Regia: Robert Rodriguez - 1996Interpreti: George Clooney, Quentin Tarantino, Harvey Keitel e Juliette Lewis.Texas, anni novanta. Dopo una sanguinosa rapina e una rovinosa fuga, i famigerati fratelli Gecko, Seth e Richard, si dirigono verso la frontiera messicana con una donna in ostaggio, Gloria Hill, e una valigetta piena di soldi, cercando di sfuggire alle autorità che li cercano senza sosta. I due fratelli trovano rifugio in un modesto motel; Richard rimane a fare da guardia a Gloria, mentre Seth va ad esplorare la situazione alla frontiera e ad organizzarsi con il loro contatto in Messico, Carlos Madrigal, che li aspetterà il mattino dopo al Titty Twister, un bar messicano per camionisti aperto "dal tramonto all'alba". Il problema, dunque, è giungere in Messico senza essere notati alla frontiera. Da qui in avanti il film si complica non poco, passando dal genere thriller al genere horror, con mostri e vampiri a volontà.
Andai a vedere questo film decisamente attratta dal cast, ma ad essere sincera non è un film del quale consiglierei la visione. Ricordo che all’uscita della sala non avevo esattamente la sensazione di aver visto un bel film. Salvai solo la scena finale, nella quale George Clooney più fascinoso che mai lascia la giovane fanciulla innamorata che vorrebbe fuggire con lui con un “sono bastardo, ma non così bastardo”, frase conclusiva di grande effetto.
Immagino vi starete chiedendo a questo punto perché ho estratto dal cilindro un film che non andrei a rivedere. In effetti, il pretesto è nel titolo, “Dal tramonto all’alba”, che trasformo su misura per me in “Dall’alba al tramonto”. Sono tanti anni che mi sveglio ben prima dell’alba e anche se questa è una cosa indubbiamente faticosa, ha un suo fascino discreto.
Prima dell’alba capita di vedere luci e lune meravigliose, non si trova mai traffico ma si trova sempre facilmente posteggio; mi piace il silenzio della giornata prima che abbia inizio e in questi giorni di caldo assordante uscire così presto mi permette di godere di dolci temperature attorno ai venti gradi o poco più, quelle stesse temperature che vorrei restassero tutto il giorno. Penserete che però d’inverno fa molto freddo! Vero, ma io non soffro il freddo al mattino; resto avvolta nel caldo tepore della notte per diverse ore e la temperatura fredda dell’alba mi aiuta a rischiarare le idee.
Inizio la mia giornata in solitudine con la felicità di vedere presto arrivare Giulia e Ilaria per condividere la colazione.
E il tramonto? Io vedo il tramonto solo con le giornate corte perché le sveglie prima dell’alba mi porto a rituffarmi nel letto molto presto. Specialmente in questo periodo non è inusuale per me non riuscire ad aspettare il tramonto e trovarmi con la testa sul cuscino quando il buio è ancora di là da venire.
Ma la soddisfazione di quanto ho creato in questi anni, prima da sola, poi con l’insostituibile presenza di Ilaria e in seguito con l’aggiunta della valida collaborazione di Giulia mi fanno amare le albe e non rimpiangere i tramonti.
All'alba, sul lungolago di Lecco |