Nessuno si senta offeso
Siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo
La Storia siamo noi, attenzione
Nessuno si senta escluso
La Storia siamo noi
Siamo noi queste onde nel mare
Questo rumore che rompe il silenzio
Questo silenzio così dura da raccontare…"
(Francesco De Gregori, 1985)
La Storia siamo noi, cantava De Gregori nel 1985, e mi chiedo qual è la storia che stiamo scrivendo da qualche settimana a questa parte, da quando un nemico invisibile e cattivo si è infiltrato nelle nostre vite sconvolgendole.
All'inizio lo abbiamo tutti preso sottogamba, e non mi chiamo fuori. Certo, ci siamo sentiti invincibili, ci siamo sentiti un popolo civile ed evoluto, non mangiamo mica i pipistrelli noi! (solo quantità astronomiche di carne e pesce senza farci nessuna domanda sul come sia possibile produrne così tanta…). Poi ci siamo accorti che la situazione era più seria e abbiamo provato a chiudere tutto, quasi tutto.
È sentimento comune credere che dalle gravi difficoltà si esca diversi, migliorati. Io me lo auguro tanto. Mi auguro almeno che avremo più rispetto per l’ambiente, piccoli gesti come ad esempio non buttare carta, rifiuti, mozziconi per terra o, anche nei rifiuti ci adeguiamo, guanti e mascherine. Spero che migliorerà il nostro senso civile, il rispetto per gli altri, il rispetto per chi è in difficoltà, tanto più che ora siamo in molti ad essere in difficoltà.
Durante queste settimane in cui la mia vita, come quella di tutti, è stata stravolta ho cercato in tutti i modi, insieme e grazie al fondamentale supporto comunicativo di Ilaria, di starvi vicini, di cercare di soddisfare i vostri desideri, la voglia di festeggiare un compleanno, un anniversario, una laurea, la gioia di essere presenti per una persona cara facendole recapitare un piccolo dolce, darvi la possibilità di assaporare una colazione con le nostre brioche!
Non è stato facile, ma ora mi è chiaro che il futuro non sarà propriamente facile.
Da qualche giorno si ascoltano notizie di “riapertura”, anche le pubblicità, alla radio e in televisione, sono cambiate, finalmente saremo “liberi”…. però quello che mi chiedo è: quale mondo ritroverò? e sinceramente fatico un po’ a darmi risposte.
Come riapriremo la nostra bella Pasticceria e Caffetteria? Non lo so! Noi ci stiamo ovviamente attrezzando con tutti i dispositivi e gli accorgimenti che verranno richiesti per continuare a mantenere comportamenti tali che non ci facciano ritornare nell'emergenza. E sono sicura che tutti voi non vedete l’ora di tornare da noi e sono altrettanto sicura che ci aiuterete rispettando le regole che, ci piaccia o meno, verranno ancora per un po’ di tempo imposte.
Io non vedo l’ora! Non vedo l’ora di osservare dalle finestre del mio laboratorio la corte con i tavolini apparecchiati e voi che fate colazione, le voci, le risa, il profumo del caffè…. Forse sto solo sognando? Non lo so, però ci conto!
E per continuare a starvi vicini, vi lascio anche oggi una nostra ricetta:
BROWNIES
Gr 400 uova
Gr 200 cacao
Gr 250 farina bianca (oppure potete utilizzare la farina di riso)
Gr 350 zucchero
Gr 250 burro
Fate sciogliere il burro in microonde (deve sciogliere, non friggere!) e aggiungete il cacao setacciato. Mescolate con l’ausilio di una frusta le uova con lo zucchero. Aggiungete alle uova il composto di burro e cacao, mescolate sempre con la frusta e per ultima aggiungete la farina.
Versate il composto in una teglia quadrata o rettangolare (20/24 cm per lato) precedentemente unta e cuocete in forno preriscaldato a 160°C per 30/35 minuti.
Quando il dolce si è raffreddato, servitelo tagliandolo a cubotti.