito dallo zucchero mi è sembrato poco adatto ad essere degustato come dolce, specialmente dopo cena.
In Sicilia, quantomeno nella parte occidentale da noi visitata, i cannoli hanno una sola dimensione: grande!
Non se ne riescono a mangiare due nemmeno se si è digiuni da una settimana, cosa che peraltro in Sicilia è davvero impossibile.

L’ultimo cannolo della nostra breve vacanza è stato davvero strepitoso! Su precise indicazioni, nel tragitto verso il porto di Palermo ci siamo fermati a Dattilo, un paese di niente, poche case, e questo posto che si chiama “Eurobar”: un locale piuttosto bruttino, anonimo, una vecchia insegna e un aspetto generale che certo non invoglia alla sosta. Orario di apertura pomeridiana 16.30 e a quell’ora, quando siamo arrivati, era ancora chiuso ma con una decina di persone fuori in attesa. Appena si è alzata la saracinesca tutti sono entrati chiedendo cannoli, noi compresi ovviamente.
Un cannolo ancora più grande, con una cialda super fragrante, più stretta al centro e più ampia ai bordi dove la ricotta, solo ricotta e zucchero, strabordava rendendo non facile la degustazione. Il miglior modo per concludere la vacanza.

Nel viaggio di ritorno ho potuto fare le mie riflessioni sui “nostri” cannoli: indubbiamente cannoli grandi come quelli visti in Sicilia sarebbero del tutto sproporzionati per le abitudini lombarde, quindi direi che la misura proposta da Pasticceria Su Misura è perfetta; per quanto riguarda il ripieno credo che la ricotta della fattoria Dassogno che utilizziamo per questo dolce sia all’altezza di quella del Sud e l’aggiunta di gocce di cioccolato dona il tocco di amaro sufficiente a far sì che forse dopo il primo cannolo si potrebbe pensare di mangiare anche il secondo.

I nostri cannoli


giovedì 29 maggio 2025

CARO DIARIO... UNA PICCOLA VACANZA IN VISTA

Dopo tanta fatica una piccola vacanza in vista

Domenica scorsa ancora una cerimonia importante, il battesimo di una bimba di nome Ludovica, per la quale abbiamo nuovamente preparato una grande Cream Tart rettangolare; poi svariati compleanni uno dei quali quello super tondo del nostro caro amico Biro.
Per lui non una, bensì tre torte tutte con un unico denominatore comune: cioccolato e lamponi.
Biro non ama tanto i dolci e men che meno le creme, qualche piccolo difetto deve pur averlo, ma ama molto il cioccolato e in effetti aveva espresso il desiderio di avere una Milo per il suo compleanno, mousse al cioccolato fondente e salsa di lamponi finita con glassa al cioccolato. È davvero una torta buonissima, forse tra i nostri semifreddi uno dei miei preferiti, ma gestire una torta così per tante persone comprensivo di trasporto a Milano con il meteo che avrebbe potuto anche essere troppo caldo (cosa che non è stato ma non potevo saperlo) mi creava qualche difficoltà.
Per non deluderlo ho allora chiesto a Madi e Giuli di preparare un Milo piccola, per Biro e pochi eletti che l’hanno assaggiata, e altre due torte: crostata di confettura di lamponi con frolla al cacao e crostata di frolla al cacao, crema gianduia e lamponi freschi. Grande successo e grande soddisfazione: le torte sono sparite in un attimo.
Il mese di maggio si conclude in bellezza: iniziato con quella che è orami un “must” delle cerimonie (“una torta iconica”, per usare una locuzione à la page) termina con la stessa meravigliosa torta per festeggiare un anniversario di matrimonio: una Cream Tart a forma di cuore e con i macaron di tutti i colori, come l’arcobaleno.

