giovedì 10 marzo 2022

CHOCOLAT

Regia di Lasse Hallström – 2000
Protagonisti Juliette Binoche, Johnny Deep

Francia, 1959. Lansquenet-sur-Tannes è un piccolo e idilliaco paesino i cui abitanti vivono all'insegna della tranquillité, ossia il quieto vivere: ognuno conosce il proprio posto nella società e qualsiasi devianza dalla norma è guardata con sospetto e diffidenza. La vita scorre di giorno in giorno immutabile, scandita dalla messa domenicale in cui i sacri valori della tranquillité vengono continuamente ribaditi.

Un giorno, preannunciate da un irrequieto vento proveniente da Nord, due straniere arrivano a Lansquenet: si tratta della misteriosa quanto provetta pasticcera Vianne Rocher e di sua figlia, la piccola Anouk, la quale ha un amico immaginario di nome Pantoufle. Vianne apre in paese una cioccolateria nonostante sia appena iniziato il periodo di Quaresima., minando così l’inossidabile tranquillité del villaggio. Una nuova svolta si presenta quando una comunità di zingari che vive a bordo di chiatte spostandosi lungo la Tannes approda a Lansquenet. La reazione dei paesani è di immediata ostilità. L'intera storia è raccontata da un'anziana narratrice che si scopre essere la stessa Anouk.
Chocolat è un film meraviglioso, che ho visto più e più volte. Juliette Binoche incanta con la sua piccola cioccolateria e i suoi modi garbati con i quali cerca di smuovere i bigotti e impauriti paesani. Johnny Deep, all’epoca in forma smagliante, è a capo del gruppo di zingari che sconvolge di nuovo il piccolo villaggio e fa palpitare il cuore di Vianne.


Viviamo giorni difficili, molto difficili. Il peso di queste giornate è inevitabilmente, almeno per me, legato anche ai ricordi di questi stessi giorni di due anni fa, quando Ilaria ed io, incredule, spaventate e impotenti ci trovammo a prendere una decisione che mai avremmo immaginato (e che due giorni dopo sarebbe stata comunque improrogabile): la chiusura di Pasticceria Su Misura.

Attraversati questi due anni con spirito che non esito a definire eroico, scusate ma credo sia l’unico aggettivo utilizzabile, ci troviamo immersi in un mondo che non trova limite al suo peggio.

Tutto ciò nonostante cerchiamo di guardare avanti e nei prossimi giorni Giulia ed io ci tufferemo nel cioccolato per la preparazione della Pasqua.

La realizzazione di uova di cioccolato è da sempre uno dei lavori che mi dà tantissima soddisfazione e grazie ai meravigliosi stampi prodotti dalla nostra grande alleata, l’azienda PAVONI, riusciremo a stupirvi anche quest’anno.

A Pasqua si regalano uova di cioccolato perché l’uovo è simbolo di vita, di fertilità, di rinascita, di resurrezione, e mai come adesso credo sia necessario rinascere ad una nuova vita, una vita che metta al bando l’odio e la sopraffazione, la supremazia del più forte, l’egoismo, la cattiveria. Sono certa che ognuno di noi, nel proprio piccolo, con anche solo piccoli gesti di gentilezza possa davvero fare la differenza.



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