Lev Tolstoj, 1863 – 1869
“Guerra e Pace” riguarda principalmente la storia di due famiglie, i Bolkonskij e i Rostov, tra le guerre napoleoniche, la campagna napoleonica in Russia del 1812 e la fondazione delle prime società segrete russe. Tolstoj paragonava la sua opera alle grandi creazioni omeriche, e nella sua immensità “Guerra e pace” si potrebbe dire un romanzo infinito, in cui l'autore sembra essere riuscito a trovare la forma perfetta con cui descrivere in letteratura l'uomo nel tempo. Denso di riferimenti filosofici, scientifici e storici, il racconto unisce la forza della storicità e la precisione drammaturgica ad un potente e lucido sguardo che domina il grande flusso degli eventi, da quelli colossali, come la battaglia di Austerlitz e la battaglia di Borodino, a quelli più intimi.
Ho scelto di iniziare questo nuovo anno di conversazioni con voi con un’opera davvero meravigliosa. Lessi “Guerra e pace” nel corso di una vacanza in Grecia nel 2006 dopo anni che desideravo farlo senza mai trovare il coraggio necessario. Lettura molto impegnativa non solo per la mole, più di 1500 pagine, ma anche per la fatica degli intrecci, per le descrizioni lunghissime che fanno sentire come in apnea, per le tante citazioni in francese, per i numerosi personaggi. Lettura che lascia sfiniti, esausti e sbalorditi.
Il 2022 è stato un anno impegnativo, iniziato con il rinnovo dei locali di Pasticceria Su Misura che si è così presentata a voi con un nuovo aspetto fresco e spazioso. Tanto lavoro, tanto impegno, tante emozioni, tanta fatica, tante torte, tanti sorrisi, tanto di voi.
Purtroppo se allargo lo sguardo non riesco, non posso, non voglio dimenticare che il 2022 passerà alla storia come l’anno della guerra in Ucraina. Una guerra in più, che si è aggiunta alle troppe guerre in corso in troppi luoghi della Terra, da troppo tempo.
Gli avvenimenti dello scorso anno mi hanno davvero lasciata attonita, ma ancora di più mi ha segnato il cuore il dividersi della nostra opinione pubblica in fazioni pro e contro la Russia, pro e contro l’Ucraina, il lamentare i danni a nostro carico dimenticando chi stava e sta ancora in un Paese distrutto, la speculazione sui prezzi e, questa la mia personale opinione, il quasi nulla fatto per mettere fine a questo orrore. E il senso di impotenza, di nullità.
Vorrei che questo nuovo anno, questo 2023 appena iniziato potesse essere ricordato nei libri di storia come l’anno della pace. Capisco che è difficile che ciò avvenga ma io me lo auguro e lo auguro al mondo intero.
Non so bene personalmente cosa fare perché questo avvenga, so solo che io, Ilaria e le nostre ragazze continueremo a svolgere il nostro lavoro con amore, correttezza, onestà, attenzione, rispetto: tutte queste cose insieme non risolvono i problemi del mondo né tantomeno creano per incanto la pace ma sono attitudini che moltiplicate all’infinito possono fare la differenza.
Buon anno nuovo a tutti voi.
Ps: avete capito bene, il fil rouge di questo nuovo anno saranno i libri!
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