Oggi c’è un grande evento qui a Lecco: passa il giro d’Italia! È un evento importante, per appassionati di ciclismo e non, e certamente attirerà molta folla. Alcune strade sono chiuse al traffico dalle 13.00 alle 16.00 in concomitanza del passaggio dei ciclisti; le medesime strade vedono il divieto di sosta dalle 8.30.
Io per non correre rischi mi sono fatta accompagnare questa mattina da Roberto, e per fortuna il giovedì la mia sveglia non è cattivissima, e me ne ritorno a casa in treno. Comodo.
Ho sentito molti lamentarsi per la chiusura, per il traffico, per il disagio. Ma è mai possibile che ogni occasione sia buona per lamentarsi e non si riesca mai a cogliere gli aspetti buoni di ciò che accade? Secondo me è una bella occasione per la città di Lecco che ormai è anche la mia città, anche se non vi abito.

Dulcis in fundo, sabato inizia la mia piccola vacanza: destinazione Marsala, Sicilia.
Sono molto felice di tornare in Sicilia, di vedere luoghi nuovi e di rivederne altri visitati da ragazzina.
Non vedo l’ora di assaggiare le prelibatezze del luogo, cannoli soprattutto per poter verificare dal vero se quelli che stiamo proponendo da Pasticceria Su Misura sono all’altezza dell’originale (secondo me sì, ma vado a verificare).
E sono molto felice che dopo tanti anni di lavoro in proprio, adesso Ilaria ed io possiamo finalmente concederci il lusso di una piccola vacanza ad inizio estate oltre a quella di agosto per Ilaria e di settembre per me. All’inizio di Pasticceria Su Misura, specie quando ero sola, le vacanze non erano proprio previste; poi abbiamo conquistato qualche giorno e a poco a poco anche delle vacanze vere. Certamente quando una di noi si assenta le altre tre devono darsi più da fare. E quindi dico grazie alle mie fanciulle per questa breve e, spero, intensa vacanza. Caro Diario, la settimana prossima ti trascuro, ma al mio ritorno avrò molte cose da raccontarti.

Ps torniamo a casa l’8 giugno e la prima cosa che faremo sarà andare a votare per i referendum. Spero che tutti lo facciano… il referendum è uno strumento di democrazia diretta tramite il quale ognuno di noi può far sentire la propria voce. Il voto è un diritto conquistato a fatica (e per le donne una conquista che risale solo a 79 anni fa, non so se mi spiego: mia nonna non ha potuto votare fino all’età di 34 anni) ed è anche un dovere.

Frolla al cacao, gianduia e lamponi freschi



giovedì 22 maggio 2025

CARO DIARIO... SODDISFAZIONI

Soddisfazioni

Il mese di maggio prosegue impetuoso con la sua ricca serie di cerimonie: battesimi e comunioni in testa, compleanni e anniversari a seguire; sono fine settimana con tante torte tra le quali primeggia ancora la nostra Cream Tart, tanto bella quanto buona.
In effetti sono arrivata al termine della settimana esausta e priva di energie, ma decisamente molto soddisfatta. Non è facile gestire bene i picchi di lavoro come quelli che si presentano durante questo periodo, con ordini che si accavallano, mille cose da fare, le scorte da calcolare correttamente, soprattutto per quanto riguarda beni facilmente deperibili come, ad esempio, i frutti di bosco.

Sabato scorso, a differenza di quanto avviene usualmente, alla mattina abbiamo lavorato in tre: io ho aperto il laboratorio e iniziato a preparare gli ordini piccoli, Giulia e Madi sono arrivate insieme alle 8.00 e si sono subito dedicate agli ordini più impegnativi, in particolare alle due grandi Cream Tart rettangolari per il battesimo della piccola Maria. Avevo in prima battuta pensato che, una volta sistemati gli ordini, potevo staccare e lasciare le redini alle fanciulle dal momento che la domenica si presentava piuttosto impegnativa, ma non è andata così! Il movimento in negozio si è andato infittendo in corso di mattinata così che Madi ed io siamo rimaste in negozio e Giulia è rimasta in lab a finire i lavori e reintegrare il banco man mano che andava svuotandosi.
Alla chiusura della mattinata avevamo tutte e tre il fiatone ma anche tanta adrenalina in corpo e una contagiosa allegria! Domenica, in previsione del super lavoro, ho messo la sveglia ben prima del solito e tutto è filato liscio. Lunedì sono arrivati diversi messaggi di ringraziamento e di complimenti, messaggi che davvero fanno gioire il cuore.
Una delle cose che più amo del mio lavoro è proprio questo: partecipare a giornate importanti delle persone, giornate che segnano un punto nella crescita di bambini e adulti, giornate che restano nelle foto e nella memoria. Finito il tourbillon delle cerimonie di maggio si aprirà la stagione dei matrimoni e noi abbiamo già diverse date impegnate.

