MATERA
La città è conosciuta nel mondo per gli storici rioni Sassi, che ne fanno una delle città ancora abitate più antiche al mondo. I Sassi sono stati riconosciuti il 9 dicembre 1993 patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, primo sito dell'Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento.
Nel 1663 fu separata dalla provincia di Terra d'Otranto, di cui aveva fatto parte per secoli, per divenire, fino al 1806, capoluogo dell'allora provincia di Basilicata nel Regno di Napoli. Durante questo periodo la città conobbe un'importante crescita economica, commerciale e culturale. Matera è stata la prima città del meridione a insorgere in armi contro il nazifascismo ed è per questo tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione essendo stata insignita nel 1966 della medaglia d'argento al valor militare e tra le città decorate al valor civile essendo stata insignita nel 2016 della medaglia d'oro al valor civile.
Il 17 ottobre 2014 è stata designata capitale europea della cultura per il 2019.
Nel giugno del 2018, al termine di una vacanza in Salento già di suo davvero indimenticabile, sulla via del ritorno proposi al mio bene amato una piccola deviazione per fare visita a Matera.
Non eravamo esattamente vicini ma valutammo che i poco meno di 250 km che ci separavano dal piccolo gioiello della Basilicata erano del tutto giustificati. Certo avremmo avuto altre occasioni (e spero davvero che le avremo) per una vacanza in quelle regioni meravigliose ma sarebbe stato un peccato non approfittare.
La nostra fu una visita lampo, una giornata scarsa ma che ci diede la possibilità di immergerci in un luogo-tempo veramente straordinario.
Salite e discesa, angoli, scalinate, tutto di un chiarore abbacinante, senza macchine, senza motori: un salto indietro nel tempo.
Amo molto l’Italia e pur avendo viaggiando abbastanza nella mia vita ritengo che il nostro sia il Paese più bello del mondo e il fil rouge che ho scelto quest’anno per i miei pensieri settimanali avrebbe l’ardire di esserne una piccola testimonianza.
Inoltre io, un pochino nordica di origine con una nonna paterna (alla quale somiglio tantissimo) nata vicino a Strasburgo, ho una vera passione per l’Italia del Sud e in particolare per i dolci che al sud si possono gustare.
Pasticceria Su Misura propone molti dolci di propria creazione, a volte nati prendendo spunto da altre ricette rivisitandole, e si diletta nel proporre dolci di diverse regioni italiane: lo strudel di mele del Trentino, la sbrisolona mantovana, i cantucci toscani; confesso però che la mia preferenza va ai dolci del sud Italia e in particolare: i babà, i pasticciotti, la pastiera.
Se più di una volta ho sentito definire l’atmosfera che si respira da Pasticceria Su Misura “un po’ francese”, facendomi gongolare di orgoglio per le mie origini, mi rendo conto che le mie scelte produttive sono molto influenzate dal sud. A tal proposito, ma non dico nulla anche se pochissimi fortunati hanno già fatto un primo assaggio, stiamo sperimentando un altro dolce del sud da proporvi. Mi fermo altrimenti rischio di svelarvi troppo!
Chiudo i miei brevi e sconclusionati pensieri settimanali saltando ancora da sud a nord e tornando alle mie origini famigliari per ricordarvi l’evento che abbiamo organizzato per sabato 1^ giugno alle ore 12.00: una celebrazione della mia nonna partigiana e di tutte le donne partigiane della Resistenza, alla vigilia della Festa della Repubblica. Non mancate!