giovedì 4 maggio 2023

MATERNITA'

Sheila Heti – 2019

Il desiderio di maternità è un insieme di forze contrastanti che non riguarda solo la procreazione, la famiglia, il padre e la madre, i figli, ma uno spazio emotivo più ampio in cui convivono infelicità e speranza, realizzazione di sé e smarrimento. Ed è da questo assunto che scaturisce uno degli sguardi più originali e potenti degli ultimi anni su un tema che suscita prese di posizione spesso inconciliabili. Ciò che sconvolge l’autrice è il destino già scritto in ogni giovane donna, quello di un imperativo culturale e naturale a cui pare impossibile sottrarsi. “Maternità” è una disamina della procreazione dal punto di vista etico, sociale e psicologico, è la cronistoria di un'illuminazione esistenziale che si fa strada faticosamente, e insegue, consapevole della difficoltà della sfida, la possibilità di una nuova stesura delle regole della femminilità.


Da poco iniziato il mese di maggio, la nostra attenzione si va concentrando su una festa molto importante e anche impegnativa: la festa della mamma. Questa festa ha una propria data specifica cioè l’8 di maggio ma per convenienza puramente commerciale, non nascondiamoci, la festa viene spostata alla prima domenica successiva. Quest’anno sarà il 14.

Non è però solo la festa della mamma ad avermi spinto a proporvi questo libro edito da Sellerio, già di per sé una garanzia di alta qualità (noi a casa abbiamo tutta una sezione di libreria in blu, il colore dei libri Sellerio) ma il recente evento tanto atteso: una nuova piccola donna è entrata a far parte della PSM Family, si chiama Alice è piccola, tenera e dolce proprio come un pasticcino. La nostra Giulia festeggia quest’anno la sua prima festa della mamma.

Io di figli non ne ho ma l’idea di averne capitò anche a me, in quegli anni in cui senti che non resta troppo tempo per decidere e la pressione si fa tangibile. Quell’attimo in cui pensai che forse volevo mettere al mondo un figlio, e di certo avrei voluto una figlia che mi assomigliasse, mi chiesi anche se avrei “dovuto” procreare ed è questo a mio modo di vedere il punto nodale; certamente questa che condivido con voi è solo la mia opinione, ma io sono abbastanza convinta che ancora oggi siano molte, addirittura troppe, le donne che ritengono, magari nel loro inconscio, che mettere al mondo uno o più figli sia l’unico modo per concretizzare la loro femminilità e realizzare la loro persona.

Oggi mi sento soddisfatta e non mi rammarico di non aver avuto figli. Le mie realizzazioni personali sono arrivate in molti altri campi, campi che hanno comunque previsto anche la cura e l’attenzione verso altri esseri umani. Ho avuto la fortuna di circondarmi di tante giovani e giovanissimi: le mie fanciulle del gruppo scout, i miei nipoti nei loro primi anni di vita ed ora le giovani che lavorano con me. A partire dalla mia socia Ilaria, forse una sorella minore, a Giulia e Madi, le mie “bambine”.

Pertanto felice delle mie scelte personali, e carica di un’affettività sincera e gratuita, è naturale che la maternità di Giulia, l’arrivo di Alice, mi abbiano emozionato tantissimo riempiendomi di gioia e di amore per loro. Sarà con un entusiasmo diverso, rinnovato che affronteremo quest’anno la Festa della Mamma.

Benvenuta fra noi Alice!



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