giovedì 28 luglio 2022

MEDITERRANEO

Regia: Gabriele Salvatores - 1991
Interpreti: Diego Abatantuono, Claudio Bigagli, Claudio Bisio, Gigio Alberti, Giuseppe Cederna, Antonio Catania.

La pellicola ha vinto l'Oscar per il miglior film in lingua straniera nel 1992.

Nel giugno 1941, al termine della campagna italiana di Grecia, otto militari italiani sbarcano su una piccola isola del mar Egeo che sembra inizialmente deserta ma in realtà popolata solo da donne, anziani e bambini. I soldati si rivelano assolutamente inadatti all'attività militare e nel giro di poco tempo, complici l'isolamento geografico, l'impossibilità di qualsiasi comunicazione e l'apparente solitudine dell'isola, gli otto uomini incominciano tutti a dedicarsi ad attività del tutto estranee alla guerra. Resteranno alcuni anni sull’isola ignari del termine del conflitto e degli accadimenti avvenuti in Italia. Alla fine verranno rimpatriati, ma non tutti lasceranno l’isola.


Io ho visto questo film innumerevoli volte, non ultima qualche giorno fa, ne conosco ogni battuta, ogni passaggio, ogni riferimento. Il film è indubbiamente un inno alla fuga tant’è che si apre con una citazione di H. Laborit, “in tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare”, e si chiude con una didascalia significativa ed emblematica: “Dedicato a tutti quelli che stanno scappando”.

In questa torrida estate, così calda che forse nemmeno nel 2003, con tanti problemi da affrontare vicino e lontano da noi, la fuga sembra davvero l’unica via d’uscita e a questo proposito, per chi ne avesse voglia, vi rimando al nostro blog del 12 maggio 2020 per il quale anche io avevo utilizzato una citazione di Laborit da “Elogio della fuga” (1976).

Pur sapendo che le difficoltà, i problemi personali, ma anche il cambiamento climatico, l’assurdità delle guerre tutte intorno a noi, i problemi energetici, gli aumenti dei prezzi, la scarsità di risorse, tutto non si dissolverà fuggendo, ognuno di noi cercherà di ritagliarsi un breve spazio di fuga, di sospensione, vacanze più o meno lunghe alla ricerca di posti dove isolarsi da una quotidianità che sembra diventare ogni giorno più faticosa.

Anche io vorrei fuggire (e fuggirò quando sarà arrivato il mio turno!) in questi giorni bollenti: lavorare a queste temperature è davvero faticoso e con la mia Giulia in vacanza mi sento un po’ orfana. Vero che la sua assenza mi dà modo di dedicarmi solo al mio lavoro di pasticcere, ma mi manca molto quella sincronia che ormai si è creata tra noi che permette a lei di leggermi sempre nel pensiero e a noi di essere sempre sulla stessa lunghezza d’onda.

A turno quindi anche noi averno la nostra “via di fuga” ma senza lasciare voi orfani di caffè e dolci! Apportiamo solo qualche modifica ai nostri orari: iniziamo questa settimana a fare chiusura alle 14.00 (sempre alle 12.00 al sabato) e chiudendo la domenica. Ma siamo certe che comprenderete!




giovedì 21 luglio 2022

COLAZIONE DA TIFFANY

Regia: Blake Edwards -1961
Interpreti: Audrey Hepburn e George Peppard

Il film è tratto dall'omonimo romanzo del 1958 di Truman Capote.
New York. All'alba, da un taxi che si ferma sulla Quinta Strada, scende un'elegante ragazza, Holly Golightly. Mentre guarda le vetrine di Tiffany & Co., la ragazza consuma una rapida colazione, prima di rientrare a casa a piedi. La trama del film prevede numerosi intrecci e un turbinio di personaggi che ruotano attorno alla figura della protagonista, magistralmente interpretata da Audrey Hepburn che, per questo film, ottenne la candidatura al premio Oscar come migliore attrice. Non nominato, ma di una certa importanza anche la presenza di un gatto!

Colazione da Pasticceria Su Misura! Che cosa ne pensate?
Non è la trama di un film ma la realtà che potete vivere ogni giorno e noi sappiamo bene come la colazione sia un pasto molto importante, quello che dà la carica per affrontare la giornata di lavoro o di studio o anche di vacanza.

In tema di colazione esistono molte visioni differenti: chi è per un caffè e via, chi non esce di casa senza aver bevuto il proprio caffellatte con le fette biscottate, chi si ferma nel primo posto che capita “tanto uno vale l’altro” e c’è chi sceglie Pasticceria Su Misura per una colazione con i fiocchi.

