mercoledì 30 dicembre 2020

STRADA FACENDO

"Io ed i miei occhi chiari siamo diventati grandi insieme

Con l'anima smaniosa a chiedere di un posto che non c'è

Tra mille mattini freschi di biciclette

Mille più tramonti dietro i fili del tram

Ed una fame di sorrisi e braccia intorno a me"

(C. Baglioni, 1981)

 

Questo 2020 termina lasciandoci una grande fame di abbracci, baci, vicinanze, strette di mano; fortunatamente i sorrisi non sono mai mancati e mai mancheranno. Per noi, come per tutti, è stato un anno difficile, pesante, sofferente. Anche noi abbiamo sperimentato lunghi momenti di paura vera. Ilaria ed io non ci siamo mai arrese, abbiamo cercato di starvi vicine sempre come ci è stato di volta in volta concesso di fare. 

Alla metà di maggio abbiamo potuto riaprire gradatamente con nuove regole, non facilissime ma non impossibili. Regole più difficile da far rispettare che da rispettare. Il rientro di Giulia, parziale durante l’estate e poi a pieno ritmo, ci ha permesso di affrontare l’attività con grinta e volontà.

Ed è arrivato anche Natale, e noi siamo state felici di essere riuscite ad accontentare i vostri desideri per i dolci da gustare, per i piccoli pensieri da regalare, per gli alberi di cioccolato da porre al centro della tavola o anche da regalare. In un anno fortemente negativo dal punto di vista economico, il Natale ci ha dato un piccolo sogno di speranza: voi, clienti che siete soprattutto amici, ci avete donato la gioia con vostri sorrisi e con il vostro sostegno.

Quest’anno, per la prima volta nella sua storia, Pasticceria Su Misura è rimasta chiusa il 25 e il 26 Dicembre. Io, lo confesso, sognavo da anni un Natale così, di quiete. Dopo giornate frenetiche e faticosissime, l’unica cosa che ho sempre desiderato era proprio stare a casa in totale assenza di attività con il mio bene amato e i nostri micioni.

Ora faremo una breve pausa come ogni anno in gennaio, per recuperare le forze e prendere in mano le redini di un 2021 che certamente non nasce “facile” ma noi, con voi, lo sapremo riempire di gioia. 

“E, strada facendo, vedrai, che non saremo mai da sole… “

Buon anno nuovo! 



mercoledì 9 dicembre 2020

Last Christmas

"Last Christmas I gave you my heart 
But the very next day you gave it away 
This year, to save me from tears 
I'll give it to someone special" 
(George Michael – Wham!, 1984) 

Questa è, secondo me, la canzone natalizia più famosa in assoluto, nonostante l’incipit faccia chiaro riferimento ad un tradimento! Dopo però dice anche che “quest’anno darò il mio cuore a qualcuno di molto speciale”: un po’ di speranza bisogna averla sempre! 

Natale è ormai alle porte, noi siamo prontissime e la nostra bella Pasticceria Su Misura strabocca di luci, colori, panettoni, praline, alberi di cioccolato, palline di cioccolato, mandorlato, marmellate! Avete solo l’imbarazzo della scelta. 

Certamente al termine di un anno difficilissimo, anche il Natale e le tanto agognate vacanze di Natale avranno in questo 2020 un ritmo e caratteristiche diverse. 

Mi hanno colpito molto le lamentele di tutti coloro che non potranno andare a sciare. È un sacrificio, vero, ma credo che al momento attuale le priorità siano molto diverse. 

Io avevo iniziato a sciare a 4 anni. La mia mamma, la donna all'avanguardia per eccellenza, portava me e mia sorella alle lezioni di sci con il CAI. Ero molto piccola, tant'è che a fine corso vinsi una coppa proprio grazie alla mia giovanissima età. Successivamente i miei genitori ci portarono a sciare a Valtournenche, Valle d’Aosta, e in quelle vacanze mia sorella ed io avevamo una maestra tutta per noi e mi ricordo i percorsi nei boschi, le soste per bere vin brûlé (anche se eravamo piccole), la magia e l’incanto del silenzio della neve. Oddio! Ricordo anche le frignate di mia sorella al mattino che non aveva mai voglia di muoversi (sorella che ora è medico, chirurgo e anestesista! Chapeau!) 

Interruppi lo sci a causa degli impegni con il gruppo scout, riprendendolo verso i vent'anni grazie al mio moroso di allora, grande appassionato di questo sport, che mi rimise in pista. Confesso che non ho mai raggiunto uno stile perfetto, ma sciare mi piaceva tantissimo! Ancora oggi quando ci penso e chiudo gli occhi sento l’effetto del vento, il sapore della neve, la meravigliosa stanchezza dopo una giornata di scorribande. Ho provato anche lo sci fuori pista, pelli di foca e via in salita, una fatica enorme ma con il grande vantaggio di evitare le lunghe code alla funivia, su cui si saliva stipati come sardine, le file alla seggiovia o allo skylift. 

