giovedì 24 novembre 2022

IL TEMPO DELLE MELE

Regia: Claude Pinoteau - 1980
Interpreti: Sophie Marceau

Parigi 1980. Victoire "Vic" Berreton è una ragazza di tredici anni neoiscritta alle scuole superiori, che familiarizza con i coetanei, tra i quali Penelope, e incontra Mathieu suo primo amore. Con le prime emozioni e le prime gelosie arriva il conflitto generazionale con suo padre François, dentista, e sua madre Françoise, illustratrice.
Gli adulti attraversano la crisi coniugale a seguito di discussioni e tradimenti. Accusando il distacco, Vic si affida alle attenzioni della bisnonna Poupette, arzilla arpista ottantacinquenne prodiga di consigli ed esempi. Epilogo con la riconciliazione dei genitori e la separazione di Vic da Mathieu.
Il film, che ebbe uno straordinario successo di pubblico in tutto il mondo, rappresentò l'esordio cinematografico di Sophie Marceau, all'epoca quattordicenne.


Un film molto, molto leggero questa settimana che vidi all’epoca della sua uscita nelle nostre sale cinematografiche e che trovai davvero troppo melenso e sdolcinato.

La scelta di questa settimana, a dir il vero avevo pensato un’altra pellicola forse più centrata nel soggetto ma che mi rendeva più difficile arrivare al punto che ho in mente, è stata determinata solo dalla parola “tempo” racchiusa nel titolo: tempo che viviamo, tempo che fugge, tempo passato e tempo futuro, poco tempo e troppo tempo, tempo necessario, tempo dell’attesa.

Ecco, mi fermo qui: tempo dell’attesa.

Provo ad immaginare a come si siano sentiti i miei nonni, all’inizio dello scorso secolo, di fronte alle innovazioni che via via modificavano le loro abitudini di vita, i loro ritmi, il passaggio dalle carrozze alle macchine, l’arrivo della radio e poi della televisione, il telefono e gli elettrodomestici.

Io stessa ho visto il nascere di nuove tecnologie e nuovi strumenti: ricordo il primo computer entrato in casa nostra, il primo cellulare, le prime mail. L’accelerazione che le nuove invenzioni hanno portato e portano alla mia vita mi fanno sentire un pochino spaventata come, forse, lo sono stati i miei nonni e i miei genitori.

Oggi il nostro mondo sembra tutto di corsa, tutto subito, tutto adesso: scatti una foto ed eccola subito disponibile, mandi un messaggio e subito ti aspetti una risposta, fai un acquisto in rete e in un attimo lo hai tra le mani. Subito, adesso, ora.

A costo di svelare il mio ormai lungo tempo vissuto, ammetto che tutto questo non mi piace. Saper attendere, saper dare il giusto peso al tempo, sapere che occorre tempo per preparare con cura, per creare e per produrre ritengo sia importante.

Pasticceria Su Misura è una piccola realtà artigianale, dove tutto si crea a mano con cura, con amore e con il tempo che serve per fare bene. Cerchiamo di soddisfare sempre e al meglio le vostre richieste ma non possiamo fare tutto subito, ci occorre tempo. E, secondo me, questo dà molto valore al nostro lavoro e ne vado orgogliosa.

Se qualche volta siamo costrette a dire di no è proprio perché manca il tempo, il tempo per creare.

Ora stiamo preparando il Natale, molte cose belle sono già apparse in negozio e molte altre ne arriveranno. Ilaria si sta dedicando alla preparazione della nostra piccola brochure natalizia così che abbiate il modo di riflettere, scegliere, pensare e aspettare.

Il tempo dell’attesa, per dare valore al tempo che viviamo.

Palle di cioccolato serigrafate



giovedì 17 novembre 2022

GUERRE STELLARI

Regia: George Lucas – 1977
Interpreti: Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Peter Cushing, Alec Guinness, David Prowse, James Earl Jones, Anthony Daniels, Kenny Baker e Peter Mayhew.

Il film è ambientato diciannove anni dopo la fondazione dell'Impero Galattico e narra le avventure dello Jedi Luke Skywalker e del suo maestro Obi-Wan Kenobi, impegnati nella lotta contro il Lato Oscuro della Forza a fianco dell'Alleanza Ribelle, guidata dalla Principessa Leila, in modo da porre fine al potere dell'Imperatore sulla Galassia.

Il film ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui dieci candidature ai Premi Oscar 1978, vincendone sette (tra cui migliore montaggio, migliore scenografia, migliori costumi, migliori effetti speciali, migliore colonna sonora e miglior sonoro), con aggiunto l'Oscar alla carriera assegnato a Ben Burtt per il suo contributo nell'ambito degli effetti visivi.

La colonna sonora del film, composta da John Williams ed eseguita dalla London Symphony Orchestra, ha ricevuto due dischi di platino negli Stati Uniti e nel Regno Unito e due Grammy Award per la Best Score Soundtrack for Visual Media e Best Pop Instrumental Performance.


