giovedì 25 gennaio 2024

LUOGHI DEL CUORE. LECCO

LECCO

"Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutte a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni."


Ho iniziato il 2024 con la mia città di nascita, Milano, e proseguo con la mia città di adozione, Lecco, teatro da quasi dodici anni della nostra piccola e vivace Pasticceria Su Misura.

Quasi ogni giorno dell’anno dal lunedì alla domenica, con orari variabili ma facilmente recuperabili sulla rete e sui social, apriamo le porte al mondo di studenti, insegnanti, pendolari, lavoratori pubblici e privati, ferrovieri, turisti italiani e stranieri, clienti affezionati e fedeli e clienti per caso, clienti che se possono ritornano.

Quando ero ragazza il mio legame con Lecco era limitato alle riunioni alle quali partecipavo in qualità di capo scout. Il gruppo al quale appartenevo faceva infatti riferimento alla “zona” di Lecco (le zone sono suddivisioni delle regioni create dall'AGESCI che variano in dimensioni territoriali e numeriche a seconda dell'area geografica). Ricordo viaggi interminabili verso questa città lontanissima da noi, serate interminabili di discussioni, la scarsa simpatia che nutrivo verso gli scout lecchesi e una città tutto sommato “brutta”.
Non me ne vogliano i lecchesi doc! Allora Lecco era più che altro una città industriale, sovrastata da montagne che allora come oggi mettevano un po’ in soggezione; una città che, ai miei occhi, perdeva clamorosamente nel confronto con Como, posta al termine dell’altro ramo del lago.
Con gli anni Lecco ha creato un piccolo centro pedonale, ha migliorato molto tutto il lungo lago, diventando un centro turistico di grande richiamo.

Vi confesso che all’epoca delle mie serate scout a Lecco se qualcuno mi avesse detto che un giorno quella sarebbe stata la mia città, avrei preso questo qualcuno per pazzo! La vita ha davvero percorsi imprevedibili. Questi anni di attività a Lecco con Ilaria sono stati anni non certamente facili ma indubbiamente di grande soddisfazione.

Sorrido però quando qualche cliente, soprattutto turisti in caccia di souvenir, chiede a noi un dolce tipico di Lecco. Invariabilmente la nostra risposta è che i nostri dolci sono unici nel loro genere come unica è Pasticceria Su Misura. Provare per credere.



giovedì 18 gennaio 2024

LUOGHI DEL CUORE. MILANO

MILANO

Fondata intorno al 590 a.C. da una tribù celtica, fu conquistata dagli antichi Romani nel 222 a.C. Con il passare dei secoli, Mediolanum accrebbe la sua importanza sino a divenire capitale dell'Impero romano d'Occidente.
Dal XII fino al XVI secolo, Milano fu una delle più grandi città europee e un importante centro commerciale, divenendo così capitale del Ducato di Milano, che fu una delle maggiori forze politiche, artistiche e della moda nel Rinascimento. All'inizio del XVI secolo, però, perse l'indipendenza a favore dell'Impero spagnolo per poi passare, quasi due secoli dopo, sotto la corona austriaca: grazie alle politiche asburgiche, Milano divenne uno dei principali centri dell'illuminismo italiano. Capitale del Regno d'Italia napoleonico, dopo la Restaurazione fu tra i più attivi centri del Risorgimento, fino al suo ingresso nel Regno d'Italia sabaudo.
Principale centro economico e finanziario della Repubblica Italiana, Milano ne guidò lo sviluppo industriale, costituendo con Torino e Genova il cosiddetto “Triangolo Industriale”, in particolar modo durante gli anni del boom economico, quando la crescita industriale e urbanistica coinvolse anche le città limitrofe, creando la vasta area metropolitana milanese. In ambito culturale, Milano è il principale centro italiano dell'editoria ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala. È, inoltre, tra i principali poli fieristici europei con due esposizioni universali ospitate (Expo 1906 e Expo 2015) e del disegno industriale, ed è considerata una delle capitali mondiali della moda.


Ben ritrovati e buon 2024 a voi tutti che leggete i miei pensieri settimanali.
Subito svelato il fil rouge che ci accompagnerà in questo nuovo anno: i luoghi del, mio, cuore!
Dopo le canzoni, le poesie, i film e i libri, quest’anno ho pensato di condividere con voi i luoghi a me cari.

Inizio con Milano, città dove sono nata. Una città alla quale, pur non avendoci mai vissuto, sono e resto profondamente legata.
I miei ricordi risalgono ai miei primi anni di vita, prima che nascesse mio fratello, quando era di rigore la gita domenicale dai nonni a Milano. Ricordo viaggi che mi parevano interminabili, il risotto allo zafferano della nonna e la grande sorpresa di ritrovarmi al lunedì mattina nel mio lettino senza sapere come ci ero arrivata (addormentata tra le braccia di papà). Da piccola i miei genitori ci portavano a Milano per qualsiasi cosa: il taglio di capelli, dallo zio Luciano, la visita dal dentista, l’acquisto di scarpe e vestiti, il teatro.
Dopo la nascita di mio fratello le cose cambiarono un po’: io e mia sorella passavamo le domeniche con il gruppo scout ed era la zia Nella, sorella di mamma, che veniva a trascorrere i fine settimana da noi.
La mia frequentazione di Milano si fa più rarefatta durante l’adolescenza per poi riprendere con l’inizio dell’Università e continuare, successivamente, con gli anni della mia prima vita lavorativa, quella legata al mondo bancario.

Ammetto che in tanti anni di pendolarismo sono sempre stata molto fortunata dal momento che, una volta scesa dal treno, mi bastavano le gambe per raggiungere le aule universitarie e gli uffici dove lavoravo. Ho potuto gustarmi la città di Milano nelle sue zone più belle e più rinomate.
Per un periodo ho lavorato in Via Borgonuovo, dietro l’Accademia di Brera, che ho così avuto occasione di visitare più di una volta, capitava qualche volta di raggiungere la vicina via Montenapoleone per fare colazione alla Pasticceria Cova che proponeva brioche da favola e poco importava che avessero un prezzo doppio rispetto a qualunque altro posto.

Oggi come allora quando mi capita di passeggiare per Milano mi lascio attirare dalle vetrine delle pasticcerie, mi piace curiosare, assaggiare e magari trovare qualche spunto da fare mio.
Inutile dire che il dolce più milanese di tutti è indubbiamente il Panettone, ma per quello dovrete aspettare il prossimo Natale, almeno da Pasticceria Su Misura. Ultimamente è di moda proporre il Panettone tutto l’anno, ma io sono convinta che ogni cosa abbia il suo tempo, la sua stagione.

Ancora ben ritrovati, con l’augurio di un delizioso anno da Pasticceria Su Misura.