giovedì 26 ottobre 2023

IL BARONE RAMPANTE

Italo Calvino - 1957

Il barone rampante è un romanzo di Italo Calvino scritto nel 1957, secondo capitolo della trilogia araldica I nostri antenati, formata inoltre da Il visconte dimezzato (1952) e Il cavaliere inesistente (1959).
La storia è ambientata nel Settecento ed è narrata da Biagio, fratello minore del protagonista, Cosimo Piovasco di Rondò. Il giovane, rampollo di una famiglia nobile ligure di Ombrosa, all’età di dodici anni, in seguito a un litigio con i genitori per un piatto di lumache, si arrampica su un albero del giardino di casa dichiarando di non volerne più discendere per il resto della vita. Cosimo dimostra ben presto che il suo non è solo un capriccio, spostandosi solo attraverso boschi e foreste e costruendosi a poco a poco una dimensione quotidiana anche sugli alberi.
Il 15 ottobre 2023 è stato celebrato il centenario dalla nascita di Italo Calvino.


Adalisa si avvicinò piano a Giacomo, seduto in poltrona. Tra le mani aveva un libro e accoccolato sulle ginocchia uno dei mici di casa. Giacomo aveva la strana abitudine, incomprensibile per Adalisa, di iniziare più libri contemporaneamente leggendo un po’ qua e un po’ là in una sorta di “zapping” letterario. Una cosa inconcepibile per lei.

“Cosa stai leggendo d’interessante ora?”.
Nessuna risposta. Adalisa si chinò per cercare di vedere la copertina: Il barone rampante, di Italo Calvino.
Aveva letto quel libro da ragazza: la straordinaria avventura di Cosimo che salito un giorno sugli alberi dichiarò “io non scenderò mai più” tenendo fede alla promessa per tutta la vita.
Sarebbe stato bello potersi estraniare dal mondo, guardandolo da lontano.

Adalisa pungolò nuovamente Giacomo che pareva così assorto nella lettura da non accorgersi della sua presenza a poca distanza.
Adalisa sapeva però come attirare l’attenzione del suo amato: era molto goloso, amava i dolci buoni ma non si accontentava facilmente, non era certamente il tipo che si faceva andare bene tutto, anzi!
Con aria distratta Adalisa porse a Giacomo un piattino su cui erano posate delle piccole praline, belle da vedere e sicuramente buone. Giacomo alzò immediatamente gli occhi dal libro in cui pareva perso e domandò a bruciapelo: “Pasticceria Su Misura naturalmente?”.
Adalisa scoppiò in una risata cristallina: nonostante gli anni quando rideva sembrava ancora una ragazzina e quello che forse amava di più in Giacomo era proprio la sua capacità di farla ridere.
“Ovviamente Pasticceria Su Misura! Sono stata dalle ragazze questa mattina. Hanno appena iniziato la nuova produzione di praline, ora che finalmente non fa più caldo e meno male, siamo a fine ottobre. Guarda ci sono i tuoi preferiti: chianti speziato e croccantino fondente. Le ragazze si stanno dando un gran da fare e un po’ alla volta l’assortimento sarà completo. So bene la fatica che si fa, queste praline sono fatte ad una ad una”.

Giacomo guardò Adalisa con occhi pieni di riconoscenza, prese le due praline, e si rituffò nella lettura del suo libro. Aveva l’aria decisamente soddisfatta.




giovedì 19 ottobre 2023

GLI ANNI

Annie Ernaux - 2015

Come accade che il tempo che abbiamo vissuto diviene la nostra vita? È questo il nodo affrontato da Gli anni, affresco autobiografico e al contempo cronaca collettiva del nostro mondo dal dopoguerra a oggi, nodo sciolto in un canto indissolubile attraverso la magistrale fusione della voce individuale con il coro della Storia. Annie Ernaux convoca la Liberazione, l’Algeria, la maternità, de Gaulle, il ’68, l’emancipazione femminile, Mitterrand; e ancora l’avanzata della merce, le tentazioni del conformismo, l’avvento di Internet, l’undici settembre, la riscoperta del desiderio.
Scandita dalla descrizione di fotografie e pranzi dei giorni di festa, questa «autobiografia impersonale» immerge anche la nostra esistenza nel flusso di un’inedita pratica della memoria che, spronata da una lingua tersa e affilatissima, riesce nel prodigio di «salvare» la storia di generazioni coniugando vita e morte nella luce abbagliante della bellezza del mondo.
Annie Ernaux è stata insignita del Premio Nobel per la letteratura nel 2022.


Ho da poco terminato di leggere il libro che vi propongo oggi. Cari amici me ne hanno fatto dono per il mio ultimo compleanno insieme ad un altro titolo della stessa scrittrice, “L’evento”.
Annie Ernaux propone una scrittura limpida, cristallina, soave come un soffio di vento, toccante e profonda.
Io, che di anni ne ho accumulati ormai parecchi, mi sono in parte ritrovata nella narrazione di questa “autobiografia impersonale”.

