Le storie di una vita incredibileRegia di Tim Burton - 2003Interpreti: Ewan McGregor, Edward Bloom giovane; Albert Finney, Edward Bloom anziano; Billy Crudup, Will Bloom.Alla festa di nozze di Will Bloom, suo padre Edward ricorda il giorno in cui Will nacque, sostenendo di aver catturato un enorme pesce gatto usando la sua fede nuziale come esca. Will, avendo ascoltato queste storie per tutta la vita, crede che siano bugie, litiga con suo padre e di fatto interrompe i rapporti con lui. Tre anni dopo, Edward è colpito dal cancro, così Will e sua moglie tornano nella città di Ashton nell'Alabama, per trascorrere del tempo con lui.Edward, nonostante la malattia, continua a raccontare la storia della sua vita a Will e Joséphine raccontando episodi fantastici al limite del surreale. Will indaga sulla verità dietro le storie di suo padre e scopre l'effettiva esistenza di personaggi, luoghi e situazioni. Al termine Edward chiede a Will di raccontare come finisce la sua vita. Anche se in difficoltà, Will immagina e racconta a suo padre di un'audace fuga dall'ospedale al fiume vicino, dove tutti quelli che Edward ha conosciuto in passato sono lì per salutarlo. Will conduce Edward sino al fiume, dove si trasforma nel pesce gatto gigante e nuota via.Tim Burton è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore, animatore e disegnatore statunitense, noto per il suo cinema dalle ambientazioni spesso fiabesche. Adoro questo regista e ho visto diversi suoi film (Edward Mani di Forbice, Mars Attacks!, La sposa Cadavere, La Fabbrica di cioccolato, giusto per citarne alcuni) e ve li consiglio tutti.
Mi è venuto in mente questo film visto che siamo arrivati all’ultimo giorno del mese di marzo e venerdì, primo aprile, è noto a tutti per il “pesce d’aprile”, giorno degli scherzi. Da ragazzina, a scuola, era il giorno in cui curarsi le spalle che poco poco ti ritrovavi a tua insaputa con un foglietto appeso alla schiena con scritto “pesce d’aprile” e tutti a ridere.
Di questi tempi forse non abbiamo troppa voglia di ridere e scherzare, inutile girarci intorno. Il clima è piuttosto teso, le angosce molte e questi ultimi due anni hanno, a mio avviso, esacerbato gli animi e reso tutti noi più “ruvidi”. Anche il nostro lavoro ne ha risentito e ne risente, e probabilmente ne risentirà anche in futuro; magari non sempre anche noi, nel rapporto con voi che venite per un caffè o una colazione o per un momento di pausa, riusciamo ad essere così empatiche o a dimostrarci accoglienti e non “ruvide”. Mi piacerebbe essere come Edward Bloom che fa della sua vita una storia incredibile riuscendo forse a superare le difficoltà e a vivere i momenti di gioia con leggerezza. Sarebbe bello non avvertire la fatica, non avere pensieri e guardare al futuro con fiduciosa allegria. Non è facile. Ci proviamo, però, ogni giorno, tutti i giorni della settimana, cercando di venire incontro ai vostri gusti, alle vostre richieste, alle vostre intolleranze, come il nostro nome promette. La vita di ciascuno di noi ha dell’incredibile e va vissuta con coraggio e con dolcezza. Noi cerchiamo di garantirvi quantomeno la dolcezza.
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