giovedì 27 ottobre 2022

FORREST GUMP

Regia: Robert Zemeckis - 1994
Interpreti: Tom Hanks

Il film spazia su circa trent'anni di storia degli Stati Uniti d'America: Forrest Gump, un uomo affetto da un lieve ritardo mentale, comincia a raccontare la propria storia, che inizia dalla sua nascita negli anni quaranta e si conclude approssimativamente nel 1982. Durante questi anni Forrest conoscerà importanti personaggi della seconda metà del XX secolo come Elvis Presley, John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson, John Lennon, George Wallace e Richard Nixon, stabilirà un nuovo clima di pace tra Stati Uniti d'America e Cina, diventerà una stella prima del football e poi del ping-pong e parteciperà alla guerra del Vietnam e a un raduno hippy, senza tuttavia rendersi realmente conto di quanto tutto questo sia straordinario.

Il film ebbe anche un notevole impatto sulla cultura popolare. Frasi come «corri, Forrest, corri» sono diventate parte del linguaggio comune.


Effettivamente sono moltissime le frasi celebri di questo meraviglioso film ed io ve ne propongo una in particolare: “Mamma diceva sempre: la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”.

Indovinate un po’?? Oggi parliamo di cioccolatini o meglio di praline, le nostre praline!

Per prima cosa diamo qualche definizione, che non fa mai male.

Il termine “pralina” indica in Belgio un cioccolatino con ripieno, mentre in Francia lo stesso termine indica la mandorla ricoperta di zucchero o cioccolato. Anche il vocabolo “cioccolatino” indica un piccolo prodotto di cioccolato spesso ripieno di liquore o altri ingredienti; il più antico cioccolatino al mondo è il “diablottino” inventato a Torino nel XVI secolo.

Nel nostro laboratorio utilizziamo cioccolato belga, il cioccolato Callebaut, e forse anche per questo motivo da noi si gustano “praline”.

La nostra produzione è interamente manuale e prevede tre passaggi fondamentali. La prima, la più difficile, è la preparazione del ripieno. Quali che siano i componenti che si vanno ad unire al cioccolato, panna, liquore, spezie, pasta nocciola e tanti altri, è fondamentale il giusto equilibrio di quantità e soprattutto di temperature per ottenere un ripieno liscio, gradevole, morbido al punto giusto. Il ripieno viene versato in cornici oppure in piccoli stampi già porzionati, riposti in frigorifero e lasciati rassodare fino al giorno successivo. La seconda fase consiste nello smodellamento, se abbiamo utilizzato gli stampi già porzionati, oppure il taglio, manovra che ad evidenza è molto più complicata perché richiede precisione e pazienza. Due doti che alla nostra Giulia davvero non mancano. La terza fase è la ricopertura del ripieno con cioccolato temperato e la decorazione. In nostro aiuto abbiamo una piccola temperatrice per il cioccolato fondente, ma gli altri tipi di cioccolato vengono da noi temperati a mano scaldando, raffreddando e riscaldando il cioccolato alle corrette temperature. La temperatura è sempre il passaggio più difficile nella lavorazione del cioccolato.

La decorazione delle nostre praline è contestuale alla ricopertura se utilizziamo serigrafie oppure frutta secca, successiva se utilizziamo un cioccolato di contrasto con l’ausilio di un cornetto di carta, come ad esempio per la pralina al limoncello.
Una volta pronte le nostre praline vanno ripulite da eventuali eccessi e stoccate in appositi contenitori chiusi.

Ora trovate le nostre praline in bella mostra nella cloche di vetro al centro del banco ma a breve prepareremo per voi confezioni di diverse dimensioni per un dolce pensiero.

Da piccola volevo fare il pasticcere, il cioccolato è sempre stato la mia grande passione fino a pensare di aprire una cioccolateria come Juliette Binoche in “Chocolat”, poi è nata Pasticceria Su Misura…..

“Non lo so, se abbiamo ognuno il suo destino o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza. Ma io… io credo… può darsi le due cose. Forse le due cose càpitano nello stesso momento” (cit. Forrest Gump).

Le nostre praline


giovedì 20 ottobre 2022

BLADE RUNNER

Regia: Ridley Scott -1982
Interpreti: Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos e Daryl Hannah.

Il film è un'opera di fantascienza basata su una sceneggiatura, scritta da Hampton Fancher e David Webb Peoples, liberamente ispirata al romanzo del 1968 "Il cacciatore di androidi" di Philip K. Dick.

Il lungometraggio è ambientato nel 2019 in una Los Angeles distopica, dove replicanti dalle stesse sembianze dell'uomo vengono abitualmente fabbricati e utilizzati come forza lavoro nelle colonie extra-terrestri. I replicanti che si danno alla fuga o tornano illegalmente sulla Terra vengono cacciati e "ritirati dal servizio", cioè eliminati fisicamente, da agenti speciali chiamati "blade runner". La trama ruota attorno a un gruppo di androidi recentemente evasi e nascostisi a Los Angeles, e al poliziotto Rick Deckard, interpretato da Harrison Ford, ormai fuori servizio ma che accetta un'ultima missione per dare loro la caccia; l’androide Roy Batty, interpretato da Rutger Hauer, poco prima di morire pronuncia il famoso monologo “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire”.

