giovedì 9 febbraio 2023

I PROMESSI SPOSI

Alessandro Manzoni – 1825/1827 prima versione; 1840/1842 versione definitiva

“Quel ramo del lago di Como , che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni. La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l'uno detto di san Martino, l'altro, con voce lombarda, il Resegone…”


Non ho pensato ad altro se non a questo titolo per il mio breve chiacchierare con voi di questa settimana. Io, come tutti a miei tempi (ma spero anche in questi tempi) abbiamo studiato a scuola quest’opera. Probabilmente non apprezzandola a pieno nella sua complessità, bellezza, pregnanza di significati, insegnamenti, riferimenti storici.

Non molto tempo fa decisi di prendere la mia copia de “I Promessi Sposi” e di leggerla, con tranquillità, proprio come un romanzo non più come un libro di scuola. Fu una lettura sorprendente, toccante, emozionante. Uno dei passi che mi coinvolse e mi colpi di più fu la descrizione della mamma di Cecilia, bimba morta a causa della peste che infuriava su Milano:

“Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunciava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa che brilla nel sangue lombardo. La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante; c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava un'anima tutta consapevole e presente a sentirlo. Ma non era il solo suo aspetto che, tra tante miserie, la indicasse così particolarmente alla pietà, e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco e ammortito ne' cuori. Portava essa in collo una bambina di forse nov'anni, morta..”. 
Quanta poesia è contenuta in queste righe, quanta meraviglia, quanta compassione, quanta dignità e quanto amore, non è stupendo?


E quindi? Fil rouge del blog 2023 sono i libri; siamo a Lecco, città manzoniana, e la settimana prossima è San Valentino!
Ma potevo mai proporvi un altro testo? No, amici miei. E se i vostri ricordi sono fermi ai tempi della scuola vi consiglio davvero di mettervi comodi e dare inizio ad una lettura che vi lascerà senza fiato.

Non aggiungo altro! I Promessi Sposi coroneranno il loro sogno d’amore e io auguro a voi tutti di vivere questo meraviglioso sentimento in pienezza e gioia. 
Pasticceria Su Misura, come ogni anno, è pronta a festeggiare con voi il giorno più romantico dell’anno.
Per l’occasione saremo aperte con orario continuato fino alle ore 18.00.

Viva l’amore!


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