Oh mio babbino caro…
Questa è la settimana della Festa del Papà e io non posso non pensare al mio papà che è volato in cielo diversi anni fa. Lo penso spesso, avrei tanta voglia di vederlo, di parlare un po’ con lui non più da ragazzina turbolenta (mamma mia, quanti litigi!) e neanche da donna irrequieta quale sono stata. Vorrei parlargli adesso, vorrei dirgli che tante mie irrequietezze, soprattutto in campo sentimentale, si sono dissolte e che la mia vita ha preso un’andatura più lineare, vorrei dirgli che sono felice e appagata.
Mi piacerebbe raccontargli della mia Pasticceria Su Misura, nata quando lui già non era più il mio papà di un tempo per colpa di quel bruttissimo incidente. Vorrei condividere con lui le mie gioie e le mie preoccupazioni di piccola imprenditrice artigiana, chiederli consiglio e supporto. Lo stesso supporto che lui, con poche parole, mi ha sempre dato.
Vorrei chiedergli della sua mamma, mia nonna Charlotte, sapere perché non me ne ha mai parlato, sapere perché non mi aveva mai detto che era una Partigiana vera. Dirgli di quanto sono orgogliosa e grata.
Vorrei dargli quel bacio che la mattina della vigilia di Natale di più di 30 anni fa non feci in tempo a dargli: tanto ci vediamo domani, papà! Adesso corro che ho da fare.
E mica lo sapevo che il giorno dopo sarebbe stato tutto diverso.
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Domenica scorsa, nel pomeriggio, siamo andati al Teatro San Teodoro di Cantù per un bellissimo concerto-canzone. Il motivo che ci ha spinto è stato il poter ascoltare la meravigliosa voce della nostra amica Marta Fumagalli, mezzosoprano di grande talento. Il Teatro San Teodoro, dove non ero mai stata prima, è un bellissimo e piccolo teatro costruito negli anni venti del secolo scorso e poi chiuso nei primi anni settanta perché non più a norma. Dopo lunghi lavori è stato riaperto poco più di dieci anni fa: fortunata la cittadina di Cantù a possedere un gioiellino simile.
Marta, accompagnata al liuto da Gian Luca Lastraioli, ci ha proposto una carrellata di “canzonette” dal 1400 fino agli anni settanta del secolo scorso chiudendo il concerto con una interpretazione magistrale e commovente di alcune famosissime canzoni dei nostri migliori autori (De Andre’, Paoli, Battisti, Tenco): le lacrime hanno preso a scorrere a fiumi.
Avremo presto occasione di ascoltare la voce di Marta proprio a Lecco e questo mi rende molto felice.
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Passata la Festa del Papà, zeppole e tortelli, biscotti a cuore blu e scatoline di macaron dedicate, in laboratorio ci butteremo anima e corpo sulla Pasqua.
L’ordine della ditta Pavoni, nostra speciale alleata per il cioccolato e in particolare per le due festività più importanti dell’anno (Natale e Pasqua) è già arrivato in lab: colori e nuove serigrafie pronti per le nostre creazioni.
Il lavoro di Pasqua mi ha sempre entusiasmato e gratificato molto: spero anche quest’anno di riuscire a fare personalmente qualche ovetto! Giuli e Madi sono bravissime ormai, anzi, sono molto più brave di me! Ma anche io vorrei divertirmi un po’… riserverò per me almeno la creazione dell’uovo di cioccolato che come ogni anno regalo a mio fratello: rigorosamente di cioccolato fondente e con sorpresa. Sorpresa che ho ancora da pensare!
Il bello dell’uovo di Pasqua artigianale sta proprio, oltre che nella scelta della foggia, del tipo di cioccolato, dei decori, anche nella scelta della sorpresa da inserire. I clienti di Pasticceria Su Misura ormai lo sanno: ci portano ciò che hanno scelto come sorpresa da inserire nel loro uovo di Pasqua per un regalo assolutamente esclusivo e una Pasqua davvero Su Misura!
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Le piccole uova metallizzate dello scorso anno |
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