Gianrico Carofiglio - 2016
Nell’estate del 1992, contestualmente alle stragi di Palermo, a Bari viene rapito il figlio di Nicola Grimaldi, boss della malavita barese. Il Maresciallo dei Carabinieri Pietro Fenoglio, aiutato dall’Appuntato Antonio Pellecchia, comincia l’indagine ma il bambino viene ritrovato morto e si pensa che l’autore del rapimento finito male sia stato Vito Lopez, ex luogotenente del Grimaldi ed ora con lui in guerra aperta.
Vito Lopez si costituisce e diventa collaboratore di giustizia ma nega ogni responsabilità per il rapimento e per la morte del bambino. L’indagine prosegue, prendendo però una piega inaspettata e rivolgendosi verso una zona grigia entro l'Arma ed entro l'umano.
"Chissà se il brigadiere Ruotolo Antonio da ragazzino sognava anche lui di fare il carabiniere perché voleva stare dalla parte giusta della barricata? Il problema, inutile dirlo, era che la barricata è piena di varchi; alcuni così ben nascosti che non ti accorgi quando li attraversi e ti ritrovi altrove, a fare altro."
Amo molto Carofiglio, ho letto quasi tutti i suoi romanzi; quello che vi propongo è durissimo, molto complesso e molto avvincente. Forse non propriamente una “lettura estiva” ma certamente una lettura da fare.
Ho scelto questo bel libro cercando un legame con l’estate ufficialmente iniziata ieri, 21 giugno, solstizio d’estate appunto, il giorno più lungo e la notte più breve dell’anno nell’emisfero settentrionale del nostro pianeta.
Diciamo pure che il titolo, che nel romanzo è denso di significati non propriamente rasserenanti, mi è parso come un augurio: un’estate fredda!
Sì, perché dopo la torrida estate dello scorso anno pare che avremo solo estati torride in barba a chi nega il cambiamento climatico. Estate torrida per noi significa davvero tanta fatica: il nostro piccolo laboratorio, nonostante aria condizionata e ventilatore accesi, diventa bollente, il forno un grande nemico e anche la maglietta leggera risulta essere pesante.
La nostra piccola pasticceria continua però a produrre tante prelibatezze anche se alcune referenze, tutto quanto legato al cioccolato ad esempio o i tanto amati bignè allo zabaione, torneranno solo a settembre inoltrato. In caffetteria proponiamo la crema caffè fredda con grande successo, abbiamo risfoderato lo shaker e il ghiaccio per i relativi caffè e spremute e centrifughe hanno a volte il sopravvento.
A breve inizieremo a sospendere l’apertura del sabato pomeriggio e turneremo le vacanze per riposare senza però lasciarvi mai (o quasi) senza di noi.
Augurandovi una buona estate magari non troppo calda, vi confesso che i miei pensieri stanno già prendendo una piega vagamente natalizia!
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