Non amo i film di fantascienza e confesso che, per colpa della voce “guerre” del titolo, ho provato qualche remora nel proporvi questo film. La scelta mi dà però modo di raccontarvi un episodio della mia giovinezza. Sapete che io ho un fratello di qualche anno più giovane di me, Federico detto Chicco, vero cervellone della famiglia, nonché acuto politologo, divoratore di libri, penna arguta (non ho mai capito perché non sia diventato giornalista) e grande appassionato della saga di Guerre Stellari. Quando il film uscii in Italia mio fratello, io e tutta l’allegra famiglia andammo al teatro Sociale di Como, allora era anche cinema, per “gustarci” la sublime visione. Ricordo che la sala era gelida ed io mi annoiai a morte. Al termine della proiezione, non vedevo l’ora di tornarmene a casa; quando pensavo che stessimo per uscire dalla sala sentii mia mamma con voce dolce e suadente chiedere a mio fratello se voleva rivedere il film (a quell’epoca si poteva entrare a proiezione iniziata ed anche vedere lo stesso film due volte) e ovviamente lui disse di sì! Io misi un muso lunghissimo…

Le remore a cui ho accennato poco sopra sono legate al fatto che volendo parlare di stelle mi trovo a parlare di guerre proprio al termine di un anno, preceduto da due anni di pandemia che ha lasciato pesanti strascichi in tutti noi, anno 2022 che inesorabilmente passerà alla storia come l’anno dell’aggressione da parte della Russia all’Ucraina con lo scatenarsi di un conflitto che ha via via assunto proporzioni sempre peggiori. Un’altra guerra che si aggiunge alle troppe guerre che la Terra, in ogni suo angolo, vive.

Adesso mi è un po’ difficile riuscire a rasserenare gli animi ma magari cogliamo il momento per pensare al prossimo Natale come ad una occasione per fare qualcosa che renda migliore noi stessi, le persone che ci sono vicine ma anche le persone che sono lontane e che vivono in difficoltà; proviamo a fare gesti concreti per nostra madre Terra che vedo ogni giorno sempre più in affanno.

Per tornare a Pasticceria Su Misura, senza darvi già troppi particolari, vi dico solo che abbiamo scelto le stelle come tema del nostro e vostro Natale, le stelle ci guardano dall’alto e speriamo ci guardino con sguardo dolce e protettivo, che non c’è nulla di più bello di un cielo stellato in una notte fredda d’inverno.



giovedì 10 novembre 2022

THE TRUMAN SHOW

Regia: Peter Weir- 1998

Truman Burbank è un trentenne apparentemente pieno di vita e sempre sorridente che non sa di essere il protagonista involontario di uno spettacolo televisivo, il Truman Show, un racconto sulla sua stessa vita.

Sull'isolotto su cui abita il giorno e la notte sono artificiali, così come il mare e tutti i fenomeni atmosferici; in realtà si tratta di un gigantesco studio televisivo dove nella cupola del finto cielo dirige lo show il regista Christof, come una sorta di trascendente burattinaio. Tutte le persone che Truman incontra e con le quali si relaziona sono degli attori, compresi i genitori, l'amico Marlon e sua moglie Meryl. Con l'avvicinarsi del trentesimo anniversario della trasmissione Truman, che già percepisce un senso di estraniazione nella sua vita, apparentemente tranquilla e agiata, inizia a dubitare della realtà in cui vive quando incominciano ad accadere strani avvenimenti come la caduta dal cielo di un faro di proiezione.

Truman comincia a vedere i suoi affetti più cari, genitori, moglie e amico del cuore, scolorire nei volti di perfetti estranei e cerca allora conferme alla sua vita reale riguardando le vecchie fotografie di famiglia che, però, non esauriscono i suoi dubbi e non calmano la sua crescente irrequietezza che si traduce in un desiderio di evadere verso un luogo lontano. Il protagonista si avvicina sempre più alla realtà quando in una delle comparse riconosce suo padre, che secondo il copione era annegato durante una gita in mare con lui da giovane. La situazione tuttavia, che dopo un po' di tempo sembra essere tornata sotto controllo, è ormai precipitata e Truman, dopo aver eluso la sorveglianza dei membri della troupe e del cast scavandosi un tunnel dal seminterrato di casa sua, si avventura su una piccola barca nel finto mare del set che inutilmente Christof fa sconvolgere da una violentissima tempesta, mettendo a rischio la stessa vita del suo personaggio. Quando il regista si rende conto che ormai Truman ha scoperto la verità ed è disposto anche a morire pur di far cessare la farsa, decide di interrompere la tempesta e parlare con lui direttamente dal cielo della scenografia televisiva, cercando di convincerlo che la finta vita del colorato set televisivo sia migliore e più vera della grigia vita reale. Truman tuttavia non cade nella tentazione e al falso Eden preferisce la cruda verità.