Nonostante la fatica e il super lavoro del fine settimana appena passato, sabato sera non mi sono lasciata sfuggire un bellissimo concerto. Roberto ed io siamo quindi tornati a Lecco per seguire il Quartetto Goldberg che si esibiva nella piccola e deliziosa Chiesa di Santa Marta.
Due giovani artiste e due giovani artisti decisamente talentuosi ci hanno proposto musiche di Haydn, Mendelssohn (che resta uno dei miei compositori preferiti, senza contare che è proprio grazie a Feliz Mendelssohn che oggi possiamo ascoltare la musica di Bach e non è cosa da poco) e Beethoven.
Un concerto bellissimo e trascinante, applausi scroscianti e il pensiero che grazie a giovani come quelli che ho avuto il piacere di ascoltare in questa occasione non tutto sia proprio perduto per il nostro futuro, al momento sempre più buio.

Una delle due Cream Tart per il battesimo di Maria


giovedì 15 maggio 2025

CARO DIARIO... Pasticceria con caffetteria

Pasticceria con caffetteria

Festa della mamma archiviata con grande successo! La mamma è sempre la mamma, la mamma è unica e la sua festa è davvero molto sentita, e meno male. Tutte le proposte di Pasticceria Su Misura sono state accolte con entusiasmo e al termine della giornata il banco era praticamente vuoto. Anche quest’anno sono molto soddisfatta. Io e Madi abbiamo corso parecchio tra sabato e domenica, tanto che posso dire che non ci siamo quasi viste! Ma il mese di maggio è ancora lungo e ricco di cerimonie, dovremo continuare a correre…

Vado riflettendo su una piccola questione semantica che mi sta piuttosto a cuore; rifletto perché si tratta di un argomento che non riesco a trasmettere correttamente alle tante persone che frequentano Pasticceria Su Misura, e di conseguenza me. Anche persone molto carine e attente, alle quali voglio bene, cadono in questo “tranello” (mi piace chiamarlo così). Sono da sempre convinta che le parole abbiano un senso proprio, soprattutto in una lingua bella e ricca di sfumature come è l’italiano; esistono i sinonimi, certamente, ma ogni parola che usiamo ha una sua specificità. Il punto è questo: quando sento parlare di Pasticceria Su Misura definendola “bar”, mi sale un po’ la mosca al naso e mi indispettisco. Una volta, addirittura, una signora mi ha apostrofata dicendomi (e dandomi del tu senza conoscermi, altra cosa che mi dà parecchio fastidio): “mia figlia è una tua collega, fa la barista…” Sono trasecolata! E forse in modo un tantino piccato le ho fatto notare che io sono pasticcera e la mia è una Pasticceria. Pasticceria Su Misura è una pasticceria con caffetteria. Non è un bar.

