giovedì 12 settembre 2024

LUOGHI DEL CUORE. MONEGLIA

MONEGLIA

Suona gentile il nome di Moneglia, quasi fosse un vezzeggiativo o una carezza. Ben si addice a uno dei più bei borghi d’Italia, incastonato tra verdi colline e una baia delimitata da due suggestivi promontori: a ovest la selvaggia Punta Moneglia, attraversata da sentieri con viste panoramiche mozzafiato, a est Punta Rospo. Siamo nel centro della Riviera di Levante: da qui si raggiungono facilmente il Golfo del Tigullio e le romantiche Cinque Terre.
Spiagge meravigliose, caratteristiche case dalle facciate variopinte, fortezze a picco sul mare, incantevoli portali in ardesia e suggestive strade costiere con gallerie che si aprono all’improvviso su una distesa blu sono concentrati in un raggio di pochi chilometri dal cuore del borgo. Il centro storico è diviso in due da un tipico caruggio medievale, stretto e ripido. L’edificio simbolo della città è il Castello di Villafranca, arroccato sulle colline all’estremità est di Levante in scenografica posizione a picco sul mare. Fu costruito nel XII secolo per difendere la città dagli attacchi dei Malaspina, una famiglia rivale dei genovesi, e in seguito servì da fortezza difensiva contro i pirati saraceni; comprende una torre difensiva protetta da una cinta muraria a forma pentagonale. Nell’Ottocento il Castello di Villafranca venne acquistato dalla famiglia Romani e divenne dimora signorile. Tra gli abitanti della casa ci fu Felice Romani, il librettista che scrisse i testi di alcune tra le più importanti opere musicate da Bellini, Rossini, Verdi e altri famosi compositori. Uomo di grande cultura, fu poeta e giornalista e divenne amico di Foscolo e altri letterati italiani dell’epoca. A lui è dedicato un centro studi situato all’interno del castello che conserva numerosi manoscritti, documenti storici e cimeli. L’omonima associazione musicale ha invece sede nel centro di Moneglia ed organizza numerosi concerti ed eventi culturali.


Torno da voi con il mio luogo del cuore per eccellenza: Moneglia, la mia adorata Moneglia.
Era il 1987 quando la zia Nella decise che era giunto il momento di cercare casa al mare. Io frequentavo ancora l’università e ricordo con luminosa chiarezza quel giorno di novembre scelto per organizzare, con zia e mamma, la gita a sfondo immobiliare. La località era stata suggerita a zia Nella da un collega con grande dovizia di apprezzamenti. Partimmo da casa con una tipica giornata di fine autunno, densa di pioggia e di umidità e arrivammo a Moneglia con un limpido cielo azzurro rischiarato da un dolce sole, la spiaggia quasi deserta e qualche temerario, probabilmente di origine nordica, che nuotava nell’acqua cristallina.
Zia optò per un piccolo delizioso appartamentino, dotato di ampio balconcino perfetto per le tavole estive, al limitare del paese, lontano dagli schiamazzi, in una zona verde e fresca.
La primissima volta che sbarcai a Moneglia, pronta per qualche giorno di vacanza, era il 5 luglio del 1988: il giorno prima avevo discusso con successo la mia tesi di laurea e fresca di diploma sentivo di meritarmi il giusto riposo. Nel periodo della mia prima vita lavorativa milanese, con il sabato e domenica a mia disposizione, uscivo dall’ufficio il venerdì per salire sull’intercity che, con breve cambio a Sestri Levante, mi portava nel mio luogo amato; ripartivo il lunedì mattina presto in tempo per essere al lavoro. Tralasciando i mesi di luglio e agosto, sempre ovunque un po’ troppo affollati per il mio gusto, passavo qui quasi tutti i fine settimana. Trascorrevo a Moneglia una buona fetta delle mie vacanze e nel mese di giugno ci venivo con i miei nipoti piccoli, per i quali ho cercato di essere una brava zia, come quella che avevo io, senza forse riuscirci.

A seguito del mio cambio di vita lavorativa e soprattutto con la nascita di Pasticceria Su Misura (2009) le possibilità di passare molto tempo a Moneglia si sono ridotte ma in ogni caso amo trascorrere in questa baia dolcissima le mie vacanze e qualche fine settimana qua e là, quando riesco.
Certamente ora che lo staff di Pasticceria Su Misura è completo, ben rodato e molto in gamba, so che posso contare sulle mie ragazze per riuscire a fare qualche fuga in più. E quest’anno, dopo tantissimi anni, io e il mio bene amato abbiamo organizzato le vacanze estive nelle prime due settimane di settembre: giornate più corte, forse l’unico limite, ma poca gente, sole caldo ma non ustionante, mare caldo (forse pure troppo. Ma il cambiamento climatico esiste, ahimè!), negozianti e ristoratori più rilassati dopo i pesanti mesi di luglio e agosto.

Per far sì che il mio desiderio si realizzasse, Ilaria ed io abbiamo prolungato il nostro orario estivo fino al 14 settembre; dal 15 si torna all’orario pieno, con apertura domenica mattina e con orario continuato fino a sera durante la settimana. Confesso che vi scrivo queste note ancora in vacanza, ancora nella mia bella Moneglia. Vacanze pigre, fatte di lunghe dormite, letture, tuffi in mare, comode passeggiate.
Al mio ritorno avremo da affrontare il periodo più impegnativo dell’anno, quello che culmina con il Natale.
E io qui faccio scorta di energia e di riposo.
Ben tornati a tutti!

Il mare di Moneglia


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