Premetto che non amo in genere i film di fantascienza, ma ciononostante annovero il film che vi propongo questa settimana tra uno dei più belli del mio personale gradimento. Andai a vederlo al cinema, erano i primi anni ottanta e il 2019 era lontanissimo. Per tutta la durata del film non si vede mai la luce ma solo e sempre tanta pioggia. La scena della morte dell’androide Roy Batty è straziante ma il finale regala uno piccolissimo spiraglio di luce.

Quando era piccola ricordo che calcolavo spesso l’età che avrei avuto nel mitico anno 2000; pensavo al futuro in forma astratta, in modo positivo, sognavo cosa fare da grande e confidavo nell'invenzione del teletrasporto.

Non si sa come il futuro si è fatto presente, anzi il 2019 è alle nostre spalle ed appartiene ad un passato che è già lontanissimo, collocandosi nell’era pre-pandemica; la pandemia che ci ha colpiti dal 2020 sembrava il peggio che il futuro potesse riservare a me e a tutti voi, ma questo futuro che stiamo vivendo continua a peggiorare e il mondo sembra cadere a pezzi.

Vi chiedo scusa, so che vorreste trovare in queste note settimanali un po’ di leggerezza, sapere delle novità che bollono in pentola nella nostra Pasticceria Su Misura, vorreste leggere della produzione che si va sempre più intensificando dal momento che un po’ alla volta stiamo rimettendo sul banco tanto prelibatezze sospese nei mesi estivi; siamo alla metà di ottobre e in un attimo sarà già dicembre, Natale, le feste, la fine di un altro anno insieme, faticoso, ma per fortuna insieme. Vi parlerò di tutte queste belle cose nelle prossime settimane, è una promessa; ma oggi mi sento un po’ tradita da questo futuro che non mi aspettavo, che mi prende in contropiede e che mette a dura prova il mio umore e il mio carattere, già per loro natura tendenti al pessimismo.

Alla prossima settimana!





giovedì 13 ottobre 2022

AUTUMN IN NEW YORK

Regia: Joan Chen – 2000
Interpreti: Richard Geere, Winona Ryder

Will Keane, quarantottenne proprietario di un ristorante, non riesce a legarsi in modo serio con una donna, perciò quando incontra Charlotte Fielding, spensierata ragazza con la metà dei suoi anni, immagina l'ennesima storiella facile. Ma niente della loro relazione avrà del futile e veniale. Quando arriva il momento in cui Will decide di chiudere la relazione, Charlotte gli confida che la loro storia, in ogni caso, non sarebbe potuta durare dato che lei sta morendo a causa di un neuroblastoma cardiaco. Sebbene la nonna di Charlotte non sia entusiasta della loro storia d'amore, chiede a Will di non abbandonare la nipote in un momento così tragico. Infatti, la nonna non vuole che la nipote venga lasciata proprio come è successo alla figlia con lo stesso uomo: Will è in difficoltà, stretto tra le proprie paure e una sorta di dovere morale. L'unica persona che non sembra preoccupata da tale situazione è proprio Charlotte. Will si rende conto che per la prima volta si è veramente innamorato di una donna ed inizia un'affannosa ricerca per cercare di salvare la sua amata che purtroppo, al termine del film, muore.


Un film decisamente triste quello che vi propongo questa settimana, un bel film, con due ottimi interpreti e le luci calde dell’autunno a creare un’atmosfera crepuscolare.

Ho scelto questo film per parlarvi, ancora una volta, un po’ di me. L’arrivo dell’autunno, se da ragazza mi intristiva molto facendomi struggere di nostalgia per la chiassosa, esuberante, accecante aria estiva, oggi mi porta pensieri e sentimenti diversi. Amo i colori dolci dell’autunno, il profumo di foglie bagnate, la sera che arriva presto e mi porta a cercare riparo dentro le pareti di casa, attorniata da micioni sonnacchiosi; pensare a una cena a base di una buona zuppa calda, di lenticchie, fagioli, zucca! In Pasticceria il lavoro ha certamente ripreso ritmi febbrili ma le temperature più fresche rendono tutto meno faticoso e poi finalmente riprendiamo a lavorare il nostro amato cioccolato.

Il mese di ottobre resta però, per me, indissolubilmente legato al ricordo del mio papà che proprio alla fine di questo mese, dieci anni fa, morì. Ricordo quei giorni così faticosi. Avevo in corso la chiusura della Pasticcera a Sirone e la riapertura della nuova Pasticceria Caffetteria a Lecco.