Ho fatto una facile ricerca in internet e questo è il risultato (una ricerca alla portata di chiunque) dalla quale si evince che fin dai primi locali sorti nel XVI secolo in Medio Oriente, le caffetterie sono sempre state un luogo di aggregazione sociale dove, sorseggiando tè o caffè, si poteva ascoltare musica, parlare di politica e giocare a scacchi con gli altri avventori. La storia della caffetteria moderna ha inizio con l’arrivo del caffè in Europa, nel XVII secolo, che raggiunse i principali porti del Mediterraneo grazie alle rotte commerciali con l’Impero Ottomano. Il primo locale in cui fu possibile bere caffè aprì a Venezia nel 1640, ma ben presto le caffetterie sorsero anche a Londra, Marsiglia e Lione. In Italia, le antiche caffetterie si chiamavano “botteghe del caffè”: il termine “caffè” fu infatti preso in prestito solo nel Settecento dal francese “café”, ritrovo di illuministi e rivoluzionari. Nel secolo successivo, le caffetterie divennero semplicemente dei luoghi in cui rilassarsi e passare il tempo e anche le donne poterono accedervi (e quindi prima no e qui si aprirebbe una lunga dissertazione): locali raffinati in cui erano esposte le creazioni di pasticceria, con tavolini dove trascorrere momenti assai piacevoli.
A differenza dei caffè, i bar non possono vantare un passato come luoghi di aggregazione per scrittori, filosofi e rivoluzionari. Il termine “bar” deriva probabilmente dal latino “barra”, che significa letteralmente “barra” o “barriera”. La barriera da cui hanno preso nome i bar potrebbe essere un riferimento al bancone che si frappone tra il barista e il cliente, ma non è l’unica ipotesi sull’origine del nome del locale. I bar appartengono per lo più al mondo anglosassone, dove indicano un esercizio commerciale dedito soprattutto alla vendita di alcolici.

So benissimo che rischio di passare per quella che si dà delle arie; lungi da me il denigrare i tanti “bar” disseminati ovunque ma la differenza è davvero sostanziale. Noi non vendiamo alcolici, non facciamo aperitivi, non facciamo toast e panini, non vendiamo giornali o tabacchi.

Noi produciamo, nel nostro laboratorio, tante dolcezze: brioche per la colazione, pasticcini, biscotti, praline, torte. Torte di ogni dimensione e per ogni occasione, torte per compleanni, per matrimoni, per comunioni e cresime, torte per una serata tra amici, in famiglia o in solitaria.
Questo ci distingue e questo ci rende Pasticceria Su Misura.

La nostra bellissima e colorata corte


giovedì 8 maggio 2025

CARO DIARIO... W LA MAMMA

W la mamma

Oggi è l’8 maggio, il giorno eletto a festa della mamma; per pura convenzione, e qualche scontato calcolo commerciale, la festa viene spostata alla prima domenica dopo l’8 maggio e quindi per quest’anno l’11.
Per chi, come me, lavora nel campo della pasticceria è una festa molto importante, forse la più importante dopo il Natale. Se qualcuno fa il superiore a San Valentino, chi non ricorda che il 19 marzo si festeggia il papà, chi a Pasqua preferisce scappare lontano da casa e magari evitare proprio la famiglia, ebbene, la mamma è festeggiata da tutti ma proprio tutti.

Pasticceria Su Misura si riempie di biscotti e torte a tema, le ordinazioni arrivano numerose mescolandosi a comunioni e battesimi. Maggio è un mese forse più impegnativo di quelli che lo precedono da un punto di vista lavorativo. È anche un mese che a me piace molto o, meglio, mi piaceva molto prima che il clima cambiasse e diventasse quello che è oggi: temporali e lampi quando meno te li aspetti, piogge catastrofiche alternate a periodi troppo aridi, continui sbalzi di temperatura. Maggio, nei miei ricordi di ragazza, era il mese delle giornate lunghe ma non troppo, del tempo bello, dei primi caldi piacevoli, del sole splendente ma non dardeggiante. Sono sempre stata un tantino meteoropatica (come molti, probabilmente) ma mai avrei immaginato che le mie giornate dipendessero così tanto dal meteo: lo controllo ogni mattina per provare a capire come sistemare la corte di Pasticceria Su Misura e più volte al giorno, specie se piove nella speranza che vada migliorando.
Queste divagazioni metereologiche mi hanno fatto perdere un po’ il filo dei pensieri, lo riagguanto subito…