Caffè e cappuccino, declinati in mille modi; un’ampia selezione di te in foglie; spremute e centrifughe di frutta fresca; crema caffè fredda in estate e cioccolata in inverno.
E poi le brioche preparate da noi, nel nostro laboratorio, con ingredienti di prima qualità; lievitano di notte e vengono cotte al mattino presto per arrivare fragranti nel banco.
La scelta è ampia. Si va dal semplice cornetto, vuoto o con crema o con marmellata, alla crema cotta con uvette o cioccolato, dal pistacchio all’impasto al cacao, con crema al caffè o all’arancio, passando per l’impasto al lampone. E poi arancio, mirtillo, pere e cioccolato, mela e cannella. E poi le nostre brioche vegane, con olio extravergine di oliva, con farcitura di marmellate o crema gianduia.

Accanto alle brioche trovate, ma solo al giovedì, le sfoglie mela e, solo al venerdì, i piccoli cornetti di pasta sfoglia con marmellata di lamponi.
Per i più affamati ci sono sempre i pasticciotti, di famosa ispirazione salentina: frolla con crema aromatizzata con zest di limone, nella versione solo crema o crema e amarene
Per chi preferisce star leggero può accompagnare la propria bevanda con qualche biscottino.

In queste settimane di caldo torrido le nostre mattinate sono molto intense sin dall’apertura per poi andare quietandosi verso l’ora del mezzogiorno quando è davvero difficoltoso muoversi. E anche se a breve modificheremo un pochino i nostri orari con le chiusure pomeridiane non vi faremo mancare (quasi) mai la vostra colazione Su Misura.






giovedì 14 luglio 2022

SAPORE DI MARE

Regia: Carlo Vanzina – 1983
Interpreti principali: Jerry Calà, Christian De Sica, Marina Suma, Virna Lisi, Isabella Ferrari

A Forte dei Marmi, nell'estate 1964, si incrociano le storie di diverse famiglie e in particolar modo dei loro figli, provenienti da diverse città italiane. Su tutte spicca la famiglia milanese di Luca e Felicino, che ormai è una presenza fissa sulle spiagge toscane. Vi è poi il genovese Gianni, che nonostante sia fidanzato con Selvaggia viene messo in grande difficoltà quando si innamora di Adriana, un'amica dei suoi genitori. Da Napoli arrivano invece i fratelli Paolo e Marina, venuti a Forte dei Marmi per la prima volta assieme ai propri genitori. Il primogenito Paolo si innamora di Susan, la fidanzata di Felicino, mentre Marina è protagonista di una scanzonata storia d'amore con Luca. Diciotto anni dopo, nell'estate del 1982, tutti i protagonisti si ritrovano inaspettatamente nello stesso locale che frequentavano anni prima da ragazzi e si confrontano sul loro destino.

Un film certamente molto leggero e decisamente in linea con il periodo estivo e vacanziero in cui mi trovo a meditare a voce alta con voi; un film del 1983, anno in cui io diedi il mio esame di maturità, e ambientato nel 1964, è facile indovinare la relazione di questo anno con me. Inevitabilmente questo film mi riporta alla mia gioventù, alle vacanze al mare, ai primi innamoramenti e ad una certa spensieratezza tipica di quell'età.

Non so se i ragazzi di oggi vivano allo stesso modo e siano altrettanto spensierati. Mi rendo conto che il divario temporale è notevole e forse io, come successo ai miei genitori e nonni prima di me, fatico a comprendere questa generazione. Ricordo che quando ero adolescente, ai primi screzi con mamma e papà tipici di quell'età, mi ero fatta la promessa che non avrei mai dimenticato come ci si sente da ragazzi. Ammetto che se per tanti anni mi è sembrato di poter sempre tener fede alla mia promessa, oggi non ne sono più così sicura. Le generazioni si susseguono e il ciclo della vita si ripete e si rinnova; i giovani prendono piede nel mondo, diventano adulti e gli adulti diventano anziani e si ritirano. 
Io ho la grande fortuna di lavorare fianco a fianco con due giovani donne che non esitano a prendermi in giro quando dico che ormai sono anziana e così facendo mi tengono giovane e su di morale. Faccio molto affidamento sulla loro presenza, ma il periodo estivo e vacanziero significa che, a turno, ci assenteremo per le vacanze dalla nostra bella Pasticceria Su Misura. In attesa che arrivi il mio turno, a fine agosto, dovrò sfoderare tutte le mie energie per affrontare con grinta la produzione in laboratorio, senza Giulia, e con simpatia e accoglienza i nostri clienti in caffetteria, senza Ilaria
Durante l’estate accanto alla clientela abituale si affiancano parecchi clienti nuovi, turisti italiani e stranieri, vacanzieri per un giorno e cittadini a caccia di un luogo di ristoro sulle rive del nostro splendido lago. Noi ci saremo sempre, o quasi, per non fare mancare a nessuno una bella colazione, un dolce momento, la torta di compleanno, di laurea, di matrimonio o semplicemente.. la torta!



giovedì 7 luglio 2022

IL DOTTOR ZIVAGO

Regia: David Lean – 1965
Interpreti: Omar Sharif, Julie Christie e Geraldine Chaplin.

