TREMEZZINA
Il legame fra Lenno, Mezzegra e Tremezzo affonda nei secoli medievali, quando la pieve di Lenno eleggeva un sindaco generale sopra le tre singole comunità. Il primo comune unico fu il risultato del decreto napoleonico del 14 luglio 1807, poi annullato nove anni dopo dagli austriaci.
Il comune di Tremezzina venne istituito nel 1928, in seguito alla fusione dei comuni di Lenno, Mezzegra e Tremezzo. Il 28 aprile 1945 Benito Mussolini e Claretta Petacci furono fucilati nel paese che allora era conosciuto come Mezzegra. Il comune di Tremezzina venne poi soppresso nel 1947 e al suo posto furono ricostituiti i comuni preesistenti.
Nel giugno del 2000 Lenno, Ossuccio, Tremezzo e, successivamente, anche Mezzegra insieme ai comuni di Colonno e Griante hanno costituito l'Unione dei Comuni della Tremezzina.
Il comune di Tremezzina è stato poi nuovamente istituito nel 2014 dalla fusione dei comuni di Lenno, Mezzegra, Ossuccio e Tremezzo. L'iter ha previsto nei quattro enti un referendum consultivo, svoltosi il 1º dicembre 2013, in cui il 63% dei votanti si è espresso favorevolmente al progetto d'istituzione.
Il Lago di Como costituisce una ricchezza infinita di paesi, angoli, scorci, vedute, luoghi incantati e io lo amo molto. In particolare sono stata lo scorso dicembre a Tremezzina per seguire lo splendido concerto natalizio di una giovane e molto talentuosa violoncellista, concerto tenutosi in una meravigliosa cappelletta alla luce tenue del calar del giorno.
Inoltre il territorio di Tremezzina conta innumerevoli ville di rilevanza storica e architettonica. Tra queste, non si può non nominare Villa Carlotta costruzione del XVIII secolo, divenuta proprietà di Gian Battista Sommariva che vi raccolse importanti opere di Antonio Canova e di Luigi Acquisti. A Lenno invece si trova Villa Balbianello, patrimonio FAI e scenario per lussuosissimi ricevimenti nuziali.
Non è però mia intenzione parlarvi oggi di matrimoni e cerimonie, cosa che farò nelle prossime settimane.
Ho scelto Tremezzina come luogo del cuore principalmente perché questi luoghi sono noti alla storia, oltre che per la loro bellezza, in quanto teatro del tentativo di fuga del duce, fuga terminata con la sua morte (28 aprile 1945). E questo mi rimanda immediatamente all’importante giornata del 25 aprile: Festa della Liberazione.
Il 25 aprile è una data fondamentale per noi Italiani, segna la sconfitta del fascismo e il ritorno alla libertà.
Il 25 aprile è il giorno che getta le basi della nostra Carta Costituente che sempre va difesa.
Quest’anno si festeggiano i 79 anni di questa ricorrenza: sono tanti ma non così tanti per dimenticare quanto è successo, anni che non ci devono impedire di continuare a ricordare e ad omaggiare sempre tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la nostra libertà. Libertà di ieri, di oggi e mi auguro anche di domani.
Non tralasciate di festeggiare.
Pasticceria Su Misura sarà aperta dalle 8.30 alle 12.00, con me e con Ilaria.
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