La mamma. Credo di aver già detto tutto o quasi della mia mamma, donna moderna, franca e diretta senza troppi peli sulla lingua, una madre vicina sempre, ma sempre lontana. Mia madre avrebbe dovuto fare l’architetto, architetto d’interni per la precisione; amava l’arredamento e tutto quello che gli gira intorno e non potendo cambiare casa ogni mese, si limitava a modificare la disposizione dei mobili.
Quando decise di riammodernare la stanza mia e di mia sorella, scelse per noi mobili bianchi componibili e moquette verde sul pavimento (la moquette era molto di moda negli anni settanta) e scelse un effetto decisamente “optical” facendo dipingere le pareti con tre grandi strisce orizzontali che passavano dal marrone testa di moro al beige. Molti anni dopo decisi che era il momento di tornare al bianco: sudai sette camicie per coprire il marrone testa di moro!!

Mia mamma ha affrontato con grande coraggio le tante avversità che la vita le ha presentato, senza lamentarsi mai, almeno non lamentandosi con i suoi figli. Ora che è piuttosto avanti con gli anni, e la vita le ha tolto quasi tutte le persone a lei care, a volte stento a riconoscerla; mi pare chiusa nel suo piccolo mondo, un po' indifesa e un po' arrabbiata, con quel carattere che resta indomito come quando aveva trent’anni ma che non ha più la forza di farsi valere davvero e si rifugia nel lamento e nell’autocommiserazione. Il mio rapporto con lei non è mai stato molto sereno, e forse non lo sarà mai. Me ne sono fatta una ragione e cerco di starle vicino per quel poco tempo di cui son capace. Le sono però riconoscente perché ha fatto del suo meglio per tirarmi grande, facendo sì che io potessi diventare una persona indipendente e coraggiosa. E io sono molto contenta di come sono.

Grazie mamma e tanti auguri per la tua festa.

Biscotti di pastafrolla decorati con pasta di zucchero


giovedì 1 maggio 2025

CARO DIARIO... Maggio

Maggio

Eccomi qui, di nuovo a raccontare di me e di Pasticceria Su Misura.
La domenica di Pasqua ho chiuso il negozio ormai semivuoto, solo un bellissimo uovo Conchiglia al latte rimasto e non ho ancora avuto il coraggio di scioglierlo, e sono scappata a Moneglia. Che gioia! Era da ottobre scorso che non ci andavamo e in effetti mi mancava moltissimo. Giusto un paio di giorni per dormire, riposare e anche prendere il primo sole. Sono stata tentata da un tuffo in mare, acqua fredda anche se non freddissima, ma alla fine non sono stata così temeraria.
Al mio rientro in Pasticceria, il giorno prima della riapertura sono stata in lab tutta mattina per produrre, ho trovato la nostra nuova insegna montata al posto della vecchia: un bel pannello rosso con scritta bianca molto bello e soprattutto ben visibile. Siamo molto soddisfatte e tanti clienti l’hanno notata e apprezzata.

Venerdì 25 aprile eravamo aperte la mattina e in effetti mi pareva una domenica...
Ho lavorato con Ilaria poi sono corsa con Rob a Milano per le celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione. Con altri amici ci siamo trovati a Porta Venezia e abbiamo camminato con il corteo, gioioso e colorato, fino a Piazza Duomo. Una marea umana immensa. Sono stata molto felice di poter partecipare anche io, di poter festeggiare e di poter onorare mia nonna Charlotte, morta proprio nell’aprile del 1945 in un campo di concentramento.

Le cerimonie che caratterizzano il mese di maggio sono iniziate con la fine di aprile: nell’ultima domenica del mese ho preparato una grande Cream Tart a forma di “M” per il battesimo di una bimba di nome Matilde, battesimo che i genitori hanno festeggiato presso il mio ristorante del cuore, il Sottovento di Lierna.
Torta piuttosto impegnativa da preparare specie quando di grandi dimensioni, ma torta che dà molta soddisfazione nel suo risultato finale. E torta che regala parecchio piacere ai palati di chi ha la fortuna di gustarla.