Tratto dall'omonimo romanzo di Boris Pasternak che nel 1958 vinse il Nobel per la letteratura. Il film fu presentato in concorso al 19º Festival di Cannes e vinse cinque Golden Globe e cinque Oscar, tra cui quello per la musica con il celebre Tema di Lara di Maurice Jarre.

Il film si svolge principalmente sullo sfondo degli anni tra la prima guerra mondiale, la rivoluzione russa del 1917 e la guerra civile russa. La storia inizia alla fine degli anni '40 coinvolge il tenente generale del KGB Evgraf Andreevič Živago alla ricerca della figlia del fratellastro, il dottor Jurij Andrèevič Živago, e Larissa ("Lara"). Evgraf crede che una giovane donna, Tanja Komarova, possa essere sua nipote e le racconta la storia della vita di suo padre.


Fu mio nonno che mi portò a vedere questo struggente film in una sala che purtroppo, come la maggior parte delle sale cinematografiche, non esiste più da molto tempo.
Ho scelto questo film per la mia breve conversazione settimanale con voi spinta dal desiderio di riflettere su quanto sta avvenendo non lontano da noi, da quando il 24 febbraio scorso la Russia ha invaso l’Ucraina scatenando una nuova ennesima guerra. Di una ennesima guerra non ve n’era davvero bisogno, quando mai si ha bisogno di una guerra?

Ho la sensazione, e parlo anche per me stessa, che ci sia tutti assuefatti a questa situazione. L’orrore iniziale, lo sconforto, la paura, l’angoscia di pensare a milioni di persone costrette ad abbandonare, probabilmente per sempre il proprio paese, la corsa agli aiuti, tutto si sta un po’ sfocando. Al contrario, sta prendendo sempre più spazio la paura della crisi economica scatenata dalle sanzioni alla Russia, il timore di passare il prossimo inverno al freddo, i rincari dei prezzi che hanno fatto balzare il tasso d’inflazione a livelli che non si vedano da decenni. Il nostro personale rischio.

Esprimendo il mio personalissimo parere, per quanto possa valere (per pensieri e opinioni più approfondite dovrei chiedere a mio fratello di scrivere al posto mio, lui politologo, storico e mente illuminata della nostra famiglia): in questi mesi di orrore mi è parso che poco o nulla sia stato fatto per far cessare questo abominio.

I rialzi dei prezzi di qualunque cosa sono pesanti ma temo in una buona parte puramente speculativi: fai mancare una merce al mercato che la richiede e il prezzo automaticamente sale (legge della domanda e dell’offerta). Certamente i consumatori finali nulla possono fare come altrettanto vero che nelle situazioni di grossa crisi, molti soffrono e molti guadagnano.

Naturalmente anche noi di Pasticceria Su Misura ci stiamo confrontando con aumenti di prezzi, a partire dal prezzo dell’energia e dei carburanti, molto sostenuti. Come affrontare questa difficile situazione che oltretutto ci coglie al termine (speriamo, non è così sicuro) di due anni di pandemia mondiale? Ci troviamo in una situazione davvero difficile. Certamente non cercheremo materie prime di minor qualità per risparmiare sugli acquisti; ringraziamo molto il nostro fornitore di caffè che ci ha chiaramente detto che fino alla fine di quest’anno è intenzionato a mantenere il prezzo fermo. E noi con lui: il nostro caffè continua a costare 1 euro alla tazzina. Abbiamo fatto piccolissimi ritocchi ad altri prodotti della caffetteria per cercare di arginare i terribili aumenti, ma stiamo mantenendo tutto il resto invariato. Con grande sacrificio.

Siamo in estate, abbiamo voglia di svago, di vacanze, di non aver pensieri. Ma questa settimana il mio vorrebbe essere un richiamo a non scrollare le spalle, a non dimenticare chi si è trovato un invasore in casa, a non pensare solo al nostro tornaconto. Confesso che non so bene cosa ognuno di noi possa concretamente fare. Di certo non dobbiamo preoccuparci solo del rischio che il nostro benessere venga compromesso, non guardiamo solo al nostro piccolo privato e chiediamo a gran voce che si faccia il possibile perché questa guerra, tutte le guerre, possano cessare.