Elena Gianini Belotti – 1973
Il 24 dicembre scorso è morta Elena Gianini Belotti, scrittrice, saggista, pedagogista, una figura fondamentale per la nascita del femminismo in Italia e la cui eredità culturale è di grande attualità ben più di quanto consapevolmente si sappia. Nel 1973 aveva scritto il libro che rivoluzionò il modo di guardare le bambine, edito da Feltrinelli, volume che occupa un posto di onore nelle librerie delle ex ragazze degli anni Settanta. “Dalla parte delle bambine” è un libro che ha cambiato la prospettiva, costituendo una picconata alla visione patriarcale sui generi. Dacia Maraini disse, durante un’intervista: ''L'originalità della posizione di Elena Gianini Belotti deriva dal fatto che lei porta prima di tutto una testimonianza. Le riflessioni arrivano dalla osservazione delle realtà e questo rende tutto credibile. Elena racconta, avendolo constatato con i suoi occhi, nel Centro Nascita Montessori fondato nel 1960, che bambini e bambine fino ai due o tre anni hanno gli stessi impulsi: di gioia, di dolore, di aggressività, di affettuosità, di rudezza e di morbidezza. Dopo i tre anni comincia il lavoro sociale per la creazione dei generi, secondo una ideologia vecchia di millenni. Ai bambini si insegna come indirizzare gli istinti aggressivi verso il mondo, verso il nemico; alle bambine si insegna a controllare e reprimere i propri istinti aggressivi, e se proprio urgono, a rivolgerli contro se stessa. Da lì derivano i ruoli e le competenze che molti, dopo averli ben bene assimilati, considerano prodotti della natura e non della cultura. Questo racconta Elena lo fa con voce sapiente e autorevole. Per questo il suo libro è stato importantissimo per il femminismo e credo che vada visto come un classico che tutti dovrebbero conoscere''.
A pochi giorni dall’8 marzo, giorno della Festa della Donna, ho pensato a un libro che ci facesse riflette anche sul significato di questa celebrazione, al di là delle mimose.
“Dalla parte delle bambine” potrebbe sembrare un po’ datato per chi lo legge oggi, sono passati 50 anni dalla sua prima uscita, ma resta comunque un libro che tutti dovrebbero conoscere. Sono stati fatti parecchi passi avanti per tentare di avvicinarci alla vera consapevolezza che al mondo esistono persone, esseri umani, ciascuno con le proprie caratteristiche; nessuno può essere incasellato in categorie predefinite sulla base del proprio genere.
Io, bambina negli anni ’60 e adolescente nel decennio successivo, ho avuto la fortuna di avere una madre con una mentalità molto aperta e grazie a ciò, sia io che mia sorella, abbiamo potuto godere sin da piccole di una grande indipendenza, possibilità di scelta, autonomia e consapevolezza, tutte cose che molte fanciulle della nostra età neanche sapevano cosa fossero.
Oggi molto sembra scontato, ma negli anni passati le donne come la mia mamma, come le ragazze degli anni 60 e 70 hanno faticato molto, in un mondo che prevedeva il predominio maschile.
Purtroppo parecchia strada ancora c’è da fare, la violenza sulle donne è un chiaro segnale che il cammino percorso crea problemi a una buona parte del mondo maschile. Fuori dal nostro Paese esistono poi realtà che non si fatica a definire da medioevo (e probabilmente anche all’interno del nostro Paese).
A volte, lo ammetto, mi dispiaccio quando vedo ragazze assumere atteggiamenti o esprimere opinioni che gettano nel fango la fatica che le donne prima di loro, anche prima di me, hanno fatto.
Non si tratta di essere tutti uguali ma di essere persone con la possibilità di esercitare il proprio libero arbitrio in modo consapevole, di poter esercitare le proprie competenze e le proprie attitudini, di essere persone e non corpi da sfruttare.
Pasticceria Su Misura è una azienda di sole donne, peraltro in attesa di un’altra piccola donna! Dedicheremo questa giornata alle donne che ne fanno parte, a tutte le donne che ci frequentano, a tutte le donne che con gioia ed energia conducono un’impresa, alle donne che svolgono mille lavori, a tutte le donne che perseguono la loro strada, a tutte le donne che la loro strada ancora non hanno trovato.
Un pensiero anche agli uomini affinché sappiano stare al fianco delle donne, perché quella bimba che stiamo aspettando merita un mondo migliore.
1 commento:
Siete simpatiche e brave nel lavoro e nelle relazioni e questo vostro scritto mi dà l'ennesimo motivo per apprezzarvi ancor di più.
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