mercoledì 29 settembre 2021

AUTUNNO

"Mutiamo tutti, da un giorno all'altro, per lente e inconsapevoli evoluzioni, vinti da quella legge ineluttabile del tempo che oggi finisce di cancellare ciò che ieri aveva scritto nelle misteriose tavole del cuore umano.

E oggi si disprezza ciò che ieri si era adorato, come domani si sarà indifferenti per il dolore che ne dà acuti tormenti."
(Grazia Deledda, 1871-1936)

L’autunno ha un qualche cosa di speciale, i colori caldi e avvolgenti, quel profumo di muschio, erba bagnata, pioggia, quella malinconia che tocca le corde sensibili del cuore.

Adalisa da giovane sopportava l’invern
o solo perché poteva andare a sciare, poi attendeva con ansia il risveglio della primavera e l’esplosione dell’estate. Ma molte cose cambiano nel corso della vita.

Adalisa, nata nel pieno del boom economico degli anni sessanta, aveva goduto di una infanzia e di una giovinezza molto felici. La sua si poteva definire una famiglia benestante e i suoi genitori le avevano permesso di vivere spensierata, di girare il mondo, di studiare, di essere presto autonoma.

Adalisa sapeva di essere stata fortunata a non aver vissuto la guerra in prima persona anche se ne conosceva il dolore e i traumi attraverso i racconti di genitori e nonni. La famiglia di mamma aveva trovato riparo a Cantù, fuggendo da una Milano colpita dai bombardamenti. La famiglia paterna era sfuggita alle persecuzioni in Francia tornando a vivere in Italia, a Milano.

Adalisa sapeva di essere stata fortunata, di avere avuto tanto dalla vita, ma ricordava molto bene la pandemia, all'inizio degli anni ’20, anni in cui tutto era cambiato, molte persone avevano perso la vita, l’intera società in cui viveva sembrava come impazzita. Qualcuno aveva paragonato quel periodo alla guerra. Forse non era del tutto corretto questo paragone ma per certi versi poteva essere accettabile. Ne era passato di tempo. Adalisa ripensava a quel periodo con tristezza ma anche un certo senso di sollievo perché, se molte cose erano cambiate, la vita aveva proseguito il suo corso adattandosi alla nuova realtà. Solo l’autunno pareva essere rimasto immutato.

L’autunno. Adalisa con gli anni aveva preso ad apprezzare questa stagione, la sua luce fioca, le giornate corte, le serate in casa. Una stagione che induceva alla cucina; Adalisa amava preparare zuppe di ogni tipo al suo amato Giacomo, piatti da gustare bollenti con un filo d’olio, una spolverata di parmigiano e di pepe.

E concedersi infine un tocco di dolcezza, una di quelle meravigliose praline che Giacomo andava ad acquistare da Pasticceria Su Misura. Il ritorno dell’autunno segnava anche il ritorno del cioccolato in tutte le sue svariate forme e la produzione di praline della loro Pasticceria preferita era davvero di qualità. Praline di tanti gusti diversi, il croccantino fondente e il tartufino al rhum restavano i loro preferiti; praline diverse una dall’altra perché fatte una ad una dalle sapienti mani delle pasticcere che lavoravano nel piccolo laboratorio.

Molte cose mutano, fortunatamente non tutte.



giovedì 23 settembre 2021

I NUOVI INIZI

"Settembre. Il primo gennaio.
Il primo giorno di ogni mese.
Il lunedì. I solstizi e gli equinozi.
Abbiamo continuamente
Bisogno di nuovi inizi.
Di qualcosa che ci dica:
“Non importa se hai fallito,
ora puoi ricominciare”. "
(Fabrizio Caramagna, scrittore)

Adalisa si ritrovava spesso a pensare alla propria vita come a un continuo susseguirsi di fallimenti, di sbagli, di decisioni errate, di rimpianti. Uno di questi rimpianti era di non aver frequentato il liceo artistico. Le piaceva moltissimo disegnare e spesso si era immaginata en plein air, cavalletto e colori, a dipingere la natura e i suoi sogni.

