"Dalla vita non pretendo moltomi basta sapere che ho tentatodi fare tutto quelloche ho voluto,che ho avuto quel che ho potuto,che ho amatociò che valeva la penae che ho perso solamentequel che mai fu mio"
Ormai ci siamo, un mese o giù di lì e Natale sarà già passato. L’attività in Pasticceria ferve, il negozio è ormai ricco di tante proposte per il nostro “Natale Su Misura”. La vetrina è stata sapientemente allestita da Ilaria che quest’anno ha scelto il blu come colore dominante. Brochure, sempre opera di Ilaria, pronta e pubblicata su tutti i social.
Tutto ciò detto, per me Natale è un momento difficile, lo sapete. Non per il lavoro, quello procura stress e fatica in abbondanza ma anche tanta soddisfazione, e ciò è quel che conta.
Il mio Natale è finito parecchi anni fa: oggi che più di una persona della mia famiglia manca, la magia del Natale, quella mescola di attesa speranza meraviglia stupore che provavo da piccola è del tutto svanita; il 24 sera gli occhi mi si riempiono di lacrimoni e vorrei poter dimenticare tutto l’indimenticabile.
Quest’anno però ho ricevuto un regalo inatteso e davvero sorprendente.
Qualche mese fa mi sono arrivati per vie traverse, il mondo “social” spesso si rivela utile, i saluti da parte di una persona di cui non avevo notizie da decenni. Una persona che è stata molto importante nella mia infanzia e alla quale ho voluto un mondo di bene.
Al primo approccio abbiamo scoperto di essere entrambe amanti dei gatti. Segnale molto positivo! Evidentemente sin da piccola sapevo riconoscere le persone.
Il primo ricordo che ho di lei è di una ragazza magra, sportiva, con lunghi capelli scuri che annuncia con entusiasmo, a me e mia sorella, che saremmo entrate a far parte del gruppo scout. Le bimbe piccole erano le “coccinelle” e il loro gruppo era il cerchio, in testa un cappellino rosso con 6 puntini neri.
Un altro ricordo vivido che ho di lei è di quando, rientrata da un periodo a Londra, ci insegnò, chitarra alla mano, “Blowin’In in The Wind” di Bob Dylan.
Qualche settimana fa, ricevo da parte sua delle foto di un campo estivo con le coccinelle e una foto in particolare di me con pantaloncini e maglietta seduta su un tronco d’albero intenta a suonare l’armonica. Mi sono sentita sprofondare nel passato e nella nostalgia di questa ragazza a cui volevo tanto bene.
Pochi messaggi e scopriamo di avere una montagna di punti in comune, come quel gioco della settimana enigmistica in cui unisci i puntini e ti si rivela una figura: noi abbiamo unito i puntini e abbiamo ridisegnato il nostro passato, la nostra amicizia e fatto nascere il desiderio incontenibile di rivederci.
Non so quando sarà possibile, forse in primavera quando riusciremo ad andare nella nostra adorata Moneglia, visto che questa amica ora vive nel paese accanto. Tutto questo mi ha riempito di stupore e di gioia e il sol pensiero che, tra non troppo tempo, potrò rivederla mi sembra una vera favola, una favola per Natale.
La nostra vetrina di Natale |
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💚💙💜
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