giovedì 17 marzo 2022

MILLION DOLLAR BABY


Regia Clint Eastwood – 2004
Interpreti: Clint Eastwood, Hilary Swank, Morgan Freeman.

Il film si è aggiudicato quattro premi Oscar: miglior film e miglior regia a Clint Eastwood, miglior attrice protagonista a Hilary Swank e miglior attore non protagonista a Morgan Freeman.

Frankie Dunn è un anziano manager di boxe che ha passato tutta la vita in una vecchia palestra di periferia, satura di odori acri e permanenti, prima come pugile e poi come allenatore e manager. Per colpa del carattere chiuso e scorbutico, indurito da una vita difficile, ha come unico amico Scrap, un ex pugile nero, rimasto cieco ad un occhio per un pugno sul ring durante un incontro che Frankie avrebbe potuto interrompere. Un giorno, Maggie Fitzgerald, una ragazza che lavora come cameriera, figlia poverissima dell'America rurale, si iscrive in palestra con il coraggioso intento a 31 anni di diventare pugile professionista e la volontà di affrontare ogni sacrificio. Maggie chiede a Frankie di essere il suo allenatore, ma l'uomo in un primo momento rifiuta. Poi, davanti all'incredibile insistenza e ostinazione della ragazza, cambia idea e decide di prenderla sotto la propria ala protettiva. Tra Frankie e Maggie si instaura un profondo legame, un legale filiale: Frankie diventa un padre per Maggie e lei diventa la figlia che Frankie ha davvero ma con la quale ha rotto inesorabilmente i rapporti molti anni prima a causa del suo carattere. Il legame che si instaura tra i due protagonisti è fortissimo e indissolubile.

Il film non ha un lieto fine, è un film asciutto, crudo, che ti mette davvero ko. Ed è un film bellissimo.

Proprio il rapporto che si instaura tra Maggie e Frankie, padre a modo suo e suo malgrado, mi ha spinto a proporvelo in questa settimana che termina sabato 19 marzo con la festa del papà. Penso sia bello ed importante avere un giorno dell’anno dedicato al papà. Questa figura famigliare all'epoca in cui io ero bambina era avvertita come un po’ distante, era una figura alla quale toccava l’onere del sostegno economico e non certo affettivo della famiglia. Oggi le cose sono cambiate, i papà sono coinvolti nella vita dei propri figli e condividono con le mamme le gioie e le difficoltà dell’essere genitori.

Il mio papà lavorava molto, anche lui era un piccolo imprenditore artigiano come lo sono io ora (lui però lavorava l’ottone), era un tantino autoritario e quanto basta severo.

Il mio papà però ogni volta che poteva tornava a casa per fare merenda con noi, era capace di fare tutto, non si tirava mai indietro, era sempre pronto a correre per la mamma e per noi. Anche quando, adulta, ho avuto le mie traversie lui era accanto a me, anche se non glielo chiedevo.

Mi piacerebbe tanto rivederlo, incontrarlo ancora una volta e poterlo abbracciare, ma allo stesso tempo mi guardo intorno e penso che forse sta meglio dove è ora: dentro al mio cuore. A lui, al mio papà, a tutti i papà della terra, a quelli che lo sono, a quelli che lo saranno a breve, a quelli che lo sono stati, dedico questi miei pensieri settimanali e tutto il mio affetto.

Pasticceria Su Misura non mancherà di farvi trovare piccole prelibatezze pensate proprio per festeggiare quell'uomo che, a tutti gli effetti, resta il primo della vita di tutti noi.

Scatolina di macaron al mirtillo e pistacchio



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