La sua vita sentimentale era anch'essa stata segnata dal fallimento del suo primo matrimonio al quale erano succedute alcune storie senza né capo né coda, a ripensarle restava incredula: come aveva potuto a volte credere di essere innamorata?

L’amicizia, poi, sentimento nobile e apparentemente eterno, l’aveva tradita spesso. La sua amica del cuore, la persona che pensava sarebbe sempre stata accanto a lei, l’amica di una vita, dei giochi dell’infanzia, dei primi sospiri d’amore, delle vacanze insieme, delle risate, quella amica ad un certo punto non aveva più accettato la franchezza e trasparenza di Adalisa e l’aveva abbandonata. Dopo decenni era ancora a chiedersi come era potuto succedere.

Sapeva di essere stata spesso troppo incline alla fiducia verso gli altri, troppo pronta a donare tutta sé stessa a chi le dimostrava un minimo di affetto, a volte generosa fino al limite del parossismo. Ingenua.

Adalisa, pessimista per natura, riconosceva anche i propri meriti nell'essere ripartita più volte, dopo ogni fallimento o presunto tale; nel corso degli anni tutto era diventato ovviamente più faticoso e ogni nuovo inizio aveva richiesto sempre maggiore impegno.

Persa in questi pensieri, nei ricordi della sua vita, non aveva sentito arrivare alle sue spalle Giacomo, il suo grande amore, un amore con un carico gigante di sofferenze, un amore in cui lei però aveva sempre creduto anche nei momenti più difficili. Giacomo, poche parole, tanti pensieri e molto amore. Giacomo che si curava sempre di lei, che conosceva i suoi pensieri, indovinava i suoi desideri, precedeva le sue richieste.

“E’ di nuovo autunno”, disse Giacomo come parlando a sé stesso ma osservando la sua Adalisa, con la fronte sempre corrucciata. Tra le mani un sacchettino targato Pasticceria Su Misura. “Ero indeciso tra il Dolce Arluno, la Sbrisolona e la Torta Noci & Cioccolato. Le ho prese tutt'e tre, sono freschissime, sono incartate, possiamo gustarle con calma, poco alla volta, a colazione, a merenda. Cosa ne dici?”

Adalisa sorrise.

Un nuovo autunno, un nuovo anno, un nuovo inizio.
Insieme.





mercoledì 15 settembre 2021

IL SENSO DELLA VITA



Amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;

il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;

l’ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.

Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.

E adesso so che bisogna alzare le vele

e prendere i venti del destino,

dovunque spingano la barca.

Dare un senso alla vita può condurre a follia,

ma una vita senza senso è la tortura

dell’inquietudine e del vano desiderio.

È una barca che anela al mare eppure lo teme



Edgar Lee Master scrisse l’Antologia di Spoon River tra il 1914 e il 1915, nel 1975 De André scrisse un intero album dedicato a questa antologia. Fu allora che molti lesserero e conobbero Spoon River.

La poesia che avete appena letto mi ha colpito molto e mi è sembrata assai calzante su di me, sul mio stato d’animo.

La scorsa settimana vi ho scritto dagli ultimi brandelli delle mie giornate vacanziere, trascorse nella mia adorata Moneglia. Forse vi sono sembrata un po’ giù! Avete ragione, ma per quanto io ami il mio lavoro, Pasticceria Su Misura e voi, il ritorno dalle vacanze porta sempre con sé un po’ di fatica, di timore, di disorientamento.

Ma, dopo una settimana di intenso lavoro, mi è chiaro che “bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino”.

La mia prima settimana di rientro poi non poteva concludersi meglio: una torta di matrimonio!

Gli sposi, Letizia e Massimo una coppia davvero simpatica, erano venuti all’inizio di luglio con già le idee molto chiare e così è stato facile prendere accordi e trovare subito la torta perfetta per loro.

