Edmondo De Amicis - 1886
Il libro è strutturato in tre filoni: il diario di un ragazzo di famiglia borghese, Enrico Bottini, che riporta sulla pagina in prima persona episodi e personaggi della sua classe scolastica durante un anno in terza elementare; il filone epistolare, cioè le lettere che il padre scrive a Enrico, il protagonista; infine il filone narrativo, coi famosi «racconti mensili» del maestro elementare su varie storie, sempre interpretate da fanciulli. L'unità dei tre filoni è assicurata da un sentimento profondo, che anima la tensione educativa e morale della storia, davvero nata col cuore, al quale il titolo celeberrimo del libro aderisce.
L'ambientazione generale è la Torino dell'Unità d'Italia, nel periodo tra il 1878 (anno d'incoronazione del re Umberto I) e il 1886 (anno della pubblicazione del libro); più precisamente, gli eventi narrati sono ambientati fra il 17 ottobre 1881 e il 10 luglio 1882. Il chiaro intento pedagogico di De Amicis è ispirare ai giovani cittadini del Regno le virtù civili, ossia l'amore per la patria, il rispetto per l'autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l'eroismo, la carità e la pietà per gli umili e gli infelici.
Il libro “Cuore” è un libro che ha la fama di libro triste e pesante, ma la cui idea di fondo è davvero parecchio moderna: la scuola come luogo in cui si imparano le virtù del cittadino e l’arte della concordia tra persone diverse. Sembrano questioni ormai avulse dalla realtà; io credo che richiedano invece un'attenta riflessione. Il mio consulente di fiducia mi ha consigliato vivamente la proposta di questo libro con le implicazioni che esso contiene. È stato proprio il legame con la scuola, iniziata ormai da diverse settimane, che mi ha convinto a mettere in pratica i preziosi consigli.
I primi giorni di ottobre hanno fatto riaffiorare alla mente i miei ricordi d’infanzia quando il 4 ottobre, San Francesco e patrono d’Italia, era un giorno di festa e poteva anche capitare che la scuola prendesse avvio proprio dopo questa festività rimandando il ritorno in classe fino al cinque o anche al sei del mese.
Ora la scuola inizia molto prima e con il ritorno in classe la nostra piccola Pasticceria Su Misura è presa d’assalto da studenti, insegnanti, genitori che accompagnano i figli: alle 8 del mattino si fa la fila per conquistare la brioche del cuore.
Quando ero piccola era la mia mamma che preparava per tutta la famiglia una super colazione: caffellatte, torta, biscotti, spremuta d’arancia e, per me, anche un uovo alla coque. Avevo la scuola molto vicino a casa, io e mia sorella siamo sempre andate da sole a piedi sin dalle elementari. Fino all’ultimo anno delle superiori mi sono concessa queste super colazioni casalinghe a costo di arrivare spesso in ritardo in aula. Poi sono iniziati i viaggi verso l’Università di Milano e anche le mie colazioni ne hanno un po’ risentito.
Bisogna dire che io non avevo Pasticceria Su Misura dove fare tappa prima di iniziare le lezioni!
I tempi cambiano, oggi tutti i genitori lavorano e non resta il tempo per preparare la colazione a casa. Sono quindi molto contenta di sfornare ogni mattina tante e differenti brioche (e non solo) e preparare colazioni per tutti voi, con lo stesso amore che una volta aveva la mia mamma per me e per la mia famiglia.
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