La mia sveglia birichina
è d'accordo con il gallo
Quando torna il sole giallo
Il rumore mamma mia
Spaventare mi farà
Ma la sveglia birichina
Il dovere suo lo fa!
Ma la sveglia birichina
Per il babbo suona prima
Alle cinque del mattino
Puntualmente prende il treno
E ritorna quando è sera
Sia d'inverno o primavera
Finalmente quando è festa
La mia sveglia tacerà…"
Abbiamo passato una seconda domenica di chiusura. Penso al mio lavoro, ai dolci che mancano molto anche a me, ai clienti di passaggio, agli habitué della domenica e alla sveglia che in questo giorno della settimana è di norma un pochino più amichevole rispetto ad altri giorni.
Cercando il titolo del mio scritto (ormai quasi un colloquio con voi) nel testo di una canzone mi sono imbattuta nella canzone per bambini “La sveglia birichina” (15° Zecchino d’Oro – 1973) e mi ha fatto sorridere, cosa di questi tempi non del tutto scontata.
Cercando il titolo del mio scritto (ormai quasi un colloquio con voi) nel testo di una canzone mi sono imbattuta nella canzone per bambini “La sveglia birichina” (15° Zecchino d’Oro – 1973) e mi ha fatto sorridere, cosa di questi tempi non del tutto scontata.
Chi l’avrebbe mai detto che mi sarebbe mancata la sveglia? Incredibile…!
Spesso mi son sentite chiedere “ma a che ora ti alzi?” con conseguenti sguardi sgranati alla mia risposta “4.16”. In tutta sincerità, questa sveglia cosi birichina è titolare solo del martedì e del mercoledì.
Il martedì è giorno di riposo per Giulia e quindi io apro il laboratorio e lavoro da sola, mentre il mercoledì è giornata di lavori lunghi in particolare la produzione di brioche, la cui lavorazione inizia il giorno prima con gli impasti. Devo anche aggiungere che io, in quanto regina dell’ansia preferisco sempre avere un ampio margine di anticipo sul nostro orario di apertura, riservandomi quando posso anche quel quarto d’ora per bere il mio americano decaffeinato e mandare messaggi whatsapp di buon giorno tanto al bene amato che alla mia mamma.
Il giovedì e il venerdì, invece, me la prendo comoda! Infatti da un po’ di tempo ho affidato alla mia valida assistente l’apertura del laboratorio ed io punto la sveglia alle 6.06 alzandomi con il profumo del caffè della moka che qualcuno molto amorevolmente mi prepara.
Sabato e domenica l’orario di apertura è spostato in avanti e la mia sveglia viaggia tra le 4.46 e le 5.46 a seconda del lavoro e, specie per la domenica, degli ordini.
Lunedì è il mio giorno di riposo e quindi io non punto la sveglia ma quella biologica non dimentica di chiamarmi, di solito ben prima di quanto non sarebbe necessario.
Durante questo tempo sospeso e immobile, dove non esistono impegni urgenze sveglie, mi rendo conto di quanto provi nostalgia e quasi necessità della mia sveglia birichina. E sono sicura che vi starete domandando il senso dell’orario delle mie sveglie non proprio canonico e vi dico.. che è solo un vezzo!
Ed ecco la ricetta di oggi, perfetta per il buongiorno mattutino anche dopo una "sveglia birichina"!
CIAMBELLONE
3 nr uova (non fredde, toglietele dal frigo per tempo)
250 gr zucchero
125 gr olio di semi
125 gr yogurt bianco
250 gr farina
10 gr polvere lievitante
Montate le uova con le zucchero, con l’ausilio di fruste elettriche o una piccola planetaria, aggiungere alla montata l’olio e lo yogurt; in ultimo aggiungete a mano farina e lievito.
Rovesciate in uno stampo per ciambelle, preventivamente imburrato e infarinato, e ponete a cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 20/25 minuti. Prova dello stecchino sempre valida.
Rovesciate in uno stampo per ciambelle, preventivamente imburrato e infarinato, e ponete a cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 20/25 minuti. Prova dello stecchino sempre valida.
#iorestoacasa per abbracciarvi il prima possibile