"L'attesa è una suspense elementareÈ un antico idioma che non sai decifrareÈ un'irrequietezza misteriosa e anonimaÈ una curiosità dell'anima"
Giorgio Gaber è stato un precursore dei tempi, ha avuto la grande capacità di guardare l’umanità intera individuandone i lati deboli e anche i pochi pregi. Ogni sua canzone è pura magia, ed è incredibile come riascoltandole oggi salti all'occhio la loro straordinaria attualità.
Questo è il tempo dell’attesa, attesa irrequieta e misteriosa, ci si avvicina alla fine dell’anno e anche quest’anno, in questo inizio d’autunno, nonostante tutto, il mio pensiero va al Natale.
Il pensiero del Natale mi riporta alla mia infanzia, quando l’attesa del Natale durava tutto l’anno, e noi bambini ci svegliavamo ben prima dell’alba per correre a vedere se davvero Babbo Natale era passato con il suo carico di doni. E la sera mi prendeva una malinconia struggente: avrei dovuto aspettare un altro lungo anno per rivivere il Natale, un altro anno in attesa. Crescendo la magia del Natale, almeno per me, è svanita, persa in un meandro di accadimenti che rendono il 25 dicembre un po’ faticoso negli affetti, tra famiglie vecchie e nuove e la nostalgia per chi non è più accanto a me.
A questa fatica affettiva si aggiunge la fatica “vera” quella fisica, la fatica di un lavoro che ho scelto tanti anni fa e che continua a riempire le mie giornate non solo di fatica, ma anche di molte soddisfazioni, per fortuna!
Quindi, anche se quest’anno è decisamente più difficile che in passato, è indispensabile guardare avanti, pensare a cosa proporre per il prossimo Natale: non sappiamo come sarà, ma vogliamo pensarlo comunque ricco di dolci coccole e di un pochino di serenità anche per tutti coloro che hanno sofferto molto in questo 2020, per la perdita di persone o del lavoro o del benessere.
Nulla è ancora definito, per ora sono solo i miei pensieri che vagano. Certamente la produzione in laboratorio si va di giorno in giorno arricchendo di tutte quelle piccole prelibatezze sospese negli ultimi mesi, il cioccolato è ormai entrato a gamba tesa a fare da protagonista e a breve potrete ritrovare le nostre praline che, confezionate a dovere, saranno sicuramente una delle strenne natalizie più ambite.
Non aggiungo altro anche perché, davvero, stiamo smuovendo in questi giorni i nostri primi pensieri al riguardo e avremo ancora modo di parlarne!
(Se posso darvi un consiglio, ascoltate tutta la canzone che ho utilizzato come pretesto per queste brevi note, è commovente).
E a grande richiesta, visto che ora li sapete fare, la crema allo zabaione per farcire i vostri bignè!
CREMA ALLO ZABAIONE
Gr 250 marsala secco
Gr 200 zucchero
Gr 125 tuorlo
Gr 30 amido di riso
Unite tuorlo, zucchero e amido e montate leggermente con una frusta. Fate bollire il marsala e versatelo sul composto sempre mescolando con la frusta. Cuocete, su fornello o a microonde, fino a quando la crema addensa. Alleggerite con panna montata non zuccherata per la farcitura dei bignè.
Buon lavoro
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