A fine ottobre le pasticcerie propongono dolci e dolcetti legati alla festa di Halloween e anche io quell’anno a Sirone mi ero organizzata in tal senso. Quando a metà ottobre mia madre mi avvisò che papà stava male feci davvero fatica a capire il senso di quelle parole. Era dal 1994, anno del terribile incidente, che papà “non stava bene”: era tornato a casa, ma era invalido e affidato alle amorevoli cure della mia mamma che non lo ha mai lasciato un istante. Sono andata da loro e ho capito: papà aveva deciso che quella non era più vita, non ce lo poteva comunicare a voce, semplicemente smise di mangiare e di bere e in due settimane se ne andò. Una domenica mattina presto, io al lavoro, mio fratello via con gli scout, mia sorella credo a casa sua. Mia mamma volle rimanere gli ultimi istanti sola con lui.

Sono passati dieci anni, il mondo ha vissuto brutte cose e di peggio ne sta vivendo, e in parte sono contenta che il mio babbo sia altrove. Mi manca molto, mi manca nonostante i nostri disaccordi e le nostre litigate. Mi manca ogni giorno.

È tanta la morte che ogni giorno ci scorre sotto gli occhi, morte crudele, innaturale, voluta da altri essere umani, morte dovuta a malattie; non la morte serena che è il naturale epilogo della vita umana.

Allora penso ad ottobre come ad un mese dai bei colori, dai buoni profumi, al mese che più mi lega al mio papà. Il mese di cibi caldi, cioccolate, cioccolatini e marron glacés. “Dolcetto scherzetto” non fa per me.

Il nostro amato cioccolato


giovedì 6 ottobre 2022

GLI ARISTOGATTI

Regia: Wolfgang Reitherman – 1970

È un film d'animazione prodotto dalla Walt Disney Productions, che presenta nell'edizione originale le voci di Phil Harris, Eva Gabor e Sterling Holloway. Il film è il 20º Classico Disney. Un'amabile famigliola di gatti composta da mamma Duchessa e dai suoi tre cuccioli, Minou, Matisse e Bizet (piccoli aspiranti artisti) vive serenamente presso la casa di Madame Adelaide, aristocratica che fu un tempo cantante lirica. Con loro vive il maggiordomo Edgar. La signora fa testamento con l'avvocato Georges Hautecourt, un suo vecchio ed eccentrico amico, indicando che, siccome non ha parenti in vita, desidera che la sua fortuna sia lasciata ai suoi gatti, che la terranno fino alla loro morte, dopo la quale andrà a Edgar. Il maggiordomo per nulla intenzionato ad attendere cerca di far sparire l’adorabile famigliola felina con lo scopo di diventare l'unico erede della fortuna della ricca signora. Un gatto di nome Romeo ed altri amici animali aiuteranno gli Aristogatti a tornare a casa e cacciare il furfante maggiordomo.

Questo è in assoluto il mio film d’animazione preferito e che ho visto tantissime volte, tutti i personaggi sono meravigliosi: gatti, gattoni, topolini, cani (Napoleone e Lafayette), una cavalla (Frou-frou) e oche (le sorelle Guendalina e Adelina Bla Bla), un vero spasso! La mia scena preferita è senz’altro quella in cui la banda degli amici di Romeo capeggiata da Scat Cat si esibisce in una fenomenale jam session (“tutti quanti, tutti quanti voglion fare jazz”). Vi starete certamente domandando qual è il trait d’union tra un film come gli Aristogatti e la nostra Pasticceria Su Misura.

Iniziamo con il dire che noi siamo amanti degli animali e dei gatti in particolare. La mia convivenza con i mici risale a poco più di trent’anni fa ed attualmente nella nostra famiglia sono presenti quattro mici: Felix e Penny, i più grandi, Elgar, il piccolo, e Carletto che sarebbe un ospite amico ma è ormai parte integrante del gruppo. Anche Ilaria ha da un paio d’anni un bellissimo micio nero in famiglia, Whisky, e non si escludono nuovi arrivi felini. Se i mici sono autonomi e indipendenti e non si fanno portare a spasso, il “miglior amico dell’uomo” accompagna spesso i nostri affezionati clienti e così tra i nostri beniamini ci sono parecchi quattro zampe: Kara, Bacco, Pantorso, Dingo e molti altri, senza dimenticare quelli che sono rimasti nei nostri cuori, Harley, Amira, Jeff, e che ora corrono nei prati celesti. Volendo omaggiare i nostri e vostri adorati pelosi, sin dal debutto abbiamo pensato di intitolare i nostri caffè speciali con i loro nomi: ogni mese un caffè speciale diverso, in base alla stagione e alla fantasia del momento, ognuno con il nome di un piccolo amico.

Ho sorriso molto quando sabato scorso, inizio del mese di ottobre, una signora mi ha chiesto se anche “Ernesto”, caffè speciale di questo mese composto da caffè alla nocciola, panna e spolverata di cacao, fosse un micio visto che, testuali parole, “Ieri c’era Whisky che è un micio!”.

Adoro le persone attente alle nostre proposte!

Nel corso di questi anni la nostra lista dei caffè speciali è stata revisionata, corretta, qualche caffè aggiunto, qualcuno tolto, qualche nome aggiornato con i nuovi arrivi nelle vostre e nostre famiglie.

Perché sì, noi abbiamo l’ardire di considerarci una bella famiglia e sono certa che la maggior parte di voi sente di farne parte. Buon caffè!