Gli anni corrono in fretta, sembra ieri che Pasticceria Su Misura festeggiava il traguardo dei 10 anni di apertura a Lecco, Natale è alle porte (ebbene sì), il rientro di Giulia fortunatamente si avvicina, la nostra piccola Alice ha già compiuto sei mesi, Madi lavora con noi da un anno abbondante (e intenso).
Un flusso continuo di vita, mattina dopo mattina, colazioni e brioche, pause caffè e pause pranzo, matrimoni, ricorrenze e compleanni. Un turbine che a volte mi galvanizza ma a volte, un po’ più spesso con il trascorrere degli anni, mi affatica.

Guardo alla nostra piccola Pasticceria Su Misura con tanta soddisfazione, tanti anni dalla prima apertura fuori Lecco (2009), tante difficoltà superate, tante dimostrazioni d’affetto sincero.
Un lavoro nel quale Ilaria, io e le nostre fanciulle mettiamo davvero il cuore: soddisfare i desideri a volte è davvero impossibile, rispondere sempre con educazione non è sempre immediato, affrontare con calma i commenti sgradevoli di chi magari ha solo dovuto aspettare il proprio turno richiede autocontrollo. E se a volte sembriamo “scortesi” pensate che probabilmente siamo solo tanto indaffarate, magari un po’ stanche per le tante ore in piedi e per colpa di sveglie antelucane. 

Vi chiedo scusa, mi rendo conto che sto diventando un filo lamentosa, ma confesso che sto facendo un pochino fatica a reggere la mancanza di rispetto per il nostro lavoro e per il nostro impegno che qualche volta subiamo; forse sono gli anni, i miei che iniziano ad essere tanti che mi fanno faticare di più.

Non tutta l’umanità con cui ogni giorno veniamo a contatto è faticosa, anzi, e a questo proposito mi piace qui nominare Sara e Roberta [Schiene Peloseche ci hanno regalato pochi giorni fa la gioia di partecipare con la nostra bavarese al prosecco e inserto di agrumi alla loro festa di matrimonio. Il giorno dopo la cerimonia sono subito venute da noi per una mega colazione, ringraziamenti e complimenti a non finire. La loro felicità è la nostra ricompensa, quella che, parlo per me sola in questo caso data la giovane età delle fanciulle che mi affiancano, mi permette di sopportare “l’ingiuria degli anni” (F. Guccini, Il vecchio e il bambino).


Sara & Roberta @PSM

giovedì 12 ottobre 2023

L'ULTIMO DEI MOHICANI

James Fenimore Cooper - 1826

Il romanzo è ambientato durante la guerra franco-indiana, teatro nordamericano della Guerra dei sette anni, nel 1757, nello Stato di New York. La storia ha come sfondo sia le frequenti battaglie tra Francesi e Inglesi sia le battaglie tra Uroni (alleati con i francesi) e Mohicani (alleati con gli inglesi). Narra le diverse vicende di Natty Bumppo, un cacciatore bianco soprannominato Occhio di Falco, Uncas e suo padre Chingachgook. I tre si troveranno a dover aiutare le due figlie del colonnello inglese Munro, Alice e Cora, rapite dal nemico comune Magua, capo di un gruppo Urone e alleato con i francesi. Cora è una ragazza fiera e determinata ed è lei ad incoraggiare spesso la sorella, più delicata e inesperta. Nella vicenda interviene anche il giovane Duncan, ufficiale inglese innamorato di Alice. Magua un tempo combatteva per gli inglesi, ma un giorno, ubriaco, straparlò e il colonnello lo fece frustare; Magua si offese a morte per l'oltraggio e per le cicatrici rimastegli, e alleatosi ai francesi nemici degli inglesi, organizza la vendetta. Magua vuole Cora in moglie e più volte le offre la scelta fra il "matrimonio" e la morte, ma ella rifiuterà sempre sdegnata. Il lungo inseguimento di Magua si concluderà con la morte di Cora, Uncas e dello stesso Magua, ucciso da Occhio di Falco.


12 ottobre è il Columbus Day, ricorrenza che commemora l’arrivo di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo. L’evento mi ha fatto tornare in mente il romanzo che vi propongo oggi che era in assoluto il mio preferito quando ero bambina. Ricordo ancora che la mia copia del libro aveva la copertina gialla e l’immagine in bianco e nero di un fiero indiano. “L’ultimo dei Mohicani” fu il romanzo più letto al suo tempo tra quelli di Cooper e ancora oggi è considerato il suo romanzo migliore. Certamente gli europei non si comportarono proprio bene nelle terre del Nuovo Mondo, un mondo abitato non una landa deserta. Arraffarono tutto quello che poterono e sterminarono gran parte delle popolazioni del luogo che cercarono in qualche modo di salvarsi alleandosi ora con gli uni ora con gli altri. E mi duole constatare che a distanza di secoli le cose umane non sono cambiate.