La cerimonia per eccellenza di maggio è certamente la festa della mamma, che quest’anno cade l’11 di maggio e noi in lab abbiamo già in mente diverse cose.
Poi sarà tutto un susseguirsi di comunioni e battesimi, mescolati ai compleanni uno dei quali mi sta molto a cuore: il 25 maggio il nostro amico Biro farà un compleanno a tutto tondo (e no, non sono i 50 e nemmeno i 60…) e io so già cosa proporgli come dolce. Ma questo, al momento, è top secret.

Anche oggi, giovedì 1^ maggio, sono al lavoro con Ilaria: Pasticceria Su Misura aperta sempre con orario domenicale quindi dalle 8.30 alle 12.00.
Da una parte mi spiace perché penso che il 1° maggio, Festa dei Lavoratori, dovrebbe essere solo un giorno di festa e nessuno dovrebbe lavorare; è anche vero che c’è una moltitudine di lavoratori impegnati nei giorni di festa, tutti coloro che lavorano negli ospedali e nei trasporti, giusto per citarne alcuni, e forse è giusto che la nostra Pasticceria Su Misura resti aperta per i nostri amici e clienti che così avranno modo di festeggiare con un buon dolce.

Cream tart a forma di M


giovedì 17 aprile 2025

CARO DIARIO... Pasqua!!

Pasqua!!

Sono reduce da una settimana, quella passata, davvero molto impegnativa. Il periodo pasquale è già di suo carico di lavoro, a questo si sono aggiunti il tempo bellissimo (che ci ha però abbandonato, ahimè!) che spinge tutti volentieri fuori casa e fuori dagli uffici per colazioni e pause un po’ più consistenti, ed anche il Salone del Mobile, terminato domenica 13.
Sembra incredibile ma il Salone attira milioni di persone e nel raggio di 50 chilometri da Milano tutte le strutture ricettive si affollano. In Pasticceria c’è stato quindi un bel flusso extra con anche parecchie presenze di stranieri. Sono state giornate frenetiche, di quelle che il tempo passa in un soffio ma che mi lasciano leggermente tramortita.
Pensare al Salone del Mobile mi suscita ricordi antichi, quando il Salone era in settembre, era solo una fiera di settore e a me capitava di andare a visitarlo. Mi piacerebbe tornaci, magari il prossimo anno.

La domenica delle palme ha significato per molti una pausa dalle rinunce quaresimali, e meno male! Però mi viene da dire “poveri noi”, pasticcere e pasticceri, che nei quaranta lunghi giorni che precedono la Pasqua veniamo additati come pietre dello scandalo: continuo a pensare che sarebbero ben altri i comportamenti virtuosi da tenere, e non solo in quaresima.

In ogni caso siamo arrivati al rush finale: ordinazioni di uova di cioccolato chiuse, ordini per pastiere come non ci fosse un domani. Chiuse le ordinazioni per le uova di Pasqua continuano le vendite di quelle esposte in negozio e di conseguenza in lab si prosegue la produzione per non lasciare sguarnite le mensole.
Come di consueto sarò io presente in negozio la mattina di Pasqua, un’apertura breve sufficiente per gli ultimi ritiri, per gli acquisti sul filo del rasoio dei ritardatari e per i saluti.
Tempo di chiudere, sistemare, tornare a casa per poi scappare a Moneglia, il mio luogo del cuore per eccellenza. Non mi importa del meteo, mi basterà guardare, respirare, odorare il mare per essere felice. E mangiare la focaccia più buona del mondo. Sarà una tregua molto breve, ma assolutamente meritata.

