giovedì 12 ottobre 2023

L'ULTIMO DEI MOHICANI

James Fenimore Cooper - 1826

Il romanzo è ambientato durante la guerra franco-indiana, teatro nordamericano della Guerra dei sette anni, nel 1757, nello Stato di New York. La storia ha come sfondo sia le frequenti battaglie tra Francesi e Inglesi sia le battaglie tra Uroni (alleati con i francesi) e Mohicani (alleati con gli inglesi). Narra le diverse vicende di Natty Bumppo, un cacciatore bianco soprannominato Occhio di Falco, Uncas e suo padre Chingachgook. I tre si troveranno a dover aiutare le due figlie del colonnello inglese Munro, Alice e Cora, rapite dal nemico comune Magua, capo di un gruppo Urone e alleato con i francesi. Cora è una ragazza fiera e determinata ed è lei ad incoraggiare spesso la sorella, più delicata e inesperta. Nella vicenda interviene anche il giovane Duncan, ufficiale inglese innamorato di Alice. Magua un tempo combatteva per gli inglesi, ma un giorno, ubriaco, straparlò e il colonnello lo fece frustare; Magua si offese a morte per l'oltraggio e per le cicatrici rimastegli, e alleatosi ai francesi nemici degli inglesi, organizza la vendetta. Magua vuole Cora in moglie e più volte le offre la scelta fra il "matrimonio" e la morte, ma ella rifiuterà sempre sdegnata. Il lungo inseguimento di Magua si concluderà con la morte di Cora, Uncas e dello stesso Magua, ucciso da Occhio di Falco.


12 ottobre è il Columbus Day, ricorrenza che commemora l’arrivo di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo. L’evento mi ha fatto tornare in mente il romanzo che vi propongo oggi che era in assoluto il mio preferito quando ero bambina. Ricordo ancora che la mia copia del libro aveva la copertina gialla e l’immagine in bianco e nero di un fiero indiano. “L’ultimo dei Mohicani” fu il romanzo più letto al suo tempo tra quelli di Cooper e ancora oggi è considerato il suo romanzo migliore. Certamente gli europei non si comportarono proprio bene nelle terre del Nuovo Mondo, un mondo abitato non una landa deserta. Arraffarono tutto quello che poterono e sterminarono gran parte delle popolazioni del luogo che cercarono in qualche modo di salvarsi alleandosi ora con gli uni ora con gli altri. E mi duole constatare che a distanza di secoli le cose umane non sono cambiate.

In ogni caso dal Nuovo Mondo arrivarono in Europa molte nuove materie prime e molte nuove spezie e soprattutto arrivò il cacao. All’inizio bevanda riservata alla corti reali, si diffuse rapidamente nel Vecchio Continente anche grazie a Rudolph Lindt che nel 1879 inventò il processo chiamato “concaggio” che ci permette oggi di godere di tutta la morbida piacevolezza del cioccolato.

Pasticceria Su Misura ha da sempre una forte propensione verso il cioccolato, ingrediente che si trova in molteplici prodotti, biscotti, pasticcini, brioche, ma che trova la sua migliore veste nelle tanto amate praline. Già diversi di voi ci hanno chiesto i nostri cioccolatini ed in effetti, e me ne scuso, siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia.
Colpa delle giornate ancora decisamente estive! Ma non preoccupatevi perché l’attesa sta per finire. Grazie anche all’arrivo di Mara in caffetteria, io e Madi potremo dedicarci quasi completamente al laboratorio. Le prime tavolette sono arrivate sul nostro banco e a breve inizieranno a far bella mostra anche le nostre amate praline.




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