"Ma cosa credi di fare, dove credi d'andareNon hai più aria per poter respirare.Non c'è più nessuno che ti possa aiutareEd ogni giorno che vola via,Scopri di avere una nuova malattia."
Lucio Dalla profetico: ho scelto un pezzetto di questa canzone di quarant'anni fa perché mi ha particolarmente colpito la sua aderenza ai nostri giorni. E, come ogni settimana mi accingo a scrivere, a riflettere e a condividere i miei pensieri con voi.
Giusto un anno fa di questi tempi e nonostante lo stress e la fatica da super lavoro natalizio mi buttavo a capo fitto nell'organizzazione della festa a sorpresa per l’ottantesimo compleanno della mia mamma, il 13 dicembre. Facile la scelta del ristorante, il nostro amato Sottovento a Lierna, teatro di tutti i nostri festeggiamenti importanti, facilissima la scelta della torta dato che la mia mamma adora la Saint Honoré all’italiana e le torte alla panna in generale, il resto è stato puro divertimento! La scelta delle foto per creare il bigliettino segnaposto da lasciare ai commensali insieme al cartoncino con stampato il menu, la scelta del menù stesso rigorosamente vegetariano, perché io cerco di portare tutti sulla buona strada, i ciclamini bianchi per il centro tavola: mi sono divertita tantissimo e, anche per questo, posso ringraziare Ilaria, da lei qualcosina ho “rubato” per trasformare i festeggiamenti della famiglia in piccoli eventi. Per rendere tutto ciò possibile avevo chiesto alla mia super socia di rinunciare all'annuale festa di compleanno di Pasticceria Su Misura che cade il 15 dicembre, visto che la stessa data, essendo una Domenica, l’avrei dedicata alla mamma (in effetti, poi, la nostra festa è stata recuperata l’11 gennaio di quest’anno, come si suole dire, “in zona Cesarini”!).
È passato un anno, a breve saremo in vista di un nuovo compleanno, l’ottavo di Pasticceria Su Misura a Lecco, e mi spiace davvero tanto non poterlo festeggiare. Ripenso agli anni passati, alle torte, ai buffet dolci e salati, alla Chantilly lunga e stretta preparata da Giulia e da me direttamente in corte sotto gli occhi di amici, clienti, passanti e curiosi. Le nostre feste sono sempre state momenti di gioia e occasioni per pubblicizzare la nostra attività, occasioni che ogni anno vedevano la partecipazione di parecchie persone, variegate folle che animavano la nostra bella corte. La folle che non ci possiamo permettere per ora e per quanto tempo non sappiamo.
Confesso che oltre a tutta la gamma di sentimenti non propriamente positivi già sperimentati in questo 2020 che sembra non terminare mai, ora si aggiungono il senso di malinconia e la forte nostalgia di caldi abbracci, delle strette di mano, dei baci. Abbiamo però sempre i nostri e i vostri sorrisi, i sorrisi degli occhi e la speranza di una vita nuova. E per chiudere queste mie riflessioni vi lascio le ultime righe della canzone che ho citato in apertura: “E poi, all'eterno ci ho già pensato, è eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato”.
DOLCE ARLUNO
Gr 250 burro
Gr 250 zucchero a velo
Gr 60 farina
Gr 60 farina mais fumetto (macinata fine)
Gr 60 fecola
Gr 75 farina di mandorle
Gr 150 uova (n. 3 uova non fredde)
Con l’ausilio di fruste elettriche montate burro e zucchero finché il composto risulti bianchissimo e molto spumoso. Aggiungete poco alla volta le uova leggermente sbattute e in ultimo aggiungete a mano tutte le farine insieme avendo cura di non smontare il composto. Andrebbero usati i classici stampi cilindrici scanalati ma se non ne disponete potete usare anche una tortiera classica diametro 26. In ogni caso abbiate cura di ben imburrare e infarinare con la farina fumetto lo stampo che va riempito a non più di tre quarti. Cuocete in forno a 180°C per 35/40 minuti.