Ho rinunciato coscientemente allo sci quando ho iniziato a lavorare in proprio. Uno sport bellissimo ma che comporta dei rischi, rischi che non mi potevo permettere. 

Ecco, quest’anno dobbiamo rinunciare a tante cose che ci piacciono, perché il rischio è alto e davvero non ce lo possiamo permettere. 

Io sono contenta di essere in buona salute, di poter lavorare, di non avere avuto perdite in famiglia e che i miei cari, i miei amici stanno bene, anche se non li posso vedere. Sono contenta anche che le diverse persone che hanno subito il virus, con o senza passaggio in ospedale, stiano fortunatamente bene. Questi sacrifici di oggi ci porteranno prima o poi fuori da questo tunnel. E allora torneremo a riveder le stelle! 

I prossimi giorni spero e prevedo saranno molto lavorativamente impegnati e non mi resterà il tempo per condividere i miei pensieri. Vi do appuntamento al 2021! 

Cliccate su questa immagine per vedere tutte le golosità che stiamo preparando in questi giorni per il vostro Natale. Aspettiamo i vostri commenti e le vostre prenotazioni!




mercoledì 2 dicembre 2020

JINGLE BELLS

"It's Christmas 
Jingle bells, jingle bells 
Jingle all the way 
Oh, what fun it is to ride 
In a one horse open sleigh"

Un anno davvero difficile quello che stiamo faticosamente attraversando ben sapendo, tra l’altro, che il prossimo non nasce sotto buoni auspici. 

Ciononostante è in arrivo il Natale, con tutto il suo carico di emozioni, di luci, di doni. La nostra vetrina è addobbata a festa e in negozio potete trovare una vasta selezione di strenne natalizie tra le quali saprete certo scegliere il dolce pensiero da recapitare alle persone amate. 

Amavamo moltissimo il Natale quando ero molto piccola e già vi ho detto dell’emozione per l’attesa dei doni. Adoravo il Natale anche quando più grandicella aiutavo mia mamma nelle preparazioni. La mia mamma: una donna sempre all'avanguardia, sempre avanti. Ho in mente una foto in cui lei tiene per mano mio fratello pronto per andare all'asilo e, al loro fianco, un gigantesco albero decorato tutto con mandarini! 

Mia mamma infatti si era stancata dei classici addobbi e aveva cosi dato una svolta ai nostri festeggiamenti. Ogni anno, già in Novembre, riunione di famiglia per la scelta del tema colore e degli addobbi. Il colore scelto sarebbe stato ripreso poi per l’incarto dei regali e per la tavola. Io e mia sorella davamo un aiuto ma il più lo preparava mamma. Ricordo notti intere in cui lei, dopo averci cacciato a nanna, si metteva al lavoro con carta crespa, colla, filo e quant'altro. Lo so perché al mattino trovavo il risultato delle sue fatiche notturne! Il fatidico giorno in cui veniva addobbato l’albero era intorno al 20 Dicembre (non prima perché doveva essere una sorpresa per nonni e zii) e lì nascevano i guai! La ricerca dell’albero, all'epoca rigorosamente vero, perché la difesa dell’ambiente non era ancora entrata a far parte della nostra mentalità, era compito del babbo che spesso riceveva in cambio i rimbrotti della mamma alla quale nessun abete pareva abbastanza grande e abbastanza bello e di conseguenza c’era un po’ di baruffa. Le luci dell’anno prima il più delle volte non funzionavano, ma in quella data era quasi impossibile trovarne altre e quindi si scatenava la caccia. 

Noi bambine assistevamo silenti ai preparativi, ben sapendo che nostri interventi avrebbero potuto aumentare l’effervescenza di quei giorni. Quando tutto era pronto però il risultato era sempre fantastico e l’abete, vero, diffondeva in tutta la casa il profumo del Natale. 

In questi giorni mi è capitato spesso di ripensare, con tanta nostalgia, a quei momenti, al periodo in cui il Natale era, anche per me, una bellissima festa. Poi si cresce, a volte le cose cambiano, la vita ci mette alla prova e la magia scivola via. Fortunatamente non per tutti è cosi e di questo ne sono felice. E sono altrettanto contenta di poter contribuire, con il nostro lavoro in Pasticceria, affinché il vostro Natale possa essere, nonostante tutto e nonostante quest’anno, magico. 



FROLLA OVIS 
Gr 200 burro pomata 
Gr 100 zucchero a velo 
Gr 200 farina 
Gr 100 fecola 
Gr 100 tuorlo d’uovo sodo 

Fate bollire 5 uova. Scartate albume e tenete il solo tuorlo sodo. Sbriciolatelo con una forchetta e passatelo in un setaccino. Lavorate il burro pomata con lo zucchero a velo fino a renderlo spumoso. Aggiungete il tuorlo d’uovo sodo e per ultime le farine setacciate. Ottenete un impasto sodo e lasciatelo raffreddare in frigorifero avvolto in pellicola. Per una versione al cacao sostituite 20 gr di farina con 20 gr di cacao. Utilizzate per biscotti, cuocendo a 170°C per 10/12 minuti.