"Domenica ti porterò sul lago
vedrai sarà più dolce dirsi ti amo
faremo un giro in barca
possiamo anche pescare
e fingere di essere sul mare.
Sapessi amore mio come mi piace
partire quando Milano dorme ancora
vederla sonnecchiare
e accorgermi che è bella
prima che cominci a correre e ad urlare.
Che domenica bestiale
la domenica con te
ogni tanto mangio un fiore
lo confondo col tuo amore
com'è bella la natura e com'è
bello il tuo cuore…"
(Fabio Concato, 1982)
È di nuovo domenica. Ieri sera prima di andare a dormire ho fatto il conto che questa è la sesta domenica che sto a casa.
Niente caffetteria in compagnia di Giulia, niente clienti domenicali, diversi dagli abituali della settimana che peraltro io e Giulia conosciamo poco dal momento che stiamo in laboratorio.
Il cliente domenicale è più rilassato, non ha fretta, non corre, ha voglia di una buona colazione e di chiacchiere, seduto fuori in corte al sole, di questa stagione. Poi con calma andrà a fare la sua passeggiata e, come canta Concato (sì, ve l’ho già proposto ma perdonerete il debole che ho per lui e le sue vecchie canzoni), proporrà una gita al lago…
Da quando abbiamo dovuto chiudere al pubblico la nostra Pasticceria (il 10 marzo… pare un secolo) abbiamo da subito attivato la consegna a domicilio. Con il passare delle settimane, e anche a seguito di decreti emanati che permettono questa attività a quasi tutte le attività commerciali, in tanti hanno attutato questa modalità di vendita che al momento resta l’unica praticabile.
Una modalità, almeno per me, faticosa che prevede di gestire gli ordini (con il supporto di Ilaria, che se non ci fosse lei sarebbe già tutto finito!), di produrre dolci per cercare di accontentare il più possibile le vostre richieste (e capisco la vostra voglia di frutta fresca, ma questa resta la cosa più difficile da reperire non potendo fare gli usuali acquisti a cassette bisettimanali dal nostro fornitore, mi tocca per forza e con fatica acquistare quando serve, solo quel che serve, sennò poi si butta), una produzione che si scontra con la mancata continuità di vendita che la caffetteria aperta ci ha sempre garantito.
Un conto è avere un flusso costante di pubblico, altra cosa evadere ordini necessariamente piccoli (siamo tutti in casa, quelli in tanti arrivano a 5/6 persone). Fatta la produzione, restano confezionamento e consegna. Ormai conosco Lecco meglio dei lecchesi.
Dalle nostre pagine Social diamo di volta in volta indicazione sulle date previste per le consegne. Capisco benissimo che se il compleanno della persona a voi cara capita di Mercoledì, vorreste farle avere il dolce proprio quel giorno; ma vi chiedo di aiutarmi in questo lavoro: se vi propongo il giorno prima, sul quale magari ho altre consegne, lo faccio sia per cercare di limitare gli spostamenti (per questioni abitative, per venire a Lecco cambio sia comune che provincia) ma anche per cercare di mantenere sotto controllo i costi delle consegne.
Il lavoro che stiamo facendo ora, e vi ringraziamo tantissimo per i vostri ordini, da un punto di vista economico è davvero una piccola goccia nel mare. Invece, da un punto di vista emotivo e psicologico è fondamentale: ci fa sentire vive, vicino a voi, in contatto con il mondo mantenendo viva la speranza che quando si potrà riaprire, nonostante distanze, mascherine, guanti e sistemi di rilevazione della temperatura corporea, noi potremo davvero riprendere la nostra attività. E le nostre ragazze con noi.
E le nostre Domeniche torneranno ad essere “domeniche bestiali”, con la sveglia presto, il lavoro, gli ordini, voi, il Sig. Mario e il suo americano con acqua calda a parte e il babà, Filippo con il suo caffettino e l’aria galante, i mitici Ale&Elena con le loro super colazioni, Ilaria&Dennis con il decaffeinato macchiato, il cappuccio, brio alla cannella e kranzella, la Signora Enrica con il cappuccio senza schiuma e la girella al cioccolato, la Bea con Oliver, un caffè e due chiacchiere, la Signora Franca e Amira con il macchiattone deca e tanti tanti altri.. e scusate se non vi nomino tutti. Ma vi ho tutti nel cuore!
E mi mancate tanto….
Per continuare a restare nei vostri cuori, stiamo promuovendo iniziative dai nostri Social che vi piaceranno molto per cui vi consiglio di stare sempre ben sintonizzati!
Io da queste pagine vi lascio una ricetta facile facile per una torta di sicuro impatto (e il fatto che sia “vegana” potete dirlo o non dirlo a vostra scelta, e se lo dite dopo averla fatta assaggiare avrete la soddisfazione di una bella carrellata di espressioni felicemente sorprese)
TORTA MORBIDA AL CIOCCOLATO
gr 250 farina bianca
gr 150 zucchero
gr 30 cacao
gr 15 polvere lievitante
gr 75 olio di semi di arachide (io uso quello perché trovo sia il migliore, evitate comunque i semi vari)
gr 300 bevanda di soia
In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti secchi, ricordatevi di setacciare il cacao, tranne le gocce di cioccolato. Versate con l’utilizzo di un bricco olio e soia, che avrete mescolato pesandoli, e infine aggiungete le gocce di cioccolato. Avrete un impasto abbastanza fluido.
Versate in una tortiera del diametro di 24 cm, precedentemente unta con l’olio, e mettete a cuocere in forno preriscaldato a 180°c per 20/25 minuti. Valgono sempre le regole che vi ho già indicato: ogni forno è un piccolo mondo quindi, evitate di aprire il forno per i primi 15 minuti, poi controllate la cottura a vista, e quando la torta ha fatto una bella crosticina è pronta. Fate attenzione che la temperatura del forno non salga troppo: ricordate che il cioccolato ha la pessima tendenza a bruciare facilmente.
#iorestoacasa per abbracciarvi il prima possibile
Nessun commento:
Posta un commento