*****

Pasticceria Su Misura sarà chiusa dal 21 al 23 aprile; sarà poi aperta, anche se con orari differenti da quelli usuali, anche nei giorni 25 aprile e 1^ maggio. Quindi anche quest’anno lavorerò, con Ilaria, la mattina del 25 aprile: 80^ anniversario della Liberazione dal nazifascismo, una data importante; non potendo partecipare a nessuna delle tante manifestazioni che avranno luogo in ogni città (ma per fortuna c’è chi andrà anche in mio nome) festeggerò ringraziando chi, prima di noi, si è sacrificato per la nostra libertà e la nostra democrazia.

Ps. Caro diario, ti trascurerò per qualche giorno ma non temere, ad inizio maggio torno. E ti racconterò il mese più “cerimonioso” dell’anno.

I nostri orari nei giorni di Pasqua


giovedì 10 aprile 2025

CARO DIARIO... Chocolat, mon amour

Chocolat, mon amour

Non saprei dire a quando risale il mio amore per il cioccolato, ma è un amore che dura invariato nel tempo. I primi corsi che ho seguito a Brescia, quando avevo deciso di intraprendere la strada della Pasticceria, erano proprio corsi sul cioccolato con l’ineguagliabile e meraviglioso maestro Eliseo Tonti.
La prima idea di attività che avevo avuto era stata quella di aprire una cioccolateria (e qui indubbiamente il film “Chocolat” aveva avuto un grande influsso, film indimenticabile); poi avevo optato per una proposta dolciaria più vasta con la nascita di Pasticceria Su Misura.

Mi piace il cioccolato da solo, la classica tavoletta, mi piacciono tutti i dolci al cioccolato, adoro le praline. Non amo invece il cioccolato virato nella cucina salata o in quegli abbinamenti che io trovo forzati, tipo il cioccolato con il gorgonzola o con il profumo della violetta di Parma.

Nell’arco dell’anno, il cioccolato è protagonista di tutte le produzioni di Pasticceria Su Misura grosso modo dai primi di ottobre fino alla fine di aprile. Saltiamo i mesi troppo caldi per motivi evidenti.
All’interno di questa ampia produzione la parte che ho sempre amato più di tutto è proprio il lavoro pasquale: la fabbricazione delle uova di cioccolato.
È un lavoro che richiede molta manualità e tanta, tanta pazienza.
È un lavoro che Giulia e Madi hanno imparato benissimo con risultati davvero bellissimi: le uova di cioccolato esposte nella nostra Pasticceria Su Misura non hanno nulla da inviare a pasticcerie più conosciute.

Ed è un lavoro al quale mi spiace rinunciare e al quale, infatti, non rinuncio del tutto.
Tradizionalmente ogni anno regalo un uovo di cioccolato fondente, con sorpresa, al fratellone (che se lo merita proprio). Così, qualche giorno fa, terminato il mio turno alla guida della caffetteria mi sono rimessa i panni da pasticcera, sono salita in lab e mi sono dedicata alla produzione di uova di cioccolato.
Per Chicco ho scelto il modello Picasso grande tinto di giallo, poi ho preparato un Conchiglia fondente tinto di rosa per una fanciulla, un uovo Coniglio al latte per il nipotino di tre anni e poi ho fatto un piccolo esperimento che mi solleticava da giorni: un piccolo uovo fondente ricoperto di granella di nocciole tostate.
Sapevo come fare ma ammetto che la sua realizzazione è stata meno semplice del previsto, anche perché volevo evitare sprechi sia di nocciole che di cioccolato. La persona che riceverà questo uovo non si aspetta questo regalo e spero ne sarà felicemente sorpresa! Anche perché, in questo caso, all’interno dell’uovo la sorpresa non c’è.

A fine pomeriggio tutte le mie uova di cioccolato erano pronte, incartate, infiocchettate e insacchettate per la consegna. Mi sentivo stanchissima ma di quella stanchezza bella, gratificante, piena. Un tipo di stanchezza che mi ha ricordato quella che provavo, in un’altra epoca storica, alla fine di una giornata sugli sci: gambe a pezzi e cuore in cielo.

Uovo pralinato