La scena che ricordo maggiormente di questo film è quella in cui il povero Truman tenta di scappare al largo del finto mare in cui naviga con la sua piccola imbarcazione e si scontra con le pareti del set televisivo. A distanza di molti anni non si può non cogliere una certa preveggenza del mondo che verrà, almeno così è per me. Viviamo in una società vera che pare sempre più basarsi sul finto, sull’immagine, sull’apparenza, un po’ anche sull’inganno. L’avvento dei social ha, secondo me, stravolto molti aspetti della vita reale facendo diventare reale ciò che non lo è: importanti sono le immagini, l’apparire, il farsi notare, il far sapere a tutti dove siamo, cosa facciamo, cosa mangiamo, come ci vestiamo e null’altro. Capitemi bene! Il mio non vuole assolutamente essere un attacco agli strumenti social, strumenti che la nostra magica Ilaria, super social media manager, utilizza con sapienza per far conoscere la nostra Pasticceria Su Misura e, ripeto, sono strumenti utilissimi. Una bella foto del nostro banco domenicale, delle nostre proposte è fondamentale ma la foto non è solo una immagine. La torta nella foto è il frutto di impegno, di sapienza, di utilizzo di materie prime accuratamente selezionate; la torta non è solo estetica, è anche estetica, e rimango sempre stupita quando mi arrivano richieste di riprodurre dolci le cui foto sono state reperite in rete (spesso nemmeno sono nostri dolci) senza nemmeno chiedermi come sono fatte.

Torte, biscotti, semifreddi, brioche, praline, tavolette di cioccolato arrivano dal nostro laboratorio: prodotti su misura per voi, per accontentare il vostro gusto appagando anche la vostra vista.

Purtroppo l’anno che va verso la conclusione non è stato, ancora una volta, un anno facile e i continui rincari di tutto, energia in primis che è alla base di tutta la nostra attività, ma anche di tutte le materie prime, di tutti gli imballaggi che utilizziamo, e di tutti i tanti costi che l’attività d’impresa comporta ci hanno spinto, a malincuore, a ritoccare un pochino il nostro listino prezzi.

Un prezzo però è rimasto immutato, come segno del nostro desiderio di venirvi incontro, di non voler speculare su questa corsa al rialzo che, io credo, in parte è creata dai giochi di domanda e offerta di mercati più grandi di noi: da Pasticceria Su Misura la tazzina di caffè continua a costare 1 euro, un prezzo simbolo, su cui non abbiamo margine se non quello del vostro sorriso.



giovedì 3 novembre 2022

UN TOCCO DI ZENZERO

Regia: Tassos Boulmetis - 2004

Il professore di astronomia Fanis, greco di origine e con l'hobby della cucina, in occasione della visita del nonno, ripercorre la sua vita sul filo dei ricordi attraverso la preparazione dei piatti tipici della sua terra.
Film visivo che, attraverso le varie metafore delle spezie e della colorata cucina turco/ellenica, rientra in un certo filone "gastronomico" della cinematografia in cui i piatti vengono preparati e ripresi per evocarne non solo il sapore e l'odore, in un gioco di sinestesie particolarmente ricco, ma vengono utilizzati altresì per riallacciare le vite umane con il valore dei singoli piatti, quasi che il motto "siamo quel che mangiamo" possa applicarsi alle esistenze tout court dei personaggi stessi.


Vi propongo questa settimana un film molto carino, film d’amore, di cibo, di sensazioni e di speranza, come scrissi sul mio quaderno dei film all’epoca della mia visione. Con un doppio salto mortale carpiato e con avvitamento mi avvalgo di questo titolo per riportarvi alle spezie che utilizziamo per le nostre praline, alla cannella, al sale, al chianti speziato, al pepe, allo zenzero, e per parlare ancora di cioccolato.

Come vi ho spiegato la scorsa settimana, la produzione delle nostre praline è lavoro lungo e laborioso e pertanto alcune delle praline che vi ho appena indicato sono ancora solo sulla carta. Non temete! Arriveranno presto.

Con il cioccolato ci divertiamo però anche nella produzione di tavolette e le nostre tavolette, vogliate scusarmi se sembro vantarmene, sono proprio speciali e belle grazie agli innovativi stampi creati dalla nostra amata ditta Pavoni. Non semplici tavolette con i classici quadretti ma forme nuove, diverse, di “design” azzardo! Splendide per regali di grande impatto.

Solo cioccolato per il fondente, latte, bianco, RUBY, il cioccolato rosa, e CARAMEL, il cioccolato con il sottofondo di caramello. Cioccolato fondente, latte e bianco si sposano anche con la frutta secca, nocciole, mandorle, pistacchi per delle tavolette ancora più croccanti e gustose.

A breve, ma ora non dico di più, anche stupende tavolette a tema Natale dato che il count down è ormai iniziato.

Curiosi vero? Non avete che da pazientare!