Letizia e Massimo hanno scelto il Ristorante Sottovento di Lierna per il pranzo e, inutile dirlo, mi si sono illuminati gli occhi perché sapete bene che il Sottovento è il nostro ristorante del cuore, con cui lavoriamo da anni e dove, personalmente, festeggio ogni ricorrenza importante e dove amo cenare con il mio bene amato anche una domenica sera di una domenica qualunque solo con troppo lavoro!

La torta scelta è stata una “naked cake”, pan di spagna alle mandorle con crema e frutti di bosco, su due piani e finita con panna spatolata, effetto nudo, appunto.

Risultato finale molto soddisfacente e gli sposi super contenti hanno inviato a sera un messaggio ricco di complimenti.

In questo momento che, inutile negarlo, resta difficile e complicato, un matrimonio con così tanta soddisfazione è una vera iniezione di energia. Speriamo quindi che le torte di nozze vadano aumentando e ci permettano ogni volta di lasciare un bel ricordo nel giorno più importante che due persone possano vivere.

Queste sono le cose che danno significato al nostro lavoro, al nostro impegno, alla nostra fatica, alla nostra vita dal momento che “dare un senso alla vita può condurre a follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio”.

Buona vita!


 



mercoledì 8 settembre 2021

SETTEMBRE, DI NUOVO...

"Chiaro cielo di settembre
illuminato e paziente
sugli alberi frondosi
sulle tegole rosse
fresca erba
su cui volano farfalle
come i pensieri d’amore
nei tuoi occhi
giorno che scorri
senza nostalgie
canoro giorno di settembre
che ti specchi nel mio calmo cuore"
Dopo una breve pausa, torno a voi sfruttando la relativa calma e quiete dei miei ultimi giorni di vacanza. È stata una estate strana, difficile, con un ritmo lavorativo decisamente imprevedibile e, se posso dirlo, un pochino complicato. Anche questa estate 2021 è stata caratterizzata dalla sensazione “ok, è tutto passato, pandemia finita, liberi tutti” certamente supportata da una campagna vaccinale sostenuta, ma forse non abbastanza. E, personalmente, mi resta un po’ il timore di quanto accaduto lo scorso anno, sapete che non sono un tipo ottimista! E quando farà più freschino, e i posti a sedere saranno comunque solo all'esterno, anche con il conforto dalle lampade riscaldanti installate lo scorso autunno, le limitazioni al numero delle presenze all'interno della nostra piccola pasticceria continueranno a darci qualche difficoltà e qualche pensiero.

Sinceramente ho vissuto questo breve stacco dal lavoro non con la scioltezza e la leggerezza che avrei immaginato.
La troppa stanchezza ha impiegato una settimana buona a darmi tregua, poi si è intrufolata la mia amica ansia a compromettere un po’ la mia serenità.

Settembre è il mese dei ripensamenti, come diceva Guccini (scusate, so di aver già ampiamente sfruttata questa citazione ma tant’è!), e io mi ritrovo a corto di pensieri e di progetti, e guardare oltre un orizzonte temporale più lungo di pochi giorni mi risulta difficile. E il mio cuore è tutt’altro che calmo.

Per mia grande fortuna ho accanto due giovani e valide donne, la mia fantastica socia Ilaria e la mia brava pasticcera Giulia, che nella mia assenza hanno gestito produzione e clientela in modo impeccabile, con il sorriso e la cordialità che forse a me, provata e stanca, è talvolta mancata.

Fortunatamente so di poter contare su di loro in tutto, soprattutto sul loro ottimismo.

Affronteremo insieme questo autunno che ancora non sappiamo come sarà.

Di una cosa siamo certa: torneranno le praline, le barrette di cioccolato, i bignè allo zabaione (qui vedo già sollevarsi la ola!) e tutte quelle dolcezze che abbiamo un pochino abbandonato o ridotto nel periodo estivo.

E allora ben venga l’autunno, con i suoi colori, i suoi sapori, il clima ancora tiepido che ci avvolgerà come uno scialle leggero.

Ben ritrovati a tutti.

Un abbraccio