giovedì 23 giugno 2022

DAL TRAMONTO ALL'ALBA

Regia: Robert Rodriguez - 1996
Interpreti: George Clooney, Quentin Tarantino, Harvey Keitel e Juliette Lewis.

Texas, anni novanta. Dopo una sanguinosa rapina e una rovinosa fuga, i famigerati fratelli Gecko, Seth e Richard, si dirigono verso la frontiera messicana con una donna in ostaggio, Gloria Hill, e una valigetta piena di soldi, cercando di sfuggire alle autorità che li cercano senza sosta. I due fratelli trovano rifugio in un modesto motel; Richard rimane a fare da guardia a Gloria, mentre Seth va ad esplorare la situazione alla frontiera e ad organizzarsi con il loro contatto in Messico, Carlos Madrigal, che li aspetterà il mattino dopo al Titty Twister, un bar messicano per camionisti aperto "dal tramonto all'alba". Il problema, dunque, è giungere in Messico senza essere notati alla frontiera. Da qui in avanti il film si complica non poco, passando dal genere thriller al genere horror, con mostri e vampiri a volontà.


Andai a vedere questo film decisamente attratta dal cast, ma ad essere sincera non è un film del quale consiglierei la visione. Ricordo che all’uscita della sala non avevo esattamente la sensazione di aver visto un bel film. Salvai solo la scena finale, nella quale George Clooney più fascinoso che mai lascia la giovane fanciulla innamorata che vorrebbe fuggire con lui con un “sono bastardo, ma non così bastardo”, frase conclusiva di grande effetto.

Immagino vi starete chiedendo a questo punto perché ho estratto dal cilindro un film che non andrei a rivedere. In effetti, il pretesto è nel titolo, “Dal tramonto all’alba”, che trasformo su misura per me in “Dall’alba al tramonto”. Sono tanti anni che mi sveglio ben prima dell’alba e anche se questa è una cosa indubbiamente faticosa, ha un suo fascino discreto.

Prima dell’alba capita di vedere luci e lune meravigliose, non si trova mai traffico ma si trova sempre facilmente posteggio; mi piace il silenzio della giornata prima che abbia inizio e in questi giorni di caldo assordante uscire così presto mi permette di godere di dolci temperature attorno ai venti gradi o poco più, quelle stesse temperature che vorrei restassero tutto il giorno. Penserete che però d’inverno fa molto freddo! Vero, ma io non soffro il freddo al mattino; resto avvolta nel caldo tepore della notte per diverse ore e la temperatura fredda dell’alba mi aiuta a rischiarare le idee.

Inizio la mia giornata in solitudine con la felicità di vedere presto arrivare Giulia e Ilaria per condividere la colazione.

E il tramonto? Io vedo il tramonto solo con le giornate corte perché le sveglie prima dell’alba mi porto a rituffarmi nel letto molto presto. Specialmente in questo periodo non è inusuale per me non riuscire ad aspettare il tramonto e trovarmi con la testa sul cuscino quando il buio è ancora di là da venire.

Ma la soddisfazione di quanto ho creato in questi anni, prima da sola, poi con l’insostituibile presenza di Ilaria e in seguito con l’aggiunta della valida collaborazione di Giulia mi fanno amare le albe e non rimpiangere i tramonti.

All'alba, sul lungolago di Lecco


giovedì 16 giugno 2022

MINE VAGANTI

Regia: Ferzan Özpetek – 2010

Il film è interpretato da un cast corale, che comprende fra gli altri Riccardo Scamarcio, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini e Daniele Pecci.

Drammi familiari, con al centro ancora una volta la sfida di raccontare l’omosessualità senza retorica, ma anzi tessendo una storia leggera e condita con la solita ironia. Mine vaganti, ambientato in Salento, è un film sull’estate, spiritoso e molto energico, l’ambientazione barocca leccese è perfetta per raccontare uno spaccato sociale tipico italiano, sempre in bilico tra modernità e tradizione. Nella casa dei Cantone, una famiglia di pastai salentini, c’è molta attesa per il ritorno per l’estate di Tommaso, il secondogenito, che da Roma ha deciso di rientrare in Puglia dopo aver compiuto gli studi in economia e commercio. Tutta la famiglia vorrebbe che Tommaso e l’altro figlio Antonio prendessero in mano la direzione dell’impresa. Solo la nonna, splendidamente interpretata da Ilaria Occhini, sembra avere a cuore i desideri del nipote, che vorrebbe invece diventare scrittore. Non mancheranno perciò imprevisti e colpi di scena, anche perché Tommaso ha un grande segreto da confessare: è gay e non sa come dirlo, soprattutto quando anche il fratello Antonio comunica alla famiglia la propria omosessualità. Fra l’ironico e il melò, uno dei pregi del film è sicuramente il cast azzeccatissimo che si muove tra gli splendidi paesaggi e l’inconfondibile atmosfera salentina. Indimenticabile la scena finale (che non vi racconto).


