giovedì 21 settembre 2023

LA LENTEZZA

Milan Kundera -1995

In un castello francese adibito ad hotel viene ospitato un convegno di entomologia. La trama intreccia le vicende di alcuni fra gli ospiti: personaggi di varia umanità che incarnano i vizi e vezzi umani quotidiani.
Non c'è un unico tema centrale nel libro, nonostante il titolo suggerisca come tema trainante la velocità della vita moderna, che è all'origine degli avvenimenti narrati nel romanzo.
Kundera collega la lentezza al ricordare, e la velocità al dimenticare. Quando vogliamo ricordare o preservare il momento, ci muoviamo e agiamo lentamente, invece, si corre veloci per dimenticare un'esperienza passata.
Tra le righe sembra anche trasparire che la velocità generi volgarità, come suggerito dalle diverse relazioni amorose che si intrecciano nel castello.


Siamo ormai alle soglie dell’autunno, fa ancora piuttosto caldo ma le giornate sono decisamente più brevi: la luce arriva tardi al mattino e se ne va poco prima dell’ora di cena.
Le mie giornate, le nostre giornate, sono al contrario sempre molto lunghe e molto in corsa date le tantissime cose da fare, le colazioni affollatissime, gli ordini che piovono da ogni parte, battesimi, matrimoni e ricorrenze in vista.

Perché vi propongo questo libro se sono sempre di corsa? Forse perché esprime un mio desiderio ma anche perché, nonostante il ritmo serrato, una certa lentezza è fondamentale per produrre i nostri dolci.
La maggior parte delle produzioni di pasticceria richiedono il rispetto di tempi precisi e a volte anche un po’ lenti.

Prepariamo le brioche per le colazioni in cella di lievitazione in chiusura di laboratorio, oggi per domani. Le lasciamo riposare e lievitare nottetempo per poterle cuocere al mattino presto. Ogni giorno è una bella sfida indovinare quante brioche servono: se finiscono possiamo sopperire con ciambellone, mini strudel, biscotti, pasticciotti e pasticcini, ma non con brioche, non avendo più il tempo lento della lievitazione.

La pasta sfoglia chiede di riposare stesa almeno una notte per dare vita a una fragrante millefoglie; i cannoncini vengono preparati da Madi il lunedì e cotti da me la mattina dopo.

Anche il semplice pan di spagna ha i suoi tempi e i suoi ritmi: è necessario mescolare la farina alla montata di uova e zucchero con cautela e lentamente per ottenere un prodotto leggero e soffice.

Una torta chantilly ha bisogno di essere preparata con anticipo per dare modo a pan di spagna, sciroppo di vaniglia e crema di mescolarsi adeguatamente per creare morsi morbidi e di sicuro effetto.

A dir il vero anche caffè e cappuccino richiedono il loro tempo che non si può abbreviare.

Tutti abbiamo bisogno, nell’oggi del “tutto e subito”, di un po’ di lentezza, avere la pazienza per aspettare. Proviamo a rallentare soltanto un pochino per avere il piacere di assaporare il momento vissuto e il dolce assaggiato, lentamente.

Le nostre brioche vegane


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