giovedì 8 maggio 2025

CARO DIARIO... W LA MAMMA

W la mamma

Oggi è l’8 maggio, il giorno eletto a festa della mamma; per pura convenzione, e qualche scontato calcolo commerciale, la festa viene spostata alla prima domenica dopo l’8 maggio e quindi per quest’anno l’11.
Per chi, come me, lavora nel campo della pasticceria è una festa molto importante, forse la più importante dopo il Natale. Se qualcuno fa il superiore a San Valentino, chi non ricorda che il 19 marzo si festeggia il papà, chi a Pasqua preferisce scappare lontano da casa e magari evitare proprio la famiglia, ebbene, la mamma è festeggiata da tutti ma proprio tutti.

Pasticceria Su Misura si riempie di biscotti e torte a tema, le ordinazioni arrivano numerose mescolandosi a comunioni e battesimi. Maggio è un mese forse più impegnativo di quelli che lo precedono da un punto di vista lavorativo. È anche un mese che a me piace molto o, meglio, mi piaceva molto prima che il clima cambiasse e diventasse quello che è oggi: temporali e lampi quando meno te li aspetti, piogge catastrofiche alternate a periodi troppo aridi, continui sbalzi di temperatura. Maggio, nei miei ricordi di ragazza, era il mese delle giornate lunghe ma non troppo, del tempo bello, dei primi caldi piacevoli, del sole splendente ma non dardeggiante. Sono sempre stata un tantino meteoropatica (come molti, probabilmente) ma mai avrei immaginato che le mie giornate dipendessero così tanto dal meteo: lo controllo ogni mattina per provare a capire come sistemare la corte di Pasticceria Su Misura e più volte al giorno, specie se piove nella speranza che vada migliorando.
Queste divagazioni metereologiche mi hanno fatto perdere un po’ il filo dei pensieri, lo riagguanto subito…

La mamma. Credo di aver già detto tutto o quasi della mia mamma, donna moderna, franca e diretta senza troppi peli sulla lingua, una madre vicina sempre, ma sempre lontana. Mia madre avrebbe dovuto fare l’architetto, architetto d’interni per la precisione; amava l’arredamento e tutto quello che gli gira intorno e non potendo cambiare casa ogni mese, si limitava a modificare la disposizione dei mobili.
Quando decise di riammodernare la stanza mia e di mia sorella, scelse per noi mobili bianchi componibili e moquette verde sul pavimento (la moquette era molto di moda negli anni settanta) e scelse un effetto decisamente “optical” facendo dipingere le pareti con tre grandi strisce orizzontali che passavano dal marrone testa di moro al beige. Molti anni dopo decisi che era il momento di tornare al bianco: sudai sette camicie per coprire il marrone testa di moro!!

Mia mamma ha affrontato con grande coraggio le tante avversità che la vita le ha presentato, senza lamentarsi mai, almeno non lamentandosi con i suoi figli. Ora che è piuttosto avanti con gli anni, e la vita le ha tolto quasi tutte le persone a lei care, a volte stento a riconoscerla; mi pare chiusa nel suo piccolo mondo, un po' indifesa e un po' arrabbiata, con quel carattere che resta indomito come quando aveva trent’anni ma che non ha più la forza di farsi valere davvero e si rifugia nel lamento e nell’autocommiserazione. Il mio rapporto con lei non è mai stato molto sereno, e forse non lo sarà mai. Me ne sono fatta una ragione e cerco di starle vicino per quel poco tempo di cui son capace. Le sono però riconoscente perché ha fatto del suo meglio per tirarmi grande, facendo sì che io potessi diventare una persona indipendente e coraggiosa. E io sono molto contenta di come sono.

Grazie mamma e tanti auguri per la tua festa.

Biscotti di pastafrolla decorati con pasta di zucchero


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