L’estate è ufficialmente alle porte, il caldo estivo è arrivato già da qualche settimana, noi di Pasticceria Su Misura abbiamo brillantemente superato una prima di tranche di cerimonie che ci hanno dato tante soddisfazioni; altri ci aspettano, ma siamo ben preparate a superare ogni sfida.

Per voltare pagina, dopo aver chiacchierato per qualche settimana di matrimoni, ho quindi pensato di indirizzare i miei brevi pensieri settimanali alla stagione che ci accingiamo a vivere, rimpiangendo forse il fresco invernale ma guardando speranzosi alle vacanze che, mi auguro per tutti, ci aspettano. 
Il Salento è sicuramente un’ottima meta e la mia ultima vacanza in quella zona d’Italia, correva l’anno 2018 e pare tutta un’altra epoca, ha dato come “frutto” l’immancabile presenza del pasticciotto alla crema, con o senza amarene, nel ventaglio delle nostre proposte golose.

A breve troverete qualche piccola novità e anche qualche ri-proposta per soddisfare la vostra voglia estiva di dolcezza, ricordandovi che, anche se con piccoli ritocchi ai nostri orari che tempestivamente vi comunicheremo, Pasticceria Su Misura vi resterà vicina anche per tutta l’estate.



giovedì 9 giugno 2022

IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO GRECO

Regia: Joel Zwick – 2002
Produttore: Tom Hanks
Protagonisti: Nia Vardalos, Fotoula "Toula" Portokalos, Michael Constantine, Kostas "Gus" Portokalos, John Corbett, Ian Miller.

Toula Portokalos è una donna trentenne "prigioniera" di una famiglia di origine greca residente a Chicago, completamente assoggettata alle complesse tradizioni di famiglia e all'eterno desiderio del padre Gus di vederla sposata al più presto con un rispettabile giovanotto di origine greca. La sua abilità con il computer le permette di trovare lavoro presso l'agenzia di viaggi della zia Voula, dove incontra l'uomo della sua vita: Ian Miller, un insegnante di letteratura vegetariano, proveniente da una tipica famiglia W.A.S.P. dell'alta borghesia. Comincia così la difficile storia d'amore di Toula e Ian, con l'assoluta opposizione del padre di questa, Gus, che non vuole accettare il fatto che sua figlia sposi un uomo al di fuori dell'etnia greca e l'incomprensione dei genitori di Ian verso una famiglia così distante dalla loro vita ordinata e sonnolenta.

Per ottenere l'approvazione dei genitori di Toula, Ian sarà indotto a convertirsi alla loro religione ortodossa, a ingoiare gli innumerevoli piatti a base di carne della tradizione greca e a sopportare l'onnipresente famiglia della sua fidanzata con tutte le sue bizzarrie. La vicenda culminerà nell'accettazione reciproca tra due culture così distanti delle rispettive famiglie, e nel coronamento della storia d'amore con un chiassoso e spumeggiante matrimonio dove tutti i membri delle due famiglie si divertono assieme.

Ho scelto questo film pur non avendolo visto, e in effetti mi sarebbe piaciuto vederlo, per proporvi un film molto attuale, nonostante i suoi vent’anni, che tratta le difficoltà di matrimoni tra persone di culture diverse in maniera divertente e non pacchiana, come potrebbe far immaginare il titolo.

Questa settimana concludo il mio tour virtuale tra le torte di nozze, parlandovi dell’ultimissimo matrimonio che ha visto protagonista una torta a due piani, pan di spagna farcito con crema chantilly e gocce di cioccolato, con effetto “spatolato” e decorata con frutti di bosco.

Al contrario della classica torta alla panna, l’effetto spatolato lascia un pochino intravedere quello che c’è sotto (infatti viene anche chiamata anche “naked cake”, torta nuda) e dona alla torta un non so che ordinatamente disordinato che mi piace molto; l’effetto può essere più o meno accentuato ma il risultato è comunque decisamente scenografico.

