Primo Levi - 1978
“La chiave a stella” è un romanzo di Primo Levi pubblicato nel 1978, che rinnova il filone della letteratura industriale in voga negli anni Sessanta. Con quest'opera Primo Levi si aggiudicò il Premio Strega del 1979.
Il romanzo è composto da quattordici capitoli narrati in prima persona, ciascuno dei quali consiste di un episodio autonomo. In essi il narratore (che si può identificare con l'autore) riferisce i racconti di Libertino Faussone, detto Tino, operaio specializzato nel montaggio di ponti, tralicci e gru. Faussone racconta casi ed eventi tratti principalmente dalle sue esperienze di lavoro. Faussone viene inviato in tutte le parti del mondo, dall'Alaska all'India, dall'Africa alla Russia, dove fa esperienze e vive avventure che a volte mettono a repentaglio la sua vita per la durezza del lavoro, sempre con i suoi attrezzi da montatore e la fiducia nelle proprie capacità. In queste pagine Primo Levi celebra il lavoro con una frase significativa:
“Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra; ma questa è una verità che non molti conoscono”.
L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, così recita la nostra Costituzione e il 1^ maggio è la Festa dei Lavoratori, ricorrenza nata alla fine del diciannovesimo secolo.
Rispetto all’800 fortunatamente i lavoratori hanno visto riconosciuti tutela e diritti. Purtroppo in questo inizio di nuovo millennio il lavoro per molti, giovani e meno giovani, è una chimera, un sogno irrealizzabile, un diritto negato; molti giovani preparati cercano fuori dai nostri confini un'attività lavorativa. Il lavoro permette di progettare il futuro, di creare famiglie, di mettere al mondo figli se li si desidera. È il lavoro il motore della persona umana e avere un lavoro che amiamo e che ci gratifica è un dono prezioso.
Tutti quanti sapete come e perché è nata Pasticceria Su Misura, pertanto non sto a tediarvi ripetendo le medesime aneddotiche.
Una cosa però la vorrei dire, non per vanto mio o di Ilaria: la nostra piccola realtà artigianale, presente da oltre dieci anni a Lecco, in questi anni ha creato veri posti di lavoro, sempre al femminile, sempre con le carte in regola. Questo significa offrire una concreta opportunità di crescita per le fanciulle che lavorano con noi (non “per” noi, ma “con” noi).
A costo di tanti sacrifici, di impegno, di qualche rinuncia, di poche vacanze e molto lavoro, Ilaria ed io non abbiamo creato “milioni” di posti di lavoro ma due sì, e ne andiamo orgogliose.
Lunedi 1^ maggio festeggeremo il nostro lavoro e quello delle nostre ragazze, lavoro fatto con amore e passione. Augurando a tutti voi di avere o di trovare un lavoro che amate.
(per l’occasione la nostra piccola Pasticceria Su Misura resterà chiusa).