In ogni caso dal Nuovo Mondo arrivarono in Europa molte nuove materie prime e molte nuove spezie e soprattutto arrivò il cacao. All’inizio bevanda riservata alla corti reali, si diffuse rapidamente nel Vecchio Continente anche grazie a Rudolph Lindt che nel 1879 inventò il processo chiamato “concaggio” che ci permette oggi di godere di tutta la morbida piacevolezza del cioccolato.

Pasticceria Su Misura ha da sempre una forte propensione verso il cioccolato, ingrediente che si trova in molteplici prodotti, biscotti, pasticcini, brioche, ma che trova la sua migliore veste nelle tanto amate praline. Già diversi di voi ci hanno chiesto i nostri cioccolatini ed in effetti, e me ne scuso, siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia.
Colpa delle giornate ancora decisamente estive! Ma non preoccupatevi perché l’attesa sta per finire. Grazie anche all’arrivo di Mara in caffetteria, io e Madi potremo dedicarci quasi completamente al laboratorio. Le prime tavolette sono arrivate sul nostro banco e a breve inizieranno a far bella mostra anche le nostre amate praline.




giovedì 5 ottobre 2023

CUORE

Edmondo De Amicis - 1886

Il libro è strutturato in tre filoni: il diario di un ragazzo di famiglia borghese, Enrico Bottini, che riporta sulla pagina in prima persona episodi e personaggi della sua classe scolastica durante un anno in terza elementare; il filone epistolare, cioè le lettere che il padre scrive a Enrico, il protagonista; infine il filone narrativo, coi famosi «racconti mensili» del maestro elementare su varie storie, sempre interpretate da fanciulli. L'unità dei tre filoni è assicurata da un sentimento profondo, che anima la tensione educativa e morale della storia, davvero nata col cuore, al quale il titolo celeberrimo del libro aderisce.
L'ambientazione generale è la Torino dell'Unità d'Italia, nel periodo tra il 1878 (anno d'incoronazione del re Umberto I) e il 1886 (anno della pubblicazione del libro); più precisamente, gli eventi narrati sono ambientati fra il 17 ottobre 1881 e il 10 luglio 1882. Il chiaro intento pedagogico di De Amicis è ispirare ai giovani cittadini del Regno le virtù civili, ossia l'amore per la patria, il rispetto per l'autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l'eroismo, la carità e la pietà per gli umili e gli infelici.


Il libro “Cuore” è un libro che ha la fama di libro triste e pesante, ma la cui idea di fondo è davvero parecchio moderna: la scuola come luogo in cui si imparano le virtù del cittadino e l’arte della concordia tra persone diverse. Sembrano questioni ormai avulse dalla realtà; io credo che richiedano invece un'attenta riflessione. Il mio consulente di fiducia mi ha consigliato vivamente la proposta di questo libro con le implicazioni che esso contiene. È stato proprio il legame con la scuola, iniziata ormai da diverse settimane, che mi ha convinto a mettere in pratica i preziosi consigli.

I primi giorni di ottobre hanno fatto riaffiorare alla mente i miei ricordi d’infanzia quando il 4 ottobre, San Francesco e patrono d’Italia, era un giorno di festa e poteva anche capitare che la scuola prendesse avvio proprio dopo questa festività rimandando il ritorno in classe fino al cinque o anche al sei del mese.

Ora la scuola inizia molto prima e con il ritorno in classe la nostra piccola Pasticceria Su Misura è presa d’assalto da studenti, insegnanti, genitori che accompagnano i figli: alle 8 del mattino si fa la fila per conquistare la brioche del cuore.

Quando ero piccola era la mia mamma che preparava per tutta la famiglia una super colazione: caffellatte, torta, biscotti, spremuta d’arancia e, per me, anche un uovo alla coque. Avevo la scuola molto vicino a casa, io e mia sorella siamo sempre andate da sole a piedi sin dalle elementari. Fino all’ultimo anno delle superiori mi sono concessa queste super colazioni casalinghe a costo di arrivare spesso in ritardo in aula. Poi sono iniziati i viaggi verso l’Università di Milano e anche le mie colazioni ne hanno un po’ risentito.

Bisogna dire che io non avevo Pasticceria Su Misura dove fare tappa prima di iniziare le lezioni!

I tempi cambiano, oggi tutti i genitori lavorano e non resta il tempo per preparare la colazione a casa. Sono quindi molto contenta di sfornare ogni mattina tante e differenti brioche (e non solo) e preparare colazioni per tutti voi, con lo stesso amore che una volta aveva la mia mamma per me e per la mia famiglia.

Le nostre brioche prima della cottura