Avrei ancora tantissime torte da raccontarvi: la crostata di frutta che anni fa ne feci per più di 200 persone, unico piano, creata nel luogo stesso del ricevimento; la crostata di soli lamponi messi ordinatamente uno accanto all’altro scelta da uno dei miei nipoti; la Sacher con i nomi degli sposi disegnati con il legno per un matrimonio invernale; la Tre Cioccolati decorata con le note del primo brano suonato insieme dagli sposi musicisti; la torta decorata con rose di pasta sfoglia per un effetto sorprendente!

In realtà ogni torta può diventare la torta perfetta per un matrimonio, che sia intimo o affollato, l’importante è non dimenticare mai l’ingrediente segreto, tanto amore.

Naked Cake effetto spatolato








giovedì 2 giugno 2022

MATRIMONIO ALL'ITALIANA

Regia: Vittorio De Sica – 1964
Protagonisti: Sophia Loren e Marcello Mastroianni.
Soggetto teatrale di Eduardo De Filippo “Filumena Marturano”.

Il film attraversa un ventennio di storia italiana, dai bombardamenti alleati su Napoli all'inizio degli anni '60. Domenico Soriano, ricco pasticcere e impenitente donnaiolo napoletano, è legato all'ex prostituta Filumena Marturano da una relazione più che ventennale.

In un continuo alternarsi di flashback sulla storia passata dei protagonisti ed il presente, il film mostra l'intricato rapporto che lega Domenico a Filumena. Quando Domenico è ormai cinquantenne e lei quarantenne, appresa la notizia dell'imminente matrimonio di lui con una giovanissima cassiera della sua pasticceria, Filumena finge di sentirsi male e di essere sul punto di morire, e chiede l'intervento di un prete per l'estrema unzione. A lui Filumena comunicherà il suo ultimo desiderio, vale a dire quello di sposare Domenico. Il prete, conoscendo la loro storia e il rapporto che li legava insieme da anni, convincerà Domenico a fare quest'opera di bene.

Filumena non è un'arrivista, non ha fatto tutto questo per legare egoisticamente Domenico a sé, lo ha fatto bensì perché è innamorata di Domenico e soprattutto per garantire un avvenire ai suoi tre figli, avuti in precedenza, figli che aveva sempre tenuto nascosti.

Alla notizia dei tre figli di Filumena, Domenico va su tutte le furie e decide di ottenere l'annullamento delle nozze. Filumena, senza ribattere, firma davanti a Domenico i documenti di invalidamento del matrimonio, rivelandogli anche, tuttavia, che uno dei tre ragazzi è figlio suo, ma non precisa di quale si tratti. Domenico comincia ad arrovellarsi all'idea di avere un erede, accantona l'idea del matrimonio con la giovane cassiera, comincia a riflettere sul suo rapporto con Filumena e alla fine, decide di sposare la compagna di una vita, accettando tutti e tre i ragazzi come suoi.

In tema di matrimoni non potevo non suggerirvi uno dei capolavori della storia del cinema italiano, interpretato da due veri colossi: Marcello Mastroianni, Domenico, il facoltoso pasticcere, e Sophia Loren, Filumena, una donna colma di fierezza, esilarante, intraprendente, passionale e intelligente.

Un film che fa molto riflettere sull’evoluzione della famiglia nel nostro paese, sul lungo processo di emancipazione femminile, su cosa significasse solo pochi anni fa avere dei figli al di fuori del “sacro” vincolo matrimoniale.

Vi lascio alla visione di questo meraviglioso film per passare a raccontarvi del nostro scoppiettante fine settimana costellato da matrimoni e per svelarvi, anche se forse per i più attenti non è una vera sorpresa, che la torta più alla moda del momento è la Cream Tart. Non una semplice crostata di frutta ma un doppio strano di frolla sottile, una doppia farcitura di crema chantilly il tutto guarnito da un tripudio di colori: fragole, frutti di bosco, macaron, piccole meringhe. La caratteristica unica di questo dolce è che prende la forma che più desiderate. Noi in laboratorio armate di carta, matite, metro, cerchi e righe disegniamo ogni volta la dima della forma e dimensione desiderata e la ricreiamo con la frolla. Questo fine settimana ha visto nascere una cream tart a forma tonda per un matrimonio intimo e una cream tart, per più di un centinaio di invitati, con le iniziali dei nomi degli sposi idealmente legate da una cream tart a forma di cuore. È stato un fine settimana molto faticoso e impegnativo ma il risultato e i complimenti ricevuti ci hanno di gran lunga ricompensato. E questo è quello che conta. 
Ora sguardo sulle prossime date e sulle wedding cake scelte dai futuri sposi. Non ci fermiamo mai!

Cream Tart per il matrimonio di Clarissa e Nicholas