giovedì 6 febbraio 2025

CARO DIARIO... Non fumare, mangia un dolcetto!

Novità da Pasticceria Su Misura

Credo che più o meno tutti almeno una volta nella vita siano stati attrattati dal vizio del fumo, dalla gestualità e dal fascino di una sigaretta. Ci sono scene di film memorabili nelle quali la sigaretta fa quasi da co-protagonista.
Io e la mia famiglia “no smoking” o quasi: non fumava nessuno, solo la zia Nella aveva il permesso di fumare in casa durante i fine settimana che passava da noi. In famiglia fumare era assolutamente proibito, e se una cosa è proibita spesso diventa la più desiderata. Io ricordo benissimo quella domenica pomeriggio in cui provai per la prima volta l’esperienza di una sigaretta. Ne avevo sottratto una al pacchetto della zia e approfittando di un momento in cui ero sola in casa, mi ero rifugiata sul balcone e me l’ero accesa. Non ricordo che sapore avesse ma ricordo la netta sensazione di essermi sentita “grande”. Non ho però mai preso il vizio veramente, anche per delle oggettive difficoltà a nascondermi e a finanziare questa attività non certo economica.
Effettivamente sono stata, per qualche tempo, una fumatrice anomala, decisamente molto saltuaria, solo all’aperto, nel giardino di casa a fine cena durante l’estate. Ora sono anni che non lo faccio più. Mi resta l’avversione per lo sgradevole odore del fumo e per i posaceneri sporchi, cosa che però ho sempre avuto.

Sulla scia di alcuni ristoranti che hanno scelto di rendere anche le zone all’aperto “no smoking”, per primo il Sottovento di Lierna (che è sempre il mio preferito), a poco a poco si è insinuata in me l’idea che anche la corte di Pasticceria Su Misura avrebbe potuto diventarlo. Anche all’aperto, infatti, il fumo della sigaretta può disturbare le persone sedute ai tavolini vicini, l’odore sgradevole del fumo filtra anche all’interno della Pasticceria e sale fino al laboratorio.
Così, l’anno nuovo ha portato questa novità: la bella corte di Pasticceria Su Misura è AREA NO SMOKING. Una scelta che potrebbe sembrare rischiosa da un punto di vista prettamente commerciale ma io sono convinta che ne avremo giovamento.
Quando, nei mesi scorsi, ho accennato a questa decisione c’è stato qualcuno che mi ha detto “allora non vengo più!”, ma l’ha detto ridendo per poi aggiungere “sì che vengo ancora, il caffè è buono, i dolci buonissimi e voi siete simpatiche!”. Ho riso molto!

Per informare il pubblico di questa novità i nostri tavolini colorati sfoggiano un bollino, simpatico e accattivante frutto della bravura della nostra grafica Celeste (Graphus, ca va sans dire!).
Ho già sentito commenti positivi, di approvazione e ne sono molto felice.
Un dolce buono e un buon caffè si assaporano decisamente meglio con le papille gustative “sane”.
Spero solo di non passare per anziana signora intollerante, cosa che forse in effetti sono….



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