William Shakespeare - 1595
Lisandro e Demetrio, giovani ateniesi, sono innamorati della stessa donna: Ermia. La quale, però, ama solo Lisandro, mentre la sua amica Elena è innamorata di Demetrio. Il padre di Ermia, Egeo, impone tuttavia alla figlia di sposare Demetrio. Allora lei fugge per i boschi con Lisandro, seguita da Elena e Demetrio.
Ne seguono una serie di incantesimi, fate e folletti, in un’ambientazione fantastica e onirica.
“Sogno d'una notte di mezza estate” (Ein Sommernachtstraum in tedesco) è anche una composizione di Felix Mendelssohn Bartholdy: sono le musiche di scena per l'omonima commedia shakespeariana, composte nel 1843 su commissione del re di Prussia Federico Guglielmo IV e catalogate come l'op. 61 del compositore. La composizione ingloba anche l'ouverture da concerto op. 21, sempre ispirata dalla commedia shakespeariana. Forse però non tutti sanno che la marcia scritta per musicare la commedia “Sogno di una notte di mezz'estate” è la più celebre marcia nuziale che certamente tutti abbiamo ascoltato parecchie volte partecipando a matrimoni di parenti e amici.
Oggi è il 29 giugno, SS. Pietro e Paolo patroni di Roma e di parecchie altre città, cittadine e villaggi compresa Galatina in Puglia, paese di nascita del famoso pasticciotto; una data che forse non si può proprio considerare a metà dell’estate ma è pur anche vero che da pochi giorni l’estate ha invaso la nostra vita con il caldo, la luce e i colori. E così ho pensato a questa commedia di William Shakespeare che mi permette di parlarvi un pochino ancora di me. Sì, perché dovete sapere che il compositore Felix Mendelssohn Bartholdy, sopra citato, è uno dei miei preferiti e proprio a lui avevo pensato chiamando Felix il mio adorato micetto rosso arrivato tra le mie braccia il 12 giugno 2011 e ora, purtroppo, stretto solo dentro al mio cuore. E ho sempre tenuto a sottolineare la mia scelta: Felix, come Mendelssohn!
“Sogno di una notte di mezza estate” mi riporta ancora più indietro nel tempo, all’epoca delle mie scuole medie e di una meravigliosa insegnante d’inglese che accompagnò me e un piccolo gruppetto di allieve alla rappresentazione di quest’opera, in inglese, nel cortile del Castello di Pomerio. Ne rimasi davvero affascinata soprattutto grazie alla bravura della nostra insegnante che ci aveva dato gli strumenti adatti per affrontare l’evento. Di lei serbo un bellissimo ricordo.
Io che non ho mai amato insegnare, ritenendo di non averne le capacità, mi ritrovo negli anni e con la mia attività ad insegnare, a trasmettere il mio artigianale lavoro, la mia passione, la mia filosofia di produzione. E sono soddisfatta perché vedo che i risultati ci sono, ho visto Giulia crescere tanto e ora, in sua assenza, Madalina fare passi da gigante. Ne sono davvero felice.
Con queste brevi note, di mezza estate, mi prendo una piccola pausa perché in questo momento devo far tesoro delle poche energie che il lavoro mi lascia per dedicarmi ad altri ambiti della mia vita. Cercherò comunque di esserci tra queste pagine ma non vi prometto una cadenza settimanale (che certamente riprenderà a settembre).
Vi ho tutti nel cuore.
2 commenti:
Grazie Ale!!
L'anonimo è Betty Lazzarotto 🤗
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