giovedì 5 maggio 2022

TUTTO SU MIA MADRE

Regia di Pedro Almodovar – 1999
Protagoniste: Penelope Cruz, Marisa Paredes, Cecilia Roth, Candela Peña, Antonia San Juan.

Presentato in concorso al 52º Festival di Cannes, ha vinto il premio per la miglior regia; si è aggiudicato inoltre l’Oscar e il Golden Globe al miglior film straniero.

«A Bette Davis, Gena Rowlands, Romy Schneider… A tutte le attrici che hanno fatto le attrici, a tutte le donne che recitano, agli uomini che recitano e si trasformano in donne, a tutte le persone che vogliono essere madri. A mia madre»
(Dedica con cui il regista chiude il film)

Il film inizia a Madrid con la morte di Esteban, figlio diciassettenne della protagonista Manuela, un’infermiera single. Manuela aveva da sempre nascosto al figlio l’identità del padre, cosicché per anni il ragazzo aveva alimentato il desiderio di conoscerlo e incontrarlo. Come per soddisfare l’ultimo desiderio del figlio, dopo la sua morte, Manuela si reca a Barcellona alla ricerca del padre del ragazzo, una donna transessuale di nome Lola (precedentemente, Esteban). Da quel momento in poi gli avvenimenti e le storie dei vari personaggi si sovrappongono in modo vorticoso. Storie di madri e di figli, di maternità indesiderate e maternità volute, avversate, inseguite. Un film bello e complicato.
Questi miei pensieri settimanali vi arrivano a pochi giorni dall’8 maggio, giorno dedicato alla mamma, festa che quest’anno cade proprio di domenica.

Io non sono diventata mamma, un po’ per scelta e un po’ per caso; certamente non avevo accanto a me la persona giusta quando avevo l’età e non avevo più l’età quando ho trovato la persona perfetta per me. Non me ne rammarico, segno evidente che non ho mai provato davvero questo desiderio. Sono stata molto zia per i miei nipoti quando erano piccoli ed ora collaboro con fanciulle che potrebbero essere le mie figlie e a volte mi capita di vederle così.

In ogni caso, e so che mi perdonerete, vorrei dedicare queste poche righe alla mia mamma, la donna all’avanguardia, la donna che si è fatta in mille per la sua famiglia, colei che ha sempre difeso le giuste richieste di spazio e libertà soprattutto delle sue figlie, arginando la visione piuttosto all’antica del papà. Una donna schietta, senza peli sulla lingua, moderna già negli anni sessanta; la mia mamma ha insistito perché io facessi l’università e trovassi presto la mia autonomia. Ha accettato tutte le mie scelte, probabilmente senza condividerne nemmeno una. Da sempre penso di non essere la persona che lei avrebbe voluto; forse non le sono mai piaciuta del tutto e nonostante questo, nonostante le mie scelte sbagliate, lei mi è stata sempre accanto. La mia mamma ha cercato in tutti i modi di salvaguardarmi dalle difficoltà che man mano hanno investito la mia famiglia. È una donna con un carattere non facilissimo, non che io brilli su questo punto, e con la quale non sono proprio sempre andata d’accordo. Ancora adesso capita di litigare, qualche volta io fatico a sopportare il suo modo di fare e forse lei fatica a sopportare il mio. Ognuna di noi ha difetti e limiti, cose di cui rammaricarsi e mancanze difficili con cui convivere.
Nel giorno dedicato alla mamma io sarò impegnata a cercare di fare felici le mamme di tutti voi e sento che sarò troppo stanca per far felice anche la mia. E allora le vorrei solo dire GRAZIE! E se caso mai dovesse proprio avanzare uno dei tanti cuoricini dolci che produrremo nel nostro laboratorio, lo terrò da parte per lei.

Buona Festa della Mamma a tutti.

Cream Tart a forma di cuore per la festa della Mamma


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